Economia
Sicurezza sul lavoro, Mattarella incontra i leader di Cgil, Cisl e Uil
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2 anni fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto questa mattina al Quirinale i segretari generali della Cgil, Maurizio Landini, della Cisl, Luigi Sbarra, e della Uil, Pierpaolo Bombardieri.
L’incontro era stato chiesto dai segretari generali, il 13 settembre scorso, per illustrare le loro preoccupazioni e proposte sulla sicurezza e le morti sul lavoro.
“Esprimiamo tutta la nostra gratitudine al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per la costante attenzione ai temi della salute e sicurezza, della legalità, dell’occupazione e per mantenere sempre alta l’attenzione su un’emergenza nazionale, quella dei morti sul lavoro. Lo ringraziamo per le sue parole e i suoi ripetuti appelli contro il dramma degli incidenti e delle morti sul lavoro, che evidenziano l’assenza di azioni concrete da parte delle Istituzioni”, afferma il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.
“Troppe tragedie sul lavoro – aggiunge il leader della Cgil – sono determinate dalla volontà di abbassare i sistemi di sicurezza per accelerare i tempi e risparmiare. E se la legislazione in merito non è sufficiente, le norme approvate da questo Governo a modifica del codice dei contratti pubblici, che prevedono la reintroduzione dell’appalto a cascata, nonchè l’introduzione di ulteriore precarietà nei rapporti di lavoro, stanno peggiorando l’attuale condizione. Inoltre, continua a essere totalmente inadeguato l’investimento sulle funzioni ispettive, di prevenzione e riteniamo necessario istituire una Procura speciale nazionale”.
“Sulla salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori – prosegue Landini – condividiamo le preoccupazioni del Capo dello Stato, al quale abbiamo illustrato le proposte del sindacato contenute nella piattaforma unitaria e sulle quali ancora non abbiamo ottenuto nessuna risposta da parte del Governo”.
“E’ necessario – conclude il segretario generale della Cgil – che tutte le Istituzioni e le associazioni d’impresa mettano al primo posto l’obiettivo di azzerare infortuni e morti nei luoghi di lavoro. Anche per questo motivo il 7 di ottobre saremo in Piazza a San Giovanni”.
“E’ stato un incontro di assoluto valore, importante e significativo. Abbiamo rappresentato al presidente della Repubblica tutta la nostra gratitudine per la costante attenzione ai temi dell’occupazione e per i ripetuti appelli contro il dramma delle morti sul lavoro, dei tantissimi infortuni e malattie professionali che evidenziano l’assenza, perdurante da molti anni, di azioni concrete da parte delle Istituzioni e delle associazioni d’impresa”, sottolinea il leader della Cisl, Luigi Sbarra.
“Si tratta di una emergenza nazionale che va affrontata con una strategia unitaria e con opportuni provvedimenti straordinari. E’ necessario investire sul tema della garanzia della salute e della sicurezza in ogni luogo di lavoro attraverso la piena applicazione delle norme legislative e contrattuali, rafforzando l’esercito di ispettori e medici del lavoro, elevando la qualità del coordinamento tra soggetti, incrementando le pene per il lavoro irregolare, nero e grigio”, aggiunge.
Secondo Sbarra “occorre istituire un rating sociale d’impresa legato agli appalti e rilanciare gli investimenti su formazione e prevenzione; sviluppare nuove forme di partecipazione che diano ai delegati dei lavoratori maggiori poteri decisionali e di controllo. Troppe tragedie sono determinate dall’insufficienza di controlli ed ispezioni nelle aziende e dalla volontà di ridurre i sistemi di sicurezza per accelerare i tempi e risparmiare sul lavoro, anche attraverso gli appalti con il massimo ribasso. Al capo dello Stato, abbiamo consegnato e illustrato le proposte del sindacato contenute nella piattaforma unitaria. Diventa urgente sollecitare tutte le istituzioni a ogni livello , gli enti e le amministrazioni preposte ai controlli, il sistema delle imprese a mettere al primo posto l’obiettivo di azzerare infortuni e morti nei luoghi di lavoro anche promuovendo maggiore cultura partecipativa nelle aziende e una più fiere responsabilità sociale di impresa”.
“Occorre intervenire per rafforzare le misure sanzionatorie e allo stesso tempo sostenere un grande intervento su formazione e prevenzione a partire dalla scuola. Per finanziare una strategia nazionale di contrasto alle morti sul lavoro e agli infortuni, le risorse possono essere anche rinvenute dal tesoretto Inail collegato all’avanzo finanziario che ogni anno viene assorbito dalla contabilità dello Stato per coprire il debito pubblico. Sono risorse delle imprese e dei lavoratori che devono essere totalmente impegnate per migliorare rendite e protezione sociale e anche per investimenti, ricerca, prevenzione, assunzioni, maggiore presidio territoriale”, conclude Sbarra.
“Desideriamo ringraziare il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per aver dato riscontro alla lettera inviata nei giorni scorsi da Cgil, Cisl, Uil in merito alla tragedia delle morti sul lavoro, convocandoci questa mattina al Quirinale”, afferma Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della Uil. “A lui abbiamo rivolto l’apprezzamento per la sua attenzione al mondo del lavoro e ai temi della salute e sicurezza e per le sue continue sollecitazioni al rispetto della legalità e delle norme in materia – aggiunge -. Abbiamo espresso le nostre preoccupazioni, ma anche tutto il nostro dolore per le tantissime vittime e il nostro sdegno per la mancata applicazione delle regole di prevenzione, che viene riscontrata sistematicamente sia in occasione dei controlli sia, spesso, dopo gli infortuni”.
“Abbiamo reso partecipe il capo delle Stato delle nostre rivendicazioni unitarie volte a ottenere più ispettori e più ispezioni, a ridefinire le regole degli appalti, a favorire l’adozione di sistemi di prevenzione, a istituire una Procura speciale per questo tipo di reato e a inasprire le sanzioni amministrative e penali nei confronti delle aziende che, in nome del profitto, reiterano comportamenti in spregio alla sicurezza”,
sottolinea il leader della Uil.
“Tutti punti, questi, sui quali, allo stato attuale, non abbiamo ancora ricevuto risposte dal Governo. Il nostro obiettivo resta quello di ‘zero morti sul lavorò e, in quest’ottica, abbiamo condiviso in pieno i recenti richiami del presidente ad adoperarsi, tutti, per ottenere questo risultato. Il rispetto della vita e delle persone è per noi la priorità assoluta e per questo impegno sappiamo di poter contare sulla sensibilità del capo dello Stato e sulla sua opera di moral suasion. Ancora una volta, dunque, lo abbiamo ringraziato per ciò che ha fatto e per ciò che continuerà a fare anche su questo fronte, assicurandogli il sostegno della nostra azione sindacale”, conclude Bombardieri.
– Foto ufficio stampa Quirinale –
(ITALPRESS).
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Economia
Tajani “Sono contro l’extraprofitto, ma questo è il momento di parlare con il mondo bancario”
Pubblicato
11 ore fa-
4 Ottobre 2025di
Redazione
FIRENZE (ITALPRESS) – “Non esiste base giuridica per l’extraprofitto” ma “credo che nessuna banca non voglia parlare con la politica nel momento in cui c’è bisogno di rinforzare la manovra economica. L’abbiamo fatto l’anno scorso, l’impegno era per due anni, se c’è bisogno, però, io che sono un combattente anti-extraprofitto sono anche pronto a cercare di fare una mediazione”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani a margine del Festival nazionale dell’Economia civile a Firenze.
“Bisogna stare molto attenti quando si parla di tassazione delle banche – ha aggiunto Tajani -. Ho anche detto ai miei colleghi di governo che, in vista della manovra, questo è il momento di parlare con il mondo bancario. Se c’è bisogno di aiuto si può parlare: ma mai fare operazioni ex abrupto, perché questo spaventa il mercato, oltre a far danni se si generalizza”. “Abbiamo sventato due anni fa l’extraprofitto – ha sottolineato Tajani – perché poi si finiva per colpire le Bcc e le banche popolari, mentre c’erano danni minori per le banche più grandi: quindi bisogna stare sempre molto attenti quando si parla di banche, però credo che sia giusto parlare”.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Economia
DPFP, UPB “Scenario accettabile, ma stime esposte a molteplici rischi”
Pubblicato
2 giorni fa-
3 Ottobre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio dell’Ufficio parlamentare di bilancio (UPB) ha validato lo scorso 29 settembre le previsioni macroeconomiche tendenziali del Documento Programmatico di Finanza Pubblica (DPFP) 2025, a conclusione di una procedura di confronto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) nell’arco delle scorse settimane. Lo rende noto l’UPB che ha valutato lo scenario macroeconomico tendenziale del DFPF 2025 “complessivamente accettabile, sebbene in alcuni casi le previsioni si collochino sull’estremo superiore o appena oltre le stime del panel UPB”.
In particolare, “la crescita del PIL del QMT non eccede l’intervallo definito dal panel, salvo uno sforamento marginale (dello 0,1%) nel 2027; la previsione per il 2025 è in linea con quelle dell’UPB e del panel, mentre le differenze sugli anni successivi scontano le incertezze sull’accumulazione di capitale e l’instabilità del contesto internazionale; la crescita cumulata sull’ orizzonte 2025-28, pari al 2,7%, si colloca sull’estremo superiore delle stime del panel; la variazione del PIL nominale è accettabile nel complesso, situandosi sul livello superiore dell’intervallo definito dal panel in tutti gli anni tranne quello in corso, ma eccede lievemente le attese dell’UPB; l’incremento cumulato del PIL nominale tra il 2025 e il 2028, pari all’11,0%, è nel complesso coerente con l’intervallo delle stime del panel, sebbene leggermente più elevato. Tali stime “sono esposte a molteplici rischi, bilanciati nel breve termine ma prevalentemente orientati al ribasso nel medio termine, in gran parte riconducibili ai conflitti internazionali e alla dinamica degli investimenti”.
I principali fattori di rischio “sono individuabili in quattro ambiti: il protezionismo, le guerre e i piani di riarmo, fonti primarie di incertezza con effetti sull’economia di difficile quantificazione; la dinamica degli investimenti in costruzioni, dati i possibili effetti di concentrazione degli interventi finanziati dal programma NGEU nel prossimo anno, che potrebbero generare colli di bottiglia sul lato dell’offerta con conseguente freno alla crescita, cui si aggiungono attese incerte sugli investimenti residenziali; la volatilità dei mercati e le politiche monetarie, dove il fragile e instabile contesto internazionale rischia di ingenerare rapide reazioni avverse dei mercati finanziari, con effetti sull’economia italiana, caratterizzata da un elevato debito pubblico; il rischio climatico e ambientale, ormai fattore strutturale di vulnerabilità, poiché la crescente frequenza e intensità di eventi meteorologici estremi richiede risorse per la prevenzione e la gestione delle emergenze, con impatti sui prezzi e sulla capacità produttiva”, conclude l’UPB che procederà a valutare anche il quadro macroeconomico programmatico del DPFP, che incorpora gli effetti dell’aggiustamento di bilancio.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Economia
Mattarella “Ridisegnare i paradigmi tradizionali dell’economia”
Pubblicato
2 giorni fa-
3 Ottobre 2025di
Redazione
FIRENZE (ITALPRESS) – “Democrazia e mercato, come ci ricordano alcuni economisti, hanno in comune l’idea di eguaglianza e concorrono alla sua attuazione. Lo troviamo consacrato negli articoli della Costituzione, operanti per far sì che il potere di indirizzo sia effettivo anche in ambito economico e sociale per una democrazia sostanziale. Il bene comune non è infatti il bene pubblico di una maggioranza, ma interpella ogni cittadino, ogni famiglia, ogni impresa. Ecco perché ridisegnare i paradigmi tradizionali dell’economia, tanto più in tempi di crisi delle relazioni internazionali che pongono a rischio obiettivi, comuni all’intera umanità, di crescita e giustizia sociale, appare necessario per superare i conflitti sociali e per far fronte alle sfide globali odierne”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo messaggio di saluto al Festival dell’Economia civile in svolgimento a Firenze. “La partecipazione attiva civica svolge dunque un ruolo cruciale nell’adozione di politiche e misure capaci di unire al soddisfacimento delle esigenze di vita delle comunità la creazione di benefici intergenerazionali, per garantire i quali è indispensabile un atteggiamento che non sia di distruzione delle risorse del pianeta”, ha concluso Mattarella.
“IMPRESE FAMIGLIARI STRATEGICHE PER IL FUTURO”
“Le imprese familiari costituiscono un assetto produttivo diffuso e strategico nel tessuto economico italiano. Si tratta di un modello che sovente avverte ed esprime un acuto esercizio di responsabilità sociale nei confronti delle imprese amministrate, in grado di generare altresì esternalità positive nei territori e nella comunità coinvolti. Lo stile di fare ed essere impresa trova, nelle aziende familiari, un patrimonio di affinate competenze e di valori trasmessi di generazione in generazione, che arricchiscono il profilo etico della società civile, oltre a caratterizzarsi per garantire, sovente, continuità alla presenza di impianti produttivi, quindi capacità di innovazione, esperienze che rivestono un ruolo centrale nella crescita e nella competitività dell’economia nazionale”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato alla Presidente dell’AIDAF – Italian Family Business, Cristina Bombassei. “La riflessione che si impone nell’attuale contesto di turbolenza nei rapporti internazionali con le conseguenze derivanti alla libertà dei mercati e agli obiettivi di crescita dell’intera comunità internazionale, non potrà che beneficiare delle riflessioni del vostro XX Convegno Nazionale”, conclude Mattarella.
– Foto ufficio stampa Quirinale –
(ITALPRESS).

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