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Cronaca

Andò “Chiesi a Mitterrand di Ustica ma lui non rispose”

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ROMA (ITALPRESS) – “Ogni volta che provavo a parlarne con il mio collega e compagno di partito francese, Pierre Joxe, col quale ero in ottimi rapporti, lui si ritraeva. Gli chiesi inutilmente più volte di essere informato sui movimenti della portaerei francese Clemenceau che operava nell’area dove si era verificata la strage”. Lo afferma in una intervista a La Repubblica, Salvo Andò, 78 anni, ex ministro della Difesa nel governo Amato, socialista, a proposito della strage di Ustica e dell’ipotesi di un missile.
“Hanno sempre opposto una resistenza passiva all’accertamento della verità, non prove a discolpa. Partecipai a un bilaterale, c’erano anche Giuliano Amato e Francois Mitterrand. Ustica non era all’ordine del giorno, in modo fermo e garbato posi la necessità di un’operazione trasparenza tra Paesi amici. Mitterrand? Non disse una parola, con l’aria del padreterno. Reiterai la mia richiesta alla fine dei lavori. Si mostrò infastidito. Amato mi fece cenno di lasciar perdere. Un muro di gomma. Agli americani e ai francesi dava fastidio il nostro rapporto amichevole con il regime libico”.
Andò si sofferma anche sul rapporto con gli americani: “Il magistrato Rosario Priore, mio amico da sempre, mi chiese aiuto per delle verifiche in America su alcuni reperti militari ritrovati nel Tirreno, forse di provenienza Usa. Durante un vertice Nato in Scozia ne parlai col sottosegretario di Stato Dick Cheney, chiedendogli di intercedere affinchè l’accertamento si svolgesse in un clima non ostile – spiega Andò – Al ritorno Priore mi disse che avevano trovato un ambiente accogliente”. Sulle recenti affermazioni di Giuliano Amato: “Parla adesso perchè ora ci sono le condizioni per esigere dalla Francia piena collaborazione. Macron darà una mano? Intanto la sua risposta non è stizzita, è costruttiva. Perchè Amato è intervenuto? A un certo punto della propria vita si ha l’urgenza di tornare sui propri passi, di ripensarli. Ustica è una grande tragedia nazionale. Ma siamo ancora in tempo per la verità”.

– foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Garante privacy blocca diffusione immagini autopsia Chiara Poggi

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ROMA (ITALPRESS) – Il Garante della privacy ha adottato, d’ufficio e in via d’urgenza, un provvedimento di blocco nei confronti di una persona che sta rendendo disponibile online, a pagamento, un video contenente le immagini dell’autopsia di Chiara Poggi. Con lo stesso provvedimento, l’Autorità avverte i media e i siti web che l’eventuale diffusione delle immagini risulterebbe illecita in quanto in contrasto con le Regole deontologiche dei giornalisti e la normativa privacy.
“Il Garante – si legge nella nota – invita dunque chiunque entri nella disponibilità di tali immagini, compresi i mezzi di informazione, ad astenersi dalla loro diffusione che – anche in considerazione della violenza esercitata nei confronti della vittima – lederebbe in modo gravissimo la sua dignità e quella dei suoi familiari. L’Autorità si riserva l’adozione di ulteriori provvedimenti anche di carattere sanzionatorio”.

– Foto: Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Scoperte irregolarità sul lavoro, 25 imprenditori denunciati nel Salento

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LECCE (ITALPRESS) – I Carabinieri di Lecce hanno scoperto gravi irregolarità nel settore agricolo, edile e dei pubblici esercizi, nei territori di Lecce, Gallipoli, Nardò, Copertino, Ugento, Otranto, Copertino, Veglie, Carmiano e Salice Salentino.
L’operazione ha portato alla denuncia di 25 imprenditori e alla contestazione di sanzioni amministrative per un totale di circa 60.000 euro, oltre ad ammende per un complessivo di
135.000 euro.
Il bilancio delle ispezioni include anche sei sospensioni di attività imprenditoriali, di cui quattro per gravi inadempienze in materia di salute e sicurezza, e due per aver occupato
lavoratori in nero. In totale, dieci lavoratori sono stati trovati senza contratto e senza le comunicazioni preventive al Centro per l’Impiego, evidenziando situazioni di grave illegalità. Tra le irregolarità più frequenti riscontrate figurano la mancata redazione e aggiornamento del documento di valutazione dei rischi specifici, l’assenza di formazione adeguata per i lavoratori, la mancanza di sorveglianza sanitaria e il mancato rispetto dei requisiti minimi di conformità degli ambienti di lavoro.
Sono stati adottati provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale con sanzioni amministrative di 2.500 euro ciascuna, oltre alle maxi sanzioni per il lavoro nero.
Complessivamente, le sanzioni elevate raggiungono circa 195.000 euro, a testimonianza dell’impegno costante nel contrastare le violazioni delle normative sulla tutela della salute e
sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.

– Foto: uffico stampa Carabinieri –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Maxi operazione contro l’immigrazione clandestina in 23 province / Video

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ROMA (ITALPRESS) – Vasta operazione di polizia, coordinata dal Servizio centrale operativo (SCO) per contrastare l’immigrazione clandestina, con particolare riguardo alle falsità documentali connesse alle procedure di ingresso disciplinate dal cosidetto decreto flussi.

L’operazione, realizzata con modalità ad “alto impatto”, ha visto coinvolte le Squadre mobili di Bari, Bologna, Cagliari, Caltanissetta, Caserta, Foggia, Massa Carrara, Matera, Milano, Monza Brianza, Piacenza, Prato, Ravenna, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Rieti, Savona, Taranto, Terni, Torino, Treviso, Vercelli e Vibo Valentia, con il supporto dei Reparti prevenzione crimine e degli Uffici Immigrazione delle Questure interessate. Controllati 1317 stranieri e 167 imprese, arrestati 9 stranieri ricercati per vari reati.

Nel corso dell’operazione è emerso che diversi gruppi criminali hanno sfruttato i tentativi di centinaia di stranieri di entrare in Italia, offrendo agli stessi di regolarizzarli, con ingenti profitti illeciti, tenendo presente che per ogni “pratica” gestita irregolarmente vengono richiesti compensi tra i 1.000 e i 5.000 euro.

Tra i modi operandi più diffusi si segnala la falsificazione di documenti, ad esempio allegando alle istanze di ingresso falsi contratti di lavoro o false attestazioni di soggiorno, oppure l’offerta di servizi di intermediazione illecita.

IL VIDEO DELL’OPERAZIONE

– Foto: da video Polizia –

(ITALPRESS).

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