Ieri, a margine dell’intervento di Von Der Leyen in plenaria al Parlamento Europeo di Strasburgo, l’eurodeputato della Lega Angelo Ciocca, membro sostituto della Commissione ITRE, è tornato a dire la sua con forza sul tema della transizione energetica: «Oggi Ursula Von der Leyen ha parlato di transizione Green e di una Ue da “mulino bianco”, lanciata verso un futuro migliore, verde ed ecosostenibile. Ma non ho sentito mezza parola sul prezzo che milioni di famiglie, lavoratori ed imprese dovranno pagare per raggiungere tali obiettivi, così ravvicinati da risultare impossibili da raggiungere nel breve termine. E non ho nemmeno sentito parlare del fallimento delle politiche Ue targate sinistra, che in questi anni hanno prodotto eurofollie in grado di arrecare solo danni in nome di una ideologia da salotto non rappresentativa della realtà e delle esigenze dei territori e dei cittadini. Ecco perché quest’oggi ho mostrato al Parlamento europeo tutta l’ipocrisia di una Ue che predica bene, ma razzola male. Una Ue che ignora che per l’approvvigionamento energetico di cui parla vengono sfruttati oltre 60 mila bambini nelle miniere di cobalto del Congo, come denunciato dall’ultimo rapporto di Unicef, con ripetute e sistematiche violazioni dei diritti umani di cui questa UE si riempie la bocca, a targhe alterne, quando più le fa comodo. Mi rifiuto di pensare che in nome dell’ambientalismo ci siamo messi nelle mani di Paesi che violano quegli stessi diritti di cui l’Ue parla, in maniera tanto buonista quanto ipocrita. Per la stessa ideologia green da salotto, ci siamo consegnati nelle mani di colossi come Cina ed India, oggi veri leader dell’inquinamento mondiale e prossime prime economie globali, mentre le nostre produzioni crollavano, il costo del denaro aumentava, il mattone si fermava e le previsioni economiche vedevano l’eurozona arrancare a causa di una inflazione dovuta dall’aumento dei beni energetici. Questa Ue abbia il coraggio di ammettere il proprio fallimento. Le elezioni europee del 2024 sono alle porte».
MILANO (ITALPRESS) – La Polizia di Stato ha arrestato il leader di una gang hacker rumena specializzata in attacchi ransomware, grazie a un’operazione congiunta con Francia e Romania. L’indagine, condotta dal Centro Cibernetico di Milano e coordinata dal Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza cibernetica ha portato, in pochi mesi, all’identificazione numerosi sospetti tutti di nazionalità rumena. Il GIP di Milano ha applicato la custodia cautelare in carcere al principale indagato: un 44enne, ritenuto altamente pericoloso.
Pronto Meteo è il servizio di meteorologia di Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24 in onda ogni giorno alle 19,30. Fornisce interessanti bollettini meteo per il fine settimana su Pavia e provincia e le province confinanti, visionabili anche sui nostri siti paviaunotv.it, lombardialive24 e sui nostri canali social. Ogni giorno, poi, ci sono aggiornamenti nelle Breaking News della sera e un sito dedicato alle previsioni, prontometeo.it, edito sempre da Agenzia CreativaMente.
NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – La serata magica di Cole Palmer regala al Chelsea la vittoria del primo Mondiale per Club col format a 32 squadre. Al MetLife Stadium di New York, sotto gli occhi di Donald Trump, i Blues battono in finale 3-0 un Psg irriconoscibile, lontano parente della squadra capace di travolgere il Real Madrid in semifinale e ancor prima l’Inter nell’ultimo atto della Champions League. Si chiude una stagione da incorniciare per Enzo Maresca che aggiunge un altro trofeo internazionale alla sua bacheca da allenatore dopo il trionfo in Conference. A Breslavia, nel 4-1 contro il Betis, furono Enzo Fernandez, Jackson, Sancho e Caicedo a decidere la finale. Stasera, a New York, sono Palmer e Joao Pedro a prendersi la scena. La doppietta del fantasista inglese è praticamente in fotocopia. Al 22′ Nuno Mendes (tra i migliori in stagione) sbaglia la lettura su un lancio di Sanchez e spalanca un’autostrada a Malo Gusto: Hakimi mura il tiro del francese, ma non l’assist per il mancino vincente di Palmer all’angolino. Dalla stessa zolla arriva anche il 2-0 al 29′, ma stavolta fa tutto il 23enne che si divora le praterie lasciate sulla destra, si accentra e batte per la seconda volta Donnarumma. Psg sotto shock, incapace di reagire e sotto di tre gol prima del duplice fischio. Merito di Joao Pedro che al 43′ sfrutta l’assist pregevole del solito Palmer e beffa il portiere italiano con un tocco sotto. La reazione del Psg nella ripresa è puntuale, ma Sanchez a mano aperta nega d’istinto a Dembele il gol che riaprirebbe tutto. Al 68′ è il Chelsea a sfiorare il poker: il neo entrato Delap guida il contropiede e calcia col destro a giro, ma Donnarumma sfodera tutta la sua bravura e devia il tiro in corner. Nel finale il Psg chiude in 10 uomini: Joao Neves tira i capelli a Cucurella all’86’ a palla lontana e riceve il rosso dell’arbitro Faghani dopo la chiamata del Var. Una finale senza storia, che si chiude nel peggior modo possibile per i campioni d’Europa con tanto di rissa, per fortuna sedata in tempo, in mezzo al campo che vede coinvolto anche l’allenatore dei parigini Luis Enrique. – Foto Ipa Agency – (ITALPRESS).
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