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Economia

Il Transatlantic Investment Committee sbarca in America

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WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Si è tenuto a Washington D.C., presso l’Ambasciata d’Italia, il primo incontro negli Stati Uniti del Transatlantic Investment Committee (TIC). Nato per volere dell’Associazione Amerigo, dell’American Chamber of Commerce in Italy, del Centro Studi Americani e di Federmanager il TIC è un programma promosso in stretto raccordo con le rappresentanze diplomatiche negli Stati Uniti e in Italia, al fine di rafforzare i legami tra i due paesi nel campo dei co-investimenti strategici previsti dall’Accordo per il Commercio e le Tecnologie (Trade & Technology Council), siglato da Unione Europea e Stati Uniti d’America nel settembre 2021. Nel corso di questi mesi di lavoro, il programma si è arricchito grazie al contributo di numerosi stakeholder presenti al dibattito di Washington, tra cui: Confindustria, LUISS University, Unioncamere, CEOforLIFE e con il patrocinio della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. Obiettivo di questo primo meeting: valorizzare il TIC quale prima piattaforma relazionale a livello euro-atlantico sui temi dei co-investimenti, fondamentali per accrescere la competitività nonché l’autonomia strategica di Italia, Stati Uniti ed Europa.

Tra le principali azioni che il TIC metterà in campo per favorire le relazioni economico commerciali vi è la creazione del primo Fondo di investimento Transatlantico. Si tratta di un importante stanziamento teso ad accelerare la crescita di scale-up operanti nei settori tecnologici (digitale, clean-tech, energia, aerospazio e biotech). A ciò si aggiunge anche il primo Executive Master Degree, realizzato in partnership tra l’Università Luiss Guido Carli, TIC, Confindustria, Federmanager e sei Atenei internazionali (tra cui George Washington University, King’s College e SciencesPo). E in ultimo la realizzazione di un Rapporto annuale che, nel 2023, verrà realizzato insieme a ISPI (Istituto per gli studi di politica internazionale). A fare gli onori di casa e ad aprire il First US Meeting del TIC, l’Ambasciatrice italiana a Washington, Mariangela Zappia: “In un contesto geopolitico in cui sono più centrali che mai le relazioni tra partner che condividono valori e visione come Italia e Stati Uniti, accogliamo con favore e sosteniamo il TIC quale piattaforma strategica per favorire investimenti congiunti, specie nei settori di punta dell’economia del domani’. Presenti, inoltre, al ‘TIC – First Meeting’ l’Under Secretary of State for Economic Growth, Energy & Environment, Jose W. Fernandez, che ha aggiunto: ‘Il TIC è uno strumento molto potente: non avrebbe potuto arrivare in un momento migliore: è la pietra angolare dell’amicizia e della partnership di lunga data tra Stati Uniti e Italia”.

Un saluto anche dal Direttore Esecutivo di Select USA, l’agenzia del Dipartimento del Commercio che ha come scopo principale quello di facilitare gli investimenti delle imprese negli Stati Uniti, Jasjit Singh, il quale ha tenuto sottolineare come “i numeri del 2021 hanno dimostrato che esiste un enorme potenziale tra le due sponde dell’Atlantico. Un framework come il TIC può aiutarci a rafforzare la nostra forte relazione e riaffermare il nostro impegno, per far accelerare assieme l’industria del futuro”. La chiusura degli opening remarks sono stati affidati ad Andrea Gumina, Presidente di Amerigo e co-founder del TIC per il quale, ‘l’evento testimonia ancora una volta quanto il TIC sia in grado di catalizzare l’interesse dei principali stakeholder italiani, europei e statunitensi, attorno a un obiettivo: diventare la piattaforma di riferimento per i decisori interessati a potenziare gli investimenti industriali e di ricerca tra i nostri Paesi. A questo contribuiremo attraverso la costituzione di una Fondazione, la promozione del primo Fondo di Investimenti Transatlantico dedicato a investire nelle tecnologie strategiche del Trade and Technology Council, e numerose altre iniziative, a partire da un Executive Master Degree con ben sei Università, coordinato da Luiss, ed un Rapporto Annuale realizzato con ISPI. Siamo grati alle Istituzioni italiane e statunitensi per il loro continuo supporto, e stiamo lavorando per un nuovo appuntamento negli Stati Uniti a fine aprile 2023″.

“CEOforLIFE ha trovato fin da subito nel TIC un partner strategico perché siamo accomunati dalla stessa natura: nasciamo come piattaforme di confronto e accelerazione della collaborazione tra imprese e stakeholders istituzionali per promuovere una crescita sostenibile e duratura dell’Italia e della sua proiezione internazionale, in questo caso delle relazioni con il primo partner di riferimento in ambito extra-UE, gli Stati Uniti – ha spiegato Giordano Fatali, presidente di CEOforLIFE -. Nello specifico, la collaborazione tra le due realtà vedrà il coinvolgimento sempre più attivo della Community dei CEOforLIFE nell’ambito delle iniziative previste dal Committee, come ad esempio attraverso la partecipazione all’incontro odierno, in rappresentanza di CEOforLIFE, di Giuseppina Di Foggia, CEO e Vice Presidente di Nokia Italia”.

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Le sessioni di approfondimento, moderate dall’Atlantic Council, concernenti la creazione di un fondo di investimento transatlantico per la competitività industriale, rendere omogenei gli strumenti di incentivazione delle imprese e facilitare i co-investimenti hanno visto alternarsi speaker del calibro di Ylli Bajraktari, CEO SCSP (Special Competitive Studies Project), Lamberto Moruzzi, Head of the Economic, Trade and Science Office dell’Ambasciata italiana a Washington, Giuseppina Di Foggia, CEO & VP Nokia Italia, Niccolò De Masi, CEO dMY Technology Group, Nicole Francis, VP & Global Head of Government Relations Servicenow, Pierpaolo Monti, Country Manager US & America Intesa Sanpaolo, Alessandro Scortecci, Head of Strategy, Business Development & Sustainability CDP Venture Capital, Mario Platero, Chairman Investindustrial US, Barbara Beltrame, Vice Presidente Confindustria, Giovanni Da Pozzo, Presidente di Promos Italia Unioncamere, Carolina Lorenzetti, Chief Export Finance & Internationalization Officer Simest SpA, Elizabeth Schaefer, Director Investment Research Team, Select USA – Department of Commerce e Garrett Workman, Executive Director Europe, U.S. Chamber of Commerce.

Barbara Beltrame, Vice Presidente per l’internazionalizzazione di Confindustria, nella sessione di approfondimento ha tenuto a rimarcare come “l’evento di Washington è una pietra miliare nelle relazioni economiche bilaterali tra Italia e Stati Uniti rendendo sinergici due aspetti chiave per il suo successo: fornire sviluppo finanziario a capitale privato e formare eccellenze manageriali pronte a gestirlo. In quest’ultima dimensione, la LUISS svolge un ruolo centrale e coordina un consorzio di prestigiosi atenei europei e americani: ci sono tutte le premesse per il rilancio dell’industria italiana in una congiuntura assai delicata ma potenzialmente foriera di grandi opportunità”. Tra i partner del TIC vi è anche l’Università LUISS Guido Carli di Roma che, attraverso la Vice Presidente Paola Severino, ha voluto portare il proprio contributo. “LUISS è orgogliosa di contribuire a scrivere una nuova pagina delle relazioni tra Roma e Washington, un passaggio rilevante ed emblematico soprattutto in un periodo di forte incertezza come quello attuale. Connettere in questo ponte ideale il sistema della formazione e il mondo industriale dei nostri Paesi, allargandolo anche ai nostri partner continentali più stretti, significa costruire, fin da ora, solide fondamenta per una ripartenza basata sulla creazione di nuove competenze e nuove opportunità, con l’obiettivo di generare una solida crescita economica e rafforzare una comune visione del mondo”, afferma.

lavori sono stati conclusi da Simone Crolla, Consigliere Delegato di Amcham Italy, Andrea Prencipe, Rettore della LUISS Guido Carli e Massimiliano Fedriga, Presidente della Conferenza delle Regioni che ha voluto cosi chiudere i lavori della giornata. “A partire dalle riflessioni già sviluppate nel First Italian Meeting del luglio scorso, la Conferenza delle Regioni punta a definire proposte fattive e concrete di collaborazione con il TIC per favorire le migliori connessioni fra il tessuto produttivo italiano e quello statunitense ai fini della costruzione di una nuova area di competitività tra Italia, Europa e Stati Uniti. Da qui l’importanza del TIC e dell’iniziativa odierna che, come Presidente della Conferenza, ho accolto con estremo favore provvedendo a diffonderla presso tutte le Regioni”, ha affermato. “Il significato non è solo lo sviluppo di collaborazioni commerciali ma soprattutto il consolidamento di un’alleanza chiave per garantire lo sviluppo della democrazia e del modello occidentale in questa particolare fase. A questo riguardo, vi informo che come Conferenza delle Regioni stiamo organizzando un evento per gli inizi del 2023 a Trieste dedicato all’attrazione degli investimenti esteri – che vorremmo tra l’altro diventasse un appuntamento annuale da svolgersi a turno nelle diverse Regioni italiane – nel corso del quale dedicheremo una sessione di lavoro al TIC e alle azioni da sviluppare congiuntamente sul fronte dei co-investimenti strategici in ambito industriale, tecnologico e di ricerca e della formazione”, ha concluso Fedriga.

– foto GP Communication –

(ITALPRESS).

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Economia

Banca Generali, a novembre raccolta netta totale a 649 milioni

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MILANO (ITALPRESS) – Banca Generali ha realizzato nel mese di novembre una raccolta netta pari a 649 milioni in aumento del 27% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il risultato conferma l’accelerazione in corso che ha portato la raccolta totale cumulata a oltre 6,2 miliardi, in aumento del +10% su base annua. In merito alla composizione della raccolta, novembre ha evidenziato una forte domanda di fondi di casa (176 milioni nel mese), sostenuti dall’ottima accoglienza delle nuove strategie lanciate dalla Sicav LUX IM a fine settembre, e dei contenitori finanziari (57 milioni nel mese). Da inizio anno i prodotti di casa (fondi e contenitori finanziari) hanno raccolto 2,5 miliardi nel periodo (+19% a/a), rappresentando il 78% degli interi assets under investments a fine novembre.

Al contrario, i fondi di terzi hanno mostrato una lieve flessione con deflussi per 34 milioni nel mese e deflussi per 157 milioni da inizio anno. Nel mese si sono distinti anche i flussi in consulenza evoluta in AUC and banking (98 milioni nel mese, 367 milioni da inizio anno) che parzialmente hanno controbilanciato deflussi da polizze tradizionali per 96 milioni che comunque si mantengono ampiamente in positivo con 437 milioni da inizio anno. I flussi confluiti negli altri attivi sono risultati pari a 393 milioni a novembre (3,1 miliardi da inizio anno) trainati in particolare da 357 milioni di liquidità, al netto di uscite per le scadenze fiscali della clientela di 166 milioni nel mese (1.1bn da inizio anno, +12% a/a.

“Dopo un dato di ottobre caratterizzato dall’inserimento di top banker sia sul mercato italiano sia su quello svizzero, novembre si caratterizza per una raccolta molto forte della struttura esistente e un livello totale di flussi di periodo nettamente in crescita rispetto all’anno precedente. Il clima interno è molto positivo, sostenuto dal venire meno delle incertezze dell’Ops e dalle molteplici progettualità in corso. Nel breve, la nuova offerta a protezione del capitale e la normalizzazione del contesto garantiscono crescita e qualità della raccolta”. Così l’Ad e direttore generale di Banca Generali, Gian Maria Mossa, commentando il dato sulla raccolta di novembre.

“Nel medio-lungo termine – aggiunge – Intermonte, Alleanza e l’AI ampliano il bacino dei clienti, l’efficacia dei nostri banker e ci proiettano verso un nuovo paradigma di crescita. Siamo fiduciosi di chiudere positivamente l’anno e, ancor di più, di aver avviato iniziative che ci accompagneranno con entusiasmo e determinazione verso il prossimo. Mai come oggi esistono i presupposti per conquistare quote di mercato in diversi segmenti, grazie alla forza delle nostre persone e del nostro brand”, conclude Mossa.

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– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Economia

Space economy, produzione di 8 miliardi e 23mila addetti impiegati

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ROMA (ITALPRESS) – Considerando gli operatori market, l’economia dello spazio ha generato una produzione di 8 miliardi, impiegando poco più di 23mila addetti, con un valore aggiunto di 2 miliardi, pari allo 0,1% del Pil. E’ quanto emerge dai dati di un’indagine Istat e Asi. La componente upstream, ovvero le attività incluse nella filiera produttiva dell’economia dello spazio, impiega poco più di 14mila addetti con una produzione di 4,1 miliardi e un valore aggiunto di 1,3 miliardi. Le esportazioni sono 2,1 miliardi, di cui 1,8 miliardi riferibili ad attività upstream. Le importazioni ammontano a 1,6 miliardi, di cui 1,2 generate dall’indotto produttivo. Le imprese operanti nell’economia dello spazio hanno investito in beni materiali per circa 0,8 miliardi, destinati principalmente a macchinari e attrezzature. Gli investimenti in ricerca e sviluppo intra muros sono pari a 0,6 miliardi.

Nel settore non-market, che comprende le attività legate allo spazio svolte da istituzioni pubbliche (Asi inclusa) e private, il valore aggiunto si attesta a 353 milioni, con l’impiego di circa 2,2mila addetti. Tali unità realizzano investimenti per circa 182 milioni, destinati in larga parte alla ricerca e sviluppo (162 milioni). Nel settore manifatturiero si concentra il 76% dell’attività legata alla componente upstream, con l’impiego di oltre 10mila addetti, mentre i servizi market dominano la componente downstream. Quasi l’80% del valore aggiunto della space economy, pari a 1,5 miliardi, è generato dalle grandi imprese (250 addetti e oltre), che occupano circa 17,8mila addetti. Il 90% del valore aggiunto dell’economia dello spazio è generato da imprese appartenenti a gruppi multinazionali (1,8 miliardi) che impiegano 20,5mila addetti. Considerando la componente upstream, esse contribuiscono per circa 1,2 miliardi di valore aggiunto, occupando poco meno di 12,5mila addetti.

Le imprese appartenenti a gruppi multinazionali attivano la quasi totalità dei flussi con l’estero: 1,5 miliardi di importazioni e poco meno di 2 miliardi di esportazioni. Considerando il complesso dell’economia dello spazio, le imprese space mostrano una produttività del lavoro di circa il 65% maggiore rispetto alle unità produttive non-space. Le imprese operanti nel settore upstream mostrano una propensione agli investimenti (esclusa la ricerca e sviluppo) in media leggermente inferiore alle altre unità produttive, con un tasso di investimento, calcolato come rapporto investimenti e valore aggiunto, pari al 16,4% contro il 16,9%. Al contrario, le imprese upstream fanno registrare una più alta propensione all’investimento in ricerca e sviluppo rispetto al resto del sistema produttivo: 11,9 contro 7,2% il rapporto fra investimenti in ricerca e sviluppo il valore aggiunto. Le retribuzioni medie degli occupati dipendenti delle unità produttive operanti nell’upstream (41,1mila euro pro capite) sono del 55% superiori a quelle riscontrate nelle altre imprese (21,4mila euro).

– foto di repertorio IPA Agency –

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Economia

Ex Ilva, Urso aggiorna Decaro sulla riunione al Mimit e sulle prospettive per Taranto

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ROMA (ITALPRESS) – Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, sen. Adolfo Urso, nel corso di un lungo colloquio telefonico ha informato il presidente della Regione Puglia, Antonio Decaro, della riunione che si è svolta venerdì scorso al Mimit con gli enti locali pugliesi, anche in merito al piano operativo per il rilancio produttivo dell’ex Ilva predisposto dai Commissari straordinari e alle potenzialità di ulteriori investimenti nell’area di Taranto.

Il ministro Urso ha inoltre aggiornato il presidente Decaro sugli obiettivi del decreto ex Ilva, attualmente all’esame del Senato, e sulle procedure negoziali per la cessione degli asset previste nella gara internazionale in corso. Urso si è quindi confrontato con Decaro sulle prospettive della revisione del CBAM secondo gli indirizzi del governo italiano, sulla necessità di una pronta adozione in sede UE delle misure di salvaguardia per il settore dell’acciaio e sull’importanza di aprire a una revisione del dossier ETS, incluso il rinvio del phase out delle quote gratuite. Il ministro Urso ha infine assicurato al presidente Decaro il massimo impegno e la piena collaborazione del Governo con Regione ed enti locali.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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