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Consegnati i Collari d’oro, Malagò “Altro anno da record”
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3 anni fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – A forza di ripetere che stavamo vivendo un anno “irripetibile” – tra le medaglie olimpiche di Tokyo e la capacità di andare oltre le aspettative in decine di sport – la magia si è avverata di nuovo. Con una forza ancora più travolgente. E così vale la pena celebrare il 2022 con la stessa eccitazione del 2021. Anzi, con un’enfasi se possibile maggiore visto che vincere è difficile ma confermarsi vincenti è la vera sfida ai limiti dell’impossibile. “Non abbiamo mai vinto così tanti titoli mondiali nelle discipline di squadra e individuali come in questo 2022. Abbiamo raggiunto il record assoluto da quando esiste il Comitato Olimpico” ha esultato il presidente del Coni, Giovanni Malagò, inaugurando la cerimonia di consegna dei Collari d’Oro, presso la Palestra Monumentale del Foro Italico. “Per una questione tecnica quest’anno ci ha superato l’Australia – ha aggiunto – ma bisogna tener conto che vincere una medaglia continentale in Oceania è più facile che in Europa”. Presente all’evento anche il ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi, che lo scorso anno ritirò il Collare d’Oro in nome dell’Istituto per il Credito Sportivo e oggi ha detto di voler consegnare “un ideale Collare alla famiglia del volontariato sportivo che ha milioni di voci, di volti e di cuori. E al tempo stesso un Collare d’Oro alla famiglia delle oltre 100 mila ASD e SSD presenti sul territorio, senza le quali lo sport non sarebbe un fenomeno culturale, sociale, economico e civile, cioè l’architettura sulla quale cerchiamo di costruire la qualità della vita”.
Al termine dell’evento, Abodi ha chiesto allo sport “di fare squadra”, rivolgendosi a Coni e Sport e Salute, spesso in contrasto negli ultimi anni: “Siamo tutti parte della stessa famiglia sportiva”. Quella organizzata da Coni e Cip è stata una cerimonia attesissima, perchè ogni anno permette alle istituzioni sportive di ringraziare e omaggiare chi nel corso della stagione ha portato in alto il nome dell’Italia grazie alla conquista di titoli olimpici, mondiali ed europei. Si è partiti dalle gioie a cinque cerchi dei Giochi Invernali di Pechino, con i riconoscimenti per Fontana (short track) e per il duo del curling Constantini-Mosaner, passando per i Collari ai campioni del mondo del nuoto, Pilato, Paltrinieri, Ceccon, Martinenghi, Burdisso, Miressi, Codia e Zazzeri. Greg ha parlato del 2022 come della “migliore stagione della mia carriera”. La cerimonia è proseguita poi con la scherma e con i Collari per le squadre del fioretto femminile (Errigo, Volpi, Favaretto, Palumbo) e del fioretto maschile (Garozzo, Marini, Foconi, Bianchi). La massima onorificenza sportiva è stata consegnata anche a Elena Micheli (pentathlon moderno, campionessa del mondo 17 anni dopo Claudia Corsini, unica altra azzurra a conquistare l’oro iridato), a Caterina Banti, Ruggero Tita e Marta Maggetti (vela), alla Nazionale di pallavolo maschile, alla ginnasta Sofia Raffaeli (oro nell’all-around), a Diana Bacosi del Tiro a Volo, alle cicliste dell’inseguimento a squadra Alzini, Balsamo, Consonni, Fidanza e Guazzini, oltre a Filippo Ganna e Sonny Colbrelli.
Ha festeggiato anche il motociclismo con il neo campione della MotoGp Francesco Bagnaia e con Andrea Verona, campione mondiale Enduro Gp. Il Ct dell’Italvolley, Fefè De Giorgi, ha ribadito “che la nostra è una squadra speciale in grado di raggiungere obiettivi straordinari”, come la vittoria dell’Europeo del 2021 e del Mondiale 2022, mentre Bagnaia ha ringraziato la Ducati “che è stata fondamentale per il mio titolo mondiale”. Sul palco della Palestra Monumentale del Foro Italico si è parlato anche del caso ginnastica e delle denunce di abusi e maltrattamenti delle ex atlete. La campionessa del mondo Raffaeli ha detto di non aver “mai avuto problemi con le mie allenatrici Cantaluppi e Ghiurova” e di sentirsi “vicina a tutte le ginnaste che hanno avuto questi problemi”. Sul tema è intervenuto anche il ministro Abodi: “Mi auguro che, con la dovuta trasparenza e la dovuta determinazione, chi ha qualcosa da dire lo dica e chi deve valutare valuti. Io continuerò a essere presente. Non credo nelle pene esemplari, ma nelle pene giuste”.
Sono d’oro anche i Collari del CIP. E il Comitato Paralimpico presieduto da Luca Pancalli li ha consegnati ai campioni di Pechino Bertagnolli e Ravelli (atleta guida), a Petrilli e Travisani (tiro con l’arco), ad Amodeo, Raimondi, Bocciardo, Morelli, Fantin, Palazzo, Barlaam, Boggioni, Terzi, Menciotti, Scortechini, Gaia Maragno, Sara Maragno, Tambrorrino (nuoto), a Masetti (atletica), a Cecchetto, Cornegliani (ciclismo), a Brunelli, Rossi (tennistavolo), a Costa (judo), a Morganti (Sport Equestri). “Cinque atleti paralimpici sono entrati nelle Fiamme Gialle – ha ricordato Pancalli – altri entreranno nei gruppi sportivi. E’ un segnale di civiltà, che aiuta il Paese a crescere”. Sono 27, invece, le Palme d’Oro al merito tecnico per gli allenatori che hanno guidato gli atleti alla vittoria. All’agenzia di stampa Italpress, rappresentata sul palco dal fondatore e direttore responsabile Gaspare Borsellino e dal direttore editoriale Italo Cucci, è stata attribuita la Stella d’Oro al merito sportivo, mentre Stefano Domenicali, Ugo Claudio Matteoli, Fabio Pigozzi, Luciano Rossi e Antonio Ursi sono stati i dirigenti insigniti del Collare. Premiate anche le società Ginnastica Pro Patria Bustese, US Cremonese, Automobile Club Milano, Canottieri Padova e ASSI Giglio Rosso.
– foto Italpress –
(ITALPRESS).
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Spalletti “Non ho fatto la differenza, non ci sono alibi”
Pubblicato
6 ore fa-
10 Giugno 2025di
Redazione
REGGIO EMILIA (ITALPRESS) – “Quando uno fa l’allenatore della Nazionale non può avere alibi perché i giocatori li sceglie lui, deve prendere persone che stanno bene. Che Nazionale lascio? È da vedere chi viene scelto. Non lasciamo un grandissimo entusiasmo, anche se il pubblico ha risposto in maniera splendida, ci è servito, si è sentita la voglia. I giocatori e l’allenatore devono fare la differenza, io non l’ho fatta”.
Così Luciano Spalletti ai microfoni della Rai dopo la vittoria per 2-0 dell’Italia contro la Moldova nella seconda giornata delle qualificazioni ai Mondiali del 2026. “Abbiamo fatto fatica anche stasera, ci sono troppe componenti. Ho mantenuto questo gruppo ma l’ho trovato affaticato per questo fine campionato. Forse, andando a cercare qualcuno che stava meglio fisicamente, potevamo avere una risposta differente. Una delle più grosse difficoltà era andare a giocare a Oslo in questo momento, nella prima gara dopo la fine del campionato”, ha concluso.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS)
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Spalletti “Ranieri nuovo ct dell’Italia? Farei il tifo per lui”
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12 ore fa-
9 Giugno 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Per me diventa difficile prendere sonno quando ti accade una cosa del genere, tutto mi consuma e niente mi scivola addosso, le vittorie più che le sconfitte. Figurarsi che nottata ho passata, ma è una cosa di cui, con il passare del tempo, prenderò atto”. E’ più rilassato, Luciano Spalletti, il giorno dopo l’annuncio choc del suo addio alla Nazionale dopo la debacle in Norvegia che ha subito complicato la strada verso la qualificazione ai prossimi Mondiali. “Uno fa delle riflessioni, anche se poi non si può tornare indietro – spiega a Raisport Spalletti, che questa serà siederà per l’ultima volta sulla panchina azzurra nella sfida contro la Moldova – Delle scelte fatte sono risultate sbagliate, non solo negli uomini, e poi sono successe tante situazioni particolari, come l’indisponibilità di calciatori fondamentali. Ho fatto degli errori perché questi sono i risultati, ho creduto nel progetto e nei calciatori, altrimenti non avrei accettato. E sono super convinto che questa squadra andrà ai Mondiali”.
Spalletti tiene a precisare che “tutto è stato fatto tutto in amicizia e trasparenza, perché passare altre due giorni di bugie… Con la federazione e il presidente Gravina siamo in grandissimi rapporti, è chiaro che se mi dici qualcosa non mi puoi chiedere di mentire, di fare l’allenatore fino a dopodomani, non sarebbe stato rispettoso verso gli italiani”.
Con la Nazionale ci sarà la risoluzione consensuale del contratto: “Lo faccio volentieri, credo in questa squadra, i ragazzi si sono sempre presi le loro responsabilità. Io avrei continuato con questi calciatori, di cui ho stima. Non ho dato le dimissioni però siccome ho rispetto e la federazione ha deciso che vuole cambiare, io accetto la risoluzione. Non, ad esempio, come accaduto con l’Inter, dove ho mi sono preso delle beghe che non mi appartenevano”. Sicuro che oggi “sarò più perfetto di sempre nel fare la riunione pre-partita e i ragazzi sono sicuro che mi saluteranno con una vittoria”, l’ex mister di Roma e Udinese non sa se si rimetterà subito in gioco: “Una cosa però farò sicuramente, e cioè il tifo per la persona che mi subentrerà. Spero che chi verrà troverà le soluzioni per fare molto meglio di me e andare al Mondiale”. Il nome sulla bocca di tutti è quello di Claudio Ranieri: “E’ una persona equilibrata ed un prosessionista che ha girato il mondo, con la Roma quest’anno ha subito toccato i tasti giusti. Fosse Ranieri, farò il tifo per lui augurandogli tutto il bene possibile. Non sono fatto come tanti altri”, conclude Spalletti.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Sport
Adesso è anche ufficiale: Christian Chivu è il nuovo allenatore dell’Inter
Pubblicato
14 ore fa-
9 Giugno 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Christian Chivu è ufficialmente il nuovo allenatore dell’Inter. “FC Internazionale Milano dà il benvenuto a Cristian Chivu come nuovo allenatore della Prima Squadra. Il tecnico ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2027 con il Club nerazzurro”, si legge nella nota.
In precedenza il Parma aveva comunicato di aver raggiunto l’accordo, in forma consensuale per la risoluzione del contratto. “Il Club ringrazia Cristian per il lavoro svolto e per il raggiungimento dell’obiettivo sportivo, augurandogli le migliori fortune professionali per il prosieguo della carriera”, si legge in una nota della società ducale.
In mattinata Chivu aveva salutato così, su Instagram, il Parma: “Ringrazio club, staff, giocatori e tifosi per aver creduto in me e nel nostro progetto. Insieme abbiamo superato ostacoli e scritto una pagina che porterò sempre nel cuore. Grazie Parma!”.
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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