Economia
Barilla, rinnovato il contratto integrativo. Grandi “Confronto costruttivo”
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2 anni fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Le Segreterie nazionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, unitamente al coordinamento nazionale delle Rsu, hanno sottoscritto all’alba di oggi con Barilla, assistita dall’Unione Parmense Industriali, il rinnovo del contratto integrativo di gruppo per il triennio 2023-2025.
“Confermando la volontà di consolidare e sviluppare le già strutturate relazioni industriali – si legge in una nota dei sindacati -, con questo accordo si punta, in particolare, alla partecipazione e al coinvolgimento dei lavoratori sulle scelte strategiche del gruppo, al ricambio generazionale e alla definizione di percorsi di graduale stabilizzazione del personale già in forza nei siti introducendo anche il meccanismo delle vasche comunicanti”.
Per quanto riguarda il tema della salute e sicurezza, le Parti hanno convenuto ulteriori azioni volte al raggiungimento condiviso dell’obiettivo “zero infortuni”. Confermata, inoltre, la funzione strategica e fondamentale della formazione, garantita a tutte le lavoratrici e lavoratori, quale elemento centrale per sostenere lo sviluppo e la competitività aziendale, valorizzando le competenze e professionalità delle persone. Per entrambe le tematiche sarà compito delle Commissioni tecniche paritetiche individuare misure da adottare e iniziative formative da programmare.
L’impegno in tema di sostenibilità ambientale, in linea con l’Agenda 2030 dell’ONU, si declina “nella scrupolosa attenzione per la qualità dei prodotti e dei processi resa possibile anche grazie alla sensibilità e al coinvolgimento di tutte le lavoratrici e lavoratori impegnati nel ciclo produttivo, nell’ottica del miglioramento continuo, attraverso azioni e confronti a livello sindacale”, prosegue la nota.
Viene istituito il Fondo Ore Solidarietà a favore dei lavoratori che si trovano in situazioni di particolari e specifiche necessità personali o familiari, alle quali l’Azienda contribuirà con un conferimento aggiuntivo di almeno 24 ore per singolo caso. Inoltre sono previste ulteriori 16 ore annue retribuite per inserimento al nido e visite pediatriche dei figli, e assistenza per genitori ultra 75enni.
Sul versante economico, “è stato conseguito un importante incremento del premio per obiettivi con un aumento complessivo di 260 euro, ed è prevista la possibilità di convertire una parte del premio in welfare con una maggiorazione a carico dell’azienda sulla quota convertita del 10% – sottolineano i sindacati -. Complessivamente, il messo in palio nel triennio sarà pari a 8.790 euro”.
“Siamo soddisfatti per la firma del Contratto Integrativo Barilla, espressione di un sistema di relazioni industriali strutturato e basato su un modello di confronto consolidato, aperto e costruttivo”, commenta Giorgio Grandi, HR Director Operations and Industrial Relations Italia di Barilla.
“Quanto sottoscritto – concludono le Segreterie Nazionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil – è frutto di importanti e consolidate relazioni industriali, e sarà sottoposto alla valutazione finale delle lavoratrici e dei lavoratori nelle assemblee”.
– foto ufficio stampa Fai Cisl –
(ITALPRESS).
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Economia
L’impatto diretto del consumo turistico genera 106,8 miliardi di Pil
Pubblicato
31 minuti fa-
12 Dicembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Nel 2023 l’impatto diretto del consumo turistico genera 106,8 miliardi di Pil, che diventano 206,4 miliardi se si considerano anche gli effetti indiretti che sono misurati per la prima volta con il Conto satellite presentato in un Report dell’Istat.
L’occupazione nelle industrie turistiche assorbe il 14,4% delle posizioni lavorative del totale economia, mentre i redditi da lavoro dipendente erogati ammontano a 76 miliardi di euro (9,3% del totale). La produttività media del lavoro nelle industrie turistiche (99.015 euro) è inferiore del 30% rispetto alla media del Paese. Anche il reddito pro-capite (17.709 euro) è inferiore del 35% rispetto alla media nazionale.
In Spagna l’effetto diretto e indiretto del turismo è pari al 12,3% del Pil. La bilancia turistica si conferma in avanzo sia per Italia (+26,6 miliardi di euro) sia, in misura maggiore, per la Spagna (+74,5 miliardi), la differenza è imputabile principalmente alle maggiori spese turistiche all’estero degli italiani. Le stime del Conto Satellite del Turismo 2023 (CST2023) introducono alcuni rilevanti innovazioni e miglioramenti di metodi e fonti e incorporano i risultati della revisione generale dei conti nazionali di settembre 2024, pertanto i risultati prodotti non sono comparabili con le precedenti edizioni del CST per l’Italia.
In particolare, a partire da questa edizione del CST oltre all’impatto diretto del consumo turistico, espressamente previsto dal Conto, viene misurato anche quello indiretto, vale a dire quello attivato dalla domanda turistica sugli altri settori economici. Nel 2023 i flussi turistici in Italia ammontano a 777 milioni fra pernottamenti ed escursionisti. Sebbene in costante ripresa dopo il crollo nel 2020, i flussi non raggiungono ancora i livelli del 2019, ultimo anno di riferimento prima della pandemia, ma anche, va sottolineato, anno in cui i flussi turistici hanno registrato un picco.
Nel 2023 il consumo turistico interno in Italia è stimato in 202,7 miliardi di euro a prezzi correnti. La parte prevalente va attribuita alla spesa dei visitatori domestici (40,7% del totale), mentre i non residenti ne alimentano una quota pari al 37,5%. Queste due componenti, spesa domestica e inbound, rappresentano il 78,3% del consumo turistico interno. Le Altre componenti, tra le quali rientrano l’utilizzo delle seconde case per vacanza e i viaggi d’affari, rappresentano il restante 21,7% della domanda turistica. Nel 2023 il Prodotto interno lordo attribuito al settore turistico e direttamente stimolato dal consumo turistico interno ammonta a 106,8 miliardi di euro a prezzi correnti (5% del totale).
Se tuttavia si considerano anche gli effetti indirettamente esercitati dalla domanda turistica sugli altri settori produttivi, la stima complessiva sale a 206,4 miliardi, raggiungendo il 9,6% del Pil.
Nel 2023 nelle industrie turistiche trovano allocazione oltre 4 milioni di posizioni lavorative, il 14,4% del totale economia. Le industrie dell’Alloggio, della Ristorazione e del Commercio complessivamente considerate assorbono oltre l’80% di tutte le posizioni lavorative impiegate dalle industrie turistiche. A partire dal CST 2023 sono stimati i redditi da lavoro dipendente erogati dalle industrie turistiche. Questi ammontano a 76,5 miliardi di euro (il 9,3% del totale).
La domanda turistica, ossia l’insieme della spesa legata al turismo, si caratterizza in Italia per una forte componente domestica, cioè attivata a vario titolo (vacanze, lavoro, ecc.) dai residenti. La spesa turistica dei visitatori residenti ammonta nel 2023 a 82,5 miliardi di euro a prezzi correnti e alimenta il 52% della spesa turistica interna . Se si considera che le Altre componenti del consumo turistico sono pressoché interamente attribuibili ai visitatori residenti, la quota di questa alla determinazione della domanda turistica complessiva sale al 62,5% (126,6 miliardi). La spesa inbound, ossia la spesa degli stranieri nel nostro Paese, ammonta nel 2023 a 76,1 miliardi di euro e rappresenta il 37,5% del consumo turistico interno.
Le entrate turistiche dovute ai flussi turistici inbound (76,1 miliardi) sono superiori alle uscite turistiche dovute ai flussi degli italiani all’esterno – outbound – (49,4 miliardi), determinando un saldo positivo. Lo stesso accade se si considera la spesa turistica complessiva degli italiani, che si compone della spesa domestica (82,5 miliardi) e di quella effettuata all’estero (49,4 miliardi) e il cui saldo è di segno positivo. Di rilievo, fra le voci di spesa, il prodotto dello Shopping che, nel 2023, ammonta a oltre 38 miliardi di euro a prezzi correnti, rappresentando il 19% dell’intero consumo turistico e ponendosi fra le principali voci di spesa.
Resta un elemento caratterizzante del turismo italiano l’uso in proprio per finalità turistiche delle seconde case, i cui servizi abitativi imputati sono stimati nel 2023 in 18,3 miliardi di euro.
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).
Economia
Istat, nel 2024 meno accentuato il calo della produttività del lavoro
Pubblicato
3 ore fa-
12 Dicembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Nel 2024 la crescita del valore aggiunto dei settori che producono beni e servizi di mercato (+0,4%), misurata in volume, è in decelerazione rispetto al 2023 (+0,8%). Il tasso di crescita del capitale (+0,5%) mostra una lieve diminuzione rispetto al 2023, anche se crescono in maniera sostenuta sia l’input di capitale ICT che quello immateriale non-ICT. L’input di lavoro, misurato in ore lavorate, aumenta del 2,3%, in rallentamento rispetto al 2023 (3,4%). Lo rende noto l’Istat. Tutti gli indicatori di produttività risultano in flessione. La produttività del lavoro diminuisce dell’1,9% (-2,7% nel 2023) per effetto di un aumento delle ore lavorate maggiore del valore aggiunto. Questa riduzione è principalmente determinata dalle marcate flessioni nella produttività del lavoro in alcuni comparti dei servizi.
La produttività del capitale mostra un lieve rallentamento (-0,1%), mentre si riduce sensibilmente (-1,2% da -1,6% nel 2023) la produttività totale dei fattori (PTF) che riflette progresso tecnico, cambiamenti nella conoscenza e variazioni nell’efficienza dei processi produttivi. L’ampia diminuzione della produttività del lavoro è determinata prevalentemente dalla sensibile flessione della PTF.
– foto grafico Istat –
(ITALPRESS).
Economia
DOS DESIGN, due minibond da 5 milioni sottoscritti da UniCredit e Microcredito Centrale
Pubblicato
5 ore fa-
12 Dicembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – DOS DESIGN, società con sede a Roma e specializzata nella trasformazione digitale, ha emesso due minibond del valore complessivo di 5 milioni di euro per finanziare i suoi piani di crescita. In dettaglio un minibond di 2 milioni di euro è stato sottoscritto integralmente da UniCredit con l’intervento diretto del Fondo di Garanzia per le Pmi gestito da Mediocredito Centrale (MCC), e un Basket Bond “Made in Italy” di 3 milioni di euro è stato sottoscritto in modo paritetico da UniCredit e da MCC.
Lanciato dalle due banche il programma Basket Bond “Made in Italy” ha l’obiettivo, grazie anche all’intervento della garanzia di portafoglio del Fondo di Garanzia per le Pmi, di mobilitare risorse a supporto degli investimenti di piccole e medie imprese e Mid Cap attive nei settori strategici dell’economia italiana. I due minibond supporteranno il nuovo piano strategico 2025/2028 di DOS DESIGN che mira a consolidare la crescita e a rafforzare l’azienda con una serie di azioni che la posizioneranno tra le realtà piu’ dinamiche e innovative del settore. Il piano strategico presentato ha l’obiettivo di trasformare la società in una tech company che opera su 2 modelli di business separati: prevede, da un lato, la continuità e il consolidamento della redditizia attività consulenziale specialistica presso strutture complesse come quelle della PA e dall’altro l’evoluzione naturale verso un ulteriore modello di business in un innovativo mercato che richiede soluzioni digitali basate sull’intelligenza artificiale da erogare in modalità SAAS (Software as a Service; un modello di distribuzione del software in cui le applicazioni sono ospitate su server remoti e accessibili via Internet, di solito tramite un browser web).
“UniCredit – ha dichiarato Roberto Fiorini, Regional Manager Centro Italia di UniCredit – è sempre in prima linea a supporto dei piani di crescita delle imprese e siamo particolarmente fieri di aver messo a disposizione di Dos Design una forma di finanziamento alternativa come i minibond per sostenerne i progetti di investimento e di innovazione. UniCredit intende proporsi come partner di riferimento delle imprese in questi percorsi virtuosi confermando il proprio impegno a favore delle aziende del territorio”.
“Gli strumenti di finanza innovativa come i basket bond sono un motore di crescita, sviluppo e innovazione per il tessuto produttivo italiano – ha commentato Piero Ferettini, Responsabile Commerciale di Mediocredito Centrale -. MCC sta puntando molto su questo tipo di soluzioni: il Programma Basket Bond ‘Made in Italy’ è pensato per rispondere alle esigenze di realtà come Dos Design che desiderano crescere rafforzando le proprie capacità innovative, migliorando la competitività e consolidando la propria presenza sui mercati di riferimento”.
– foto ufficio stampa UniCredit –
(ITALPRESS).

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