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Cronaca

Vittoria e lacrime per Mohoric al Tour, Vingegaard in controllo

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ROMA (ITALPRESS) – Un colpo di reni per andarsi a prendere la vittoria, beffando Kasper Asgreen al photofinish. Matej Mohoric mette il timbro sulla 19esima tappa del Tour de France, prima di lasciare scivolare via le lacrime in un pianto liberatorio. “Abbiamo vissuto momenti difficilissimi in squadra – il riferimento dell’uomo Bahrain Victorious alla tragica scomparsa di Gino Mader il mese scorso al Giro di Svizzera – Quando fai il corridore sei come dentro una lavatrice, fai le stesse cose giorno dopo giorno fra sacrifici e allenamenti. Anche oggi ho sofferto, mi bruciavano le gambe, ma questa vittoria è una grandissima ricompensa per quello che ho fatto, per la squadra, per quello che abbiamo vissuto”.
In una giornata senza sussulti in classifica generale, i 173 chilometri che da Moirans-en-Montagne portavano a Poligny sono abbastanza movimentati, con un primo gruppetto di corridori – fra cui Alaphilippe, Campanaerts e Trentin – che mette in scena quella che sembra essere la fuga di giornata. Sembra, perchè il plotone dietro si spezza in due, i battistrada vengono ripresi e davanti si viene a formare un maxi-gruppo con ben 36 elementi dai quali però si staccano Campanaerts e Clarke, a caccia di gloria. I due riescono ad accumulare una cinquantina di secondi sugli altri fuggitivi (fra cui Trentin e Bettiol) mentre Vingegaard si gode una giornata di ordinaria amministrazione (il gruppo maglia gialla arriverà a quasi 14 minuti). A una trentina di chilometri, però, Clarke crolla mentre da dietro arrivano Asgreen, O’Connor e Mohoric che agguantano e poi staccano lo sfortunato Campanaerts, che ormai non ne ha più e per il secondo giorno di fila vede i suoi sogni andare in frantumi. I tre battistrada non si fanno riprendere più, a circa 500 metri dal traguardo O’Connor prova ad anticipare i rivali ma sono gli altri due a giocarsi la vittoria ruota a ruota, con Mohoric che per un soffio nega ad Asgreen il secondo successo in due giorni e porta a casa la sua terza vittoria in carriera alla Grand Boucle.
E ora occhi puntati su domani, sui 133 chilometri che collegano Belfort e Le Markstein Fellering: percorso durissimo fra Ballon d’Alsace (11,5 km al 5,2%), Col de la Croix des Moinats (5,2 km al 7%), Col de Grosse Pierre (3,2 km all’8%) e Col de la Schlucht (4,3 km al 5,4%) prima della doppia ascesa di prima categoria, il Petit Ballon (9,3 km all’8,1%) e il Col du Platzerwasel (7,1 km all’8,4%): visti il vantaggio e la forma di Vingegaard, riflettori puntati su Pogacar e gli altri nella corsa agli altri due gradini del podio.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

Cronaca

Il Napoli batte 2-0 il Cagliari ed è campione d’Italia

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NAPOLI (ITALPRESS) – Il Napoli è campione d’Italia per la quarta volta nella sua storia. I partenopei hanno chiuso la stagione vincendo 2-0 contro il Cagliari, decisive le reti di Scott McTominay e Romelu Lukaku che hanno permesso di mantenere una lunghezza di distanza sull’Inter: 82 punti conquistati dalla squadra di Antonio Conte grazie a 24 vittorie, 10 pareggi e soltanto 4 sconfitte. Il tecnico degli azzurri – squalificato, in panchina al suo posto il vice Stellini – ha schierato il 4-3-3 con McTominay e Anguissa a scortare Gilmour, in cabina di regia. Nicola si è affidato al solito 3-5-2, con Piccoli e Viola in attacco. I padroni di casa hanno alzato il ritmo sin dai primi istanti, è stato Raspadori ad avere la prima occasione per sbloccare la sfida. I partenopei hanno collezionato opportunità a ripetizione schiacciando gli ospiti nella propria metà campo: Lukaku è stato murato da Mina, Spinazzola non ha sfruttato una doppia occasione da dentro l’area di rigore. La gara è stata sbloccata da una giocata di Politano, il cross morbido è stato raccolto da McTominay che in mezza rovesciata ha superato Sherri. Nel secondo tempo i sardi hanno provato a dare un segnale, ma il Napoli ha subito raddoppiato grazie a Lukaku, lanciato in campo aperto da Rrahmani: il belga ha raccolto l’assist del compagno di squadra, dopo aver superato Mina è riuscito a mettere a segno il suo 14esimo gol stagionale. David Neres, entrato in campo da pochi minuti, ha avuto l’occasione per il 3-0, ma Sherri ha deviato in corner la conclusione dell’ex Benfica. Nei minuti finali la squadra di Conte ha provato a segnare la terza rete, ancora Neres in contropiede non è riuscito a sorprendere l’estremo difensore rossoblù. Al fischio finale è esplosa la festa sugli spalti e in città, a bordocampo anche il presidente Aurelio De Laurentiis, al suo secondo scudetto.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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Cronaca

L’Inter vince 2-0 a Como ma non basta per vincere lo scudetto

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COMO (ITALPRESS) – L’Inter chiude il campionato con una vittoria che però non basta portare a casa lo scudetto. Gli uomini guidati da Simone Inzaghi, nell’ultima giornata di Serie A 2024/2025, superano 2-0 il Como al Sinigaglia grazie alle reti di Stefan De Vrij e Joaquin Correa, ma devono accontentarsi del secondo posto in classica alle spalle del Napoli campione d’Italia, che in contemporanea regola il Cagliari per 2-0 al ‘Maradonà. Dopo appena due minuti i padroni di casa si rendono subito pericolosi con una conclusione sul primo palo di Van Der Brempt, ma Sommer non si fa sorprendere. Due minuti più tardi arriva la risposta dei nerazzurri con un tiro al volo di Darmian, su cui sono decisivi i salvataggi di Perrone e Reina. La squadra meneghina continua a spingere e al 20′ passa in vantaggio con il gol di Stefan De Vrij che, su assist dalla bandierina di Calhanoglu, realizza il colpo di testa vincente. Al 23′ Zalewski ci prova dalla distanza, ma non inquadra lo specchio della porta. Il Como cerca di reagire e al 26′ Douvikas cerca di impensierire Sommer con un colpo di testa, che però risulta troppo debole. Tre minuti dopo è Nico Paz ad andare alla conclusione, ma anche in questo caso manca la precisione. I lariani alzano il ritmo e al 35′ vanno vicini al pareggio con Van Der Brempt, sul cui tiro è provvidenziale l’intervento di Sommer. Al 37′ Reina salva i suoi in uscita su Taremi, ma al 45′ il portiere spagnolo commette fallo proprio sull’attaccante iraniano e viene espulso nella sua ultima partita in carriera. Si va a riposo sul parziale di 0-1. In apertura di ripresa l’Inter trova la rete del raddoppio con Joaquin Correa che, su assist di Taremi, salta Smolcic e deposita la sfera in fondo al sacco. Cesc Fabregas prova ad affidarsi ai cambi per scuotere i suoi, ma sono ancora i nerazzurri ad andare vicini al gol al 54’: Dimarco lascia partire il traversone per Taremi, che però arriva in ritardo e colpisce male il pallone. Considerando il momento del match, Simone Inzaghi decide di effettuare delle sostituzioni per risparmiare energie in vista della finale di Champions. Il più attivo tra i lariani è Cutrone che però, nonostante delle interessanti iniziative, non riesce mai ad impensierire seriamente Sommer. Gli ospiti, invece, si fanno vedere in avanti con Zalewski e Carlos Augusto, ma Butez si fa trovare pronto. Al termine dei tre minuti di recupero, i nerazzurri portano a casa un successo esterno per 2-0 al Sinigaglia. Con questo risultato l’Inter sale ad 81 punti, ma resta seconda e si vede sfuggire lo scudetto, mentre il Como chiude la stagione in decima posizione a quota 49. I nerazzurri potranno provare a riscattarsi nella finale di Champions League contro il Psg di sabato 31 marzo.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Un uomo si getta nella Darsena, condizioni disperate

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MILANO (ITALPRESS) – Questo pomeriggio, attorno alle 18,30 alla Darsena di Milano, una persona si è spogliata sul molo dal lato di via Vigevano e si è tuffata in acqua iniziando a nuotare. Gli astanti hanno immediatamente avvisato gli agenti sommozzatori della Polizia Locale di Milano, che erano all’altezza vicolo dei Lavandai, i quali giunti immediatamente sul posto hanno notato il soggetto incosciente in acqua e lo hanno estratto.

A prestare le prime cure sono stati i sommozzatori con ossigeno medicale e un medico spagnolo di passaggio in luogo. Intervenuto 118, il soggetto andava più volte in arresto cardiorespiratorio e veniva trasportato in codice rosso al Niguarda. Subito dopo il trasporto si è presentata agli agenti una donna italiana che si qualificava quale fidanzata del soggetto, un rumeno del 1967. Le condizioni dell’uomo sono disperate.

– Foto Ufficio stampa Polizia Locale di Milano –

(ITALPRESS)

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