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Cronaca

Ernia del disco, stili di vita corretti per prevenirla

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MILANO (ITALPRESS) – Sollevare una borsa pesante, raddrizzare il busto, fare una rotazione con la schiena: gesti semplici che possono determinare un dolore acuto e difficoltà a muoversi. Si manifesta così l’ernia del disco, provocata dalla rottura dei dischi ammortizzanti che si trovano tra una vertebra e l’altra. In seguito alla rottura, il nucleo gelatinoso va nel canale spinale dove la compressione delle strutture nervose determina il dolore. L’ernia si manifesta soprattutto nel tratto basso della colonna, tra le vertebre lombari, e colpisce soprattutto gli uomini. Secondo la Società italiana di neurochirurgia ne soffrono da una a tre persone su cento nel corso della vita. Solo in rari casi richiede l’intervento chirurgico, ma non è una buona ragione per non occuparsene, considerando che si può fare moltissimo per prevenirla. L’ernia del disco è uno dei temi affrontati da Maurizio Fornari, responsabile della Neurochirurgia di Humanitas, intervistato da Marco Klinger, per Medicina Top, il nuovo format tv dell’agenzia di stampa Italpress.
Come si fa ad accorgersi di un’ernia? “E’ piuttosto facile perchè il sintomo dominante è il dolore”, spiega Fornari.
“Per quanto riguarda la colonna spinale – prosegue Fornari – i segnali di allarme sono addirittura esagerati rispetto alla gravità del problema. Circa il 30% degli esseri umani prima o poi nel corso della vita sperimenta un mal di schiena più o meno importante. Si ha mal di schiena – continua – perchè scatta un segnale di allarme legato alla presenza del legamento longitudinale posteriore che ha più fibre dolorifiche della cornea. Basta che il disco si sposti di un millimetro che sembra di essere stati segati a metà con dolori lancinanti che bloccano. Come mai? Per proteggere la possibilità di mantenere la stazione eretta nella maniera più accurata possibile. La stazione eretta rappresenta per l’essere umano il principio di ogni possibilità di vita e di difesa dall’ambiente e da tutti i possibili aggressori”.
Se un paziente dice di avere avuto il colpo della strega, vuol dire che ha un’ernia? “Esistono solo due possibilità di un dolore acuto nella schiena: il disco che si è spostato o qualcosa che si è fratturato. Nella stragrande maggioranza dei casi, soprattutto nei soggetti giovani, si tratta di dischi che si sono spostati oppure, in persone più avanti negli anni, purtroppo può trattarsi di una frattura”.
Lo stile di vita influisce nella protezione? “Assolutamente sì”, spiega il responsabile di neurochirurgia di Humanitas. “La colonna – sottolinea – è una tensostruttura. Ci sono tiranti che, in maniera armonica e quasi magica, riescono a tenerti dritto contro la forza di gravità”.
Il fumo è considerato un fattore di rischio? “Il fumo – spiega Fornari – è un fattore molto negativo per il metabolismo delle ossa. Per quanto riguarda la prevenzione dei problemi della colonna, tutto è legato alla manutenzione di questi tiranti”. Occorre, quindi, “fare pochi ma giusti esercizi che mantengano questa tensostruttura in uno stato di protezione”.
Se c’è un danno al disco, c’è la possibilità di una riparazione spontanea? “In molti casi ci pensa Madre Natura che dà il dolore e obbliga a stare a riposo – sottolinea Fornari – e il disco anche da solo può tornare al suo posto. Se non ce la fa da solo, può aiutare un manipolatore, l’osteopata, possono aiutare i farmaci e anche altre procedure che non siano necessariamente quella chirurgica”. Per Fornari bisogna “sospettare un’ernia del disco o qualcosa di equivalente quando c’è anche la sciatica”.
Per un paziente in sovrappeso il suggerimento è perdere peso? “Non ne sono così convinto”, afferma. “I grandi obesi – aggiunge – non hanno mal di schiena e l’ernia del disco, che viene se hai uno scarso tono muscolare”.
Secondo Fornari, prima dell’intervento chirurgico occorre “il mancato risultato da parte delle altre terapie”. “Ci sono tante altre condizioni – spiega – che generano mal di schiena o sciatica” e “l’intervento c’è se c’è un interessamento anche degli arti inferiori, sia di tipo doloroso che di tipo deficitario”. Poi “l’intervento chirurgico è una cosa di grande successo perchè è una chirurgia mininvasiva”.
Fornari si occupa anche di chirurgia spinale informatizzata. “Siamo partiti moltissimi anni fa”, spiega, è come “se vedessimo dentro il corpo umano anche in profondità pur non avendo una visione diretta”. “Di recente – prosegue – si è aggiunta la chirurgia robotizzata che è un ulteriore avanzamento. Adesso la prossima frontiera dovrebbe essere quella di cui tutti parlano: il metaverso, cioè la realtà aumentata. Certamente – conclude – è qualcosa che rende la chirurgia meno invasiva e più sicura”.

– foto Italpress –
(ITALPRESS).

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Barista ucciso a coltellate nel Bresciano, arrestato un 32enne

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BRESCIA (ITALPRESS) – Un barista di 55 anni è stato accoltellato a Sarezzo, nel Bresciano, ed è morto qualche ora dopo, in ospedale. L’aggressione è avvenuta fuori dal locale in cui l’uomo lavorava, lungo la strada provinciale 345. I Carabinieri hanno fermato un 32enne, accusato di omicidio aggravato. Il coltello trovato in un cassonetto nei pressi del bar.

– Foto ufficio stampa Carabinieri –
(ITALPRESS).

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Tecnici di laboratorio in rete, incontro su prospettive e competenze

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MILANO (ITALPRESS) – Il Coordinamento regionale degli Ordini TSRM e PSTRP e le Commissioni d’Albo dei Tecnici Sanitari di Laboratorio Biomedico (TSLB) della Lombardia si sono riuniti mercoledì 10 dicembre 2025 presso la Sala Solesin di Palazzo Lombardia per “mettere in rete” prospettive e competenze. Il convegno ha rappresentato un momento di confronto ad elevata caratura istituzionale sul ruolo del TSLB nel Servizio Sanitario Regionale, con l’obiettivo di rafforzare la rete professionale dei Tecnici di Laboratorio della Lombardia e di sviluppare progettualità condivise al servizio dei cittadini e dei professionisti.

“La Lombardia può contare su un modello sanitario che guarda al futuro, basato sull’integrazione delle diverse competenze e sul dialogo con le istituzioni. Grazie a un approccio lungimirante, che si consolida nel dialogo continuo tra i decisori regionali e gli Ordini professionali, il TSLB si trova nelle condizioni di esprimere appieno il proprio potenziale nei percorsi diagnostici, di prevenzione e di formazione” dichiara Diego Catania, Presidente della Federazione nazionale Ordini TSRM e PSTRP e dell’Ordine TSRM e PSTRP di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio, presente ai lavori.

Aggiunge Luigi Peroni, Presidente dell’Ordine TSRM e PSTRP di Brescia e Coordinatore degli Ordini TSRM e PSTRP della Lombardia: “Rivolgo un sincero plauso a questa iniziativa, che testimonia la forza della collaborazione tra gli Ordini territoriali e le Commissioni di Albo TSLB della Lombardia. Lavorare in sinergia significa saper valorizzare le eccellenze presenti nei diversi territori e costruire, insieme, una rete di competenze capace di rispondere con efficacia alle esigenze del tessuto sociosanitario regionale”.

L’iniziativa è stata possibile grazie all’impegno degli Ordini e delle Commissioni d’Albo di Bergamo, di Brescia, di Cremona, di Mantova, di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio, di Pavia e di Varese, che hanno contribuito alla progettazione dei contenuti, alla composizione dei gruppi di lavoro e all’organizzazione dei lavori. Si è registrata una presenza significativa di TSLB provenienti da tutte le province della Lombardia, segno di una comunità professionale matura, consapevole e desiderosa di contribuire in modo proattivo all’evoluzione del sistema salute.

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“La governance della professione non è un mero esercizio formale, ma un processo vivo che nasce nei laboratori, si alimenta nel confronto tra colleghi e si traduce in progetti concreti a beneficio dei pazienti e del sistema sanitario” sottolinea Fabio Corbino, Presidente della Commissione d’Albo nazionale dei Tecnici sanitari di laboratorio biomedico e della Commissione d’Albo TSLB di Milano.

Il programma dei lavori ha affrontato temi di particolare rilevanza strategica: dal contributo del TSLB alla Rete Regionale dei Laboratori della Lombardia, all’impiego della tecnologia RFID nella medicina trasfusionale per tracciabilità e sicurezza, fino ai nuovi scenari della diagnostica decentrata (POCT) e agli investimenti nello screening in anatomia patologica quali scelte di salute pubblica e di responsabilità regionale. Tali approfondimenti mettono al centro l’innovazione organizzativa, l’evoluzione delle competenze e la capacità del TSLB di governare processi complessi ad alta intensità tecnologica. Le Commissioni d’Albo TSLB si impegnano a dare continuità al percorso avviato, alimentando una rete stabile di collaborazione che renda sempre più riconoscibile il contributo dei TSLB alla qualità, sicurezza e appropriatezza delle prestazioni erogate ai cittadini della Lombardia

– Foto ufficio stampa Coordinamento regionale degli Ordini TSRM e PSTRP –

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Favoriva l’immigrazione clandestina, arrestato 47enne trafficante eritreo

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BERGAMO (ITALPRESS) – La Polizia di Stato di Bergamo ha arrestato un uomo di origine eritrea residente a Milano, 47 anni, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e concorso nella produzione di documenti falsi validi per l’espatrio, nell’ambito del fenomeno migratorio proveniente dalla regione dell’Africa-orientale, cosidetto “corno d’africa”.

L’arresto al termine di una attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Bergamo, avviata dalla locale squadra mobile insieme ai poliziotti dell’Ufficio di Polizia di Frontiera presso lo scalo aereo di Orio al Serio (BG) che, tra maggio e luglio scorsi, hanno arrestato sei diversi eritrei perchè trovati in possesso di documenti falsi apparentemente prodotti in Europa (per lo più carte di identità spagnole, belga, svedesi).

L’attività di attenta analisi dei viaggi effettuati dai migranti eritrei in partenza dall’aeroporto di Orio al Serio, con destinazione paesi del Nord Europa, ha consentito agli investigatori di ricostruire le modalità operative di gestione delle partenze.

E’ infatti emerso che le prenotazioni dei vari biglietti venivano effettuate da un’unica persona sempre mediante la stessa casella di posta elettronica e utilizzando la medesima carta di credito. Alla luce di tali elementi, le indagini si sono concentrate sull’arrestato, un quarantasettenne residente a Milano, con diversi precedenti per reati contro il patrimonio e le falsità, da circa 20 anni in Italia in possesso di titolo di soggiorni per protezione sussidiaria. Gli approfondimenti investigativi hanno permesso di accertare che le persone in partenza venivano sistematicamente accompagnati in aeroporto dall’indagato che, forniva loro indicazioni fino alla successiva fase di imbarco.

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Le indagini, anche di natura tecnica, con intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche hanno consentito di acquisire ulteriori riscontri. Ieri, considerato che l’indagato stava per lasciare il territorio nazionale utilizzando un documento falso per tornare in patria, è stata eseguita una misura cautelare personale in carcere emessa dal Tribunale di Bergamo. L’uomo è stato di fatto fermato all’imbarco della frontiera aerea di Milano-Malpensa mentre era diretto ad Istanbul e condotto presso la casa circondariale di Bergamo.

Contestualmente il G.I.P. di Bergamo ha emesso la misura reale del sequestro preventivo del veicolo utilizzato dal trafficante per accompagnare i migranti. A seguito di perquisizione domiciliare sono stati sequestrati documenti la carte di credito utilizzata per le transazioni.

– Foto: Polizia di Stato –

(ITALPRESS).

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