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Cronaca

Conte “Meloni disperata, usa strumenti di distrazione di massa”

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ROMA (ITALPRESS) – “Le agenzie di stampa hanno battuto da pochi minuti le parole pronunciate dalla presidente Meloni nel Consiglio dei Ministri odierno. I propositi annunciati dalla premier sono preoccupanti: ha detto di voler continuare nel solco della scorsa manovra per assecondare la crescita del Paese e per proseguire nell’aiuto alle fasce più fragili della popolazione.
Quale realtà parallela vive Giorgia Meloni? In quale metaverso le sue politiche hanno favorito lo sviluppo delle imprese e arginato il disagio sociale delle famiglie in difficoltà? Siamo di fronte ad una ricostruzione curiosa se pensiamo ai favori elargiti a corrotti ed evasori, alla guerra che la maggioranza ha perpetrato con accanimento terapeutico contro i più deboli, contro il reddito di cittadinanza e contro un salario minimo per combattere il lavoro povero”. Lo afferma su Facebook il leader dei 5stelle Giuseppe Conte, commentando quanto dichiarato dal premier nel corso dell’odierno Consiglio dei Ministri.
“Per continuare in questa direzione nel segno dell’austerità e della ingiustizia sociale Meloni e la sua cricca hanno bisogno evidente di strumenti di distrazione di massa, di capri espiatori. La premier costruisce oggi il castello di carte con cui domani giustificherà agli italiani una manovra improntata agli zero virgola, senza nulla per lavoratori e imprese.
E’ questa l’unica plausibile ragione per cui oggi la Presidente Meloni è tornata sul passato muovendo ridicole accuse al Superbonus 110%, già spazzate via dal Rapporto annuale della Guardia di Finanza – uscito appena due mesi fa – e dal consigliere economico del ministro Giorgetti del Mef.
Giorgia Meloni ha omesso di riferire che la Guardia di Finanza ha accertato che dal novembre 2021 al giugno di quest’anno sono stati sequestrati crediti fiscali inesistenti legati al Superbonus per soli 360 milioni, ovvero solo lo 0,5% del valore totale dei crediti fiscali da Superbonus” ha aggiunto il leader pentastellato.
“Oggi abbiamo la certezza che Giorgia Meloni è disperata, al punto da dover imbastire una narrazione di comodo sulla manovra già negli ultimi giorni di un agosto che gli italiani ricorderanno per la speculazione governativa sul caro-benzina e per l’indifferenza governativa per il caro-vita. Ma la Presidente Meloni pensa davvero che gli italiani, a partire dai suoi stessi elettori, siano davvero così accecati? Questa è la dimostrazione plastica di un Governo allo sbando, pronto nuovamente a stringere la cinghia alle famiglie e alle imprese italiane. Troveranno sulla loro strada un Movimento determinato ad impedire questo nuovo giro di vite nel Paese” conclude Giuseppe Conte.

foto: Agenzia Fotogramma

(ITALPRESS).

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Cronaca

Cina, prima staffetta transfrontaliera della torcia per i Giochi Nazionali

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SHENZHEN (CINA) (ITALPRESS/XINHUA) – Domenica i Giochi Nazionali cinesi hanno celebrato una tappa storica con la prima staffetta della torcia transfrontaliera che si è svolta simultaneamente a Guangdong, Hong Kong e Macao, a una settimana dall’apertura dei Giochi.
Dopo la cerimonia di lancio nella città costiera meridionale di Shenzhen, la staffetta è partita da Hong Kong, Macao, Guangzhou e Shenzhen, quattro città chiave della Greater Bay Area.
Duecento tedofori provenienti da tutti i ceti sociali porteranno la fiamma, tra cui il fisico Xue Qikun e l’ex campione olimpico di tuffi Yang Jinghui.
La “fiamma sorgente” è stata estratta e accesa a settembre dal ghiaccio combustibile situato a oltre 1.500 metri sotto la superficie del Mar Cinese Meridionale.
Al termine della staffetta, le torce provenienti dalle quattro città convergeranno domenica a Guangzhou, presso il Guangdong Olympic Sports Center, dove verranno fuse in un’unica fiamma che accenderà il braciere principale durante la cerimonia di apertura della 15esima edizione dei Giochi Nazionali il 9 novembre.
Foto: Xinhua
(ITALPRESS).

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Cronaca

L’Inter soffre ma passa a Verona, decide l’autogol di Frese al 94′

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VERONA (ITALPRESS) – Un’autorete in pieno recupero permette all’Inter di portare via tre punti dal Bentegodi: la sfortunata deviazione di Frese, su cross di Barella, regala il secondo posto momentaneo ai nerazzurri di Chivu, stessi punti della Roma (in campo stasera con il Milan) e a -1 dal Napoli capolista. Nona vittoria nelle ultime 10 partite per l’Inter, che passa 2-1 contro un Hellas mai domo ma sfortunato. Nel primo tempo, botta e risposta tra Zielinski e Giovane.
Dopo appena 3′ l’ex Napoli, lanciato da Carlos Augusto, compie un perfetto inserimento e va vicino al gol, ma Montipò devia in calcio d’angolo. La compagine nerazzurra parte con il piede sull’acceleratore e al 7′ Lautaro crea una grande occasione con un delizioso pallonetto, sul quale è decisivo il salvataggio di Nelsson. I tempi sono maturi per il vantaggio degli ospiti, tant’è che al 16′ Piotr Zielinski realizza una splendida rete al volo su corner di Calhanoglu. L’Inter prova a cavalcare il momento positivo e al 25′ Bastoni, su cross di Luis Henrique, mette in difficoltà Montipò con un insidioso colpo di testa. La prima conclusione dell’Hellas Verona arriva alla mezz’ora con un’incornata di Frese, che però viene facilmente disinnescata da Sommer.
Superato il momento di difficoltà, gli uomini di Paolo Zanetti riescono ad agguantare il pareggio al 40′ grazie a Giovane che, su suggerimento di Orban, batte Sommer con un potente destro. In pieno recupero i gialloblù sfiorano addirittura il sorpasso con Orban, che colpisce un clamoroso palo; si va, dunque, a riposo sul parziale di 1-1.
Nella ripresa gli scaligeri tornano in campo con il giusto piglio per provare a riprendere da dove avevano lasciato, ma sono i nerazzurri ad andare più volte alla conclusione prima con Lautaro Martinez e poi con Calhanoglu. Chivu prova a scuotere i suoi attraverso delle sostituzioni e al 72′ il neo-entrato Esposito si fa subito vedere in attacco con un colpo di testa, che però termina alto sopra la traversa. Due minuti più tardi è Dimarco ad andare al tiro da posizione defilata, ma Montipò si oppone. All’84’ Barella va al cross per Lautaro Martinez, che la gira di testa, ma Bella-Kotchap devia in corner.
Nel finale l’Inter prova in ogni modo a portare a casa l’intera posta in palio, lamentandosi anche per un presunto fallo in area di rigore ai danni di Esposito, e alla fine riesce a tornare in vantaggio: sul cross dal limite dell’area di Barella, Frese fa un maldestro autogol che regala la vittoria per 1-2 agli ospiti al 94′. Inter seconda, a -1 da Conte, Verona resta terzultimo a quota 5.

– foto Image –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Buona la prima di Spalletti, la Juventus vince 2-1 a Cremona

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CREMONA (ITALPRESS) – Buona la prima per Luciano Spalletti sulla panchina della Juventus: i bianconeri battono in trasferta la Cremonese per 1-2 e trovano la seconda vittoria consecutiva in campionato. Nel giorno del 128esimo anniversario dalla fondazione del club, la Vecchia Signora torna a sorridere anche in classifica, dove si trova ora a quattro punti dal Napoli capolista, in attesa delle partite di domani. E’ sicuramente presto per parlare dell’impatto dell’ex ct dal punto di vista tattico, ma di sicuro quella vista questa sera è una Juve che, almeno nella prima ora, è stata attenta e dinamica, compatta e in cerca dei primi automatismi. A facilitare il compito è il gol dopo novanta secondi di Kostic, che viene “smarcato” da un tocco di Vandeputte sullo scarico di Openda e batte Audero da pochi passi. La Cremonese risente di questo colpo a freddo e soffre il pressing alto degli ospiti, che arrivano al tiro con Vlahovic e soprattutto con Locatelli, il cui tentativo dal limite finisce sul palo dopo la deviazione di Audero. I due centravanti bianconeri lavorano molto, anche se in fase realizzativa sono ancora imprecisi: ci prova anche Openda, ma senza centrare il bersaglio grosso. Gli uomini di Nicola tornano bene in campo nella ripresa, ma è la Juve a rendersi pericolosa. Prima, McKennie manca l’impatto col pallone dall’area piccola, poi Vlahovic in spaccata non arriva sul cross dello statunitense. E’ il preludio al raddoppio, che arriva al 68′: Conceicao mette in mezzo, Terracciano tocca senza liberare e Cambiaso insacca tutto solo. Il merito dei padroni di casa è quello di non mollare: Nicola dà un segnale importante inserendo Johnsen, e l’attaccante ripaga subito la fiducia: all’83’ è suo il lancio in profondità per Vardy, che con enorme esperienza tiene a distanza Gatti, scatta in velocità e incrocia battendo Di Gregorio. Non basta, perchè negli ultimi dieci minuti la Juventus resiste e mantiene il risultato fino al triplice fischio: si ferma a tre la striscia di risultati positivi dei lombardi, che rimangono a 14 punti.
– foto Image
(ITALPRESS).

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