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Cronaca

Farmaceutica, Takeda investe altri 22 mln per lo stabilimento di Rieti

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RIETI (ITALPRESS) – Takeda Italia annuncia un nuovo investimento di 22 milioni di euro per lo stabilimento di Rieti finalizzato ad aumentare la disponibilità di farmaci salvavita, in particolare immunoglobuline e albumina, e a sostenere l’innovazione dell’impianto produttivo migliorando l’efficienza e anche la sostenibilità. L’azienda giapponese riafferma ulteriormente il suo impegno per la crescita sul territorio italiano su cui ha pianificato di investire complessivamente circa 320 milioni di euro nell’arco temporale 2020-2025.
“Siamo dinanzi al più imponente piano di investimenti della storia di Takeda in Italia – commenta Francesca Micheli, General Manager di Takeda Manufacturing – La sfida che raccogliamo e facciamo nostra è quella di essere costantemente agili ed efficienti, puntando su innovazione tecnologica e trasformazione digitale per dare valore, ogni giorno di più, ad ogni singola donazione di plasma, rimanendo al fianco di un numero di pazienti in continua crescita in tutto il mondo e garantendo loro un’aspettativa e una qualità di vita migliori”.
Una scelta che conferma il polo industriale Rieti-Pisa di Takeda in Italia come una delle più importanti realtà produttive biotech del paese e la sua leadership consolidata nella lavorazione del plasma.
Aumentare la capacità produttiva significa per l’azienda contribuire anche in modo sempre più significativo all’indotto di Lazio e Toscana. Lo stabilimento di Rieti pienamente approvato per l’esportazione verso i principali mercati mondiali contribuisce per oltre il 70% all’export di tutto il settore manufatturiero della provincia.
I due siti produttivi, inoltre, grazie all’assegnazione della gara che concorre al programma del Ministero della Salute per la lavorazione del plasma nazionale, trasformano in farmaci salvavita il plasma donato in 5 Regioni italiane (Toscana, Marche, Lazio, Campania, Molise e Ispettorato Generale della Sanità Militare) diventando partner primari del Sistema Sanitario Italiano nella lotta alle malattie rare. Una conferma ulteriore da parte di Takeda Italia della sua attenzione sempre crescente verso la collaborazione tra pubblico e privato.
L’annuncio è stato dato oggi alla presenza del sottosegretario di Stato al Ministero della Salute, Marcello Gemmato, di Paolo Trancassini, del sindaco di Rieti Daniele Sinibaldi, del sindaco di Cittaducale Leonardo Ranalli, del presidente di Unindustria Rieti Alessandro Di Venanzio e del management aziendale.
“Questo nuovo investimento è indirizzato a un progetto altamente innovativo che permette di ricavare un quantitativo maggiore di immunoglobuline e di albumina aumentando la produttività degli impianti e riducendo i consumi energetici – aggiunge Stefano Navari, Site Quality Head – In questi mesi ci stiamo preparando ad installare tutte le apparecchiature necessarie al suo sviluppo e si prevede l’esecuzione dei primi lotti di conformità per la fine del 2024”.
Dei 22 milioni di euro investiti nello stabilimento di Rieti, 12 milioni sono finalizzati all’innovazione per aumentare la disponibilità di farmaci salvavita, e gli altri 10 milioni per l’acquisto e l’installazione di nuovi macchinari.
“Salutiamo positivamente l’investimento di 22 milioni di euro da parte di Takeda Italia per lo stabilimento di Rieti, che consentirà di aumentare la produzione di farmaci salvavita per le malattie rare – ha detto Gemmato -. La farmaceutica è un asset importante per la nostra Nazione, con i suoi 34 miliardi di euro l’anno per la produzione di farmaci. E’ importante stare accanto alle aziende che contribuiscono a promuovere l’eccellenza del nostro Made in Italy, non solo nel nostro Paese ma in tutto il mondo”.
“L’investimento di Takeda rappresenta una straordinaria opportunità di rilancio economico per tutto il territorio reatino. Siamo pronti a raccogliere questa sfida verso la crescita e l’innovazione nella consapevolezza che occorre investire anche sulla formazione – ha voluto sottolineare Trancassini – Rieti deve diventare un volano per lo sviluppo economico della Provincia e della Regione”.
Attiva da oltre 240 anni in più di 80 paesi, con circa 47.000 dipendenti nel mondo e oltre 1.100 in Italia, di cui 650 a Rieti, Takeda con questo investimento consolida ulteriormente la produzione di farmaci plasmaderivati in Italia, di cui detiene una quota di mercato significativa a livello mondiale.

– foto ufficio stampa Takeda Italia –
(ITALPRESS).

Cronaca

Intesa Comune Milano-Prefettura a sostegno figli vittime femminicidio

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MILANO (ITALPRESS) – Con l’obiettivo di creare una rete di sostegno che fornisca un supporto coordinato alle vittime di violenza assistita e per i figli e le figlie delle donne uccise dai loro partner, il Comune di Milano ha siglato il ‘Protocollo d’intesa a favore dei figli di vittime di femminicidiò.
Il documento, promosso dalla Prefettura di Milano, è stato sottoscritto dall’Amministrazione comunale, rappresentata dall’assessore al Welfare e Salute Lamberto Bertolè, e dalla Regione Lombardia e il suo Garante per i minori e le fragilità, Città Metropolitana, Tribunale per i Minorenni, Questura, Comando provinciale dell’Arma dei Carabinieri, Ufficio scolastico territoriale, Ats, casa pediatrica dell’ASST Fatebenefratelli Sacco, Ordine degli avvocati, Ordine degli psicologi della Lombardia, Ordine degli assistenti sociali della Lombardia, Caritas Ambrosiana, Associazione Telefono Donna onlus, Centro Antiviolenza Cerchi d’Acqua, Casa di accoglienza delle donne maltrattate (CADMI), Associazione Olga, Fondazione Stelle di Marisa e Associazione per l’EMDR in Italia.
Partendo dal presupposto che l’impegno contro la violenza domestica deve avvalersi di un approccio multidisciplinare che veda la partecipazione dei diversi target potenzialmente coinvolti – dalle donne ai loro figli, dagli uomini autori di violenza alle categorie particolarmente fragili o in condizioni di svantaggio -, il protocollo mira a favorire una sinergia tra tutti gli attori impegnati in azioni di prevenzione e contrasto, in modo da garantire alle vittime l’accesso alle stesse possibilità di aiuto e supporto: dall’assistenza sanitaria per monitorare l’equilibrio fisico e psicologico dei bambini e delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze che subiscono violenza assistita all’orientamento legale, dal supporto formativo all’orientamento al lavoro, dal sostegno economico all’azione di sensibilizzazione dell’opinione pubblica. Per farlo, i firmatari si impegnano a garantire assistenza e protezione alle vittime di violenza assistita e sostegno alle famiglie affidatarie che le accolgono, elaborando buone prassi omogenee e condivise.
In particolare, il Comune di Milano si impegna a partecipare, anche attraverso il coordinamento della Rete Antiviolenza cittadina, a percorsi formativi specifici che verranno promossi nell’ambito del protocollo, a orientare le famiglie affidatarie all’accesso alle misure di sostegno previste a livello nazionale e regionale, a organizzare, sempre con l’ausilio del sistema dei centri antiviolenza, laboratori educativi diffusi di prevenzione, iniziative per promuovere lo sviluppo della capacità di chiedere aiuto e percorsi dedicati ad adolescenti per aumentare la consapevolezza sui ruoli e sulla violenza di genere e, infine, ad accogliere i figli e le figlie delle vittime di femminicidio nei nidi e nelle scuole dell’infanzia comunali con posti a disposizione. I centri antiviolenza cittadini si impegnano, tra le altre cose, a offrire interventi in emergenza post evento traumatico a favore dei minori coinvolti e percorsi per migliorare il rapporto tra gli orfani e le famiglie affidatarie.
“Nell’ambito delle azioni di contrasto alla violenza di genere – dichiara l’assessore Bertolè – non dobbiamo dimenticare che le vittime molto spesso non sono solo le donne. I dati che provengono dalla Rete antiviolenza cittadina, infatti, ci dicono che il 55% delle persone supportate nel 2023 ha figli, che nel 48% dei casi sono minori e, quasi sempre, hanno assistito agli abusi nei confronti della madre. Una situazione che ha bisogno di ancora più attenzione quando la violenza degenera fino alle estreme conseguenze: ai sopravvissuti deve essere garantito il supporto necessario per affrontare il trauma, la possibilità di ricominciare all’interno di una famiglia affidataria che li aiuti a crescere in un ambiente libero dalla violenza e il sostegno psicologico e materiale per vivere una vita serena. Il protocollo firmato oggi, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ratifica un impegno da parte del Comune e di tutti gli attori coinvolti per andare proprio in questa direzione”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Inzaghi “Continuare come nelle ultime undici partite”

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MILANO (ITALPRESS) – “Dobbiamo continuare come nelle ultime undici partite, in cui abbiamo raccolto nove vittorie e due pareggi, ma anche le altre squadre stanno correndo come noi. Sarà un lungo viaggio, tutte si sono rafforzate e come noi vorranno arrivare in alto”. Lo ha detto il tecnico dell’Inter, Simone Inzaghi, alla vigilia della sfida di Champions League a San Siro contro i tedeschi del Lipsia. “Gli arbitri? Bisogna che tutti diano loro una mano, io compreso – ha aggiunto il mister nerazzurro in conferenza stampa – Il Lipsia? E’ una squadra che fa la Champions da sei anni, ha giocato una semifinale e fino a sabato aveva la miglior difesa in Bundesliga. E’ una squadra riconoscibile e di qualità, molto organizzata, e la classifica di Champions non rispecchia il suo valore”. “Il nostro cammino deve proseguire guardando poco lontano, pensando al Lipsia e non al campionato – ha proseguito Inzaghi – Frattesi? Si sta trascinando un problemino alla caviglia da dieci giorni, sarà da valutare perchè oggi non era tranquillo e non si sentiva a posto. Speriamo di non perderlo, è determinante e lo sarà per questa Inter. Lautaro e Calhanoglu hanno fatto due buoni allenamenti e domattina valuterò il da farsi per la formazione; per Acerbi è una contrattura e non una lesione, vedremo se recuperarlo entro domenica”. “San Siro è uno stadio che trascina, spero di rimanere a lungo all’Inter per respirare questa atmosfera. Taremi? Sono molto contento di come sta lavorando e come si è inserito. Sapeva che avrebbe trovato concorrenza e così è stato, ho grande fiducia in lui – ha aggiunto il mister nerazzurro in conferenza stampa – Bastoni? Domenica ha giocato sessanta minuti nonostante le due partite con la Nazionale e penso che possa partire titolare, però non ho ancora deciso”, ha concluso Inzaghi.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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IN DIFESA DEGLI ANIMALI DEL CIRCO PRESIDIO IN PIAZZALE FERMI A VOGHERA

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Da giorni la presenza del circo Orfei in piazzale Fermi a Voghera sta suscitando proteste, anche via social, da parte di numerosi animalisti. Ieri si sono dati appuntamento proprio nei pressi dell’area dove si svolgono spettacoli quotidiani, per fare sentire la loro voce.

Da tempo la querelle è vivace attorno alla presenza degli animali nei circhi. A Voghera da alcuni giorni si è focalizzata attorno all’area di piazzale Fermi, dove staziona il circo Orfei. Lì, ma anche sui social, sui vari gruppi cittadini, e anche attraverso molti volantini affissi per le vie, la protesta si è fatta vita da parte degli amanti degli animali, capitanati da Paola Gatti e con l’appoggio dell’associazione L’Arca degli Animali, con Enpa che ha avviato una raccolta firme su change.org. In molti accusano anche il Comune di essersi reso responsabile dell’arrivo dello spettacolo, di non averlo bloccato per tempo. Ma, come ha già spiegato il sindaco Paola Garlaschelli sui suoi profili social, pubblicamente, pur non condividendo la presenza degli animali nei circhi, non si è potuto fare nulla, dal punto di vista legale, sia perché gli animali durante i controlli sono risultati a norma, sia perché i numerosi ricorsi intentati anche in altre situazioni non hanno portato all’esito sperato. E’ invece importante, ha sottolineato il primo cittadino, sensibilizzare Regione e Governo (che poi è l’organo che legifera in materia) per cambiare le regole tanto discusse in questo settore. La proprietà, dunque la famiglia Orfei, ha replicato che gli animali non sono assolutamente maltrattati e che sono tenuti secondo la legge: si tratta, hanno spiegato, di animali per la quasi totalità provenienti da allevamenti e che non possono essere rilasciati in natura perchè altrimenti morirebbero. Domenica alcuni amanti degli animali si sono radunati attorno all’area di Piazzale Fermi, a pochi metri dal tendone del circo, per fare sentire la loro voce.

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