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Cronaca

Al Festival del Tortellino protagonista il Parmigiano Reggiano

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BOLOGNA (ITALPRESS) – Mercoledì 4 ottobre Bologna metterà in mostra il suo gioiello gastronomico per eccellenza: il tortellino. A Palazzo Re Enzo si svolgerà infatti l’XI edizione del Festival del Tortellino, durante la quale i migliori professionisti del gusto proporranno al pubblico 21 gustose ricette in cui il protagonista sarà il re della cucina emiliana, riconosciuto nel 2021 come De.Co. dal Comune di Bologna. Uno degli ingredienti irrinunciabili del tortellino è da sempre il Parmigiano Reggiano, la Dop icona del saper fare gastronomico italiano. Novità di questa XI edizione del Festival sarà inoltre il Palio del Parmigiano Reggiano di San Petronio, che vedrà la partecipazione del Consorzio del Parmigiano Reggiano con un concorso per premiare il miglior caseificio della provincia.
Durante l’evento verranno proposti assaggi di Parmigiano Reggiano stagionato 24 mesi dai 9 caseifici produttori della provincia di Bologna. Sono infatti presenti nella zona a sinistra del Reno 4 caseifici in montagna e 5 in pianura che producono annualmente circa 100.000 forme di Parmigiano Reggiano. Il migliore caseificio della provincia di Bologna verrà decretato nel seguente modo: tutti gli ospiti del Salone del Podestà potranno esprimere il proprio giudizio. Uno speciale premio sarà inoltre assegnato in base alla valutazione dei ristoratori dell’Associazione TOur-tlen, che riunisce chef bolognesi (e non) nata per dare nuovo sapore e slancio alla città partendo proprio dall’impegno dei professionisti del gusto. Infine, una giuria di esperti dell’associazione Assaggiatori Parmigiano Reggiano (APR) valuterà gli stessi campioni per darne un parere tecnico e decretare i migliori.
“Siamo felici di partecipare all’XI edizione del Festival del Tortellino – ha dichiarato Guglielmo Garagnani, vicepresidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano e presidente della Sezione di Bologna -. Le varietà con cui il re della cucina bolognese verrà proposto nelle 21 ricette ci permetteranno di celebrare i valori fondanti della nostra Dop. Il Parmigiano Reggiano è infatti un prodotto che nasce dalla storia della comunità che in una zona d’origine di appena 10.000 km2 è stata capace di creare un’icona del Made in Italy amata dai consumatori in tutto il mondo, ma unica e inimitabile proprio perchè inscindibilmente legata al suo territorio. Inoltre, l’estrema versatilità della nostra Dop le consente di conferire carattere non solo ai capisaldi della tradizione culinaria, ma anche ai grandi piatti dei maggiori chef internazionali. Infine, noi del Consorzio siamo convinti che i valori del Parmigiano Reggiano non siano solo la sostenibilità, la naturalità e l’artigianalità della lavorazione: ma anche la condivisione e la celebrazione dei momenti passati con la famiglia e gli amici”.

– foto ufficio stampa Parmigiano Reggiano –
(ITALPRESS).

Cronaca

Mattarella “La Strage di Capaci è una ferita tra le più profonde della nostra storia”

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ROMA (ITALPRESS) – “L’attacco feroce e sanguinario che la mafia compì trentatrè anni or sono a Capaci, e che ripetè poche settimane più tardi in via D’Amelio a Palermo, costituisce una ferita tra le più profonde della nostra storia repubblicana”. E’ quanto dichiara il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 33esimo anniversario della strage di Capaci.

“Il primo pensiero, commosso oggi come allora – aggiunge il Capo dello Stato -, va a chi perse la vita: Giovanni Falcone insieme a Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo, Vito Schifani. A loro è unito indissolubilmente il ricordo di Paolo Borsellino, di Emanuela Loi, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina. Servitori dello Stato, che la mafia uccise con eclatante violenza per piegare la comunità civile. Quelle tragedie generarono una riscossa della società e delle istituzioni. L’azione stragista svelò la minaccia alla libertà di ogni cittadino. Il contrasto alla mafia si intensificò fino a scardinare le posizioni di comando dell’organizzazione criminale. ‘La mafia, come ogni fatto umano, ha avuto un inizio ed avrà anche una finè: questo ripeteva Falcone, sollecitando coerenza e impegno educativo, spronando chiunque nella società a fare la propria parte insieme alle istituzioni, a ogni livello. La mafia ha subìto colpi pesantissimi, ma all’opera di sradicamento va data continuità, cogliendo le sue trasformazioni, i nuovi legami con attività economiche e finanziarie, le zone grigie che si formano dove l’impegno civico cede il passo all’indifferenza. Nella memoria viva di Falcone e Borsellino, il 23 maggio è diventata la Giornata della legalità, perchè occorre tenere sempre alta la vigilanza, coinvolgendo le nuove generazioni nella responsabilità di costruire un futuro libero da costrizioni criminali”, conclude il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

– foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Strage Capaci, Meloni “Governo sempre in prima linea contro la criminalità”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il 23 maggio è la Giornata della Legalità, in memoria delle vittime della mafia. Ricordiamo Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, gli agenti della scorta, tutti coloro che hanno sacrificato la vita per difendere i valori della legalità. E con loro, ogni vittima caduta per mano mafiosa. Il loro esempio e il loro ricordo continuano a guidare la nostra azione. Anche in loro nome, il Governo è e sarà sempre in prima linea nella lotta contro ogni forma di criminalità. Senza tregua, senza compromessi. Non dimentichiamo”. Lo scrive su X il presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

– Foto: Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

33 anni fa la strage di Capaci, a Palermo una giornata di memoria

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PALERMO (ITALPRESS) – Ricorre oggi il 33esimo anniversario della strage di Capaci. Il 23 maggio 1992 nella tremenda esplosione
vennero spazzate via le vite del giudice Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli agenti che li scortavano, Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo.
Da ormai trentatre anni il cinquantottesimo minuto dopo le 17 del 23 maggio non rappresenta mai un orario comune, uno di quelli che passano inosservati nel trambusto quotidiano. E’ invece, ogni anno, quel minuto che blocca il fiato, sospende i pensieri, dilata il tempo, infligge dolore e, alla fine, se ci si guarda attorno, restituisce speranza. Sono quei secondi che riportano alla mente le forti immagini di quanto accaduto alla stessa ora nel 1992: la strage di Capaci, quel tragico evento che
ha cambiato la storia del Paese. E non solo.
Oggi a Palermo sono diversi gli appuntamenti e le manifestazioni che serviranno a ricordare le vittime dell’attentato. Il clou sarà la cerimonia all’albero Falcone.
La Fondazione Falcone apre al pubblico il Museo del presente dedicato a Falcone e Borsellino, a Palazzo Jung. La giornata prenderà il via alle 9.30 con l’accoglienza delle autorità istituzionali, degli studenti e degli ospiti da parte dei vertici della Fondazione Falcone. Prevista la presenza, tra gli altri, del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e del ministro di Grazia e Giustizia Carlo Nordio.
Nel pomeriggio, alle 16, il sit-in davanti l’albero Falcone in via Notarbartolo dove alle 17 interverrà Maria Falcone, sorella del giudice e presidente della Fondazione Falcone. Alle 17.30 l’ex magistrato e presidente del Senato Piero Grasso leggerà i nomi delle vittime delle stragi di Capaci e via d’Amelio e alle 17.58, ora della strage, il trombettiere della polizia suonerà il silenzio.
Come sempre saranno coinvolti gli studenti “per continuare a costruire un futuro libero dalle mafie”. Tra le tante, alle 9, l’iniziativa “Tribunale chiama scuola” organizzata dall’Ordine degli Avvocati, dall’Associazione Nazionale Magistrati e dalla Rete per la Cultura Antimafia nella Scuola che prevede letture in memoria dei martiri di Capaci e la commemorazione solenne della strage.
Inoltre, il Ministero dell’Istruzione ha deciso di condividere con tutte le scuole italiane, la proiezione del docufilm “Falcone e Borsellino – Il fuoco della memoria”, realizzato dal Dipartimento DEMS dell’Università degli Studi di Palermo, all’interno del progetto “Officina UNIPA per la Legalità e il Contrasto alle Mafie”. E’ un viaggio corale che racconta le figure di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e Paolo Borsellino attraverso le voci di chi li ha amati, affiancati, seguiti. Familiari, colleghi, magistrati, giornalisti, docenti universitari e studenti costruiscono una narrazione plurale e profonda, capace di restituire umanità e impegno a chi ha pagato con la vita la scelta di servire lo Stato.
– foto Ipa agency –
(ITALPRESS).

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