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Agostini “Bagnaia mi somiglia, spero trionfi”
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3 anni fa-
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Redazione
PALERMO (ITALPRESS) – “Ognuno ha la propria testa, Valentino Rossi non vinceva da molti anni e ha ritenuto opportuno continuare senza vincere, io invece mi sentivo umiliato a non dare più le vittorie ai miei fan. Ho pensato che non sarebbe stato giusto e così mi sono ritirato. A 37-38 anni non si è vecchi, ma uno abituato a vincere e a dare tante gioie ogni domenica sa che il pubblico si aspetta la vittoria. Ho pianto per due giorni quando ho deciso di smettere, ma è giusto che un giovane facesse la sua carriera al posto mio”. E’ una fucina di aneddoti e considerazioni sul mondo delle due ruote la leggenda del motociclismo Giacomo Agostini, ospite alla Palermo Sport Arena nell’ambito di Gazzetta Sports Days, l’iniziativa organizzata da RCS che ha trasformato il Foro Italico del capoluogo siciliano in un vero e proprio festival sportivo con tanti ospiti e iniziative fino a domenica. Tra i primi talk quello in compagnia del pilota di moto italiano più titolato, capace di aggiudicarsi quindici Mondiali. E’ vicino al primo titolo, invece, Francesco Bagnaia, in testa al Motomondiale a due gare dal termine: “Bagnaia magari non vincerà il titolo questa domenica, ma spero di sì, comunque se non lo vince questa domenica allora lo vincerà l’altra domenica. Lo vedo molto attento e meticoloso, prepara tutto bene”. “In questo mi assomiglia molto, io non andavo subito per fare il giro veloce ma pianificavo bene tutto – ha aggiunto Agostini – Facciamo le corna, ma il titolo dovrebbe vincerlo lui. Anche se non vince la gara domenica, dipende da come è messo lui e come è messo Quartararo, deciderà se dare il 100% per vincere a tutti i costi o per gestire. Dovrà capire se per forza deve vincere o se potrà fare una gara più tranquilla per portare a casa dei punti – ha spiegato Agostini – Se non vince in Thailandia penso che potrebbe farlo a Valencia. E’ da cinquant’anni che un pilota italiano non vince su una marca italiana, sarebbe molto importante”. Inevitabile parlare degli altri piloti del presente, a cominciare dai duelli infiniti di Valentino Rossi con Marquez, Lorenzo e Biaggi: “Marquez lo aspettiamo, dava sempre molto spettacolo, anche nel duello con Valentino Rossi. Il Dottore o Biaggi? Valentino ha vinto di più, io comunque mi complimentavo con entrambi. Vale e Jorge Lorenzo? Con due galli nel pollaio è sempre molto difficile – ha ricordato Agostini – Quartararo e Bagnaia sono amici, fortunatamente per loro non hanno ancora fatto una grande battaglia, poi lì potrebbe iniziare un pò di astio”. Tra i tanti record di Agostini, quello di essere stato il primo pilota a indossare una tuta personalizzata con tanto di sponsor: “La Marlboro mi disse che mi metteva il marchietto sulla tuta, mi ha detto che mi avrebbe dato un cachet nonostante io non fumassi, e quindi ho portato questo marchio addosso”. “Ero molto preciso e meticoloso, molto vicino ai miei meccanici, talvolta sembrava dessi loro fastidio – ha aggiunto parlando del tema sicurezza – Cadere voleva dire farsi molto male, oggi c’è tanta sicurezza e c’è molta più protezione, ma prima se volevi correre era così. Ho fatto tanto per far sì che cambiasse questo, sono riuscito a rendere il motociclismo molto più sicuro”. Era un’altra epoca e Agostini riuscì anche a trovare tanto tempo libero per dedicarsi ad altre attività giù dalla moto: “Non ho mai avuto nè voluto un mental coach, ho sempre pensato di fare come la mia testa diceva. Ho invece iniziato subito ad avere un preparatore atletico, sempre attento alla nutrizione – ha spiegato – Visto che non c’erano tutti quei test in giro per il mondo come oggi, ero molto libero e mi proponevano di fare delle cose che facevo volentieri. Ho vissuto come si fa un fotoromanzo, come si fa un film. Non ero un grande attore perchè il mio amore era per le due ruote, ma fu un’esperienza molto bella”. Infine, una stoccata al mondo della F1, e un auspicio affinchè il motorsport non diventi schiavo della tecnologia: “In F1 il pilota sta lì seduto e riceve ordini, gli danno potenza, benzina, decidono tutto loro dai box. Mi auguro che in moto non succeda una cosa del genere, il pilota di macchine ha poche decisioni da prendere e decide tutto il box – ha concluso – Vorrei invece qualcosa di più umano e con poca tecnologia”.
– Foto Italpress –
(ITALPRESS).
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Sport
Sostegno a Trump e violazioni del codice etico, indagine sul presidente della Fifa Infantino
Pubblicato
1 minuto fa-
10 Dicembre 2025di
Redazione
LONDRA (INGHILTERRA) (ITALPRESS) – Gianni Infantino è impegnatissimo nel definire gli ultimi dettagli dei Mondiali del 2026, ma potrebbe dover fare i conti con un insidioso imprevisto. Secondo quanto riportato da BBC Sport, infatti, il numero 1 del calcio mondiale dovrà rispondere al Comitato Etico della Fifa, in seguito a una denuncia presentata da FairSquare, organizzazione per la difesa dei diritti umani, che contesta al presidente della Federcalcio internazionale “almeno quattro chiare violazioni delle regole di neutralità della Fifa stessa”.
Il tutto è legato al sostegno mostrato nei confronti del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, al quale, durante il sorteggio della fase a gironi celebrato con un grande show a Washington, è stato consegnato il primo premio Fifa per la pace. Infantino avrebbe anche pubblicato post e interviste sui social media a sostegno del numero 1 della Casa Bianca, violando le regole di neutralità politica richieste dalla Federazione che lui stesso presiede.
“L’assegnazione di un premio di questa natura a un leader politico in carica è di per sé una chiara violazione del dovere di neutralità della Fifa – scrive FairSquadre -. Il presidente della Fifa non ha l’autorità di dettare unilateralmente la missione, la direzione strategica, le politiche e i valori dell’organizzazione”.
BBC Sport ha contattato l’organismo di governo del calcio mondiale per un commento e ha ricostruito i punti contestati a Infantino. In occasione del sorteggio, oltre al premio Fifa, il numero 1 del calcio mondiale ha lodato Trump dichiarando: “Questo è ciò che vogliamo da un leader, lei, signor presidente, potrà sempre contare sul mio sostegno”. Anche in altre occasioni, nei mesi precedenti, dichiarazioni e attestati di stima che FairSquare documenta e contesta.
“Questa denuncia riguarda molto più del semplice sostegno di Infantino all’agenda politica del presidente Donald Trump – ha spiegato Nicholas McGeehan, direttore del programma FairSquare -. Più in generale riguarda il modo in cui l’assurda struttura di governance della Fifa ha permesso a Gianni Infantino di violare apertamente le regole dell’organizzazione e di agire in modo pericoloso e contrario agli interessi dello sport più popolare al mondo”.
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(ITALPRESS).
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Orlando e New York in semifinale di Nba Cup, battute Miami e Toronto
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2 ore fa-
10 Dicembre 2025di
Redazione
NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Sono Orlando e New York le prime due squadre semifinaliste della Nba Cup. I Magic e i Knicks, infatti, hanno superato i quarti della parte Est del tabellone e si affronteranno nella notte tra sabato e domenica nella Final Four che si terrà a Las Vegas.
Eppure, per Orlando il quarto di finale contro i Miami Heat non era cominciato al meglio, visto che sono stati gli ospiti a piazzare subito un parziale da 0-15. Ma, trascinata da un ottimo Desmond Bane, che chiuderà la serata con 37 punti all’attivo, i Magic recuperano terreno già nel secondo quarto, prima di effettuare il sorpasso nel secondo tempo, fino al 117-108 finale. Importanti anche i 20 punti di Jalen Suggs e i 18 di Paolo Banchero, oltre alla doppia doppia da 14 punti e 10 rimbalzi di Wendell Carter Jr., mentre a Miami non sono bastati Norman Powell (21 punti) e Tyler Herro (20). Gli Heat, infatti, hanno in generale pagato anche le basse percentuali al tiro da tre (appena 8/33) a cui ha contribuito, in negativo, anche Simone Fontecchio, per la prima volta in stagione a secco di punti (0/5 dal campo, di cui tre tentativi dall’arco).
Per quanto riguarda la seconda partita, New York capitalizza un secondo quarto da 13-34 per battere i Toronto Raptors per 101-117. Un allungo a cui ha contribuito in maniera determinante Jalen Brunson, autore di 35 punti (13/19 dal campo, 6/9 da tre) di cui 26 nel solo primo tempo. Sono 21, invece, i punti di Josh Hart e da sottolineare c’è anche la doppia doppia di Karl-Anthony Towns (14 punti e 16 rimbalzi) per permettere ai suoi di superare i quarti, cosa che non era riuscita nelle ultime due edizioni. Prosegue, invece, il periodo negativo dei Raptors: i 31 punti di Brandon Ingram, infatti, non bastano a evitare la sesta sconfitta nelle ultime sette partite.
Il quadro delle semifinali si completerà questa notte con le partite della parte Ovest in cui gli Oklahoma City Thunder sfideranno i Phoenix Suns e i Los Angeles Lakers se la vedranno contro i San Antonio Spurs.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Sport
Un rigore di Szoboszlai decide Inter-Liverpool, secondo ko di fila per i nerazzurri in Champions
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10 ore fa-
10 Dicembre 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Dopo tre anni l’Inter perde in casa in Champions League, e lo fa con un episodio discusso: Szoboszlai firma il rigore dell’1-0, fortemente criticato dai nerazzurri per una trattenuta (di Bastoni) che sembra lieve, e fa risorgere il Liverpool a San Siro. I reds, privi di Salah e Gakpo, si schierano in modo meno offensivo: non convocato Chiesa e Wirtz parte dalla panchina, mentre Szoboszlai ed Ekitiké si allargano dietro Isak.
L’Inter ritrova invece Akanji dopo l’influenza e Mkhitaryan, alla prima da titolare dopo l’infortunio, ma soffre il pressing avversario in avvio. Slot schiera Mac Allister trequartista per coprire su Calhanoglu, ma la mossa perde senso al 10′: il turco va ko per una contrattura all’adduttore e lascia il campo. Lo sostituisce Zielinski e, dopo che Lautaro rischia grosso con un fallaccio su Robertson, l’Inter trema: doppia chance per Jones e Gravenberch e doppio intervento di Sommer. Chivu perde anche Acerbi (risentimento al flessore) e, al 32′, subisce gol. C’è però un tocco col braccio di Ekitiké, che aziona di fatto Konaté davanti al portiere: tutto annullato, dopo quattro minuti di interminabile check al Var.
Questo mini-timeout risveglia i nerazzurri, che chiedono un rigore e si costruiscono due chances: Barella sfiora il gol su punizione e Lautaro impegna Alisson. Si va però al riposo sullo 0-0, dopo sette minuti di recupero, e nella ripresa regna l’equilibrio per una ventina di minuti. L’Inter ha in uno spento Thuram il suo anello debole e si fa vedere con Barella, i reds invece trovano nuova linfa con Bradley. L’esterno destro impegna subito Sommer ed è una presenza costante nella zona offensiva, che manda in tilt l’impianto difensivo nerazzurro. Chivu reagisce in maniera tardiva coi cambi e, all’86’, viene beffato: una trattenuta (lieve) di Bastoni su Wirtz viene punita col rigore. Sul dischetto. dopo l’intervento del var, va Dominik Szoboszlai, che calcia magistralmente e spiazza Sommer per la rete dell’1-0. Ancora una volta dunque l’Inter, esattamente com’era successo contro l’Atletico Madrid, crolla nei minuti finali del match. I nerazzurri tentano un assedio alla garibaldina, ma non vanno oltre un tiro sbilenco di Lautaro, e si rassegnano a perdere in casa (in Europa) per la prima volta da quel 2-0 contro il Bayern del 7 novembre 2022.
Il Liverpool vince 1-0 e aggancia così Chivu, che si ferma a quota 12 punti e scivola al quinto posto nella classifica della League Phase di Champions. La prestazione dell’Inter, al netto del rigore, non è stata all’altezza delle aspettative contro un Liverpool non irresistibile.
IL TABELLINO DELLA PARTITA
INTER (3-5-2): Sommer 6; Akanji 6.5, Acerbi 6 (31′ Bisseck 6), Bastoni 5.5; Luis Henrique 5, Barella 6.5, Calhanoglu sv (10′ Zielinski 6.5), Mkhitaryan 5.5 (36′ st Sucic sv), Dimarco 6 (36′ st Carlos Augusto sv); Lautaro 5.5, Thuram 5 (36′ st Bonny sv). In panchina: J. Martinez, Taho, de Vrij, Frattesi, Diouf, Cocchi, P. Esposito. Allenatore: Chivu 5.5.
LIVERPOOL (4-2-3-1): Alisson 6; Gomez 5.5 (23′ st Bradley 6.5), Konaté 6, Van Dijk 6.5, Robertson 6; Jones 6.5, Gravenberch 6; Szoboszlai 6.5, Mac Allister 6, Ekitiké 5.5; Isak 5 (23′ st Wirtz 6). In panchina: Mamardashvili, Woodman, Kerkez, Nyoni, Ngumoha, Lucky. Allenatore: Slot 6.
ARBITRO: Zwayer (Ger) 5.
RETE: 42′ st Szoboszlai (rig).
NOTE: Serata nuvolosa, terreno in perfette condizioni. Ammoniti Lautaro, Ekitiké, Mkhitaryan, Jones, Bastoni. Angoli 6-3. Recupero: 7′, 6′.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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