Politica
Berlusconi “Nel centrodestra mai venuta meno l’unità”
Pubblicato
2 anni fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Il centrodestra è unito, dal 1994 ad oggi abbiamo avuto qualche divergenza ma non è mai venuta meno l’unità di fondo del nostro schieramento”. Così il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, a Radio Monte Carlo. “Noi di Forza Italia siamo l’unica forza nel paese che può dirsi liberare, garantista, europeista e atlantista. Nel programma comune con i nostri alleati – ha proseguito – come Forza Italia abbiamo contenuti specifici importanti dove prendiamo un solenne impegno con gli elettori”. Poi aggiunge: “I signori della sinistra hanno sempre in mente la patrimoniale, noi non accetteremo mai nè una patrimoniale sulle case e sui risparmi, nè una imposta di successione e nè una imposta sulle donazioni”. “Uno dei temi che ci caratterizza da sempre è la lotta all’oppressione fiscale, noi la vinceremo introducendo la flat tax al 23% che sarà uguale per famiglie e imprese, così da rimettere in moto economia e occupazione”. Lo slogan del 1994 del miracolo italiano “non è superato perchè non è uno slogan. Io l’ho scritto proprio per ricordare la continuità e la coerenza del nostro impegno per un Paese come l’Italia che, se messo nelle condizioni di farlo, può compiere davvero un miracolo. Del resto, cito il 94, questo è il Paese che amo” ha affermato il presidente degli azzurri. “Per il Paese che amo mi sento ancora la responsabilità di stare ancora in campo per garantirgli tutto quello che gli abbiamo sempre garantito”. Quindi è tornato a parlare di pensioni: “Uno dei nostri primi impegni è quello di aumentare tutte le pensioni almeno a 1.000 euro al mese per tredici mensilità, non si può vivere con meno. Pensioni che dobbiamo assicurare anche a una particolare categorie di persone anziane che hanno lavorato per tutta la vita che sono le nostre mamme e le nostre nonne”. Ma la “stessa attenzione dobbiamo averla per i giovani, i contratti di praticantato dovranno essere retribuiti almeno 1.000 euro al mese e- ha spiegato – incentiveremo le aziende ad assumere a tempo indeterminato i giovani al primo impiego”.
Foto: agenziafotogramma.it
(ITALPRESS).
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Politica
Tajani “Non siamo a un passo dalla guerra”
Pubblicato
4 ore fa-
6 Maggio 2024di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Non dobbiamo spaventare l’opinione pubblica: non siamo ad un passo dalla guerra, c’è una grave tensione internazionale, una situazione molto complicata in Medio Oriente, mi pare che Hamas non voglia arrivare ad una tregua, c’è una situazione di grande tensione ma non siamo alla vigilia di una guerra, sono tutti conflitti locali e dobbiamo lavorare per una de-escalation”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ospite di “Mattino cinque news”, su Canale 5.
“La conquista di qualche città non significa che siamo ad un passo dalla sconfitta dell’Ucraina – ha aggiunto -, tendo a escludere un intervento militare della Nato in Ucraina, ora si deve parlare e lavorare per la pace, aiutando l’Ucraina a difendere il suo territorio”, ha aggiunto.
– Foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).
Politica
Renzi “Nessun accordo con la Dc per le Europee, Il Pd non è più la casa dei riformisti”
Pubblicato
2 giorni fa-
4 Maggio 2024di
Redazione
PALERMO (ITALPRESS) – “Con la Democrazia cristiana non c’è stato nessun accordo e quindi non avremo i loro voti, dunque mi sento libero di dire che il giustizialismo ad personam non funziona”. A dirlo è il leader di Italia Viva Matteo Renzi, parlando con i giornalisti a margine dell’assemblea regionale del partito tenutasi al Palermo Marina Yachting. “L’affluenza alle europee sarà più bassa rispetto a quando vinsi io – continua Renzi, – Nel 2014 il Pd prese il 41% senza il nome sul simbolo, senza che io fossi candidato e senza toni populisti: il presidente o la presidente del Consiglio deve lavorare, non fare slogan populisti. In quel momento le elezioni europee servivano a combattere la battaglia sull’austerity e prendere quegli spazi di flessibilità per fare il Jobs Act, l’Industria 4.0 gli 80 euro, gli investimenti sulla decontribuzione e altro ancora”. Renzi si rivolge poi agli elettori del Pd: “Qualsiasi nome scelgano, sappiano che voteranno per il duopolio Cgil – 5 Stelle: sostenere un referendum per abolire il Jobs Act significa tradire la propria storia, ma si sa che il Pd non è più la casa dei riformisti. Per quanto riguarda i popolari, se vogliono fare la differenza contro i sovranisti dovrebbero seguire la nostra proposta politica”.
– Foto: xd8/Italpress –
(ITALPRESS).
Politica
Crosetto “L’Italia non parteciperà a un eventuale intervento in Ucraina”
Pubblicato
2 giorni fa-
4 Maggio 2024di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “La nostra posizione non cambia: abbiamo sempre detto che l’Ucraina andava aiutata in ogni modo possibile, e lo stiamo facendo, ma abbiamo anche sempre escluso un intervento diretto nel conflitto dei nostri militari”. Lo afferma Guido Crosetto che in una intervista al Corriere della Sera ribadisce la sua posizione e quella del Governo, ovvero che l’Italia non parteciperà ad alcun eventuale intervento armato.
“Assolutamente no! Questo oggi non può metterlo in dubbio nessuno – spiega – Perchè a differenza di altri, noi abbiamo nel nostro ordinamento il divieto esplicito di interventi militari diretti, al di fuori di quanto previsto dalle leggi e dalla Costituzione. Possiamo prevedere interventi armati solo su mandato internazionale, ad esempio in attuazione di una risoluzione dell’Onu. Quello ipotizzato in Ucraina non solo non rientrerebbe in questo caso, ma innescherebbe una ulteriore spiralizzazione del conflitto che non gioverebbe soprattutto agli stessi ucraini. Insomma, non esistono le condizioni per un nostro coinvolgimento diretto”.
“Parole Macron? Non giudico un presidente di un paese amico come la Francia, ma non comprendo la finalità e l’utilità di queste dichiarazioni, che oggettivamente innalzano la tensione. Se davvero l’Ucraina cedesse? Dobbiamo evitare che ciò accada. Per questo fin dall’inizio abbiamo detto che l’Ucraina andava aiutata, perchè se i Russi arrivassero a Kiev, se conquistassero un paese sovrano, se dessimo per scontato – come alcuni sedicenti esperti e professori compiacenti verso la Russia, e mi chiedo come si faccia a esserlo gratis… – che si può invadere un altro paese solo perchè si è più forti, sarebbe un disastro per tutti.
Continueremo a fornire aiuti, come abbiamo fatto finora, finchè sarà utile e finchè potremo farlo. Tutti i paesi possono fare qualcosa in più in termini di aiuti, ma soprattutto dobbiamo credere e insistere con la diplomazia. Bisogna tornare a forzare la mano all’Onu, a Putin, alla conferenza di Ginevra; anche il Vaticano può riprendere la sua mediazione. Non dobbiamo lasciare nulla di intentato per arrivare a una tregua: anche un solo giorno senza bombe è un risultato, perchè poi possono diventare due, o tre, o quattro…”.
Sul fronte Medio Oriente Crosetto dice: “Noi siamo un Paese amico di Israele, ma siamo stati anche molto duri con loro. Lavoriamo a viso aperto per una tregua, perchè non ci siano più morti innocenti. Allo stesso modo vorrei che tutta la mobilitazione che vedo a favore della Palestina ci fosse anche nei confronti dell’Ucraina”.
– Foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).
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