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Cronaca

Baccini “Con il microcredito creati 50 mila posti di lavoro in Italia”

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ROMA (ITALPRESS) – Creare una banca dedicata esclusivamente al microcredito. E’ l’obiettivo che si pone per il 2022 Mario Baccini, presidente dell’Ente Nazionale per il Microcredito.
“Organizzare e ridurre i tempi del microcredito è un obiettivo che noi abbiamo. Faccio gli auguri a tutte le 21.000 aziende create con il microcredito affinchè possano aumentare il fatturato il prossimo anno”, ha detto Baccini in un’intervista a Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano” dell’agenzia Italpress.
Baccini ha spiegato che l’ENM è un ente pubblico non economico, un organo dello Stato che si occupa di preparare la rete del microcredito per tutte quelle persone considerate “non bancabili”. Per il presidente la missione è chiara: “La mano pubblica interviene dove la mano privata non può. Giovani o donne che vanno in banca e non hanno un euro per il loro business plan perchè sono senza garanzie, saranno destinati a essere disoccupati, a essere un costo per la collettività e a diventare manovalanza per la criminalità. Lo Stato invece interviene, valuta se il business plan è sostenibile e se è il caso copre dando la garanzia fino all’80% del rischio”.
Baccini ha spiegato come si può accedere al microcredito: “Abbiamo 152 sportelli operativi in collaborazione con la Pubblica Amministrazione in tutta Italia e abbiamo una rete di 700 tutor formati dall’ente che assistono prima, durante e dopo il potenziale beneficiario. L’assistenza porta fino agli istituti convenzionati con l’ente per l’erogazione che vale fino a 40.000 euro. Sul sito ufficiale ci sono tutte le regole di ingaggio. Il default del microcredito, cioè di coloro che non riescono a restituire, è molto inferiore al piccolo prestito bancario perchè facciamo una selezione prima del prestito e insegniamo all’imprenditore come si sta sul mercato. Diciamo tanti no preventivi”.
Ma quante sono le risorse erogate e i posti di lavoro creati? “Noi interveniamo laddove non interviene nessuno. Sono 21.000 le nuove aziende create negli ultimi tre anni con un effetto leva di 2,43 posti di lavoro, quindi circa 50.000 posti di lavoro complessivi creati dalla fascia della non bancabilità, cioè di quelli che non avevano speranza – ha spiegato il presidente dell’Ente -. In Italia oggi abbiamo uno strumento legato all’economia sociale di mercato che è l’alternativa all’automatismo del mercato che ha come obiettivo il profitto. Fino a oggi abbiamo erogato 400 milioni di euro e l’ecosistema del microcredito italiano dà lavoro a oltre 50.000 persone”.
(ITALPRESS).

Cronaca

Netanyahu, Tajani a Salvini “Unica linea quella mia e di Giorgia Meloni”

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MILANO (ITALPRESS) – “La politica estera si deve fare in maniera costruttiva. E’ una cosa seria. Ogni parola va pesata, ponderata, calibrata. C’è di mezzo un Paese. E quindi la linea viene espressa dal presidente del Consiglio e dal ministro degli Esteri”. Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Repubblica, commentando le dichiarazioni del leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini su Netanyahu. “Poi un leader di partito parla di quello che vuole – aggiunge -, ma restano opinioni politiche di leader di partito, che però non diventano automaticamente la linea dell’esecutivo. Io tendo a evitare di rispondere a nome del governo su questioni legate alle competenze degli altri ministri”. “Vogliamo prima leggere le carte, capire le motivazioni della sentenza, ragionare su cosa sostiene la Corte. Noi riconosciamo e sosteniamo la Corte penale. Ma lo facciamo ricordando che deve avere sempre una visione giuridica e non politica. Nel pieno di una guerra di questa violenza il primo obiettivo degli Stati, e della Repubblica italiana, è quello di trovare alleanze politiche per fermare le morti a Gaza e in Libano, per ritornare a un percorso diplomatico. Noi dobbiamo portare la pace a Gaza, non dobbiamo credere che portare qualcuno in carcere aiuti la pace” dice ancora il numero uno di Forza Italia e vicepremier. “Stiamo dicendo, il presidente del Consiglio ed io, che una sentenza di questa portata ha un effetto politico profondo sulla gestione non di un confitto, ma della sua conclusione. Non è possibile equiparare e mettere sullo stesso piano il premier democraticamente eletto di Israele e un capo terrorista. Una cosa è sottolineare la sproporzione della risposta di Israele nella Striscia, su cui siamo tutti d’accordo. Altro è un mandato di cattura. Non ci sono tre posizioni. Ce n’è soltanto una: quella del presidente del Consiglio, concordata con il ministro degli Esteri” conclude Tajani.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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Cronaca

La Russa “Non sono interessato a fare il Presidente della Repubblica”

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ROMA (ITALPRESS) – “Non farò il presidente della Repubblica”. Lo dice il presidente del Senato, Ignazio La Russa in una lettera a Repubblica, manifestando il suo “Disinteresse totale” per la corsa al Quirinale nel 2027. “La mia storia lo renderebbe problematico – ammette -. Ma soprattutto non coincide con le mie ambizioni e con il mio desiderio di potermi schierare sulle cose che reputo importanti” e conservare “la libertà di dire, sia pure ogni tanto, quello che penso senza ipocrisie”. “So e capisco che quasi sempre (o sempre?) chi diventa presidente del Senato un minuto dopo conforma il suo agire alla possibile prospettiva di futuro presidente della Repubblica – scrive La Russa -. Io ho volutamente avuto una diversa postura, proprio perchè non ci ho mai pensato e nemmeno mai l’ho desiderato. Per cui, se Repubblica vuole interrogarsi sulle ipotesi più improbabili si chieda cosa voteresti per avere Schlein al posto della Meloni? O meglio, cosa sareste disposti a votare pur di non averla”.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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Cronaca

Sicilia, Schifani “Quasi ripianati i conti della Regione, un record”

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MILANO (ITALPRESS) – Aveva promesso un cambio di passo per l’Isola e quasi a metà legislatura, l’obiettivo sembra essere compiuto. E’ quanto riconosce il quotidiano Milano Finanza al presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani. Lo certificano, secondo l’articolo, i dati del consuntivo del 2023 presentato dall’amministrazione, ma anche i numeri della Banca d’Italia, che vedono il pil crescere dell’1%, e di Unioncamere, che confermano la crescita di valore aggiunto prodotto dai territori e le agenzie internazionali hanno messo la Sicilia sotto una luce nuova: BBB con outlook stabile per Fitch, lo stesso di Standard & Poor’s, mentre Moody’s ad aprile lo ha alzato da Ba1 a Baa3. Alla base di ciò, dice l’ultimo aggiornamento della Banca di Italia di metà novembre, ci sono un settore delle costruzioni che riesce a crescere nonostante la fine del Superbonus, un’espansione del turismo e dell’occupazione in generale, anche se la manifattura segna il passo. Il disavanzo regionale da ripianare, inoltre, è stato pertanto ridotto dai 7,3 miliardi del 2018 agli attuali 897 milioni di euro. “Si tratta di un record – commenta Schifani a Milano Finanza – che ci pone a un passo dal conseguimento di un risultato storico: il risanamento dei conti della Regione. Grazie alla crescita e alle prudenziali politiche di bilancio volute dal mio governo, e di questo va dato merito al precedente assessore all’Economia Marco Falcone, abbiamo ripianato il disavanzo riducendo di più di 3 miliardi le passività. Al contempo con il via libera sblocchiamo le risorse per la firma del rinnovo contrattuale dei regionali, che confidiamo avvenga nei prossimi giorni. Un altro impegno che abbiamo mantenuto”.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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