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Cronaca

Milano, svelato il mosaico che celebra la prima super modella nera

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MILANO (ITALPRESS) – Quarantaquattromila tessere in pasta di vetro, intagliate a mano, per celebrare la prima top model nera, Donyale Luna, nome d’arte di Peggy Anne Freeman. Un mosaico di 30 metri quadri, realizzato dall’azienda italiana Ston Srl, è stato inaugurato questa mattina su un muro esterno della Cittadella degli Archivi, il polo archivistico del Comune di Milano che raccoglie la storia della città dal 1802. L’opera si unisce al coro di testate, HBO, Vogue, Vanity Fair, L’Officiel, The New York Times, che stanno celebrando colei che fu fra le muse ispiratrici di Andy Warhol, Federico Fellini, Pier Paolo Pasolini e molti altri, a pochi giorni dalla prima mondiale del film a lei dedicato. L’idea di realizzare un mosaico a partire da uno scatto – che ritrae la modella a Milano nel 1974 – è stata di suo marito, Luigi Cazzaniga, fotografo e autore della foto, che si è ispirato ai nuovi mosaici che decorano le stazioni della metropolitana di New York. “E’ un grande onore per noi – commenta l’assessore ai Servizi civici Gaia Romani – rendere omaggio ad una figura ancora troppo poco nota nel nostro Paese. Una donna che ebbe il merito di segnare un cambiamento epocale nel mondo della moda, e non solo. Col suo fascino, così diverso e lontano rispetto alle biondissime modelle dell’epoca, ebbe la capacità di imporsi e imporre un nuovo modello. Anche se sono trascorsi sessant’anni, il messaggio che quest’opera può trasmettere è ancora attuale. Perciò ringrazio di cuore suo marito, il fotografo Cazzaniga, per averci dato la possibilità di ricordare e celebrare Donyale Luna in un luogo speciale della città, come la Cittadella”. “Io e mia figlia Dream Diamante – dichiara Luigi Cazzaniga – siamo entusiasti che il Comune di Milano ricordi Donyale, con cui ho vissuto a Milano e lavorato allo Studio Gozzano in viale Coni Zugna nei primi anni Settanta. Con lei lavoravamo al libro Lunaflylaby, poi rimasto in sospeso, passando nottate e nottate in camera oscura. Erano i giorni della contestazione e partecipammo anche ad alcune mobilitazioni universitarie alla Statale. Sono nato a Milano e per me e Donyale è un grande onore che Cittadella degli Archivi sia riuscita a ricordare il nostro lavoro per questa magnifica città”.(ITALPRESS).

Foto: Comune di Milano

Cronaca

Gli Stati Uniti voltano pagina, Trump a un passo dalla Casa Bianca

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ROMA (ITALPRESS) – Donald Trump tornerà per la seconda volta a guidare gli Stati Uniti. Il tanto atteso testa a testa non c’è stato, il tycoon ha confermato i successi negli Stati “ovvi”, ma è negli Swing States che la sua campagna elettorale aggressiva ha fatto particolarmente breccia. La proiezione di “Fox News” dà ormai per certa la vittoria del tycoon, per l’ufficialità basta pochissimo. Vinti North Carolina, Georgia e Pennsylvania (dove Harris aveva investito tanto), avanti negli altri Stati in bilico quando ormai si sono superate percentuali elevate e significative. L’America ha voltato pagina dopo il quadriennio Joe Biden. A metà notte (italiana) Elon Musk di dubbi non ne aveva già: significativo il tweet del proprietario di Tesla e di X: “Game, set and match”. I Repubblicani, dopo quattro anni, hanno conquistato la maggioranza al Senato e sono favoriti per la Camera, anche se il rischio (minimo) di un Congresso ancora “spaccato” c’è.
Grande entusiasmo a Palm Beach, Florida, musi lunghi a Washington, nel quartiere generale di Kamala Harris. Neanche la profezia di Barack Obama (“ci vorrà tempo prima dei risultati”) si è avverata, la vicepresidente “non parlerà ai sostenitori stasera, ma dovrebbe parlare domani”, ha detto il copresidente della sua campagna, Cedric Richmond, mentre continuavano ad arrivare risultati elettorali indigesti da tutto il paese. “Abbiamo ancora voti da contare”, ha detto. Delusione palpabile, in attesa degli esiti degli altri quattro “battleground States” (Wisconsin e Michigan oltre ad Arizona e Nevada) ma la sconfitta è ormai accertata. Democratici travolti da una valanga rossa. E Trump, seguito dal suo staff e dai suoi seguaci, è arrivato al Convention Center di Palm Beach per le prime parole da 47esimo presidente degli Stati Uniti d’America.
Nelle ore immediatamente precedenti alla chiusura dei primi seggi, in Indiana e Kentucky, Trump aveva denunciato via social “voci” secondo cui nelle operazioni di voto a Philadelphia ci sarebbero state “massicce frodi”. Una denuncia (poi estesa anche al Michigan) smentita seccamente dalla polizia locale, che alla Cnn ha fatto sapere di “non essere a conoscenza di ciò a cui Trump si riferisce”. Ha (ormai) vinto Trump anche nel voto popolare: supera Harris anche nei voti contati uno per uno, a sancire un trionfo più largo di qualsiasi previsione. Una valanga rossa, per l’appunto.

– foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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Cronaca

TG NEWS ITALPRESS – 5 NOVEMBRE 2024

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I fatti del giorno: Elezioni americane, seggi aperti in 32 stati – Meloni influenzata, incontro con i sindacati slitta al 12 Novembre – In Campania passa la legge per il terzo mandato, De Luca sfida Schlein – Il piano Ita-Lufthansa non è stato consegnato alla Ue – Treni, sciopero nazionale di 8 ore dopo accoltellamento capotreno – Il Papa a sorpresa a casa di Emma Bonino – Manovra, Bankitalia: l’economia fatica – La grande nautica italiana al Boat Show di Fort Lauderdale – Previsioni 3B Meteo 6 Novembre.

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Cronaca

Migranti, Salvini “Dev’essere normale espellere chi delinque”

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MILANO (ITALPRESS) – “Se stiamo all’ultimo caso è chiaro che questo disgraziato accoltellatore egiziano secondo qualche giudice non possiamo espellerlo perchè l’Egitto non è un Paese sicuro, quando ci vanno 15 milioni di turisti. Posso anche assumere 1.500 uomini e donne per la sicurezza sui treni, ma quando c’è qualche delinquente senza biglietto che aggredisce e accoltella dobbiamo anche poterlo rimandare a casa sua”.
Così il vice premier e ministro, a margine dell’inaugurazione di Eicma. “Una parte rilevante di queste aggressioni è imputabile ai cittadini stranieri non regolari, che un Paese normale dovrebbe poter espellere. I dati dicono che rispetto all’anno scorso, nei primi dieci mesi di quest’anno c’è un -19% di aggressioni, che sono sempre troppe”, ha aggiunto. “Facciamo ridere se non consideriamo sicuro un Paese” come l’Egitto “dove quasi un milione di italiani va in vacanza. Vorrei sapere se quel giudice prende il treno, l’autobus o la metropolitana, perchè a questo punto non possiamo più espellere nessuno. Se solo in Italia non possiamo espellere in Egitto o in Bangladesh è un problema. Il massimo sarebbe che l’accoltellatore egiziano scontasse la pena nel suo Paese e mi sembra che il ministro Nordio stia lavorando su questo. Il meglio sarebbe che andasse in carcere in Egitto”, ha concluso.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-

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