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Cronaca

Ristorazione collettiva settore strategico, giro d’affari da 4,5 mld

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REGGIO EMILIA (ITALPRESS) – Il mondo della ristorazione collettiva a raccolta durante il primo “Summit della Ristorazione Collettiva” che si è tenuto al centro ricerca e innovazione CIRFOOD DISTRICT a Reggio Emilia, un evento organizzato da CIRFOOD. Il settore, che fra mense scolastiche, aziendali e strutture sociosanitarie, impiega circa 100 mila persone, sta affrontando un momento critico a causa dell’aumento dei costi che dal 2022 si è fatto particolarmente sentire.
Secondo una stima, l’88% dei maggiori costi sostenuti non è stato recuperato: “Lo scopo di questo summit è quello di puntare i riflettori sul nostro settore, il giro d’affari è di 4 miliardi e mezzo e ogni giorno garantiamo a centinaia di migliaia di persone nutrizione e salute. Il nostro è un settore strategico”, ha detto Chiara Nasi, presidente di CIRFOOD, Cooperativa Italiana di Ristorazione presente in 167 Regioni, in Olanda e in Belgio che vanta 50 anni di storia. Poi ha continuato: “Come settore ci siamo fatti carico fino ad ora degli aumenti dei costi, ma ora va riconosciuto al nostro servizio il giusto prezzo e in quest’ottica chiediamo alle istituzioni di supportarci”.
Durante la mattinata di lavori si sono confrontati imprenditori del settore, tecnici e rappresentanti delle istituzioni. Ad animare il dibattito il tema del nuovo Codice Appalti: “Le imprese del nostro settore – ha spiegato Andrea Laguardia, direttore Legacoop Produzione e Servizi – nella maggior parte dei casi lavorano con la pubblica amministrazione, quindi in regime di appalti. I contratti con la P.A. non prevedono la revisione dei prezzi. L’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia ricade tutto sulle imprese. Chiediamo che, in questa fase di legge di bilancio, si inserisca una norma straordinaria per la revisione dei prezzi nei contratti con la P.A”.
A tenere banco sono state le parole qualità del servizio ed equilibrio contrattuale: “Aver inserito il concetto di equilibrio contrattuale nel Codice Appalti non era scontato – ha detto Giuseppe Busia, presidente ANAC, intervenuto in collegamento video all’evento – Il sistema di rinegoziazione dei prezzi ha dei limiti, ma ha fatto dei passi in avanti, c’è maggiore elasticità”.
Il primo “Summit della Ristorazione Collettiva” è stato anche l’occasione per presentare i dati di una ricerca condotta da Ipsos per l’Osservatorio CIRFOOD DISTRICT: “Generazione Z: il rapporto con il cibo e la ristorazione. Numeri e tendenze”. La ricerca, condotta nel giugno 2023, ha interessato 500 giovani fra i 16 e i 26 anni. Secondo i risultati i ragazzi prediligono alimenti semplici e italiani, oltre che prodotti in modo sostenibile. Nonostante le difficoltà nel mantenere un equilibrio fra alimentazione e salute (27% del campione), nel 73% dei casi i giovani sono soddisfatti del proprio peso, anche grazie all’attività sportiva. Gli alimenti irrinunciabili sono piazza (50%), pasta (42%), frutta fresca (42%). Nel 91% dei casi poi i ragazzi condividono la necessità di produrre il cibo in maniera sostenibile. Per quanto riguarda il consumo di pasti fuori casa, ciò rappresenta per loro un’occasione irrinunciabile di socialità, il 66% dei giovani infatti cena fuori almeno una volta a settimana.
I giovani rappresentano anche il futuro del settore della ristorazione collettiva, imprese e istituzioni ne sono consapevoli, ecco perchè una sessione della giornata è stata intitolata: “Il futuro del lavoro: nuove professionalità e valore della formazione”. “Il settore dà lavoro a circa 100mila persone – ha detto Luca Sartelli, HR and Organization Executive Director di CIRFOOD – più dell’80% sono donne. Le imprese hanno una percentuale di contratti a tempo indeterminato che supera il 90%. E’ un settore nel quale bisogna investire in formazione. Per attrarre i giovani è importante fare uno storytelling diverso. Troppo spesso il racconto dei media è quello di un settore dove il lavoro è sottopagato e dove si fa molta fatica. Invece ci sono imprese nella ristorazione come CIRFOOD che investono in piani di welfare e in piani di carriera”.

– foto ufficio stampa CIRFOOD –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Pandoro Gate, la Procura di Milano chiede un anno e 8 mesi per Chiara Ferragni

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MILANO (ITALPRESS) – La Procura di Milano ha chiesto un anno e 8 mesi di carcere per l’influencer Chiara Ferragni, nell’ambito dell’inchiesta per truffa aggravata che la vede imputata. La vicenda riguarda le sponsorizzazioni del “Pandoro Balocco Pink Christmas” nel 2022 e delle “Uova di Pasqua Chiara Ferragni” nel 2021 e nel 2022. Secondo i PM, l’influencer avrebbe ingannato follower e consumatori con operazioni benefiche dalle quali avrebbe tratto “un ingiusto profitto” stimato in 2 milioni e 225mila euro.

Oltre a Chiara Ferragni, sotto processo ci sono il suo ex braccio destro Fabio Maria Damato e il patron di Dolci Preziosi, Francesco Cannillo: per loro la Procura ha chiesto condanne pari rispettivamente a 1 anno e 8 mesi e 1 anno di carcere.

– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Schlein “Destra non imbattibile, partita delle politiche è apertissima”

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ROMA (ITALPRESS) – “Appare molto chiaro che questa destra non
solo non sia imbattibile. L’abbiamo battuta con risultati
importanti anche ieri e siamo pronti a sfidarla per il 2027, in
una partita che vede già adesso, dopo queste 13 regioni al voto,
le coalizioni sostanzialmente in parità. Vogliamo vincere e siamo
pronti ad andare al governo nel 2027″. Lo ha detto la segretaria
del Pd, Elly Schlein, in conferenza stampa al Nazareno.
“Il messaggio di ieri è chiaro: il Governo è contendibile, la partita verso le elezioni politiche è apertissima. Questo dicono i dati di questa tornata elettorale: una vittoria straordinaria di Antonio Decaro con 29 punti di distacco, una vittoria altrettanto straordinaria di Roberto Fico con 25 punti di distacco”, ha aggiunto, ringraziando “a nome di tutto il Partito Democratico tutte le forze della coalizione progressista che per la prima volta in vent’anni abbiamo riunito in tutte e sette le regioni che andavano al voto in questa tornata. Uno sforzo unitario importante che ha premiato”.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-

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Cronaca

Violenza di genere, da Verisure protezione grazie a formazione specializzata

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ROMA (ITALPRESS) – Contrastare la violenza di genere, in particolare quella che si consuma tra le mura domestiche, richiede un impegno sinergico tra istituzioni, terzo settore e attori privati. In questo contesto, Verisure, in collaborazione con l’associazione Differenza Donna, ha implementato un modello operativo avanzato volto a rafforzare la capacità di risposta alle situazioni di emergenza segnalate dalle vittime.
L’iniziativa si inserisce nel quadro dei dati preoccupanti emersi dalla quarta edizione dell’Osservatorio sulla Sicurezza della Casa Censis-Verisure, elaborato in collaborazione con il Servizio Analisi Criminale del Ministero dell’Interno.
Dal 2022, Verisure ha avviato un progetto strutturato di formazione specifica per le Guardie Giurate della propria Centrale Operativa, con l’obiettivo di riconoscere e gestire in modo adeguato le situazioni di violenza di genere. La formazione è stata progressivamente estesa a tutto il personale che opera in prima linea con i clienti, raggiungendo un totale di circa 340 professionisti formati.
Il modello operativo ha già dimostrato la sua efficacia. Tra il 2023 e luglio 2025, la Centrale Operativa ha gestito 38 casi di donne che hanno richiesto aiuto tramite il pulsante SOS del sistema d’allarme, segnalando situazioni di abuso. In ognuna di queste circostanze, la Centrale ha tempestivamente informato le Forze dell’Ordine e attivato la rete di assistenza specializzata per le vittime. Ogni intervento è stato condotto secondo un protocollo operativo dedicato, volto a garantire la sicurezza della persona e a fornire informazioni sui servizi e sui percorsi di assistenza disponibili, nel pieno rispetto dell’anonimato.
L’importanza di questo tipo di intervento è confermata dai risultati dell’Osservatorio Censis-Verisure, che sottolinea come la casa, pur essendo il luogo simbolo della sicurezza e dell’intimità, continui a rappresentare un contesto di rischio elevato per molte donne vittime di violenza.
Secondo l’Osservatorio, nel 2024 sono stati registrati 28.896 casi di maltrattamenti contro familiari e conviventi, con l’81% delle vittime rappresentato da donne. Questo dato segna un incremento del 14,4% rispetto al 2023 e del 38,6% negli ultimi cinque anni. La gravità del fenomeno è ulteriormente evidenziata dai 154 omicidi avvenuti in ambito familiare o affettivo nel 2024, con vittime femminili nel 65% dei casi. In 72 di questi episodi, l’autore è stato il partner o l’ex partner, e in tali contesti la percentuale di donne vittime sale all’86%.
Nell’ambito della violenza di genere, gli atti persecutori e lo stalking hanno raggiunto quota 20.289 denunce, registrando un aumento del 3,8% sull’anno precedente e del 26,3% rispetto al 2019; anche in questo ambito le donne costituiscono il 74% delle vittime. Le violenze sessuali denunciate sono state 6.831, in crescita del 9,6% rispetto al 2023 e del 39,9% sul quinquennio.
Il rapporto Censis-Verisure conferma che la violenza di genere si manifesta prevalentemente in ambito domestico e spesso da parte di persone con cui sussistono legami di fiducia. Nel 2024, il 79,4% delle 17.631 chiamate valide al numero antiviolenza 1522 ha riguardato episodi avvenuti tra le mura di casa, segnando un aumento dell’8,3% rispetto al 2023. Nel 54,3% dei casi, gli autori delle violenze sono parenti stretti: nel 31,1% il coniuge, nel 13,5% il convivente, nel 5,1% un figlio e nel 4,5% un genitore.
Questi dati evidenziano la complessità della violenza domestica, che si consuma in contesti caratterizzati da forti legami affettivi o di dipendenza economica, elementi che rendono più difficile denunciare o chiedere aiuto. Tali numeri, pur allarmanti, rappresentano solo la punta dell’iceberg, poichè molti episodi rimangono sommersi a causa di paura, vergogna o mancanza di strumenti adeguati.
Il modello operativo sviluppato da Verisure e Differenza Donna si inserisce in questo contesto come un contributo concreto e necessario alla rete di protezione, sottolineando l’importanza di un impegno congiunto per contrastare un fenomeno che richiede risposte sempre più mirate e tempestive.

– Foto ufficio stampa Verisure –
– News in collaborazione con Verisure –

(ITALPRESS).

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