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Cronaca

A Udine un nuovo bosco urbano da 3 mila piante

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UDINE (ITALPRESS) – Arbolia, società benefit nata per sviluppare nuove aree verdi in Italia, ha realizzato un nuovo bosco urbano di oltre 3.000 piante nel Comune di Udine. L’iniziativa è stata resa possibile grazie al contributo di Accenture e a quello di Genertel, la Compagnia assicurativa diretta di Generali.
Il nuovo bosco urbano sorge nella periferia est del Comune di Udine. Oltre ad apportare benefici alla qualità dell’aria della città, grazie alla capacità degli alberi di assorbire anidride carbonica e polveri sottili, l’intervento ha permesso di sviluppare una cintura verde all’interno di un contesto fortemente agricolo e caratterizzato prevalentemente da coltivazioni, dando vita ad una nuova importante nicchia ecologica in grado di salvaguardare e incrementare la biodiversità della zona.
Nell’area individuata sono state messe a dimora complessivamente 3.271 piante di differenti specie arboree (tra cui olmi campestri, frassini, aceri campestri, tigli, carpini, ciliegi, perastri, ornielli, biancospino) e arbustive (tra cui nocciolo, fusaggine, ligustrello, prugnolo, lantane).
A regime, la nuova area verde consentirà di assorbire fino a 622 tonnellate di CO2 in 20 anni e fino a 762 Kg di PM10 all’anno, restituendo all’ambiente fino a 456 tonnellate di ossigeno in 20 anni.
L’iniziativa prevede anche la manutenzione del nuovo bosco urbano per i primi due anni e consentirà di mitigare la temperatura durante le stagioni più calde. Il progetto sarà da subito un patrimonio per la comunità locale ed è essenziale che tutti ne abbiano cura.
Il bosco urbano è stato presentato oggi dal sindaco del Comune di Udine Pietro Fontanini, dall’Amministratore Delegato e General Manager di Genertel e Genertel Life Maurizio Pescarini, e dal Rappresentante di Arbolia Alessandro Vezzil.
“Con questo secondo lotto di oltre tremila alberi e arbusti del bosco urbano che verrà realizzato nella nostra città e che comprende complessivamente quattro lotti, il Comune di Udine compie un nuovo importante passo nella direzione di una sempre maggiore attenzione all’ambiente e della ridefinizione della vocazione di importanti aree verdi della nostra città, come quella oggetto dell’intervento che oggi andiamo a inaugurare. Queste aree infatti, essendo state trasformate da agricole a boschive, daranno un contributo importante alla lotta all’inquinamento. Desidero ringraziare Arbolia e gli sponsor per avere creduto in questo progetto e investito nella nostra città”, ha commentato Pietro Fontanini, sindaco di Udine.
“Quando abbiamo ridisegnato la Nuova Genertel, lanciata poco meno di un anno fa, ci siamo posti l’obiettivo di dare alle persone “tutto il buono dell’assicurazione” attraverso una relazione diretta con i clienti che permettesse di definire con loro un percorso continuativo, profondo e basato su valori di responsabilità e sostenibilità. Con Beegood, il nostro programma a supporto della comunità, interpretiamo in modo originale il meccanismo della mutua solidarietà, tipico dell’assicurazione, per dare un contributo concreto alle cause in ambito ambientale, sociale e sanitario, che stanno più a cuore a noi e, soprattutto, ai nostri clienti. Oggi siamo qui per dare concretezza a un progetto ambientale a cui teniamo molto, e che continueremo a sostenere”, ha dichiarato Maurizio Pescarini, Amministratore Delegato e General Manager di Genertel e Genertel Life.
Beegood è il programma di Genertel volto alla sostenibilità che coinvolge la comunità di clienti della Compagnia consentendo loro di scegliere progetti da sostenere in ambito ambientale, sociale e sanitario. Con l’adozione di comportamenti virtuosi, quali ad esempio uno stile di guida responsabile, la riduzione dei sinistri o la gestione autonoma della propria soluzione da app o sito, i clienti accumulano punti sotto forma di cuoricini che la Compagnia trasforma in contributi economici a sostegno dei progetti scelti: il 30% della community ha scelto di sostenere il nuovo bosco urbano di Udine.
Beegood rientra nell’azione di sostenibilità di Generali, principio ispiratore della strategia del Gruppo. La Compagnia vuole favorire la crescita e lo sviluppo sostenibile e salvaguardare il pianeta, integrando il suo business – con una continua innovazione dell’offerta di prodotti e servizi – e il suo impegno nelle comunità per generare un impatto positivo su società e ambiente. Tutto questo le permette di essere un vero e proprio Partner di Vita per tutti i suoi stakeholder.
“Con questo intervento Arbolia realizza il suo secondo bosco urbano in Friuli Venezia Giulia, grazie alla collaborazione con il Comune di Udine e al sostegno di due grandi aziende sensibili ai temi della sostenibilità ambientale, restituendo alla comunità un’area cittadina riqualificata. Ad appena due anni dalla sua nascita, Arbolia prosegue nella creazione di nuove cinture verdi in tutta Italia, migliorando gli ecosistemi e promuovendo la biodiversità”, ha dichiarato Alessandro Vezzil, Rappresentante di Arbolia.
Con il nuovo bosco di Udine, salgono a 24 le cinture verdi realizzate da Arbolia su tutto il territorio nazionale. Nei prossimi mesi la società benefit svilupperà iniziative in altri comuni italiani, da Nord a Sud del Paese.

– foto ufficio stampa Arbolia –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Il 46^ Meeting di Rimini si apre nel segno delle “madri per la pace”

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RIMINI (ITALPRESS) – Chi sono Layla el-Sheik, Elana Kaminka, suor Azezet Habtezghi Kidane? Cosa accomuna le loro vite e quali le affinità con il tema del Meeting? La 46esima edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli si è aperta con un incontro al femminile di straordinaria intensità: Madri per la pace. Sul palco tre donne unite dall’esperienza del dolore e dalla scelta coraggiosa di trasformarlo in un impegno di riconciliazione: Laila, madre musulmana di Betlemme che ha perso un figlio piccolo nella seconda Intifada; Elana, israeliana, madre di Yannai soldato ucciso il 7 ottobre del 2003; suor Azezet, missionaria comboniana da anni attiva in Terra Santa e prima in Sudan e Etiopia. Intervistate da Alessandra Buzzetti, corrispondente di TV2000, hanno fatto una narrazione lucida e ricca di spunti di riflessione.
Il presidente della Fondazione Meeting, Bernard Scholz, nel saluto iniziale ha sottolineato come l’edizione di quest’anno intenda testimoniare la possibilità di costruire “mattoni nuovi” anche nei deserti della guerra, della solitudine e dell’indifferenza. Ha ricordato che “la costruzione di un luogo di pace e di bellezza non è frutto di automatismo, ma nasce dall’impegno di ciascuno”. Il titolo scelto, “Nei luoghi deserti costruiremo mattoni nuovi”, è stato interpretato come invito alla speranza.
L’incontro è stato arricchito dalla lettura del messaggio inviato da Papa Leone XIV al vescovo di Rimini, monsignor Niccolò Anselmi. Il Pontefice ha esortato i presenti a trasformare i deserti della storia in giardini di speranza, incoraggiando la Chiesa a farsi casa della pace e laboratorio di riconciliazione. Ha ricordato che “la pace non è un’utopia spirituale, ma una via umile, fatta di gesti quotidiani che intrecciano pazienza e coraggio, ascolto e azione”. Anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rivolto il suo saluto affermando l’importanza sociale che il Meeting, da sempre, ricopre.
Elana Kaminka, madre di quattro figli, ha perso il primogenito Yanai, giovane ufficiale di 21 anni, ucciso il 7 ottobre 2023 durante l’attacco di Hamas. Prima di morire, il figlio aveva salvato numerosi commilitoni e civili. “Yannai era mio figlio, ma anche un maestro – ha raccontato -. Credeva che il primo compito di un leader fosse amare le persone affidate alla sua responsabilità”. Dopo la tragedia, Elana ha scelto di unirsi al Parent Circle, associazione che riunisce genitori israeliani e palestinesi.
Laila Al Shaikh, madre di cinque figli, ha raccontato la perdita del piccolo Qusay, morto a soli sei mesi durante la seconda intifada a causa di un ritardo imposto da un check point. «Per anni non ho parlato con i miei figli di quella ferita – ha spiegato -. Non volevo che crescessero con il desiderio di vendetta”. Dopo sedici anni ha trovato il coraggio di unirsi al Parent Circle: “La prima volta che ho visto israeliani e palestinesi ridere insieme, ho capito che l’altro non è un nemico, ma un essere umano”.
La testimonianza di suor Aziza, comboniana eritrea, ha portato lo sguardo sulle comunità più vulnerabili: i beduini della Cisgiordania, i profughi, i più poveri dei poveri. “Abbiamo imparato – ha raccontato – che l’incontro con l’altro nasce dall’ascolto e dal riconoscimento della sua dignità”. Nella sua missione ha lavorato con ebrei, musulmani e cristiani, costruendo spazi di dialogo e convivenza. “Quando si vede il volto dell’altro, si vede il volto di Dio. Solo così è possibile il perdono”.
Tutte e tre le protagoniste hanno testimoniato come il perdono non sia un atto immediato nè scontato, ma un cammino personale e comunitario. Laila ha raccontato l’incontro con un ex soldato israeliano che anni prima aveva impedito a una madre palestinese di raggiungere l’ospedale: “Per me è stato come rivivere la morte di mio figlio. Ma il suo coraggio nel confessare la verità mi ha spinta a perdonarlo”. Elana ha sottolineato che «non possiamo vivere di generalizzazioni: chi ha compiuto il massacro del 7 Ottobre.
L’incontro si è concluso con un appello rivolto soprattutto ai giovani, troppo spesso travolti dall’odio e dalla propaganda. “Abbiamo aspettato per 77 anni i leader politici – ha detto Layla -. Ora tocca a noi madri mostrare ai nostri figli che la violenza non porta alla pace». Elana ha raccontato la scelta del secondogenito di servire nell’esercito come paramedico: «Ha deciso che il suo compito sarà salvare vite, non toglierle. E’ questo l’esempio che vogliamo dare”.
Il Meeting ha voluto aprirsi con questo incontro perchè la pace non è solo questione diplomatica, ma esperienza quotidiana che nasce dal basso. Le tre donne, con coraggio e determinazione, hanno mostrato che dai deserti del dolore possono nascere oasi di riconciliazione. Un messaggio che travalica i confini della Terra Santa e parla a tutti i popoli, chiamati a costruire con “mattoni nuovi” una civiltà fondata sul dialogo, sulla giustizia e sull’amore reciproco.

– Foto Meeting di Rimini 2025 –

(ITALPRESS).

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Draghi “Dall’Ucraina a Gaza, Ue marginale e spettatrice”

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RIMINI (ITALPRESS) – “Per anni l’Ue ha creduto che la dimensione economica con 450 milioni di consumatori portasse con sè potere geopolitico e nelle relazioni commerciali. Quest’anno sarà ricordato come l’anno in cui questa illusione è evaporata. Abbiamo dovuto rassegnarci ai dazi Usa, siamo stati spinti dallo stesso alleato ad aumentare la spesa militare, decisione che forse avremmo dovuto prendere ma non in queste forme e modi”. Così Mario Draghi, intervenendo al 46° Meeting di Rimini. “L’Ue – ha aggiunto – ha avuto un ruolo marginale per i negoziati per la pace in Ucraina. L’Ue è stata spettatrice anche quando siti nucleari iraniani venivano bombardati e il massacro di Gaza si intensificava”.
Secondo l’ex premier “l’Europa deve trasformarsi da spettatore, o da comprimario, in attore protagonista, deve mutare anche la sua organizzazione politica che è inseparabile dalla sua capacità di raggiungere i suoi obiettivi economici e strategici e le riforme in campo economico restano necessarie”.
“L’Europa è la migliore opportunità per un futuro di pace e sicurezza. E una democrazia, siete voi, siamo noi, sono gli europei che decidono le sue priorità”, le parole di Draghi, ricordando che “in passato ho parlato di “debito buono e debito cattivo. Oggi però in alcuni settori il debito buono non è possibile a livello nazionale perchè investimenti fatti in isolamento non possono aumentare la produttività. Solo forme di
debito comune possono sostenere progetti europei di grande ampiezza che sforzi frammentati e insufficienti non riuscirebbero ad ampliare. Questo vale per la difesa, per l’energia, per le tecnologie dirompenti”.
C’è stata una “sveglia molto brutale che ci ha dato Trump, le relazioni con gli Usa hanno cambiato tutto. La prima cosa da fare è: stringiamoci tutti insieme. Ma c’è una situazione politica, sociale e psicologica che fa sperare bene circa una diversa forma di organizzazione politica, bisogna imparare ad andare d’accordo. Rigidità e passività creano inazione, è un pò quello che abbiamo visto negli ultimi 10-15 anni, l’inazione è il peggior nemico dell’Europa”.
“Non è sorprendente che lo scetticismo nei confronti dell’Europa abbia raggiunto nuovi picchi – sottolinea l’ex premier -. E’ importante chiedersi quale sia veramente l’oggetto di questo scetticismo, a mio avviso non è nei confronti dei valori su cui era stata fondata, credo riguardi la capacità dell’Ue di difendere questi valori. In parte questo è comprensibile, i modelli di organizzazione emergono anche per risolvere problemi del loro tempo e, quando questi cambiano, questa deve cambiare”.

– foto Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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Usb “Voli con armi da Malpensa a Israele”, Leonardo “Segnalazione senza fondamento”

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MILANO (ITALPRESS) – “Voci sempre più insistenti segnalano che dall’aeroporto di Malpensa partono carichi di armi per Israele”. Così in una nota l’Unione Sindacale di Base, che prosegue: “L’ultima è una notizia molto più dettagliata e segnala che l’aereo X6610 della Challenge Air Cargo con un carico della Leonardo Spa diretto a Karmiel (Israele) per la Elbit (azienda israeliana attiva nel settore della difesa) è stato programmato per sabato 23 agosto alle ore 24.00. Successivamente il volo è stato cancellato, ma non è escluso che possa essere riprogrammato a breve. Questa segnalazione è la ennesima riprova che l’Italia continua a rifornire l’esercito israeliano e che le chiacchiere dei ministri del governo Meloni, riguardo l’interruzione delle attività di sostegno militare al governo genocida di Netanyahu, sono prive di fondamento”, conclude l’USB, dichiarando che “qualora il volo dovesse essere ripristinato è già pronta ad indire lo sciopero immediato di tutti i lavoratori coinvolti nelle operazioni di carico”.
“Leonardo ha sempre agito nel pieno rispetto della normativa nazionale e internazionale in materia di export di materiale d’armamento. Nella fattispecie la segnalazione è priva di qualsiasi fondamento”, fa sapere l’ufficio stampa di Leonardo, contattato dall’agenzia Italpress.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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