Seguici sui social

Cronaca

Manghi “In Italia va colmato il gap di competenze digitali”

Pubblicato

-

MILANO (ITALPRESS) – “I talenti e le competenze digitali sono insufficienti rispetto alla domanda delle imprese, nei prossimi 5 anni nel nostro Paese ci sarà un gap di quasi un milione di persone con competenze digitali di cui le imprese e la pubblica amministrazione hanno bisogno e che non riusciamo a trovare”. Lo ha detto Gianmatteo Manghi, amministratore delegato Cisco Italia, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress. “Noi ne formiamo 60mila all’anno” e “facciamo anche tanta formazione al nostro interno”, ma “non è sufficiente: bisogna fare molto di più”, spiega. Un altro punto importante è “un’organizzazione del lavoro più moderna, che sappia bilanciare le ambizioni e i doveri professionali con le esigenze personali e familiari, anche in base alla fase della propria vita: questa nuova organizzazione del lavoro per noi è importantissima”, in Cisco “utilizziamo la tecnologia per creare un buon bilanciamento fra queste esigenze e le persone di qualsiasi età lo apprezzano moltissimo”. Non si tratta “solo di migliorare la qualità della vita”, ma serve anche a “migliorare i risultati di business”.
Dopo il Covid, “è rimasta la consapevolezza che si può lavorare in modo diverso e che si può utilizzare il digitale per migliorare l’efficienza produttiva, la qualità della vita e la sostenibilità. Il digitale è diventato centrale per cambiare il mondo, non solo l’economia”, sottolinea. “Il lavoro del futuro è fare in modo che le persone continuino a lavorare in modo flessibile, ma si ritrovino anche in spazi di lavoro collaborativo, per costruire rapporti di fiducia e innovazione. E’ fondamentale che il digitale elimini barriere, aiuti a ottenere servizi in modo più semplice, anche più automatico, ma non elimini il rapporto umano fra le persone”.
In futuro “vogliamo continuare a guidare l’innovazione tecnologica e la trasformazione digitale nelle imprese, nella pubblica amministrazione e nella società, portando benefici in termini di crescita economica, ma anche di inclusione sociale e sostenibilità, considerando che ci sono in arrivo alcune sfide fondamentali. La prima è legata a una rivoluzione tecnologica che chiamiamo ‘Quantum’, che nei prossimi 5-7 anni avrà tre impatti fondamentali sulle reti, sui computer e sulla sicurezza: abbiamo le competenze e le tecnologie per aiutare l’impresa e la pubblica amministrazione a prepararsi a questa grande trasformazione”, che “comporterà anche dei benefici, cioè capacità computazionali e capacità di trasmissione dati incredibili”, spiega.
“La seconda sfida è la sostenibilità: vogliamo essere a impatto zero totale nel 2040” e “vogliamo anche aiutare i nostri clienti a diventare impatto zero, a usare le tecnologie digitali per consumare meno energia, meno prodotti, meno materie prime e meno emissioni. Il terzo punto è l’inclusione sociale – sottolinea Manghi -: tutte le aziende devono avere uno scopo, il nostro è dare vita a un futuro inclusivo per tutti, fare in modo che il digitale migliori la società e l’economia a beneficio di tutti. Questo è il nostro impegno”. Si sta diffondendo “sempre di più” un “nuovo capitalismo illuminato: il ruolo dell’impresa in senso tradizionale era generare ottimi risultati per gli azionisti, creare un ambiente di lavoro in cui le persone lavorano bene e ovviamente servire i clienti in modo eccellente. Ora c’è un quarto fondamentale scopo, che è quello di avere un impatto sociale positivo”. Se, come settore, “facciamo tutti insieme il nostro lavoro, possiamo dare un contributo fondamentale” per far diventare l’Italia “il miglior paese in Europa per crescita economica, sostenibilità e inclusione sociale”, conclude.

– foto Italpress –

(ITALPRESS).

Advertisement

Cronaca

Intesa Sanpaolo, alle Gallerie d’Italia “Chi sei, Napoli?” di JR

Pubblicato

-

NAPOLI (ITALPRESS) – Le Gallerie d’Italia portano a Napoli l’artista francese JR, tra i più importanti rappresentanti della scena artistica contemporanea, famoso in tutto il mondo per i suoi progetti che uniscono fotografia, arte pubblica e impegno sociale.
E’ stato presentato oggi alle Gallerie d’Italia in Via Toledo, museo di Intesa Sanpaolo a Napoli, il nuovo progetto ‘Chi sei, Napoli?’, ottavo capitolo delle della serie ‘Chronicles’, che dopo Clichy-Montfermeil (2017), San Francisco (2018), New York (2018), Miami (2022), Kyoto (2024), tre città americane (Dallas, Saint Louis e Washington DC) per un murale sul tema delle armi in America (2018), e quindici città di Cuba (2019) giunge nella città partenopea con la prima installazione di questo tipo in Italia, realizzata con il patrocinio del Comune di Napoli.
L’opera site-specific di JR verrà presentata oggi, alle 19 in Via Duomo, di fronte alla facciata della “Cattedrale di San Gennaro”, Duomo di Napoli, trasformata in un mosaico di volti locali, incarnando lo spirito comunitario, la resilienza, l’energia e l’anima polimorfa della città. L’inaugurazione dell’opera, aperta alla cittadinanza, si svolgerà alla presenza dell’artista, di Michele Coppola, Direttore Generale delle Gallerie d’Italia, del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, di Mons. Gennaro Matino, Vicario Generale Arcidiocesi di Napoli e di Padre Antonio Loffredo, Vicepresidente della Fondazione Napoli C’entro. La collaborazione dell’Arcidiocesi di Napoli, attraverso la Fondazione Napoli C’entro, è stata fondamentale per consentire la realizzazione dell’opera su un luogo sacro per la città, riconoscendo il valore sociale e simbolico del progetto di JR.
Nel settembre 2024, l’artista francese JR ha iniziato a Napoli un’esplorazione profonda dell’identità culturale complessa della città. In una settimana, dal 23 al 29 settembre, sono stati protagonisti i cittadini di sette quartieri, con set fotografici allestiti a Piazza Sanità, Piazza Dante, Fuorigrotta, Mergellina, San Giovanni a Teduccio, Piazza Cavour e Borgo di Sant’Antonio.
Durante questo periodo intenso, sono stati raccolti i ritratti e le storie di 606 napoletani provenienti da diversi background sociali e culturali, catturando così l’essenza di Napoli. Se il progetto fosse stato fatto una settimana prima o dopo, sarebbe stato completamente diverso. E’ fatto delle persone che erano lì, in quel momento.
Il risultato del lavoro di JR è un collage fotografico monumentale sulla facciata del Duomo e raccontato nella sua composizione in una mostra alle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo in via Toledo, dove si potrà rivivere anche il ‘dietro le quintè. In mostra verranno presentati anche tre murales della serie ‘Chronicles’, realizzata in Francia (Chroniques de Clichy-Montfermeil), a Cuba (Las Crònicas de Cuba) e in USA (The Gun Chronicles: A Story of America), per mostrare come l’arte di JR possa stimolare conversazioni creando un potente impatto visivo.
Napoli, con il suo carattere contrastante – raffinata e ruvida, poetica e caotica, sospesa tra mare e vulcano -, si è rivelata un luogo ideale per questa narrazione collettiva. Le donne e gli uomini che hanno partecipato al progetto – pizzaioli, vigili del fuoco, poliziotti, sacerdoti, scrittori, musicisti, turisti, nonne, studenti, e il sindaco stesso – hanno scelto come farsi rappresentare, e hanno raccontato la loro storia in italiano o in napoletano. I ritratti, realizzati tutti con la stessa luce, assegnano pari dignità a ogni persona coinvolta. Le registrazioni vocali sono disponibili sul sito jrchronicles.net.
JR ha un legame personale con Napoli e la sua cultura: il suo studio a Soho, New York, si trova a pochi isolati da Mulberry Street, cuore della comunità italiana e sede della Festa di San Gennaro. Nel 2014 ha realizzato “Unframed” sull’isola di Ellis, incollando immagini storiche di immigrati – molti dei quali napoletani – sull’ex ospedale dell’isola. Con il cortometraggio “Ellis”, interpretato da Robert De Niro, JR ha reso omaggio ai tanti che da Napoli sono partiti per cercare una nuova vita in America.
Attraverso ‘Chi sei, Napoli?’, JR invita ognuno a riflettere su come vorrebbe essere ricordato. L’opera, che unisce arte e partecipazione, passato e presente, intende stimolare nuove conversazioni, generare incontri inaspettati e restituire alla città un ritratto in cui ogni abitante possa riconoscersi.
“E’ stato straordinario tornare a lavorare con JR, artista e fotografo tra i più magnetici, conosciuti e seguiti, in un grande progetto di arte collettiva che dalle Gallerie d’Italia di via Toledo coinvolge tutta Napoli – ha detto Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo -. Un enorme e sorprendente affresco racconta sulla facciata del Duomo, nel luogo simbolo della città, le storie di centinaia di napoletani, dando forma spettacolare al dialogo continuo fra persone, strade, monumenti e arte che è una delle bellezze più inconfondibili di Napoli. JR usa la creatività come azione sociale e trasforma l’arte in una forza contagiosa capace di raggiungere e unire le persone. Chi sei, Napoli? sottolinea in modo evidente la funzione pubblica delle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo e rende l’impegno in cultura della più importante banca del Paese un collante tra istituzioni, realtà culturali e artisti, per dare vita a racconti ed esperienze uniche. Le cronache di Napoli sono la conferma del profondo legame tra le Gallerie d’Italia e la città, proprio in occasione del terzo anniversario dell’apertura del museo nel 2022”.
“Napoli è una delle città più interessanti d’Europa perchè la sua vita frenetica, la sua energia non si trovano in nessun altro posto. Per strada, ad esempio, nessuno rispetta il codice della strada, ma tutti si prendono cura l’uno dell’altro – ha detto JR -. La tecnologia non ha disconnesso le persone, che si chiedono aiuto a vicenda per strada. Viene da chiedersi per quanto tempo ancora potrà rimanere così. I napoletani sono molto orgogliosi della loro città e di accoglierci qui. Napoli è una città calda e accogliente, unica, anche in Italia, dove tutti sanno che c’è una verità in questa città che ogni altra città ha perso. Sono molto onorato di aver potuto creare ‘Le Cronache di Napolì qui e di presentarlo sul Duomo e alle Gallerie d’Italia”.
Per il Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ‘l’arte pubblica ha un grande valore per le città, culturale e sociale, che va ad arricchire il patrimonio artistico di Napoli già di per sè straordinaria. E così, anche i luoghi di culto possono, proprio attraverso l’arte pubblica, esprimere nuovi significati e diventare veicolo di messaggi collettivi estremamente evocativi. La facciata del Duomo di Napoli diventa, con il lavoro dell’artista francese JR, un caleidoscopio di umanità e rappresenta, verso l’esterno, le anime della città. I ritratti – tra cui anche io, ed è stata una bellissima esperienza prendervi parte – incontrano lo spazio urbano e lasciano un segno del lavoro svolto, contribuendo a delinearne l’identità, fatta di storie personali vere. Alle Gallerie d’Italia – ha sottolineato Manfredi – il racconto del progetto creerà ulteriori occasioni di incontro e di dialogo, in continuità con l’installazione site-specific. L’arte ha un grande valore sociale e l’unione di queste storie, molto diverse le une dalle altre, opera per ricomporre le differenze ed esprime due principi fondamentali: la coesistenza e la condivisione, tra passato, presente e futuro”.
Domenico Battaglia, Arcivescovo di Napoli, ha detto: “Sono felice che il sogno artistico di JR e del suo staff sulla facciata della nostra Cattedrale in questi giorni trovi compimento: la facciata del nostro Duomo grazie a questa iniziativa nei prossimi giorni non sarà solo una parete decorata, ma un respiro collettivo, un mosaico di umanità che ci ricorda che siamo un popolo in cammino, non un’istituzione che si guarda allo specchio. Perchè la Chiesa non è un edificio da custodire, ma una vita da condividere. E’ carne, voce, lacrime e speranza. E’ il popolo di Dio, fatto di donne e uomini concreti, con le mani sporche di quotidiano e il cuore rivolto al cielo. Questa opera ne è segno: volti che si affacciano sulla città come una benedizione, mani che si intrecciano come preghiere silenziose, occhi che parlano di futuro. Non nascondiamo le nostre fragilità, anzi le esponiamo, perchè crediamo che Dio non abiti la perfezione, ma l’amore. E il Figlio di Dio, facendosi uomo, ha preso proprio la nostra forma: quella umile e impastata di contraddizioni, come un presepe che racconta non la favola di una notte, ma il riscatto quotidiano di un popolo. E’ questo il volto della Chiesa che sogniamo: una casa aperta, una tenda piantata in mezzo alla gente, che non divide ma accoglie, che non giudica ma accompagna, che non impone ma serve. E se oggi questa facciata respira un’aria nuova, è perchè dietro ogni pietra ci sono storie vive – ha evidenziato -. E noi vogliamo continuare a camminare con la nostra gente, con la nostra città di Napoli, con il Vangelo tra le mani e la speranza nel cuorè. ‘Desidero ringraziare di cuore JR per aver condiviso con noi il suo sguardo e la sua arte, e tutti coloro che hanno reso possibile questa bellissima opera, sostenendola anche con generosità. Grazie a chi ha creduto che l’arte potesse diventare parola viva, ponte tra il cielo e la terra, specchio della dignità di ogni persona”, ha concluso.

– foto ufficio stampa Intesa Sanpaolo –
(ITALPRESS).

Leggi tutto

Cronaca

Arriva Respiro, dispositivo portatile che monitora la qualità dell’aria

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – Un dispositivo innovativo, portatile e intelligente, progettato per aiutare ogni cittadino a monitorare l’ambiente circostante e a prendere decisioni consapevoli in tempo reale, per spostarsi in città e scegliere i percorsi più sicuri per la propria salute. Si chiama Respiro (Real-time Environmental Sensing for Personal Intelligent Risk Optimization) ed è un dispositivo sviluppato dall’Università di Milano-Bicocca insieme a ROAD – Rome Advanced District, in collaborazione con XearPro srl.
Respiro non è solo un semplice sensore, ma è una vera e propria piattaforma alla portata di tutti. Rileva gli inquinanti atmosferici, tra cui CO2, monossido di carbonio, polveri sottili e ultrafini, oltre a temperatura, umidità e pressione atmosferica. Tutti i dati vengono georeferenziati in tempo reale, fornendo un quadro dettagliato della qualità dell’aria che circonda la persona che utilizza il dispositivo.
Il progetto è stato presentato questa mattina al Gazometro del quartiere Ostiense di Roma, sede del polo di ricerca tecnologica ROAD – Rome Advanced District, il soggetto rete per l’innovazione voluto da Eni, Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, Acea, Autostrade per l’Italia, Bridgestone, Cisco Italia e Nextchem, durante un evento aperto dagli interventi della rettrice dell’Università di Milano-Bicocca, Giovanna Iannantuoni, e del Presidente ROAD e Direttore Stakeholder Relations & Services di Eni, Claudio Granata, cui ha fatto seguito una tavola rotonda alla presenza dei ricercatori dell’Università Milano-Bicocca e ROAD.
Grazie alla sua struttura low-cost, compatta e indossabile, Respiro può essere agganciato a uno zaino, a una borsa o a una giacca. Tramite un monitoraggio in tempo reale e la localizzazione GPS, il suo schermo LED offre all’utente una visualizzazione istantanea dei parametri ambientali, mentre l’app dedicata, collegata via Bluetooth, avvisa con notifiche intelligenti quando l’aria che si respira in un luogo può rappresentare un rischio, ovvero fornisce dati utili ai ricercatori e ai cittadini attivi per le attività di monitoraggio diffuso in ottica “citizen science”.
Il progetto è legato alle attività scientifiche che i ricercatori dell’Ateneo milanese portano avanti in una delle piazze del capoluogo lombardo, sede di diversi dipartimenti di Milano-Bicocca (piazza della Scienza), e che sono coordinate dal Centro di Ricerca POLARIS dell’Università.
Tutto questo si associa a campagne di rilevamento che diversi volontari, studenti, tecnici e docenti dell’Ateneo Bicocca stanno realizzando grazie ai sensori smart portatili Respiro, per monitorare la qualità dell’aria all’interno del quartiere. Una parallela campagna di raccolta dati verrà realizzata anche a Roma, nel quartiere di Ostiense, grazie alla collaborazione dei partner ROAD, tra cui l’Università Roma Tre.
“In un mondo in cui la qualità dell’aria che respiriamo è sempre più al centro del dibattito politico, sociale e scientifico – afferma la rettrice dell’Università di Milano-Bicocca, Giovanna Iannantuoni – il nostro ateneo vuole fare la sua parte, proponendo un modello di rigenerazione di uno spazio come piazza della Scienza e promuovendo strumenti tecnologici all’avanguardia come Respiro. Il progetto della piazza sta continuando grazie alle azioni di monitoraggio dell’inquinamento e di studio e implementazione della biodiversità che coinvolgono la nostra comunità accademica. In questo contesto, il nuovo dispositivo che abbiamo presentato oggi, all’avanguardia e alla portata di tutti, è stato pensato per aiutare ogni cittadino a monitorare l’ambiente circostante e a muoversi più consapevolmente attraverso la città. Un vero e proprio alleato per la salute, la mobilità sostenibile e la citizen science”.
“Con Respiro e la collaborazione con l’Università Milano-Bicocca, abbiamo la prima messa a terra concreta delle attività avviate dal Rome Advanced District, a meno di due anni dalla sua nascita – afferma il Presidente di ROAD, Claudio Granata -. Il dispositivo sarà testato in modo simultaneo tra Milano e Roma, consentendo in questo modo di aumentare la base di dati a disposizione per l’analisi della qualità dell’aria. ROAD – soggetto rete promosso da Eni insieme a primarie società italiane e internazionali per realizzare nell’area del Gazometro di Roma un distretto di innovazione tecnologica – nasce esattamente con questo scopo: attivare collaborazioni di filiera tra dipartimenti di ricerca e sviluppo di soggetti privati e pubblici per i processi di trasformazione delle imprese, facilitare i policy makers nell’attività di abilitazione della transizione e promuovere lo sviluppo di nuove competenze”.
-foto spf/Italpress
(ITALPRESS).

Leggi tutto

Cronaca

Barilla e Fondazione Bullone, al via il progetto “Brigante in handbike”

Pubblicato

-

PARMA (ITALPRESS) – Prosegue la storica alleanza tra Barilla e Fondazione Bullone, nata dieci anni fa da un legame profondo tra i fratelli Barilla e Bill Niada, fondatore della non profit milanese che attraverso il coinvolgimento e l’inclusione lavorativa di ragazzi che hanno vissuto o vivono ancora il percorso della malattia, promuove la responsabilità sociale di individui, organizzazioni e aziende. Una sinergia che, nel tempo, ha trasformato l’incontro tra impresa e terzo settore in un percorso condiviso di responsabilità sociale, inclusione e valorizzazione del potenziale umano.
“La collaborazione – fortemente voluta da Luca Barilla, vicepresidente del Gruppo – si fonda su una visione comune: portare all’interno e all’esterno dell’azienda i valori umani trasmessi dal fondatore Pietro Barilla, intrecciandoli con le iniziative promosse da Fondazione Bullone. Un esempio concreto di contaminazione positiva tra mondo produttivo e impegno civile, che si traduce in progetti reali e duraturi”, si legge in una nota.
All’interno del progetto EGR di Barilla, sono attivi gruppi di volontari che operano su tematiche specifiche. Il gruppo EGR Thisability si occupa di inclusione e opportunità con persone che hanno varie forme di disabilità.
Barilla, in collaborazione con giovani giornalisti de “Il Bullone” – il mensile realizzato dalla Fondazione omonima – ha scelto di affidare il compito di raccontare con sensibilità e competenza, le iniziative dell’azienda attraverso una newsletter mensile. Proprio a loro che conoscono da vicino le sfide, le tematiche e l’impatto che queste esperienze hanno sulle proprie vite e su quelle degli altri. Esperienze che l’azienda incontra e aiuta mettendo a fattor comune i valori di Barilla e di Fondazione Bullone.
“Una redazione ad hoc di giornalisti della Fondazione, che riflettono, descrivono e creano una Newsletter mensile in cui trattano i temi della disabilità raccontati da un punto di vista proattivo e mai pietistico – prosegue la nota -. Descrivendo in modo autorevole e autorizzato ciò che l’impresa fa nelle sue tante attività sociali, portano punti di vista profondi e illuminanti. I ragazzi sono diventati totalmente autonomi nella concezione dei testi e delle illustrazioni incrementando passo dopo passo competenza e autostima e condividendo con i dipendenti Barilla relazioni umane che alimentano valori, rispetto e amicizia in un percorso di crescita reciproco”.
Un progetto pilota che segna un nuovo traguardo nel percorso verso l’accessibilità e l’inclusione. Barilla, in collaborazione con Fondazione Bullone, ha avviato, lo scorso anno, la sperimentazione del primo Kit di Comunicazione Inclusiva pensato per i visitatori dei suoi stabilimenti. “Si tratta di un’iniziativa del tutto inedita, nata dall’idea di offrire un’esperienza informativa accessibile e coinvolgente per persone con abilità differenti – sottolinea Barilla -. Il kit, ancora in fase sperimentale, è stato ideato e sviluppato dai B.Liver – i giovani della community di Fondazione Bullone – insieme agli studenti del Liceo Artistico Preziosissimo Sangue di Monza, all’interno di un articolato percorso di coprogettazione multidisciplinare”.
Hanno contribuito al progetto anche il collettivo di architetti Ghigos, con Barbara Di Prete e Davide Crippa, oltre a docenti e dottorandi del Politecnico di Milano e dell’Università Iuav di Venezia. L’obiettivo è chiaro: testare un nuovo modello di comunicazione capace di abbattere le barriere sensoriali e cognitive. Il kit si presenta come un oggetto tridimensionale, multimediale e multisensoriale, che integra contenuti audio, video e digitali, progettato per coinvolgere contemporaneamente persone con diverse abilità sensoriali e cognitive e superando i limiti dei supporti cartacei tradizionali. Il kit diventa così uno strumento capace di accogliere tutti, senza esclusioni, nei luoghi simbolo della produzione Barilla.
“CICATR/CI: l’arte di ripartire” è un’esperienza artistica e formativa ideata e realizzata da Fondazione Bullone per i team aziendali, con l’obiettivo di lavorare sulle fragilità proprie e del gruppo, favorendo la costruzione di legami autentici in ambito lavorativo. Attraverso un percorso che combina arte, condivisione e confronto, i partecipanti collaborano alla rielaborazione di due icone classiche, la Venere di Milo e il David di Michelangelo, per trasformare le fragilità in punti di forza e creare un simbolo concreto di unione, identità e orgoglio collettivo. Fondazione Bullone da sempre crede nell’importanza di supportate le imprese per restituire al lavoro il suo volto umano e promuove una prospettiva sulla società dove la trasformazione della fragilità è un valore. Fondazione Bullone e Barilla hanno anche creato, immediatamente dopo la pandemia, una statua raffigurante la Venere di Milo, dove un gruppo di dipendenti ha riflettuto insieme a Fondazione e l’artista Giuditta Ravalli, sulle cicatrici lasciate dal Covid-19 in un’ottica di condivisione di aiuti e valori messi in campo dall’azienda durante il lock down. E’ stato un percorso che ha visto nascere un’opera d’arte esposta alla Triennale di Milano ed ora negli uffici di Pedrignano del Gruppo.
Prenderà il via il 1° giugno il progetto “Il Brigante in Handbike”, l’ultima iniziativa promossa da Fondazione Bullone con il sostegno di Barilla in qualità di Main Partner. Protagonista dell’impresa è Salvatore Cristiano Misasi, giovane calabrese affetto fin dall’infanzia da tetraparesi spastica e membro attivo della community di Fondazione Bullone: i B.Liver. A bordo della sua handbike elettrica, Misasi percorrerà la Calabria da nord a sud, in un viaggio simbolico e reale che mira ad abbattere ogni ostacolo fisico e culturale legato alla disabilità. Il percorso si snoda in 12 tappe per altrettanti giorni, coprendo 545 chilometri da Laino Borgo a Reggio Calabria. L’impresa attraversa quattro parchi naturali – il Pollino, la Sila, le Serre e l’Aspromonte – affrontando un dislivello positivo di 10.240 metri e uno negativo di 10.510 metri. L’idea nasce quando Salvatore Cristiano scopre una brochure su un itinerario ciclabile lungo la dorsale calabrese. Così nasce “Il Brigante in Handbike”, un nome che omaggia le radici storiche e culturali della regione, un tempo terra di briganti e lupi.
“Barilla conferma il suo impegno concreto per l’inclusione sociale e la valorizzazione delle diversità, accompagnando Misasi lungo un percorso che è molto più di un’impresa sportiva: è un viaggio sociale che trasmette messaggio potente – conclude la nota -: la malattia non deve essere vissuta come un limite insormontabile, ma come un’esperienza che può trasformarsi in forza e consapevolezza. Un esempio concreto di come sia possibile cambiare prospettiva, abbattere pregiudizi e contribuire alla costruzione di una società più equa, sostenibile e inclusiva”.

– News in collaborazione con Barilla –
– Foto ufficio stampa Barilla –

(ITALPRESS).

Advertisement

Leggi tutto
Advertisement


Agenzia Creativamente Itinerari News Pronto Meteo
Casa e consumi by Altroconsumo

Primo piano

LombardiaLive24 by Agenzia Creativamente P. IVA 02607700180 COPYRIGHT © 2021-2025 ALL RIGHTS RESERVED: LOMBARDIALIVE24 BY AGENZIA CREATIVAMENTE.
Sito creato da Emanuele Bottiroli. © Tutti i diritti riservati. I nomi e i loghi delle testate giornalistiche edite da Agenzia CreativaMente Editore sono registrati presso il Tribunale di Pavia e la Camera di Commercio di Pavia. È vietato qualsiasi utilizzo, anche parziale, dei contenuti pubblicati, inclusi la memorizzazione, la riproduzione, la rielaborazione, la diffusione e la distribuzione degli stessi, su qualsiasi piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza preventiva autorizzazione scritta.