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Cronaca

Verdi Popolari e Udc a sostegno di Fontana per le regionali in Lombardia

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MILANO (ITALPRESS) – Dopo il sostegno incassato da “Coraggio Italia” del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, a sostenere la ricandidatura del presidente uscente di Regione Lombardia Attilio Fontana fa capolino la lista ‘Verde è Popolare – Unione di Centrò di Lorenzo Cesa (Udc) e Gianfranco Rotondi (Verde è popolare). A patto che riescano a raccogliere le circa 10mila firme necessarie, intanto hanno presentato il loro simbolo a Milano: lo scudo cruciato, i nomi delle due forze che la compongono e uno sfondo – per citare Rotondi – color “azzurro Forlani”. All’anteprima per la stampa ha partecipato anche Fontana, il quale si è detto “molto soddisfatto e orgoglioso di avere al mio fianco Verde è Popolare e Unione di Centro che, oltre a contribuire alla nostra vittoria, rappresentano il completamento dei valori del centrodestra”.
Quei valori “cattolici e popolari” di cui la coalizione “ha bisogno” per “guardare al futuro, proseguire l’ottimo lavoro fatto in questi cinque anni e migliorare le condizioni della nostra amata Lombardia”. “Noi democristiani – ha rivendicato Rotondi, presidente di ‘Verde è popolarè, in collegamento – siamo stati al fianco di Attilio Fontana nei momenti più difficili e lo sosterremo con grande convinzione. Lui è stato il primo leghista a venire al Sud, lo accompagnai in visita all’Irpinia quando era presidente del consiglio regionale lombardo ed io un giovane consigliere. Sono lieto del fatto che debutta a suo sostegno il nuovo simbolo che unisce noi verdi popolari agli amici dell’Udc. Fu a Milano che iniziò il declino della Dc ma oggi proprio Milano segnala una ripresa dell’impegno dei cattolici e noi dobbiamo essere altezza di questo bisogno”. “Ti daremo una mano con tutto il cuore e tutta la forza possibile”, ha garantito il segretario nazionale dell’Udc Lorenzo Cesa, anche lui in collegamento.

– foto: xa1/Italpress

(ITALPRESS).

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Cronaca

Sinner salta Roma “Non ho recuperato dal problema all’anca”

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ROMA (ITALPRESS) – Gli Internazionali d’Italia perdono già il protagonista più atteso: Jannik Sinner non calcherà i campi in terra rossa del Foro Italico che dalla prossima settimana ospiteranno il Masters 1000 di Roma. E’ lo stesso tennista altoatesino, numero 2 del mondo, ad annunciare via social di essere costretto a fare un passo indietro, colpa di quel problema all’anca che gli ha impedito di giocare i quarti a Madrid. “Non è facile scrivere questo messaggio ma dopo aver parlato di nuovo con i medici e gli specialisti dei miei problemi all’anca devo annunciare che putroppo non potrò giocare a Roma – scrive Sinner – Ovviamente sono molto triste di non aver recuperato, essendo uno dei miei tornei preferiti in assoluto. Non vedevo l’ora di tornare e giocare a casa davanti al pubblico italiano. Verrò comunque a Roma per qualche giorno e passerò al Foro Italico. Grazie per i vostri messaggi di supporto che apprezzo tantissimo! Ora lavorerò con la mia squadra e i medici per essere pronto per il Roland Garros”, chiosa il campione azzurro che a questo punto dovrebbe rientrare direttamente a Parigi a fine mese.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Pioli “Futuro? A fine campionato parlerò col Milan”

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MILANO (ITALPRESS) – “Ci deve essere la volontà di vincere la partita. Mancano quattro giornate e ancora non abbiamo conquistato del tutto il secondo posto”. Stefano Pioli prova a tenere il focus sul match di domani contro il Genoa, in programma alle 18 a San Siro. Ma a tenere banco, più che le ultime gare che restano per concludere il campionato, c’è il suo futuro. “Fuori si parla di tutto tranne della partita di domani, noi pensiamo a quella – ha ribattuto Pioli -. Abbiamo un grande senso di responsabilità e tante cose da fare. Siamo concentrati su questo. Per il futuro ci si penserà a fine campionato. Abbiamo la possibilità di dimostrare di essere un gruppo coeso e serio. Dobbiamo onorare una maglia importante”. E sulle voci che lo vorrebbero nella prossima stagione sulla panchina del Napoli commenta: “Nessun pensiero. A fine campionato incontrerò il club. Ieri c’erano qui Zlatan e Moncada. Il rapporto è buono, come è sempre stato. A fine stagione parleremo di futuro – ha aggiunto Pioli – Il lavoro ancora non è finito, ho un contratto di un altro anno e non parlerò con nessun altro fino a quando sarò qui. Non sto pensando al mio futuro, fino al 26 maggio sono concentrato sulla mia squadra. Poi decideremo cosa ci sarà da fare”. Il tecnico rossonero si è anche soffermato sul clima ostile nei suoi confronti: “Sono stato elogiato tantissimo e criticato tantissimo, credo faccia parte del ruolo di allenatore di una grande squadra. In questi quasi cinque anni i nostri tifosi sono stati un valore aggiunto e ci hanno sostenuto con entusiasmo soprattuto nei momenti difficili. Sei mesi fa ero ‘on firè? In questi 5 anni sono tornato spesso a casa col cuore felice quando ero on fire, poi ultimamente le cose sono cambiate ed ero un pò più triste. Ma ho goduto tanto dentro delle soddisfazioni che i tifosi mi hanno dato, ho sofferto anche tanto”.
– Foto: Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Renzi “Nessun accordo con la Dc per le Europee”

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PALERMO (ITALPRESS) – “Con la Democrazia cristiana non c’è stato nessun accordo e quindi non avremo i loro voti, dunque mi sento libero di dire che il giustizialismo ad personam non funziona”. A dirlo è il leader di Italia Viva Matteo Renzi, parlando con i giornalisti a margine dell’assemblea regionale del partito tenutasi al Palermo Marina Yachting. “L’affluenza alle europee sarà più bassa rispetto a quando vinsi io – continua Renzi, – Nel 2014 il Pd prese il 41% senza il nome sul simbolo, senza che io fossi candidato e senza toni populisti: il presidente o la presidente del Consiglio deve lavorare, non fare slogan populisti. In quel momento le elezioni europee servivano a combattere la battaglia sull’austerity e prendere quegli spazi di flessibilità per fare il Jobs Act, l’Industria 4.0 gli 80 euro, gli investimenti sulla decontribuzione e altro ancora”. Renzi si rivolge poi agli elettori del Pd: “Qualsiasi nome scelgano, sappiano che voteranno per il duopolio Cgil – 5 Stelle: sostenere un referendum per abolire il Jobs Act significa tradire la propria storia, ma si sa che il Pd non è più la casa dei riformisti. Per quanto riguarda i popolari, se vogliono fare la differenza contro i sovranisti dovrebbero seguire la nostra proposta politica”.

– Foto: xd8/Italpress –

(ITALPRESS).

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