Scuse, seppure tardive, sono arrivate dal Ministro della Disabilità Locatelli e dal Rettore Svelto alla studentessa invalida, paziente oncologica, che stava mangiando in un’aula dell’università quando una bidella l’ha allontanata, minacciando di chiamare i carabinieri, anche se la giovane ha spiegato il suo problema. Ora, in attesa di provvedimenti disciplinari nei confronti di chi ha applicato le regole ma non il cuore e il cervello, gli studenti protestano con un sit-in sotto il rettorato: da due anni denunciano la mancanza di spazi per mangiare. Ma è possibile in una Università che dovrebbe essere il lustro e la storia dei pavesi nel mondo, vedere tanta arretratezza culturale e logistica? Ma il Rettore, a cui spetta la guida dell’Ateneo, che giustificazioni fornisce?