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Cronaca

Immigrazione, Schlein “Da Piantedosi parole indegne, si dimetta”

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ROMA (ITALPRESS) – “Sono rimasta molto colpita dalle sue parole. Credo che le sue dichiarazioni dopo la strage di Crotone siano suonate a tutta Italia indegne di un ministro, disumane e totalmente inaccettabili e non adeguate al ruolo. Le persone che partono fuggono da qualcosa, da situazioni che lei dall’alto dei suoi privilegi probailmente non ha mai visuto neanche da lontano
Queste dichiarazioni hanno trasformato le vittime in colpevoli.
Quindi voglio chiederle chi è lei per stabilire che cosa giustifichi o meno la disperazone se la scelta è molto spesso tra il richio di morte per tortura o il rischio in mare. Perchè non si è fatto l’altra domanda, quella giusta, cioè quale alternativa hanno e cosa le istituzioni itaiane ed eurpeee possono fare per coswtuire un’alernativa per chi fugge in cerca di protezione internazonale e ne ha diritto”. Così la segretaria del Pd, Elly Schlein durante l’audizione del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi in commissione Affari costituzionali della Camera.
“Noi vogliamo che si chiariscano dinamiche e responsabilità di quello che è accaduto. Il comandante della Capitaneria di porto di Crotone ha detto che quelle persone si potevano salvare. Perchè non c’è stato l’intervento dela Guardia Costiera che forse avrebe potuto evitare questa strage? C’erano molte persone e si avevano gli strumenti per capire che quelle persone erano a rischio. Noi attendiamo fiduciosi le risultanze delle indagini, ma dal punto di vista delle responsabilità politiche, anche solo le dichiarazioni suggeriscono le sue dimissioni e per Meloni una riflessione molto profonda”, ha aggiunto.
(ITALPRESS).
-foto agenziafotogramma.it-

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Truffa bonus edilizi, sequestrato 1 miliardo di crediti fiscali

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SAVONA (ITALPRESS) – I finanzieri del Comando Provinciale di Savona hanno condotto una complessa attività d’indagine nel settore dei crediti d’imposta, riconducibili a bonus in materia edilizia ed energetica, con particolare riferimento
all’ecobonus e al bonus facciate. Dagli accertamenti effettuati con i funzionari dell’Agenzia delle Entrate, è stato accertato
come i crediti d’imposta fossero del tutto inesistenti, in quanto ottenuti tramite l’utilizzo di false fatture per lavori da eseguire ovvero in corso di esecuzione su immobili di proprietà di soggetti residenti nel territorio savonese. E’ stato anche accertato che la truffa posta in essere dalle società operanti sul territorio della provincia, fosse stata replicata su scala nazionale da altre aziende del settore, in molti casi risultate vere e proprie società “fantasma”. Le stesse sono risultate anche evasori totali o con volumi d’affari inconsistenti, prive di immobili a cui poter associare le lavorazioni edilizie finalizzate all’ottenimento dell’agevolazione così come di fatture attive/passive volte a comprovare l’effettiva esecuzione dei lavori. Alcuni dei soggetti coinvolti sono risultati percettori del reddito di cittadinanza, altri gravati da precedenti penali specifici, altri ancora avevano generato e/o accettato crediti con soggetti con cui avevano un legame di parentela. Infine, talune società generatrici di crediti fittizi avevano acquistato a loro volta ulteriori crediti della specie, come nel caso di un soggetto che aveva acquistato crediti in qualità di persona fisica da una società da lui stesso rappresentata. Una parte dei soggetti coinvolti aveva già effettuato l’indebita compensazione, conseguendo illeciti e apprezzabili vantaggi fiscali, mentre un’altra aveva acquistato blocchi di crediti fittizi dal valore nominale di centinaia di milioni a fronte di un irrisorio corrispettivo effettivamente versato. Su richiesta della Procura della Repubblica di Savona, che ha coordinato le indagini, il Gip ha emesso un decreto di sequestro preventivo per l’importo di un miliardo da eseguire sul cassetto fiscale dei 311 soggetti economici coinvolti, detentori dei crediti d’imposta. Sono state avviate 85 perquisizioni nei confronti sia di tutte le società generatrici dei crediti fittizi sia dei relativi rappresentanti legali, con l’impiego di oltre 250 militari in Liguria, Piemonte, Veneto, Lombardia, Trentino Alto Adige, Toscana, Emilia Romagna, Lazio, Campania e Puglia.
(ITALPRESS).
– Foto: Agenzia Fotogramma –

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IERI A MILANO PIOGGIA RECORD. ATTENZIONE ALLA NUOVA PERTURBAZIONE NEL PRIMO POMERIGGIO IN OLTREPO

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Ancora pioggia su gran parte della Lombardia: la perturbazione è partita da Ovest per spostarsi verso Est nella tarda mattinata di giovedì, con temporali previsti per il pomeriggio nell’alta pianura e possibili anche in alcune zone dell’Oltrepo Pavese: ci saranno rovesci a carattere di nubifragio, con possibilità di grandine. Poi i temporali risaliranno verso il resto della Lombardia e sul Nord-est, tornando ad interessare zone già toccate dai violenti temporali di ieri nel milanese e monzese, mentre da Venerdì il weekend sarà un po’ più tranquillo.
Permane l’allarme idrogeologico arancione imposto dalla protezione civile della Lombardia per rischio allagamenti e smottamenti. Milano ieri ha vissuto una giornata molto difficile: 120-130 mm localizzati di pioggia, in un solo giorno, non era mai capitato negli ultimi 170 anni, e il record era 98 accaduto nel 1990. E non solo a Milano ma anche nei bacini dei fiumi che passano per Milano, con l’esondazione di Lambro e Seveso: sono ancora in funzione i gruppi elettrogeni dei pompieri a Ponte Lambro, mentre la vasca del Seveso ha trattenuto 250.000 mc di acqua evitando che invadesse le strade e le cantine di Niguarda e dintorni. Finora sono stati effettuati complessivamente 790 interventi di soccorso tecnico urgente dei vigili del fuoco in Lombardia. Tra le zone più colpite quella di Bellinzago Lombardo e Gessate per la Martesana, esondata nella giornata di mercoledì con fango e acque sulle strade, i vigili del fuoco stanno operando con diverse squadre. A Monza esondazione del Lambro all’interno del Parco e in alcune strade vicine, evacuati asili e scuole materne in zona.
Tutte le previsioni di Arpa Lombardia sono in aggiornamento sul nostro sito prontometeo.it e sui nostri canali social di Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24.

(Tutte le notizie di agenziacreativamente.it @copyright, le trovate su paviaunotv.it, lombardialive24.it, itinerarinews.it, prontometeo.it, diegobianchinews.it e relativi canali social: Facebook, Twitter, Instagram, You Tube, Telegram, LinkedIn. Se volete iscrivervi gratuitamente alla nostra newsletter inviate richiesta via whatsapp al 389.2566296 indicando nome, cognome, località e telefono. Potete anche iscrivervi gratuitamente al nostro nuovo canale whatsapp CreativaMente News: qui il link https://whatsapp.com/channel/0029VaDOGDJDzgTJbYygLr1v)

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Maxi frode fiscale da 20 milioni, arresti e sequestri in Brianza

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MONZA (ITALPRESS) – Una maxi frode fiscale da oltre 20 milioni di euro è stata scoperta dal Comando provinciale della Guardia di Finanza di Monza, che ha sequestrato beni per oltre 6 milioni di euro. Le Fiamme gialle hanno dato esecuzione, su delega della Procura brianzola, a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del proprietario di una nota catena di supermercati cinesi, gravemente indiziato di frode fiscale mediante l’utilizzo di false fatture che ha consentito un’evasione di imposte, in soli due anni, per oltre 6 milioni di euro. Il provvedimento, disposto dal gip presso il Tribunale del capoluogo, riguarda anche una manager di etnia sinica, sottoposta agli arresti domiciliari, due collaboratori compiacenti, anche loro di nazionalità cinese, interdetti dallo svolgimento dell’attività imprenditoriale e un ulteriore indagato per cui è previsto il divieto di espatrio.
Contestualmente, i Finanzieri hanno dato esecuzione nelle province di Monza e della Brianza e di Brescia, anche con l’ausilio di unità cinofile “cash dog”, ad un provvedimento di sequestro di beni per oltre 6 milioni di euro, pari ai profitti illeciti dei reati ascritti, nonchè ad un sequestro impeditivo di disponibilità finanziarie nei confronti delle venti imprese “cartiere” coinvolte.
Le indagini hanno consentito agli investigatori di ricostruire un articolato sistema “multi-layered” di frode nel settore del commercio dell’abbigliamento, strutturato attraverso una fitta rete di società (“emittenti”- “filtro” – “beneficiarie”) volte all’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, dislocate su tutto il territorio nazionale e gestite da cittadini cinesi incensurati. Più in particolare, le imprese “filtro”, pur mostrandosi apparentemente dotate di una veste operativa e legale, sono risultate di fatto prive di strutture aziendali (unità produttive e locali, magazzini, uffici), lavoratori dipendenti e beni strumentali all’esercizio delle attività imprenditoriali dichiarate e avrebbero operato sotto la regia occulta degli indagati con il solo scopo di consentire alle società titolari dei supermercati – 14 imprese che a fronte di un fatturato annuo di circa 60 milioni di euro avrebbero utilizzato fatture per operazioni inesistenti per oltre 20 milioni di euro – di evadere, tra il 2019 ed il 2020, imposte per oltre 6 milioni di euro.
– foto ufficio stampa Guardia di finanza –
(ITALPRESS).

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