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Cronaca

Tajani “Draghi ha scelto il Pd”

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ROMA (ITALPRESS) – “Abbiamo chiesto a Draghi di rimanere alla guida del Governo, ma senza il M5S, in sintonia con quanto lui ha deciso di fare salendo al Quirinale per dimettersi dopo che il M5S non aveva votato la fiducia al Governo sul Decreto aiuti”. Lo ha detto il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, ai microfoni di Non Stop News su Rtl 102.5.
“Draghi si è dimesso perchè il M5S non gli aveva dato la fiducia, noi abbiamo detto che se uno non dà la fiducia in un momento così complicato vuol dire che è fuori dal Governo”, ha spiegato Tajani. “Abbiamo detto andiamo avanti con Draghi Presidente del Consiglio, ma senza il M5S che stava combinando una serie di guai. Ma non abbiamo mai chiesto a Draghi di dimettersi è stata una sua scelta, l’abbiamo sostenuto dicendo: rimani in sella senza i grillini”, ha aggiunto.
“Il discorso di Draghi è stato chiaro: diamo vita a un nuovo patto di Governo per andare avanti – ha spiegato Tajani -. Noi abbiamo accolto il suo invito a un nuovo patto, l’ha fatto tutto il centrodestra di Governo anche depositando una risoluzione in Senato frutto del nuovo patto che lui chiede, ma senza il M5S. Poi è stata fatta una risoluzione proposta dal senatore eletto dal Pd, Draghi ha posto la fiducia rifiutando la nostra proposta. Noi avevamo detto che non avremmo mai votato un documento diverso del nostro, la scelta è stata quella di sostenere un documento di un senatore del Pd. In quel momento ha scelto il Pd e non una forza che è il centrodestra per andare avanti”.
“E’ una scelta della Gelmini quella di andare via, sono rimasto sorpreso, ha ricevuto tanto da Berlusconi, capo delegazione di Forza Italia, oltre ad essere ministro. Ha dato tanto come tutti noi. Credo che se c’è qualcosa che non va, si debba rimanere perchè si è eletti da Forza Italia. Chi è andato via da Forza Italia è scomparso dalla vita politica”, ha aggiunto Tajani, che all’accusa della Gelmini a Forza Italia di essere schiava di Salvini risponde: “Non siamo schiavi di nessuno, mi sembra una scusa dettata forse dal nervosismo”.

– foto agenziafotogramma.it –

(ITALPRESS).

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Cronaca

“QUALE ORIZZONTE PER L’EUROPA?”, MARIO DRAGHI AL MEETING DI RIMINI

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Speaker: Mario Draghi, già presidente del Consiglio dei Ministri. Introduce Bernhard Scholz, presidente Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli ETS L’Unione Europea si trova di fronte a cambiamenti geopolitici imprevisti e ancora imprevedibili nelle loro dinamiche conflittuali, deve affrontare una accelerata deglobalizzazione dell’economia mondiale e l’impatto incessante di sempre nuove tecnologie. Anche al suo interno crescono divergenze che non si riconoscono nell’impostazione politica ed economica che l’Unione si è data negli ultimi decenni. Mario Draghi, autore del rapporto “Il futuro della competitività europea”, scritto su incarico della Commissione Europea, riporterà la sua visione dei nuovi orizzonti che si aprono all’Unione Europea nel contesto internazionale.

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Cronaca

BREAKING NEWS LOMBARDIA – 22 AGOSTO 2025

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I fatti del giorno: Topi a Pavia, allarme in Piazza Castello – Bimbo invalido, risarcimento record a Vigevano – Terre d’Oltrepò, arriva il commissario Zingone – Corruzione a Milano, Catella torna libero – Sgombero Leoncavallo, consegnate le chiavi alla proprietà – Tragedia in Kirghizistan, alpinista milanese muore sul Pobeda – Pronto Meteo Lombardia per il weekend.

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Cronaca

Dazi, Urso “Ruolo dell’Italia decisivo, 15% ostacolo superabile”

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RIMINI (ITALPRESS) – “Il ruolo dell’Italia è stato decisivo nell’incanalare il confronto sui binari dell’accordo quando nessuno ci credeva, anzi, quando qualcuno auspicava una guerra commerciale. E’ stata Giorgia Meloni a incanalare il confronto sui binari giusti tra Usa e Ue e sul raggiungimento di un’intesa che va perfezionata, ma garantisce un quadro di certezza per le imprese. Questo è già un primo livello importante”. Lo afferma Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, a margine del 46° Meeting di Rimini, rispondendo a una domanda sull’accordo Ue-Usa sui dazi.
“Il 15% è sicuramente un ostacolo ma superabile per le nostre imprese che hanno dalla loro la forza della qualità, dell’eccellenza, dell’unicità a cui i consumatori americani non vogliono assolutamente rinunciare – ha spiegato Urso -. Nell’ultimo passaggio è stata importante l’intesa per quanto riguarda l’automotive, soprattutto per le componenti italiane, ed è stato sicuramente importante anche il passaggio che ha riguardato i semiconduttori e l’industria farmaceutica. Il fatto che ci sia un dazio contenuto al 15% ci permette di mantenere la nostra posizione di leadership nell’esportazione di prodotti farmaceutici negli Stati Uniti. Ora bisogna completare il tragitto con con i vini e in generale con l’industria alimentare, in cui noi crediamo e che dobbiamo assolutamente tutelare”.

– Foto Meeting Rimini 2025-

(ITALPRESS).

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