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Cronaca

L’Empoli espugna Verona e vola agli ottavi di Coppa Italia

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VERONA (ITALPRESS) – L’Empoli batte il Verona per 4-3 al Bentegodi e conquista il pass per gli ottavi di finale di Coppa Italia contro l’Inter. Dopo un primo tempo equilibrato e chiuso sull’1-1, la squadra di Andreazzoli dilaga nel giro di dieci minuti con i gol di Mancuso (doppietta) e Bajrami ma rischia nel finale con le reti di Ilic e Ragusa. L’esame del turn over promuove Andreazzoli. L’allenatore toscano conferma solo Bajrami ma dopo 6′ è costretto subito al primo cambio: fuori Haas, a terra per un grave infortunio al ginocchio, dentro Stulac, un altro dei titolari dell’impresa del “Maradona” col Napoli. Dieci cambi per il Verona, con il solo Lasagna tra i confermati rispetto al match contro l’Atalanta. L’inizio di match è divertente. Parte meglio il Verona ma segna per primo l’Empoli: al 15′ Bandinelli col tacco lancia Marchizza che dalla linea di fondo serve un pallone comodo per l’appoggio in rete di La Mantia. Il Verona reagisce subito. Prima, al 17′, Ujkani tentenna col pallone, Bessa glielo scippa ma la deviazione sfiora il palo.
L’1-1 è solo rimandato all’azione successiva: il solito Bessa crossa in area, Cancellieri è libero da marcature e col mancino trafigge Ujkani. L’ultima occasione del primo tempo è per Lasagna: aggancio e tiro da fuori area, la traversa salva il portiere toscano. Calano i ritmi nella ripresa, per dare una svolta alla partita servono quindi due ingenuità. La prima al 64′ di Ragusa che sbaglia lo stacco di testa e colpisce col braccio, l’arbitro al var concede il rigore e Mancuso dagli undici metri non sbaglia. La seconda è invece tutta responsabilità di Pandur che non blocca un tiro centrale e permette a Mancuso di depositare in rete da pochi passi. Notte fonda per il Verona che al 74′ subisce il poker: sugli sviluppi di un corner, la palla finisce sui piedi di Bajrami che si coordina e trova l’angolo opposto. Ma nel finale, tra l’86’ e l’89’, il Verona prova a replicare l’impresa di Venezia. Prima Ilic su punizione accorcia le distanze con un tiro deviato, poi è Ragusa a battere Ujkani per il 4-3 dopo un taglio in profondità. Ma il tentativo di rimonta si ferma qui (espulso La Mantia nel finale).
(ITALPRESS).

Cronaca

Netanyahu, Tajani a Salvini “Unica linea quella mia e di Giorgia Meloni”

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MILANO (ITALPRESS) – “La politica estera si deve fare in maniera costruttiva. E’ una cosa seria. Ogni parola va pesata, ponderata, calibrata. C’è di mezzo un Paese. E quindi la linea viene espressa dal presidente del Consiglio e dal ministro degli Esteri”. Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Repubblica, commentando le dichiarazioni del leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini su Netanyahu. “Poi un leader di partito parla di quello che vuole – aggiunge -, ma restano opinioni politiche di leader di partito, che però non diventano automaticamente la linea dell’esecutivo. Io tendo a evitare di rispondere a nome del governo su questioni legate alle competenze degli altri ministri”. “Vogliamo prima leggere le carte, capire le motivazioni della sentenza, ragionare su cosa sostiene la Corte. Noi riconosciamo e sosteniamo la Corte penale. Ma lo facciamo ricordando che deve avere sempre una visione giuridica e non politica. Nel pieno di una guerra di questa violenza il primo obiettivo degli Stati, e della Repubblica italiana, è quello di trovare alleanze politiche per fermare le morti a Gaza e in Libano, per ritornare a un percorso diplomatico. Noi dobbiamo portare la pace a Gaza, non dobbiamo credere che portare qualcuno in carcere aiuti la pace” dice ancora il numero uno di Forza Italia e vicepremier. “Stiamo dicendo, il presidente del Consiglio ed io, che una sentenza di questa portata ha un effetto politico profondo sulla gestione non di un confitto, ma della sua conclusione. Non è possibile equiparare e mettere sullo stesso piano il premier democraticamente eletto di Israele e un capo terrorista. Una cosa è sottolineare la sproporzione della risposta di Israele nella Striscia, su cui siamo tutti d’accordo. Altro è un mandato di cattura. Non ci sono tre posizioni. Ce n’è soltanto una: quella del presidente del Consiglio, concordata con il ministro degli Esteri” conclude Tajani.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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Cronaca

La Russa “Non sono interessato a fare il Presidente della Repubblica”

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ROMA (ITALPRESS) – “Non farò il presidente della Repubblica”. Lo dice il presidente del Senato, Ignazio La Russa in una lettera a Repubblica, manifestando il suo “Disinteresse totale” per la corsa al Quirinale nel 2027. “La mia storia lo renderebbe problematico – ammette -. Ma soprattutto non coincide con le mie ambizioni e con il mio desiderio di potermi schierare sulle cose che reputo importanti” e conservare “la libertà di dire, sia pure ogni tanto, quello che penso senza ipocrisie”. “So e capisco che quasi sempre (o sempre?) chi diventa presidente del Senato un minuto dopo conforma il suo agire alla possibile prospettiva di futuro presidente della Repubblica – scrive La Russa -. Io ho volutamente avuto una diversa postura, proprio perchè non ci ho mai pensato e nemmeno mai l’ho desiderato. Per cui, se Repubblica vuole interrogarsi sulle ipotesi più improbabili si chieda cosa voteresti per avere Schlein al posto della Meloni? O meglio, cosa sareste disposti a votare pur di non averla”.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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Cronaca

Sicilia, Schifani “Quasi ripianati i conti della Regione, un record”

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MILANO (ITALPRESS) – Aveva promesso un cambio di passo per l’Isola e quasi a metà legislatura, l’obiettivo sembra essere compiuto. E’ quanto riconosce il quotidiano Milano Finanza al presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani. Lo certificano, secondo l’articolo, i dati del consuntivo del 2023 presentato dall’amministrazione, ma anche i numeri della Banca d’Italia, che vedono il pil crescere dell’1%, e di Unioncamere, che confermano la crescita di valore aggiunto prodotto dai territori e le agenzie internazionali hanno messo la Sicilia sotto una luce nuova: BBB con outlook stabile per Fitch, lo stesso di Standard & Poor’s, mentre Moody’s ad aprile lo ha alzato da Ba1 a Baa3. Alla base di ciò, dice l’ultimo aggiornamento della Banca di Italia di metà novembre, ci sono un settore delle costruzioni che riesce a crescere nonostante la fine del Superbonus, un’espansione del turismo e dell’occupazione in generale, anche se la manifattura segna il passo. Il disavanzo regionale da ripianare, inoltre, è stato pertanto ridotto dai 7,3 miliardi del 2018 agli attuali 897 milioni di euro. “Si tratta di un record – commenta Schifani a Milano Finanza – che ci pone a un passo dal conseguimento di un risultato storico: il risanamento dei conti della Regione. Grazie alla crescita e alle prudenziali politiche di bilancio volute dal mio governo, e di questo va dato merito al precedente assessore all’Economia Marco Falcone, abbiamo ripianato il disavanzo riducendo di più di 3 miliardi le passività. Al contempo con il via libera sblocchiamo le risorse per la firma del rinnovo contrattuale dei regionali, che confidiamo avvenga nei prossimi giorni. Un altro impegno che abbiamo mantenuto”.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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