Seguici sui social

Sport

Ceferin “La storia della Juve è finita come doveva finire”

Pubblicato

-

NYON (SVIZZERA) (ITALPRESS) – “E’ interessante notare che dei tre club che si proclamano come i salvatori del calcio, per quanto si apprende dai media, uno deve affrontare un procedimento penale per questioni legate ai bilanci e l’altro per aver trasferito dei soldi a uno dei leader della commissione arbitrale. Vediamo se c’è qualcosa anche sul terzo… Sarebbe interessante vedere come salverebbero il calcio, ogni mio altro commento sarebbe superfluo”. Aleksander Ceferin si toglie più che qualche sassolino dalla scarpa. In una lunga intervista al quotidiano sloveno “Ekipa”, il presidente della Uefa torna a parlare di Superlega e soprattutto dei guai extracampo di Juventus e Barcellona, che assieme al Real Madrid stanno ancora cercando di portare avanti il progetto. Per quanto riguarda i bianconeri e la situazione dell’ex amico Andrea Agnelli, “non parlerei di soddisfazione, non ne avevo bisogno. Certo, su determinate cose – le parole riportate da ‘As’ – ne so di più rispetto ai normali tifosi. La storia della Juventus doveva finire come è finita, perchè tutto era sbagliato. Non ho un rapporto affettivo con Agnelli o altri alla Juventus, ma vorrei sottolineare che rispetto ancora la Juventus come club e che ho molto rispetto per tutti e tre i club in generale”. “Se un club ha un vertice che prende decisioni sbagliate, non significa che io sia contro quel club in quanto tale, tanto meno contro i suoi tifosi o giocatori”, sottolinea ancora Ceferin, durissimo soprattutto nei confronti del Barcellona per il caso Negreira. Detto che la palla resta agli organi inquirenti Uefa che stanno approfondendo la questione, “per quanto mi è stato detto, la situazione è gravissima. E’ così grave che, secondo me, è una delle più gravi che si sia mai vista nel calcio. A livello di Liga, ovviamente, la questione è prescritta ma ci sono dei procedimenti in corso in sede giudiziaria e, per quanto riguarda la Uefa, non c’è nulla di prescritto. Conseguenze per il Barça? Non posso e non voglio rispondere”. Tornando alla Superlega, “apparentemente stanno ancora cercando di fare qualcosa, ma secondo me solo per migliorare un pò la loro posizione per negoziare. Ma noi non abbiamo nulla da negoziare. Naturalmente, anche l’ego gioca un certo ruolo in alcune di queste persone, e per questo si stanno ancora muovendo, sono abituati ad assere assecondati da tutti. Ma questa storia è finita, non ci sono dubbi”. Sull’incontro avuto con la A22 che porta avanti il progetto Superlega, “non si è mai visto un atteggiamento così sprezzante. Rummenigge ha detto loro: ‘Questa è la vostra Waterloò. Hanno potuto vedere che questo era un progetto che nessuno voleva. E’ un peccato che si stia ancora prolungando, probabilmente sarebbe già finita senza il supporto di certi media”. La Uefa si aspetta molto dalla nuova Champions, “un altro grande passo. Manterremo molte cose buone dal format attuale e ne aggiungeremo altre. La fase che precede gli ottavi diventerà più interessante e più incerta fino alla fine”. Infine, sui falli di mano, chiosa: “Non capisco la regola attuale e come me tanti altri. Bisogna confrontarsi e fare chiarezza, ne ho parlato anche con Infantino. Niente è più chiaro a nessuno, il che è molto negativo per il calcio, perchè il calcio per definizione è molto comprensibile e molto chiaro ai più”.
– foto Image –
(ITALPRESS).

Sport

A Denver non basta uno Jokic stellare, Curry trascina i Warriors

Pubblicato

-

DENVER (STATI UNITI) (ITALPRESS) – La notte stellare di Nikola Jokic e due overtime non bastano ai Nuggets, alla Ball Arena passa Minnesota con due liberi su tre di Alexander-Walker a 0″1 dalla fine dell’ultimo supplementare per il 140-139 finale.

Senza Murray e Porter jr, Denver si aggrappa al serbo che con 61 punti – record stagionale in Nba -, 10 rimbalzi e 10 assist firma la terza tripla doppia di sempre nella storia della Lega con almeno 60 punti. Ma i Wolves, che trovano nelle mani di Edwards 34 anni, si confermano la bestia nera dei Nuggets e centrano il sesto successo consecutivo negli scontri diretti, compresi i play-off della scorsa stagione.

Fra l’altro nelle fila di Minnesota mancavano Donte DiVincenzo e Naz Reid, squalificati per una partita dopo la maxi-rissa nella sfida con Detroit (2 turni a Stewart e uno a Sasser e Holland II fra i Pistons). Notte stellare ma vincente invece per Stephen Curry, a referto con 52 punti (36 dei quali dall’arco, 16/31 dal campo) nella vittoria di Golden State su Memphis per 134-125. Decisivo anche Butler (27 punti), nei Grizzlies 36 punti e 6 assist per Ja Morant. I Warriors si portano così al quinto posto nella Western Conference, scavalcando la stessa Memphis ora raggiunta da Minnesota (44-32), con i Clippers ottavi ma in scia (43-32).

Una Milwaukee quasi perfetta al tiro (68,9%) affonda Phoenix per 133-123 con 37 punti di Antetokounmpo: per coach Doc Rivers vittoria numero 1.155 in regular season, raggiunto al settimo posto Phil Jackson. Per i Suns – privi di Durant, Beal e O’Neale – quarto ko di fila e zona play-in un po’ più lontana.

Advertisement

A Est New York consolida la terza piazza spazzando via per 105-91 i disastrati Sixers (nona sconfitta di fila) mentre si chiude virtualmente la stagione di Toronto: Chicago vince 137-118 con 28 punti di White e 27 di Horton Tucker e si garantisce aritmeticamente i play-in eliminando definitivamente dalla corsa gli stessi Raptors. Può invece ancora sperare nei play-off diretti Orlando, che sale al settimo posto approfittando del passo falso di Atlanta con Portland (127-113 per i Blazers) e superando al contempo 116-105 San Antonio: quinto successo nelle ultime sette gare per i Magic, con 24 punti a testa per Banchero e Franz Wagner.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

Leggi tutto

Sport

Il Bologna ‘vede’ la finale di Coppa Italia, Empoli al tappeto

Pubblicato

-

EMPOLI (ITALPRESS) –  Il Bologna certifica il suo periodo d’oro e stravince l’andata della semifinale di Coppa Italia, imponendosi sul campo dell’Empoli con un netto 3-0. Sono la rete di Orsolini e la doppietta di Dallinga a indirizzare la qualificazione verso la squadra di Italiano, ormai a un passo dalla finale di Roma.

Dopo poco più di un minuto, gli ospiti sciupano subito una grande occasione. Dallinga recupera palla in mezzo al campo e lancia Orsolini, che salta secco Tosto e va al tiro con il destro, ma la palla esce di poco. Il numero 7 è in forma smagliante e al 23′ si fa perdonare, portando in vantaggio i suoi. Odgaard crossa dalla sinistra e la palla rimbalza in area dopo il mancato intervento di Dallinga e Tosto, con Orsolini che arriva in corsa e trafigge Seghetti con il mancino. Il 2-0 arriva appena sei minuti più tardi. Dalla sinistra, Ndoye serve al centro Dallinga che controlla e beffa Seghetti con un pregevole esterno destro che si infila nell’angolino lontano. Il primo squillo dei toscani arriva al 39′, quando Skorupski devia in corner, poi non assegnato dall’arbitro, un mancino ravvicinato di Solbakken arrivato in seguito a una sponda aerea di Colombo. Sarà l’ultima emozione del primo tempo.

Il dominio emiliano prosegue al 6′ della ripresa, quando arriva il tris. Odgaard verticalizza per Ndoye, che dalla sinistra brucia De Sciglio e serve al centro Dallinga, che in scivolata firma la doppietta personale e il 3-0. La partita, di fatto, finisce qui. Al 16′, Gyasi ha un’ottima opportunità per accorciare le distanze, ma il suo sinistro ravvicinato termina a lato, vanificando così un assist di Colombo. Al 23′ ci vuole un intervento di Seghetti per fermare un sinistro insidioso del solito Orsolini. Il portiere si ripete al 36′, quando alza sopra la traversa il mancino di Miranda.

Quattro minuti dopo è Ferguson ad andare vicino al poker con un piatto destro dal limite che si spegne fuori di pochi centimetri alla destra del palo. Nel finale c’è ancora tempo di vedere un palo colpito dal neo entrato Cambiaghi da posizione piuttosto defilata. Sarà l’ultima occasione del match, che si chiude sul 3-0 in favore dei rossoblù. Giovedì 24 aprile, le due squadre torneranno ad affrontarsi a campi invertiti per la gara di ritorno, ma il verdetto sembra già acquisito e colorato di rossoblù.

Advertisement

IL TABELLINO

EMPOLI (3-4-2-1): Seghetti 6.5; De Sciglio 5, Marianucci 5 (17′ st Goglichidze 6), Tosto 5 (1′ st Pezzella 5.5); Gyasi 5, Kovalenko 5, Bacci 5 (1′ st Sambia 5), Cacace 5.5; Fazzini 5.5 (31′ st Grassi sv), Solbakken 5 (17′ st Esposito 6); Colombo 6. In panchina: Vasquez, Brancolini, Kouamé, Viti, Ebuehi, Konate. Allenatore: D’Aversa 5.

BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski 7; Calabria 6.5 (21′ st Holm 6), Beukema 7, Lucumí 7, Miranda 6.5; Freuler 7 (37′ st Aebischer sv), Ferguson 7; Orsolini 7.5 (30′ st Cambiaghi sv), Odgaard 7 (30′ st Fabbian sv), Ndoye 7 (37′ st Dominguez sv); Dallinga 8. In panchina: Ravaglia, Erlic, Moro, Casale, El Azzouzi, Pobega, Lykogiannis, Bagnolini, De Silvestri, Pedrola. Allenatore: Italiano 7.

ARBITRO: Zufferli di Udine 6
RETI: 23′ pt Orsolini, 29′ pt Dallinga, 6′ st Dallinga.
NOTE: cielo sereno, campo in buone condizioni.
Ammoniti: nessuno.
Angoli 0-3.
Recupero 2′ pt, 4′ st.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

Advertisement

Leggi tutto

Sport

Inzaghi “Milan avversario di qualità, vogliamo fare un ottimo match”

Pubblicato

-

APPIANO GENTILE (ITALPRESS) – “Sappiamo che tipo di importanza ha la gara di domani, è una semifinale di Coppa Italia col Milan, c’è grandissima voglia di fare un ottimo match sapendo che troveremo un avversario di qualità che ci ha sempre creato difficoltà non solo a noi, ma a tantissime squadre”. Lo ha dichiarato il tecnico dell’Inter Simone Inzaghi alla vigilia della semifinale d’andata di Coppa Italia contro il Milan.

“Sappiamo che quest’anno abbiamo avuto delle difficoltà specialmente nel primo derby – ha evidenziato in conferenza stampa -, gli altri due sono stati equilibrati, decisi sempre da episodi. Domani sarà il quarto, poi ci sarà un quinto, bisognerà fare grandissima attenzione ed essere molto lucidi nella lettura della partita. Non sarà una sfida di campionato, sarà una gara che durerà 180 minuti, ma vogliamo avere un grande approccio”.

Il tecnico piacentino ha continuato nell’analisi in vista del match d’andata contro i rossoneri in programma domani: “Il Milan è una squadra forte che può impensierire qualsiasi avversario. Abbiamo visto i derby contro di noi, la partita con il Real Madrid, ha avuto delle difficoltà nelle stagione, ma ci vorrà grandissima attenzione, il Milan come l’Inter vorrà vincere il doppio confronto per andare poi a giocarsi la finale di Roma. Lo Scudetto vinto nel derby? Rimarrà nei nostri cuori, è stata una giornata indimenticabile, ci ha dato una gioia immensa, ma i precedenti non vanno in campo, si giocherà in 180 minuti, dovremo essere bravi e organizzati, affrontiamo una squadra che rispettiamo molto”.

Non ci saranno però priorità da qui al termine della stagione, l’obiettivo era quello di rimanere dentro tutte le competizioni: “Volevamo arrivare ad aprile in corsa per tutto, sappiamo che ora viene il difficile ma è un motivo di grande orgoglio essere dentro tutte le competizioni. Ci porteranno via tante energie fisiche e mentali, ma è quello che volevamo. Priorità? Tutte le partite sono importanti”.

Advertisement

Inzaghi infine ha parlato degli assenti e di chi ritroverà dopo la vittoria interna contro l’Udinese: “Lautaro? Il piano è di averlo a disposizione sabato a Parma, ma bisogna vedere giorno per giorno. Si fanno tabelle in testa, poi possono arrivare dei contrattempi. Sta bene, sta lavorando, lui vuole sempre esserci ma purtroppo ha avuto il problema con l’Atalanta. Non ci sarà Asllani, tornerà Bastoni (domenica squalificati, ndr) e ci sarà da valutare De Vrij. Taremi non ci sarà, più o meno siamo gli stessi di domenica con Bastoni in più e Asllani in meno”, ha concluso.

– foto Ipa Agency –

(ITALPRESS).

Advertisement

Leggi tutto
Advertisement


Agenzia Creativamente Itinerari News Pronto Meteo
Casa e consumi by Altroconsumo

Primo piano