Cronaca
Samardzic illude l’Udinese, Dia salva la Salernitana
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2 anni fa-
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RedazioneSALERNO (ITALPRESS) – All’Arechi Salernitana e Udinese pareggiano 1-1 nel posticipo della seconda giornata di Serie A: succede tutto nella ripresa con Dia che risponde all’iniziale vantaggio di Samardzic. Partita per lunghi tratti dai ritmi bassi e con poche giocate di qualità: risultato giusto tra due squadre ancora in fase di rodaggio. Sousa conferma quasi in blocco la stessa formazione capace di pareggiare all’Olimpico contro la Roma, mentre Sottil rimpiazza il partente Beto (direzione Everton) col giovane Lucca. Torna titolare Samardzic dopo la turbolenta estate di mercato vissuta sull’asse Udine-Milano. Primo tempo a reti bianche a Salerno con l’Udinese che prova ad aggredire alta la squadra di casa nella sua metà campo; dall’altra parte, i granata mostrano una manovra lenta e macchinosa che non soddisfa affatto Sousa. L’unica chance degna di nota prodotta dai padroni di casa è il tiro a giro di Bohinen al 38′ di poco a lato. L’Udinese si dimostra più reattiva della Salernitana sulle seconde palle e sfiora la rete del vantaggio in due occasioni sul finale di tempo. Prima ci prova di testa Lucca al 45′ impegnando Ochoa; quest’ultimo, poi, nel recupero, vola verso l’incrocio ed evita il goffo autogol di Pirola. Prima frazione poco spettacolare e con occasioni degne di nota soltanto nei minuti finali. Dopo un avvio di secondo tempo blando, l’Udinese con una fiammata improvvisa sblocca il match. Al 57′ i due uomini più attesi della serata, Lucca e Samardzic, costruiscono la rete del 1-0: Kamara dall’esterno crossa per l’ex Ajax, la cui sponda viene raccolta dal serbo che incrocia la conclusione e batte Ochoa. La Salernitana sembra accusare il contraccolpo psicologico per il gol subito, ma, proprio in una delle rare occasioni in cui Dia e Candreva vengono innescati, i granata trovano il pareggio. Al 72′ Candreva imbuca in verticale per il senegalese, bravo a trafiggere Silvestri con un tiro rasoterra. Ottimo l’ingresso per la Salernitana del neoacquisto Martegani, vicino al gol del 2-1 all’80’ con un violento sinistro sul primo palo. Nel finale l’inerzia della partita sembra volgere in favore dei granata, ma l’Udinese resiste.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).
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Cronaca
Da Armani a Pomodoro, a Milano 14 nuovi iscritti al Famedio. Sala “Servono esempi”
Pubblicato
3 minuti fa-
2 Novembre 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – “Oggi, nel giorno in cui ognuno di noi ricorda le persone che hanno lasciato un segno indelebile nelle nostre vite, Milano tributa un sentito riconoscimento alle personalità illustri che con la loro attività e il loro impegno hanno fatto la differenza in numerosi campi, contribuendo al prestigio della città, e non solo. Oggi, il Pantheon di Milano si arricchisce di quattordici nomi, quelli di sei donne e di otto uomini”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala in occasione dell’iscrizione al Famedio di Giuseppina Antognini, Giorgio Armani, Adriana Asti, Gianni Berengo Gardin, Cesare Cavalleri, Rosita Jelmini Missoni, Zita Mosca Baldessari, Ernesto Pellegrini, Paolo Pillitteri, Arnaldo Pomodoro, Nicoletta Ramorino, Fausta Squatriti, Augusto Tognasso e Oliviero Toscani. “Milano è il punto di incontro delle storie di queste donne e di questi uomini. In alcuni casi è stata la città in cui sono nate o nati; in altri è stata la città d’elezione, in cui sono cresciuti, si sono formati, hanno nutrito ambizioni e affrontato sfide; senza dubbio, è stata la città che ha dato loro la possibilità e l’opportunità di diventare ciò che erano destinati a essere” ha aggiunto Sala.
“E gli ambiti in cui si sono distinti sono davvero molti: la moda (Armani e Jelmini Missoni), l’arte (Pomodoro), la fotografia (Berengo Gardin e Toscani), il design (Mosca Baldessari), il giornalismo (Cavalleri), il teatro e il cinema (Asti, Ramorino e Squatriti), la politica (Pillitteri), l’imprenditoria filantropica (Pellegrini), il mecenatismo (Antognini) e il valore civico (l’eroe di guerra Tognasso). I settori produttivi e culturali, nonché i sentimenti civici e civili, che li hanno visti eccellere da protagonisti, in vita, riflettono l’immagine di una Milano laboriosa, creativa, innovativa, internazionale, pragmatica e capace di profondo impegno sociale. Milano è la summa di queste doti, certamente grazie anche a personalità come quelle di coloro di cui da oggi si fregia il nostro Famedio” ha detto ancora Sala. “Oltre al ricordo, ciò che come comunità ci deve unire è la riconoscenza per quanto queste donne e uomini hanno realizzato: attraverso le loro scelte di vita, attraverso la loro dedizione al lavoro, attraverso il loro sguardo non banale sul mondo, mettendo a frutto inclinazioni, talento e spirito di sacrificio, hanno contribuito a plasmare l’identità di Milano, a renderla la città contemporanea, consapevole di sé e delle sfide del presente e del futuro, che tutti noi conosciamo e che il mondo tanto apprezza” ha detto ancora il sindaco.
“Viviamo un tempo complesso, dove l’odio e la prevaricazione rischiano di offuscare – in qualsiasi ambito (dalla politica internazionale alle relazioni personali quotidiane) – i valori positivi di libertà, pace, tolleranza e rispetto reciproco senza i quali nessuna comunità può dirsi veramente democratica. Servono quindi voci autorevoli, in grado di tramutare questi principi in azioni concrete. Servono esempi. I 14 nuovi iscritti al Famedio lo sono. Perché nei percorsi di vita che hanno affrontato hanno lasciato una traccia evidente di sé. Perché i traguardi che hanno raggiunto non hanno avuto solo impatto e valore nella loro sfera personale, ma sono diventati conquiste orgogliose di una città (se non addirittura dell’intero Paese o di un campo di attività). Perché i risultati da loro ottenuti sono diventati un’eredità di esperienze, di principi e valori da cui è doveroso trarre ispirazione” ha concluso Sala.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
Cina, prima staffetta transfrontaliera della torcia per i Giochi Nazionali
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38 minuti fa-
2 Novembre 2025di
Redazione
SHENZHEN (CINA) (ITALPRESS/XINHUA) – Domenica i Giochi Nazionali cinesi hanno celebrato una tappa storica con la prima staffetta della torcia transfrontaliera che si è svolta simultaneamente a Guangdong, Hong Kong e Macao, a una settimana dall’apertura dei Giochi.
Dopo la cerimonia di lancio nella città costiera meridionale di Shenzhen, la staffetta è partita da Hong Kong, Macao, Guangzhou e Shenzhen, quattro città chiave della Greater Bay Area.
Duecento tedofori provenienti da tutti i ceti sociali porteranno la fiamma, tra cui il fisico Xue Qikun e l’ex campione olimpico di tuffi Yang Jinghui.
La “fiamma sorgente” è stata estratta e accesa a settembre dal ghiaccio combustibile situato a oltre 1.500 metri sotto la superficie del Mar Cinese Meridionale.
Al termine della staffetta, le torce provenienti dalle quattro città convergeranno domenica a Guangzhou, presso il Guangdong Olympic Sports Center, dove verranno fuse in un’unica fiamma che accenderà il braciere principale durante la cerimonia di apertura della 15esima edizione dei Giochi Nazionali il 9 novembre.
Foto: Xinhua
(ITALPRESS).
Cronaca
L’Inter soffre ma passa a Verona, decide l’autogol di Frese al 94′
Pubblicato
38 minuti fa-
2 Novembre 2025di
Redazione
VERONA (ITALPRESS) – Un’autorete in pieno recupero permette all’Inter di portare via tre punti dal Bentegodi: la sfortunata deviazione di Frese, su cross di Barella, regala il secondo posto momentaneo ai nerazzurri di Chivu, stessi punti della Roma (in campo stasera con il Milan) e a -1 dal Napoli capolista. Nona vittoria nelle ultime 10 partite per l’Inter, che passa 2-1 contro un Hellas mai domo ma sfortunato. Nel primo tempo, botta e risposta tra Zielinski e Giovane.
Dopo appena 3′ l’ex Napoli, lanciato da Carlos Augusto, compie un perfetto inserimento e va vicino al gol, ma Montipò devia in calcio d’angolo. La compagine nerazzurra parte con il piede sull’acceleratore e al 7′ Lautaro crea una grande occasione con un delizioso pallonetto, sul quale è decisivo il salvataggio di Nelsson. I tempi sono maturi per il vantaggio degli ospiti, tant’è che al 16′ Piotr Zielinski realizza una splendida rete al volo su corner di Calhanoglu. L’Inter prova a cavalcare il momento positivo e al 25′ Bastoni, su cross di Luis Henrique, mette in difficoltà Montipò con un insidioso colpo di testa. La prima conclusione dell’Hellas Verona arriva alla mezz’ora con un’incornata di Frese, che però viene facilmente disinnescata da Sommer.
Superato il momento di difficoltà, gli uomini di Paolo Zanetti riescono ad agguantare il pareggio al 40′ grazie a Giovane che, su suggerimento di Orban, batte Sommer con un potente destro. In pieno recupero i gialloblù sfiorano addirittura il sorpasso con Orban, che colpisce un clamoroso palo; si va, dunque, a riposo sul parziale di 1-1.
Nella ripresa gli scaligeri tornano in campo con il giusto piglio per provare a riprendere da dove avevano lasciato, ma sono i nerazzurri ad andare più volte alla conclusione prima con Lautaro Martinez e poi con Calhanoglu. Chivu prova a scuotere i suoi attraverso delle sostituzioni e al 72′ il neo-entrato Esposito si fa subito vedere in attacco con un colpo di testa, che però termina alto sopra la traversa. Due minuti più tardi è Dimarco ad andare al tiro da posizione defilata, ma Montipò si oppone. All’84’ Barella va al cross per Lautaro Martinez, che la gira di testa, ma Bella-Kotchap devia in corner.
Nel finale l’Inter prova in ogni modo a portare a casa l’intera posta in palio, lamentandosi anche per un presunto fallo in area di rigore ai danni di Esposito, e alla fine riesce a tornare in vantaggio: sul cross dal limite dell’area di Barella, Frese fa un maldestro autogol che regala la vittoria per 1-2 agli ospiti al 94′. Inter seconda, a -1 da Conte, Verona resta terzultimo a quota 5.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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