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Cronaca

Con intelligenza artificiale lettura risonanza magnetica in 10 secondi

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PAVIA (ITALPRESS) – E’ dall’utilizzo dell’intelligenza artificiale che arriva in Italia l’innovazione nella tecnica diagnostica della risonanza magnetica per la diagnosi e il monitoraggio delle malattie rare neuromuscolari: in pochi secondi, fino a un massimo di dieci, è possibile ottenere informazioni accurate sulle proprietà dei tessuti patologici. L’impiego sperimentale delle reti neurali per l’acquisizione delle immagini di risonanza magnetica è l’oggetto del progetto di ricerca sviluppato alla Fondazione Ircss Mondino dal trentenne Leonardo Barzaghi e dalla ventiseienne Raffaella Fiamma Cabini, dottorandi del Centro “BioData Science” della Fondazione Mondino, coordinato dalla professoressa Silvia Figini. Sono stati loro, già laureati in fisica a Pavia e Milano, a presentarlo in anteprima mondiale al CompMat Spring Workshop”, l’evento dedicato alle nuove frontiere del machine learning e della matematica computazionale, organizzato nella giornata di lunedì 22 maggio dall’Università di Pavia e svoltosi nell’aula Foscolo. Grazie a due borse di studio finanziate dal centro neurologico pavese di eccellenza, i due ricercatori hanno studiato lo sviluppo degli algoritmi di machine learning e deep learning per la previsione di biomarcatori quantitativi delle malattie dell’apparato muscolo-scheletrico. “Per supportare la diagnosi e aumentare la qualità delle immagini anatomiche ad alta risoluzione ottenute tramite la risonanza magnetica, negli ultimi anni sono state sviluppate tecniche che permettono di quantificare le proprietà fisiche dei tessuti patologici – spiega Barzaghi, attivo nell’Advanced Imaging and Artificial Intelligence Center dell’Irccs Mondino, guidato dalla professoressa Anna Pichiecchio -. L’uso dei modelli più evoluti di intelligenza artificiale consente oggi di accelerare i tempi di acquisizione delle informazioni quantitative della patologia come, ad esempio, quelle realtive alla quantità dell’infiammazione, dell’atrofia e la percentuale di grasso. Grazie alle reti neurali si possono ottenere immagini in pochi secondi, abbattendo i tempi necessari con i metodi standard, quantificabili in ore”. La ricerca di Barzaghi si è concentrata sulle immagini cliniche, mentre quella di Cabini su quelle precliniche. “Uno dei settori della nostra indagine ha riguardato la tecnica della “risonanza magnetica fingerprinting”, che consente di acquisire e calcolare in modo efficiente e più veloce, rispetto ai metodi tradizionali, mappe quantitative che rappresentano le proprietà dei tessuti. A differenza delle immagini convenzionali di risonanza magnetica, che forniscono informazioni principalmente sulla morfologia e sull’anatomia, queste nuove immagini offrono misurazioni quantitative e replicabili dei parametri specifici dei tessuti”. Il vantaggio principale di questa tecnica – sottolinea la ricercatrice, attiva nell’International Center for Advanced Computing in Medicine dell’Università di Pavia, guidato dal professor Alessandro Lascialfari – “è la riduzione dei tempi di acquisizione, così da migliorare il comfort del paziente durante l’esame di risonanza magnetica e apportare vantaggi economici alle strutture sanitarie, sia in termini di risparmio energetico per il funzionamento delle macchine sia per la possibilità di analizzare più pazienti”. “Fin dalla sua nascita avvenuta nel 2017, il Centro “BioData Science” – commenta la responsabile scientifica, Silvia Figini, direttrice del dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’ateneo – ha indirizzato la sua attività di ricerca nello sviluppo di algoritmi per l’analisi automatica di immagini biomediche sia in ambito clinico che preclinico. I risultati ottenuti da Barzaghi e Cabini incoraggiano l’ulteriore applicazione delle tecniche di machine learning, deep learning e modellistica matematica in ambito clinico, offrendo nuove opportunità di ricerca. Proseguiremo il lavoro che abbiamo iniziato, sviluppando metodi innovativi che consentano di velocizzare, aiutare e migliorare la valutazione delle analisi mediche”.(ITALPRESS).

Photo Credits: ufficio stampa Università di Pavia

Cronaca

SCONTRO IN CONSIGLIO COMUNALE A PAVIA SU PONTE NAVIGLIO CHIUSO

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Il Ponte sul Naviglio di viale Ludovico il Moro a Pavia è chiuso da 9 mesi e in Consiglio Comunale si è consumato uno scontro quando il capogruppo di Forza Italia, Antonio Bobbio Pallavicini ha chiesto alla vice sindaca e assessora ai Lavori pubblici Alice Moggi di indicare quando inizieranno i lavori e lei ha risposto di non essere in grado di indicare una data precisa. Pallavicini allora ha ricordato come, quando l’amministrazione leghista Fracassi era impegnata nella realizzazione del vicino ponte Ghisoni, l’allora consigliera di opposizione Alice Moggi sottolineasse a più riprese i ritardi, “mentre ora non è in grado di fornire una data”. Quel che fa rabbia ai pavesi è che i lavori sono stati assegnati all’impresa Fratelli Marotta srl con sede legale in via Capo Santa Maria a Rotondi (Avellino) lo scorso 18 marzo per un ammontare dell’appalto di 234.600 euro oltre agli oneri di sicurezza pari a 22.034 euro e all’Iva. Di fatto il ponte è stato chiuso il 22 luglio 2024 e ancora oggi non si vedono materialmente operai al lavoro.

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Cronaca

ANDREA SEMPIO: “NON HO NULLA DA TEMERE E SONO TRANQUILLO”

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“Sono tranquillo e non ho nulla da temere”. E’ quello che va ripetendo Andrea Sempio, indagato dalla Procura di Pavia nella nuova indagine sul delitto di Chiara Poggi, a Massimo Lovati, il legale che lo difende con Angela Taccia.
Sempio, come ha riferito Lovati, “ha fiducia nella magistratura” ed è “sereno” in quanto non ha alcuna responsabilità nell’omicidio per cui oggi, davanti al gip Daniela Garlaschelli, si è aperto l’incidente probatorio: “c’è stato un colpo di scena – ha aggiunto – perché i pm hanno ricusato il perito, il professor Emiliano Giardina. La giudice si è riservata, ma quasi certamente ne nominerà uno nuovo”.

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DELITTO GARLASCO, NO DELLA PROCURA A RICHIESTA STASI DI SEMILIBERTÀ

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La procura generale di Milano ha chiesto il «rigetto» della richiesta della
semilibertà avanzata da Alberto Stasi, condannato in via definitiva per l’omicidio dell’ex fidanzata Chiara Poggi. E, «in subordine», ha chiesto un rinvio del procedimento per valutare le «circostanze» della sua ultima intervista a «Le Iene» del 30 marzo, che non è stata autorizzata. Davanti ai giudici di sorveglianza, nell’udienza a porte chiuse, la sostituta procuratrice generale di Milano, Valeria Marino, ha espresso in aula un parere solo «parzialmente positivo» sulla richiesta di Stasi. La decisione dei giudici è attesa entro cinque giorni. Stasi non si è presentato in udienza.

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