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Europei atletica, Italia sul podio con Dallavalle e Fantini

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MONACO DI BAVIERA (GERMANIA) (ITALPRESS) – Due medaglie per l’Italia nella terza giornata degli Europei di atletica leggera in corso a Monaco di Baviera, in Germania. La serata azzurra è illuminata dai lampi di Andrea Dallavalle e Sara Fantini. Il triplista azzurro ha vinto la medaglia d’argento con 17.04 metri, battuto soltanto dal portoghese Pedro Pichardo, oro con 17.50. Bronzo per il francese Jean-Marc Pontvianne con 16.94. “Sono davvero contento, sono arrivato qui con obiettivi chiari e sono riuscito a prendere quello che volevo. Mi spiace un pò per i salti nulli, potevano essere lunghi, ma alla fine ho portato a casa il risultato – ha dichiarato Dallavalle – Dall’inizio ero sicuro al 100% di poter fare qualcosa di importante. Dopo il primo salto sono andato in confusione ma dopo il secondo tutto è cambiato. Dovevo tornare a casa almeno con l’argento. Questa è la ciliegina sulla torta per concludere la stagione, avrei voluto fare qualcosa in più ma alla fine ciò che conta è portare a casa una medaglia che avevo sfiorato ai Mondiali di Eugene, dove ho rosicato. Oggi ci ho messo la giusta rabbia, volevo tornare a casa felice e posso farlo. Una dedica? Oltre a me, al mio allenatore Ennio e alla mia famiglia”.
Qualche rimpianto ma un prestigioso bronzo, invece, per Sara Fantini nel lancio del martello. Con 71.58 metri l’azzurra è stata battuta solo dalla rumena Bianca Florentina Ghelber (72.72) e dalla polacca Ewa Rozanska (72.12). “Sicuramente oggi non ho dato il meglio. Purtroppo può succedere, ne ero consapevole anche se non doveva succedere qui – ha sottolineato la Fantini – Analizzerò la gara a freddo per capire cosa non è andato, ma non posso non ritenermi contenta, la stagione è stata bellissima. Per questo sono soddisfatta, anche se oggi potevo fare meglio. Del resto, se all’inizio dell’anno mi avessero detto che sarei arrivata terza agli Europei, avrei messo la firma. Il colore della medaglia non è quello che speravo, ma sono soddisfatta del lavoro che stiamo facendo insieme al centro sportivo dei Carabinieri, alla mia allenatrice e al team che mi segue. Siamo sulla strada giusta e cercheremo di fare sempre meglio negli appuntamenti che contano, perchè qui non l’ho fatto”.
– Foto agenzia Fotogramma.it –
(ITALPRESS).

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Detroit e Toronto vincono ancora, Edwards non basta a Minnesota: il recap della notte Nba

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ROMA (ITALPRESS) – Detroit e Toronto non si fermano più, mentre a Minnesota non basta la super prestazione di Anthony Edwards per avere la meglio su Sacramento. Sono questi alcuni dei verdetti della ricca notte di Nba, con ben dieci partite disputate. Nella Eastern Conference, prosegue la marcia dei Pistons, che contro gli Indiana Pacers chiudono il primo tempo 55-71 e poi resistono alla rimonta vincendo 117-122 e ottenendo il tredicesimo successo consecutivo.

Per i Pacers si tratta della decima sconfitta nelle ultime undici partite. I Raptors, invece, ottengono l’ottava vittoria di fila superando i Cleveland Cavaliers per 110-99: decisivo il massimo stagionale di Brandon Ingram, che segna 15 dei suoi 37 punti di serata nel terzo quarto. Rimanendo a Est, quinta sconfitta consecutiva per i Milwaukee Bucks, che devono fare a meno anche di Giannis Antetokounmpo nella sfida vinta dai Portland Trail Blazers per 103-115. La seconda vittoria nelle ultime cinque partite di Portland porta la firma di Jerami Grant (35 punti), in una serata in cui Damian Lillard si è presentato nonostante l’infortunio per prendersi il saluto dei suoi ex tifosi e compagni.

A proposito di ex, per motivi personali non si è concretizzato il ritorno di Kevin Durant a Phoenix: gli Houston Rockets si impongono con un netto 92-114 (22 punti di Amen Thompson e 22 di Aaron Holiday dalla panchina) interrompendo la striscia si tre vittorie consecutive dei Suns. Sempre a Ovest, spicca la vittoria all’overtime dei Sacramento Kings in rimonta contro i Minnesota Timberwolves.

I T’wolves sprecano ancora tutto il vantaggio nel finale (avanti di dieci punti a tre minuti dal termine) e cedono all’overtime: 117-112 il risultato finale che vanifica i 43 punti di Edwards.

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Per quanto riguarda le altre partite di serata, vittorie casalinghe per Miami Heat (106-102 contro i Dallas Mavericks), New Orleans Pelicans (143-130 contro i Chicago Bulls) e Golden State Warriors (134-117 contro Utah Jazz), mentre arrivano i colpi esterni dei New York Knicks (100-113 nel derby della Grande Mela con i Brooklyn Nets) e dei Denver Nuggets (115-125 contro i Memphis Grizzlies). 

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Il Sassuolo riacciuffa il Pisa nel finale, è 2-2 al 95′

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REGGIO EMILIA (ITALPRESS) –  Pareggio pirotecnico tra Sassuolo e Pisa, nell’ultimo match della 12^ giornata di Serie A. Finisce 2-2 a Reggio Emilia, con gli uomini di Gilardino raggiunti per due volte dai neroverdi di Grosso. Toscani avanti con il rigore di Nzola (4′) e immediatamente ripresi da Matic (6′). Nel finale Meister (81′) trova il 2-1, ma Thorsvedt (94′), a trenta secondi dal triplice fischio di Di Marco, nega al Pisa il secondo successo consecutivo in campionato.

Sassuolo che manca il contro sorpasso sulla Lazio e resta in nona posizione con 17 punti. Sesto risultato utile consecutivo per Nzola e compagni, che salgono in 16^ posizione con 10 punti. Nel prossimo turno, l’undici di Grosso farà visita al Como di Fabregas (28 novembre ore 20.45), mentre i ragazzi di Gilardino ospiteranno l’Inter di Chivu (30 novembre ore 15.00).

Prime emozioni dopo nemmeno un minuto. Al primo possesso, il Pisa si procura un calcio di rigore: contatto in area tra Touré e Candé con il direttore gara Di Marco che, dopo l’on field review, indica il dischetto in favore della squadra di Gilardino. Nzola non si fa ipnotizzare da Muric e al 4′ porta avanti gli ospiti. Arriva immediata la risposta del Sassuolo, che pareggia i conti con il primo gol in maglia neroverde di Matic.

Su mischia da calcio d’angolo, gran sinistro al volo dell’ex centrocampista di Manchester United e Roma ed è 1-1 dopo 6′. Un paio di buoni spunti offensivi del Pisa, che non riesce a concretizzare a causa di qualche imprecisione in fase di rifinitura di Tramoni. Ottimo primo tempo dei toscani, a cui è mancato il guizzo finale per andare all’intervallo in vantaggio.

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Buon avvio di seconda frazione della squadra di Grosso, che sfiora il 2-1 al 51′. Koné serve in piena area di rigore Pinamonti, che non riesce a ribadire in rete con la giusta cattiveria e si fa rimpallare dall’attento Semper. Prosegue il pressing del Sassuolo, grazie all’ingresso di Laurienté al posto di un poco attivo Fadera, ma senza impensierire Semper. Squadre lunghe nell’ultimo quarto d’ora, con il Pisa che cerca con più insistenza. All’81’ arriva il guizzo degli ospiti: Moreo scippa Coulibaly a centrocampo e manda in profondità Meister, che batte nell’uno contro uno Muharemovic e regala il secondo vantaggio ai nerazzurri. In pieno recupero Thorstvedt imbuca Pinamonti in area, ma il centravanti neroverde spreca e manda alto di sinistro in controbalzo. A trenta secondi dal triplice fischio, il Sassuolo trova un pareggio quasi insperato. Cross tagliato di Volpato, che pesca Thorstvedt tra Touré e Caracciolo per il 2-2 allo scadere.

IL TABELLINO

SASSUOLO (4-3-3): Muric 6; Walukiewicz 6 (1’st Coulibaly 5), Idzes 5.5, Muharemovic 5, Candé 5 (27’st Doig 6); Thorstvedt 6, Matic 7 (42’st Volpato 6.5), Koné 6 (27’st Lipani 6); Berardi 6, Pinamonti 5, Fadera 5.5 (16’st Laurienté 6). In panchina: Satalino, Zacchi, Cheddira, Moro, Iannoni, Pierini. Allenatore: Grosso 6.

PISA (3-5-2): Semper 6.5; Calabresi 5.5 (1’st Albiol 6), Caracciolo 5.5, Canestrelli 6; Touré 6, Piccinini 6, Aebischer 6 (37’st Vural sv), Leris 6, Angori 6.5 (27’st Hojholt 6); Nzola 6.5 (13’st Meister 7), Tramoni 5 (13’st Moreo 6.5). In panchina: Andrade, Scuffet, Buffon, Coppola, Denoon, Maucci, Bonfanti. Allenatore: Gilardino 6.

ARBITRO: Di Marco di Ciampino 6.
RETI: 4’pt Nzola (rig), 6’pt Matic, 36’st Meister, 50’st Thorstvedt.
NOTE: serata serena, terreno in buone condizioni.
Ammoniti: Calabresi, Walukiewicz, Thorstvedt.
Angoli: 5-2.
Recupero 2′; 5′.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Il Como è una meraviglia, Torino sconfitto 5-1: Fabregas è sesto e sogna l’Europa

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TORINO (ITALPRESS) –  I fischi dell’Olimpico-Grande Torino fanno da cornice a una prestazione sconcertante dei granata, che vengono travolti dallo strepitoso Como di Cesc Fabregas. Finisce 5-1 per i lariani, che rilanciano i propri sogni d’Europa scavalcando la Juventus e agganciando il sesto posto, dopo una prestazione sontuosa dei propri esterni.

Spingono sin dal via i lombardi, che si rendono pericolosi con Morata e non danno tregua alla difesa rivale. Il Torino ha in Zapata e Ngonge le sue armi offensive, ma fatica a pungere o creare delle occasioni concrete, soffrendo terribilmente dietro. Paleari compie un autentico miracolo da distanza ravvicinata su Morata, ma il gol è nell’aria e arriva al 36′: Jesus Rodriguez si invola, salta il difensore e pesca Addai per il gol del vantaggio. Lo spagnolo è anche protagonista, involontario, del pari. Bonacina giudica come voluto il suo tocco col braccio, è rigore e Vlasic trasforma nel recupero (47′) per l’1-1 al riposo.

La rete subita potrebbe far uscire il Como dal match e probabilmente l’avrebbe fatto, l’anno scorso, ma in questa stagione i lariani hanno una consapevolezza e una forza mentale diversa. La squadra reagisce con la furia delle big e la rimette sui giusti binari al 51′, quando Addai si inserisce con furia sull’assist di Jesus Rodriguez.

Ecco dunque il 2-1, che fa uscire completamente il Torino dalla partita: l’ex Betis sfiora il gol personale, ma da qui in poi c’è solo il Como in campo. Fabregas e i suoi così dilagano, col tris di Jacobo Ramon sull’assist di Perrone (70′). L’argentino ed ex Velez è scatenato e serve anche Nico Paz, che si vede annullare il gol e poi se lo vede convalidare dal Var. Siamo dunque sul 4-1 al 76′, ma non è ancora finita: entra anche Baturina, che si sblocca in Serie A. Dramma sportivo per il Torino, che rivede i fantasmi di quel ko contro l’Inter e subisce una terribile sconfitta in casa.

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I granata escono tra i fischi, applausi invece a scena aperta per il Como: Fabregas è sesto con 21 punti, -3 dall’Inter e -6 dalla vetta, e scavalca la Juve. Baroni, invece, perde l’imbattibilità dopo sei gare e torna sulla graticola.

IL TABELLINO

TORINO (3-5-2): Paleari 6; Tameze 5, Maripan 4.5, Masina 5; Pedersen 5 (15’st Nkounkou 5), Casadei 5 (21’st Anjorin 5.5), Asllani 6, Vlasic 5.5 (34’st Gineitis sv), Lazaro 5; Ngonge 5.5 (21’st Aboukhlal 5), Zapata 5.5 (34’st Njie sv). In panchina: Popa, Israel, Ilkhan, Dembelé, Saul Coco, Biraghi. Allenatore: Baroni 4.5.

COMO (4-2-3-1): Butez 6; Smolcic 5.5 (11’st Vojvoda 6), Ramon 6.5, Diego Carlos 6.5, Alex Valle 6; Da Cunha 6.5, Perrone 7 (37’st Baturina 6.5); Addai 7.5, Paz 7 (37’st Posch sv), Jesus Rodriguez 7 (29’st Kempf 6); Morata 6 (29’st Douvikas 6). In panchina: Vigorito, Cavlina, Caqueret, Alberto Moreno, Kuhn, van der Brempt, Cerri. Allenatore: Fabregas 7.

Arbitro: Bonacina di Bergamo 6.
RETI: 36’pt e 7’st Addai, 47’pt Vlasic (rig), 26’st Ramon, 31’st Paz, 41’st Baturina.
NOTE: serata nuvolosa, terreno in ottime condizioni.
Ammonito Smolcic.
Angoli 3-4. Recupero: 3′, 3′.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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