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Cronaca

Calenda “Io voglio un patto repubblicano”

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ROMA (ITALPRESS) – “Io non so cosa vogliano fare Bonetti, Marattin e Rosato. Noi andiamo avanti nella costruzione di un’area che io chiamerei di responsabilità repubblicana, che si ispira alla prima parte della Costituzione e al metodo del governo Draghi. Ovviamente le porte sono aperte a chi vuole contribuire a questo lavoro, ma non facciamo campagna acquisti”. Così al Corriere della Sera il leader di Azione, Carlo Calenda.
“Sia la destra che la sinistra quando sono all’opposizione, ma, spesso, anche quando sono al governo – spiega -, sono faziose e ideologiche. E’ per questo che non riusciamo a risolvere un problema che sia uno in questo Paese. E’ una situazione che va superata, perciò propongo un patto repubblicano”.
“Io dico: siate faziosi su tutto se dovete, ma individuiamo tre aree, che sono il salario minimo, il Pnrr e il servizio sanitario nazionale, su cui discutere tra opposizioni e governo senza pregiudizi ideologici – sottolinea Calenda -. Se questo patto non funziona il Paese è destinato al disastro e ci ritroveremo a dover chiamare non Draghi, perchè non credo sia disponile, ma un’altra figura esterna alla politica che metta a posto le cose. In Italia siamo oramai all’eterno ritorno dell’uguale”.
Poi, in merito alla commissione Covid, dice “io penso che sia un’arma politica impropria. E’ del tutto evidente che è un’operazione della destra, e di Italia viva, per regolare i conti con Conte. Io, a differenza di Iv, ero all’opposizione di quel governo, che ho duramente criticato, ma non ha senso montare un circo mediatico che non porterà a nulla. Oggi la sanità è la grande emergenza nazionale con liste d’attesa infinite che costringono gli italiani a indebitarsi per curarsi a spese proprie. Invito Iv a lasciar perdere questa storia”. “Azione e Iv – aggiunge – sono due partiti separati che però su molte cose, penso, per esempio, alle proposte che abbiamo fatto sulle licenze dei taxi o sull’ azzeramento delle liste d’attesa nella sanità, continuano a lavorare insieme. Su altre cose la vediamo diversamente”. E sul salario minimo, “Meloni – commenta – ha aperto a un confronto. Bisogna lavorarci sopra in modo serio e responsabile e contemporaneamente ampliare ad altre aree questo metodo di lavoro”. “Prima della pausa estiva spero di incontrarla insieme alle altre opposizioni – dichiara -. Almeno così mi pare di aver capito dalla premier. E’ un incontro importante per cominciare a capire qual è la loro idea sui salari perchè su questo, come su altri temi, non sappiamo quali siano i piani del governo. Finalmente un confronto di merito, perchè qui continuiamo a parlare di argomenti che sono totalmente marginali rispetto alla vita delle persone”.
foto Agenzia Fotogramma
(ITALPRESS).

Cronaca

GRAVE 27ENNE INVESTITA SULLE STRISCE A PAVIA

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Una donna di 27 anni è stata investita questo pomeriggio mentre attraversava via Torretta a Pavia sulle strisce pedonali, all’altezza del supermercato: a travolgerla è stata una Opel guidata da un 72enne, proveniva dalla periferia e procedeva in direzione centro. Pare che l’autista non abbia visto la donna attraversare e l’abbia presa in pieno, caricandola prima sul parabrezza e poi scaraventandola sull’asfalto a diversi metri di distanza. Ora la 27enne è ricoverata in gravi condizioni, politraumatizzata, al Policlinico S. Matteo.

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Cronaca

PRIMO GIORNO DI LIBERTA’ PER IL SINDACO DI VIGEVANO CEFFA

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Il sindaco Andrea Ceffa, agli arresti domiciliari dal 28 novembre con l’accusa di corruzione, è tornato libero. Verso le 9.15 di stamane è arrivata la notifica da parte dei carabinieri dell’atto della gup Daniela Garlaschelli dell’atto di revoca degli arresti domiciliari per decorrenza dei termini è arrivata, e dunque da allora il sindaco di Vigevano può muoversi senza più vincoli. Andrea Ceffa, però, deve attendere ancora un passaggio formale per poter tornare a fare il sindaco di Vigevano: la prefettura deve revocare la sospensione dall’incarico che era scattata il 28 novembre, appena dopo l’arresto e la collocazione ai domiciliari.

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Cronaca

Metsola “La sicurezza dell’Ucraina è quella dell’Europa”

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ROMA (ITALPRESS) – “Sull’Ucraina dobbiamo continuare a essere in stretto coordinamento con gli Stati Uniti: quella della Russia è un’invasione illegale e ingiustificata, gli Stati membri dell’Unione europea sono sempre a fianco dell’Ucraina perchè la sua sicurezza è la sicurezza dell’Europa”. Così la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ospite a Cinque minuti su Rai1.

“I programmi che promuoviamo sono fondamentali, se una decisione come quella sul riarmo non tiene conto del Parlamento europeo non possiamo giustificarla davanti ai cittadini: prima dell’invasione russa per prendere una decisione ci volevano 9-10 mesi, ora solo poche settimane”, ha aggiunto Metsola.

Sulla discussione tariffaria in corso “siamo sempre stati chiari: non vogliamo una guerra sui dazi, non sarebbe buono per consumatori e imprese. L’alleanza tra Europa e Stati Uniti è tra le più antiche del mondo sul piano sia politico che economico. Stiamo lavorando per arrivare a un accordo strategico complessivo, dobbiamo essere chiari e onesti ma anche spingere per difendere i nostri consumatori e le nostre imprese”, ha concluso.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-

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