Cronaca
Al via a Milano i lavori del Campus Goccia a Bovisa
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2 anni fa-
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Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Non la classica cerimonia della posa della prima pietra. Il protagonista è stato un albero di tiglio dedicato a Federico Bucci, docente di storia dell’architettura presso il politecnico di Milano prima della sua morte avvenuta lo scorso 16 settembre a causa dei traumi ricevuti dopo essere stato investito da un SUV. Con questa cerimonia fortemente simbolica è stato sancito l’inizio dei lavori di riqualificazione e realizzazione della nuova area del campus di Milano Bovisa nel Parco dei Gasometri. La cerimonia è avvenuta alla presenza della rettrice del Politecnico Donatella Sciuto, del sindaco di Milano Giuseppe Sala, del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, del ministro per l’Università e la Ricerca Anna Maria Bernini e del senatore a vita Renzo Piano. E’ stato proprio il celebre architetto a spiegare la genesi del progetto, da attribuire in gran parte proprio al defunto docente del Politecnico. “Tutto iniziò quando Federico Bucci mi portò qui con una scusa, era il 20 dicembre 2021. Fui colpito da tre cose: la prima fu il bosco, la seconda la traccia della fabbrica e gli edifici”, ha raccontato sottolineando come in quell’istante gran parte del progetto fosse già ben visibile nella sua mente.
Un piano che non vuol solo dire un rafforzamento del Politecnico, ma una riqualificazione di un’intera area di Milano.
Su un’area di 32 ettari verranno realizzati 22 edifici in grado di ospitare aule, laboratori, alloggi per studenti (due residenze universitarie con 500 posti) e ambienti per permettere alle start-up di muovere i primi passi. Quindi un polo di innovazione che sarà aperto alla città grazie alla presenza di diverse scuole civiche e con un occhio di riguardo alla sostenibilità ambientale: verranno infatti piantati oltre 16mila alberi. Tutto il progetto costituisce un investimento da circa 50 milioni di euro, di cui 30 a carico del Politecnico e 20 della Regione.
Il Gasometro 1 sarà dedicato allo sport, su tre livelli troveranno spazio una piscina, un campo multi sport e un’area fitness. Il Gasometro 2 – Innovation Hub ospiterà un centro d’avanguardia dedicato all’innovazione, progettato per ospitare laboratori di ricerca all’avanguardia, e altre strutture destinate alla ricerca e all’insegnamento. In aggiunta, saranno forniti servizi tecnologici essenziali per garantire il funzionamento dei laboratori. L’obiettivo è completare i lavori entro il 2026.
“Nella realtà di Milano è difficile e sbagliato fare classifiche di valori. Ma le università a Milano sono un nostro valore sebbene siano nate tardi. Siamo ormai in una situazione che ci fa dire che la vita delle città si basa sulla forza delle nostre università”, ha commentato il sindaco Sala. Per il governatore Fontana il progetto del campus “rappresenta un nuovo modo di concepire la formazione universitaria, alla quale si affianca la vita quotidiana e lo sport. Con la sua realizzazione mettiamo in campo la sintesi perfetta delle nostre politiche: una nuova visione di sviluppo sostenibile, il potenziamento della ricerca e dell’innovazione, con la volontà di costruire una Lombardia del domani che sia una Smart Region in cui tutti i territori siano connessi e possano avere le condizioni per essere attrattivi e competitivi”. Fontana ha poi lanciato un auspicio per il futuro partendo proprio dalla nuova valorizzazione del campus di Bovisa: “questo vuole essere un ulteriore stimolo per la nostra regione a fare in modo che in questo territorio si inverta la drammatica situazione della fuga dei cervelli per fare in modo che i nostri giovani possano tornare e i cervelli stranieri possano venire nel nostro territorio”.
“Questo è un investimento sul futuro: qui c’è rigenerazione urbana, sostenibilità, innovazione e tanta inclusività”, ha dichiarato il ministro Bernini. “E’ un modo nuovo di vedere la città, è il futuro che diventa presente. Il tutto reso possibile grazie, soprattutto, alla immaginifica azione di Renzo Piano, che non finiremo mai di ringraziare a sufficienza per lo straordinario contributo di opere che ci ha donato, per la generosità con cui condivide sempre le sue idee e per l’attenzione vera, convinta e appassionata per i giovani”, ha aggiunto. “Da quartiere operaio ad area universitaria, Bovisa si candida a una terza dimensione, quella del Distretto di Innovazione. Un intervento significativo che segna il ritorno delle fabbriche bianche, quelle che investono in innovazione, in ricerca e in startup ad alto potenziale – ha sottolineato la rettrice Sciuto – Un progetto che, grazie al coinvolgimento delle istituzioni, segna per Milano e per la Lombardia un passo in avanti verso l’Europa”.
foto: xh7/Italpress
(ITALPRESS).
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Cronaca
“Salerno Luci d’Artista”, al via la ventesima edizione
Pubblicato
1 ora fa-
16 Dicembre 2025di
Redazione
SALERNO (ITALPRESS) – E’ stata inaugurata la XX edizione di “Salerno Luci d’Artista”, la manifestazione che dal 14 novembre 2025 al 1° febbraio 2026 trasforma Salerno in un percorso diffuso di light art, confermandosi come uno degli eventi culturali di maggiore rilievo del panorama nazionale.
Nel periodo compreso tra novembre 2025 e gennaio 2026, la città si presenta illuminata da oltre quaranta installazioni luminose, tra opere iconiche già apprezzate dal pubblico e nuove creazioni realizzate per questa edizione. Le scenografie urbane danno forma a un racconto visivo che coniuga arte contemporanea, spazio pubblico e partecipazione, grazie al contributo di artisti che utilizzano la luce come medium espressivo.
“Salerno Luci d’Artista” – XX edizione è un progetto della Città di Salerno, realizzato con il supporto della Regione Campania.
Il percorso coinvolge il Centro storico, Corso Vittorio Emanuele, la Villa Comunale, Piazza Flavio Gioia e numerosi altri luoghi della città, per un totale di oltre 40 installazioni luminose. L’itinerario è pensato per una fruizione semplice e continua, caratterizzata da architetture luminose di forte impatto scenografico e installazioni interattive. Tutti gli impianti adottano tecnologie LED a basso consumo e sistemi di programmazione intelligente, in linea con gli obiettivi di efficienza energetica e sostenibilità ambientale.
La progettazione artistica della XX edizione è stata affidata all’artista torinese Luca Pannoli, che ha fatto dello spazio pubblico e della luce un ambito privilegiato della propria ricerca.
Circa quindici opere luminose sono state realizzate come patrimonio permanente della Città di Salerno.
Hanno contribuito alla realizzazione del progetto gli artisti: Enrica Borghi, Enzo Caruso, Roberto Castaldo, Livio Ciccarelli, Nello Ferrigno, Eduardo Giannattasio, Luca Pannoli, Eliana Petrizzi e Sergio Vecchio.
“Nel tempo, Luci d’Artista si è affermata come un driver strategico per il turismo invernale del Sud Italia: impatto positivo sulla filiera ricettiva, sul commercio di prossimità e sull’indotto culturale. L’interesse del pubblico continua a crescere: l’edizione 2024 ha registrato circa 1.000.000 di visitatori, confermando la manifestazione come un asset consolidato per la promozione territoriale”, si legge in una nota.
Tutte le informazioni sulla manifestazione in corso sono disponibili sul sito www.salernolucidartista.eu e sulla pagina Instagram ufficiale @salernolucidartista_2025, dove vengono condivisi gli scatti e i momenti più rappresentativi dell’edizione.
– Foto ufficio stampa Salerno Luci d’Artista –
(ITALPRESS).
Cronaca
Truffe ad anziani, smantellata organizzazione con base a Napoli
Pubblicato
1 ora fa-
16 Dicembre 2025di
Redazione
NAPOLI (ITALPRESS) – I Carabinieri di Genova, nelle province di Napoli, Caserta, Benevento, Avellino, Palermo, Brescia, Pavia e Cosenza, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, nei confronti di 21 persone. Sono accusate associazione per delinquere finalizzata alle truffe in danno di anziani, ricettazione, riciclaggio e autoriciclaggio. Quindici sono stati arrestati, 2 sono agli arresti domiciliari e 4 sono stati sottoposti all’obbligo di dimora nel comune di residenza con l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Nel provvedimento cautelare sono stati contestati agli indagati complessivamente 33 truffe, di cui 27 consumate e 6 tentate, tra il maggio 2024 e il gennaio 2025, con profitti illeciti ancora in corso di quantificazione, ma che superano di gran lunga i 300.000 euro. Le truffe contestate sono state effettuate in Liguria (Genova e Chiavari), Lombardia (Voghera e Pavia), Veneto (Verona), Lazio (Roma e Latina), Campania (Ottaviano), Calabria (Cosenza, Lamezia Terme e Catanzaro) e Sicilia (Palermo e Monreale).
Nel corso dell’indagine, avviata nel maggio 2024, sono state arrestate in flagranza di reato 5 persone e denunciati altri 7 individui per truffa e tentata truffa aggravata, nonchè recuperati denaro e monili in oro sottratti alle vittime per un valore di circa 150.000 euro.
Da quanto emerso nel corso delle attività investigative, le truffe venivano eseguite sempre tramite figure ben definite: i “telefonisti”, incaricati di contattare le vittime, i “trasfertisti”, deputati a prelevare il denaro e i gioielli dalle vittime, e i “corrieri” a cui, in alcuni casi, pur non partecipando alle truffe, è stato affidato il trasporto dei proventi dei delitti a Napoli. Anche il modus operandi seguiva sempre lo stesso schema: le vittime venivano contattate telefonicamente da sedicenti appartenenti all’Arma dei Carabinieri o avvocati, i quali riferivano che un congiunto dell’anziana vittima, generalmente un figlio o un nipote, aveva provocato un incidente stradale in cui la controparte era rimasta gravemente ferita.
A quel punto, approfittando dello stato di agitazione ingenerato nel malcapitato con la falsa notizia, i truffatori gli facevano credere che, per evitare l’arresto del proprio parente, sarebbe stato necessario pagare immediatamente una “cauzione” per risarcire il ferito, spingendo la vittima a mettere a disposizione il denaro e i gioielli custoditi in casa che, entro un breve lasso di tempo, un incaricato avrebbe ritirato. Per evitare che la vittima avesse ripensamenti o chiedesse aiuto, il “telefonista” continuava ininterrottamente a intrattenerla al telefono, rimarcando la gravità dei fatti e il poco tempo disponibile per risolvere la situazione, fino a quando ilLe indagini hanno documentato come il gruppo criminale abbia organizzato nel dettaglio la realizzazione delle truffe, usando per le trasferte verso tutto il territorio nazionale autovetture a noleggio, nonchè sfruttando smartphone e utenze intestate a prestanomi per i contatti tra i sodali, i quali comunicavano tendenzialmente solo mediante social network o attraverso le più comuni applicazioni di messaggistica istantanea.
Nel periodo di indagine, inoltre, è emerso che il gruppo aveva a disposizione almeno un appartamento e un B&B, adibiti a “call center” a Napoli, in cui la coppia a capo dell’organizzazione si riuniva con i “telefonisti”.
Il sodalizio era ben radicato anche in Sicilia, dove due degli indagati operavano attivamente soprattutto nella provincia di Palermo, da dove inviavano il provento delle truffe a Napoli.
Il gruppo poteva contare anche sul supporto di almeno due orafi napoletani, che avevano il compito di valutare, smontare, acquistare o riciclare i gioielli provento dei delitti. In particolare, uno dei due professionisti è titolare di una gioielleria situata nel cuore del capoluogo campano, in zona “Spaccanapoli”, mentre l’altro è titolare di un laboratorio orafo abusivo, situato nel Borgo Orefici. L’indagine ha documentato anche che il denaro ricavato dall’attività illecita è stato investito sia nell’acquisto di un immobile, sia in un’agenzia di scommesse, ubicata nel quartiere San Giuseppe di Napoli, utilizzata per riciclare il denaro sporco.
Oltre alle misure cautelari personali sono stati eseguiti provvedimento di sequestro preventivo di: un laboratorio orafo abusivo, a Napoli nel Borgo Orefici;
un’abitazione ubicata nel quartiere di Napoli Poggioreale, acquistata con i proventi dei delitti; un’agenzia di scommesse nel quartiere San Giuseppe di Napoli; 3 autov ed un moto; la somma contante di euro 100.900, già sequestrata nel gennaio scorso in riscontro all’attività di indagini. Sono stati sequestrati, all’interno dell’abitazione di un’indagata, 120.000 euro in contanti, occultati all’interno di uno scaldabagno, nonchè all’interno dell’abitazione di un altro indagato altri 40.000 euro in contanti.
– Foto: da video Carabinieri
(ITALPRESS).
Il commento ai fatti del giorno in Lombardia: un focus quotidiano a cura di Emanuele Bottiroli, un esperimento multimediale allargato anche ai social, per essere sempre aggiornati su quanto avviene sul nostro territorio in tempo reale. Dal lunedì al venerdì alle 13 su Lombardia Live 24.
L’articolo Zona Lombardia – 16 dicembre 2025 proviene da Pavia Uno TV.

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