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Cronaca

Edufin Index, Italia indietro su educazione finanziaria e assicurativa

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ROMA (ITALPRESS) – Alleanza Assicurazioni, Compagnia del Gruppo Generali, insieme a Fondazione Mario Gasbarri e con la collaborazione scientifica di SDA Bocconi, School of Management, presenta i risultati della seconda edizione di Edufin Index, l’Osservatorio sulla consapevolezza e sui comportamenti finanziari e assicurativi degli italiani, evento patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
L’Osservatorio, presentato a Roma e consultabile sul sito https://www.edufinindex.it mette in relazione le conoscenze finanziarie e assicurative degli italiani con il loro comportamento, evidenziando nel 2023 una maggiore crescita della sfera del ‘saperè rispetto a quella del ‘farè. La ricerca ha indagato le conoscenze finanziarie e assicurative della popolazione, su un campione di 3.700 intervistati, con un focus specifico sulla situazione di alcune categorie individuate nella precedente edizione, come ‘più fragilì sui temi edufin: donne, giovani e nuovi italiani.
Davide Passero, CEO di Alleanza Assicurazioni e Country Chief Marketing & Product Officer di Generali Italia ha dichiarato: ‘Con l’educazione finanziaria e assicurativa vogliamo contribuire a diffondere maggiore equità sociale e benessere. La seconda edizione di Edufin Index che presentiamo oggi certifica questa correlazione, confermando la necessità di intraprendere azioni concrete per migliorare il quadro complessivo che vede ancora una rilevante parte di popolazione al di sotto dei livelli di sufficienza. Interpretando la nostra responsabilità sociale d’impresa, come Alleanza siamo impegnati nello sviluppo del nostro Piano Nazionale di Educazione Finanziaria e Assicurativa, pilastro della nostra strategia di sostenibilità, che ha coinvolto oltre 300mila partecipanti in più di 3.500 eventi su tutto il territorio. Consapevoli di questo ruolo, vogliamo creare un ecosistema tra operatori privati, istituzioni e associazioni dei consumatori per rispondere alle differenti situazioni di fragilità finanziaria individuate dal nostro Rapporto, tra cui spiccano le donne, i giovani e i nuovi italianì.
Il livello medio di Edufin Index nel 2023 cresce leggermente (56 vs 55), ma servono ancora sforzi per raggiungere la soglia del 60 su 100, indicata come sufficienza. In particolare, resta ancora un 10% della popolazione in una condizione di analfabetismo finanziario e assicurativo.
Pur confermando la necessità di migliorare il livello di educazione finanziaria e assicurativa degli italiani, l’Osservatorio certifica che nel 2023 è aumentata del 7% la percentuale di popolazione che raggiunge la sufficienza, passando dal 34% del 2022 all’attuale 41%. Questo miglioramento è stato favorito dalla rilevanza data dai media a fattori di contesto e urgenza (scenario inflattivo, aumento dei tassi, crisi belliche etc.) unitamente agli sforzi di sistema da parte delle Istituzioni e delle aziende private per informare e promuovere l’educazione finanziaria e assicurativa.
La ricerca presenta un’Italia a 5 velocità nell’approccio al mondo finanziario e assicurativo, con una popolazione che si distingue per la varietà di caratteristiche non solo sociodemografiche, ma anche comportamentali, mettendo in luce la correlazione tra determinate attitudini e relativi cluster. Sono stati così identificati e descritti cinque macro-gruppi di italiani sulla base del loro crescente livello di Edufin Index: 1) fragili e disinteressati 2) insicuri ma fiduciosi 3) non curanti e fai da te 4) ottimisti e impavidi 5) colti e composti. Solo gli ultimi due gruppi superano il livello di sufficienza, in un arco d’analisi che da un lato mostra una condizione di fragilità e dall’altro è contrassegnato da un processo virtuoso di costante miglioramento. Nel dettaglio il rapporto mette in rilievo:
Il Gruppo 1) dei fragili e disinteressati ottiene il livello di Edufin Index più basso (41). E’ composto soprattutto da persone inoccupate o casalinghe/i, con reddito e istruzione bassi, molte donne, molti residenti al Sud e Isole e molti over 65. Rappresentano il 20% della popolazione, dimostrano poco interesse verso i temi finanziari e assicurativi, non si informano, non hanno risparmi e non sono coinvolti nella gestione del budget familiare. Si trovano in una situazione di significativa fragilità finanziaria, hanno elevata avversione al rischio e bassissima capacità di pensare e ragionare grazie ai concetti matematici (numeracy). Un circolo vizioso che non favorisce il miglioramento e l’emancipazione da questa condizione.
Il Gruppo 5) dei colti e composti ha il migliore livello di Edufin Index (69). Queste persone hanno un reddito medio/medio alto, sono residenti nel Nord Est, sono diplomati e laureati, in prevalenza dipendenti e coprono la fascia d’età 34-65 anni. Rappresentano il 13% della popolazione, sono protagonisti della propria gestione finanziaria e investono con il supporto degli esperti. Si caratterizzano per un’alta propensione a informarsi e per un senso di sicurezza verso le proprie capacità, beneficiando di un circolo virtuoso che consente loro di continuare a migliorarsi.
Nel quadro generale, l’Osservatorio evidenzia che permane rilevante il gender gap a livello di alfabetizzazione finanziaria assicurativa: il livello di Edufin Index delle donne arriva infatti a 54 (vs 59 uomini) e si rileva un’alta percentuale di donne (30%) che si trova in una condizione di fragilità finanziaria (vs 23% degli uomini). Anche in tema di gestione del budget familiare in autonomia, il divario rimane ampio: il 65% delle donne non è autonomo (vs 56% uomini). Il gender gap si registra già in famiglia, luogo che per il 25% dei 18-34enni dovrebbe essere fonte principale di alfabetizzazione finanziaria e assicurativa, ma che vede il 30% delle ragazze – rileva l’indagine – non parlarne mai tra le mura domestiche a fronte del 25% registrato tra i ragazzi. Il ridotto interesse verso l’argomento, la poca autonomia decisionale e la bassa propensione a informarsi sono i principali fattori che spiegano la minore alfabetizzazione finanziaria e assicurativa delle donne. L’insieme di questi fattori comportamentali incide in modo più consistente sul divario tra donne e uomini rispetto a quelli sociodemografici, di reddito e di istruzione. Questa disuguaglianza a livello di educazione finanziaria conferma un quadro più ampio di gender gap a livello Italia che evidenzia una minore partecipazione delle donne al mercato del lavoro e anche una disparità di retribuzione.
Secondo i risultati della ricerca, i giovani (18-34 anni) hanno un’alta propensione a informarsi, in quanto costantemente connessi al mondo digitale. Non dimostrano però particolare interesse ai temi finanziari e assicurativi, sono poco coinvolti nella gestione finanziaria familiare, anche se desidererebbero investire in autonomia. La ricerca conferma il ruolo centrale della famiglia dimostrando che i giovani che hanno un livello più elevato di Edufin Index provengono da contesti domestici con più alto livello di scolarità, discutono spesso di questi temi, svolgono o hanno svolto un lavoro part-time durante gli studi, sono economicamente indipendenti e decidono delle proprie spese.
Nell’Edufin Index 2023 i ‘Nuovi Italianì rappresentano circa il 9% della popolazione residente in Italia (dati Istat 2023) e nel 2023 rimane invariato e ampiamente sotto la sufficienza il livello di consapevolezza finanziaria e assicurativa (46) sul campione intervistato di circa 300 persone di tre principali comunità (filippina, rumena e sudamericana). E’ una parte di popolazione che, indica il rapporto, per il 60% tende a non risparmiare, a non investire e a non proteggersi. Quando decidono di investire, però, sono più propensi a chiedere il supporto di un professionista rispetto agli italiani (91% vs 80%). Tra coloro che pensano alla protezione assicurativa è l’RC Auto la polizza più comune, seguita dalla polizza infortuni. In generale, nei Nuovi Italiani il livello di alfabetizzazione finanziaria è più alto tra chi è maggiormente integrato e chi parla bene l’italiano (58).
Alleanza Assicurazioni è impegnata sul fronte di una mission: accrescere l’educazione finanziaria e assicurativa degli italiani, un ruolo sociale in linea con gli obiettivi dell’Agenda Onu al 2030.
Alleanza ha avviato dal 2020 un ‘Programma Nazionale di Educazione Finanziaria e Assicurativà, articolato in seminari gratuiti che in questi anni hanno registrato oltre 300 mila partecipanti a più di 3.500 eventi, suddivisi tra ‘Protection Day’, ‘Investment Day’ e ‘Previdenza Day’. L’impegno degli eventi sul territorio è stato amplificato con un piano editoriale social, radio e rubriche ad hoc raggiungendo, solo nel 2022, oltre 80 milioni di contatti.
Attenzione particolare è stata riservata all’alfabetizzazione finanziaria al femminile, coinvolgendo in prima linea le oltre 4.700 Consulenti assicurative della Rete di Alleanza. Il progetto ‘Donne che parlano alle Donnè le ha viste impegnate nella realizzazione di rubriche su tutti i canali on e off line, (radio, settimanali, podcast, incontri sul territorio), promuovendo i principali concetti di educazione finanziaria assicurativa applicati alla quotidianità. Inoltre, sono stati realizzati eventi educativi e masterclass, gli ‘Investment day al femminilè, per accrescere le competenze delle partecipanti sui temi finanziari.
Anche quest’anno, e per il quarto anno consecutivo, la Compagnia aderisce al ‘Mese dell’Educazione Finanziarià – organizzato dal Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria.

– Foto ufficio stampa Generali Italia –

(ITALPRESS).

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Pole di Leclerc in Ungheria, preceduti Piastri e Norris

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BUDAPEST (UNGHERIA) (ITALPRESS) – Strepitosa pole position di Charles Leclerc. Il pilota del Ferrari realizza un clamoroso 1’15″372 e conquista la prima casella sulla griglia di partenza del Gran Premio di Ungheria di Formula 1. Alle sue spalle le McLaren di Oscar Piastri a +0.026 e di Lando Norris a +0.41. Quarto tempo per la Mercedes di George Russell, mentre Max Verstappen (Red Bull) deve accontentarsi soltanto dell’ottava piazza. Ottima risposta dal parte delle Aston Martin che, dopo una stagione difficile, centrano la quinta e sesta posizione rispettivamente con Fernando Alonso e Lance Stroll. Completano la top tep Gabriel Bortoleto (Kick Sauber) settimo, Liam Lawson (Racing Bulls) nono e Isack Hadjar (Racing Bulls) decimo. L’altro ferrarista Lewis Hamilton partirà dalla 12esima posizione.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Logistica, F.lli Di Martino presenta il primo Bilancio di Sostenibilità

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CATANIA (ITALPRESS) – F.lli Di Martino, tra le realtà leader nel settore della logistica integrata e del trasporto intermodale nell’area euro-mediterranea, presenta il suo primo Bilancio di Sostenibilità, “redatto su base volontaria per consolidare un percorso fatto di trasparenza, innovazione e responsabilità sociale e ambientale”, si legge in una nota.
Fondata nel 1968, l’azienda “si distingue per l’offerta di servizi logistici ad alto valore aggiunto, con una rete che copre 12 sedi operative tra Italia ed estero e un fatturato 2024 di circa 200 milioni di euro – continua la nota -. Un’impresa ancora familiare con uno sguardo sempre più rivolto al futuro”.
“Questo primo Bilancio di Sostenibilità rappresenta “non” un punto di arrivo, ma l’inizio di un percorso strutturato di miglioramento continuo – afferma il Presidente del CdA, Mario Di Martino -. L’azienda intende proseguire su questa strada, integrando in modo sempre più profondo i principi della sostenibilità nelle proprie strategie ed operazioni quotidiane.
Riteniamo che la trasparenza e la responsabilità sociale siano la base di una impresa moderna e lungimirante”.
I risultati più rilevanti del 2024 tra sostenibilità ambientale, efficienza digitale, attenzione alle persone.
Transizione ecologica ed efficienza energetica. 35.000 tonnellate di CO2 risparmiate, grazie all’adozione massiva del trasporto intermodale (oltre il 90% delle merci movimentate); introduzione di veicoli LNG ed elettrici 100% per l’ultimo miglio urbano; 95% del parco mezzi composto da veicoli Euro VI o a gas naturale liquefatto; rinnovamento costante della flotta con veicoli a bassa rumorosità e ridotte emissioni (-15% CO2, -70% NOx).
Sviluppo fotovoltaico e autoproduzione energetica. Impianti fotovoltaici installati nei principali hub: oltre 100 kWp già operativi; +5% di energia autoprodotta rispetto al 2023; piano di espansione fino a 10 MW, con ulteriori 2 MW già previsti entro fine 2025.
Digitalizzazione dei processi e riduzione della carta. Utilizzo della piattaforma proprietaria Track&Link per il monitoraggio in tempo reale di spedizioni e veicoli; automazione logistica avanzata nei magazzini; archiviazione documentale elettronica e ottimizzazione dei flussi, per un minore impatto ambientale.
Le persone al centro. 263 dipendenti (+20 rispetto al 2023), di cui 89% con contratto a tempo indeterminato; +18% di under 30 nel team e 50 nuove assunzioni; family Day aziendale in 4 sedi, per rafforzare il senso di comunità e appartenenza; survey periodiche sul clima aziendale (85% di partecipazione) con indicatori positivi su benessere e crescita interna; implementazione del Manuale del Dipendente e nuovi percorsi formativi; impegno sul territorio e iniziative sociali; 12 iniziative benefiche a favore delle comunità locali; collaborazione costante con enti pubblici e stakeholder locali, con una visione condivisa di sviluppo sostenibile.
Abstract dei principali dati 2024. Circa 200 milioni euro di fatturato; 3.000 unità di carico intermodali; 250.000 m² di magazzini; 77.000 spedizioni intermodali; 95% del parco mezzi Euro VI o LNG; 10% del fatturato investito in R&S, innovazione e sostenibilità.
“Con questo documento, F.lli Di Martino lancia un messaggio chiaro: la sostenibilità è una leva strategica di crescita e un dovere verso le nuove generazioni – conclude la nota -. La roadmap aziendale per il futuro prevede ulteriori investimenti in mobilità elettrica, bio-carburanti, ricerca tecnologica e certificazioni ambientali. Un impegno concreto per costruire una logistica a misura di ambiente, persone e territorio”.

– news in collaborazione con F.lli Di Martino –
– foto ufficio stampa F.lli Di Martino –
(ITALPRESS).

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Pellacani bronzo mondiale individuale dai 3 metri, 3° podio a Singapore

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SINGAPORE (ITALPRESS) – Dopo il bronzo dal metro e lo storico trionfo nel sincro misto con Matteo Santoro, Chiara Pellacani si regala anche il bronzo individuale dal trampolino 3 metri ai Mondiali di Singapore. L’azzurra mette a referto il punteggio di 323.20 e precede la tedesca Lena Hentschel (321.60). Oro alla cinese Yiwen Chen (389.70), che chiude la finale davanti alla connazionale Jia Chen (356.40). Sesta posizione invece per l’australiana Maddison Keeney, che vede sfumare il podio: due punti di penalità per lei nell’ultima rotazione che porta solamente il punteggio di 44.20 per un totale di 310.60. Decimo posto invece per l’altra azzurra Elisa Pizzini con 280,80 punti. “Sono molto emozionata per questa medaglia, ci tenevo tantissimo. Dal quarto posto di Parigi me l’ero legata al dito e ho lavorato tanto. Ha un valore molto importante per me”, ha detto a Rai Sport Pellacani. Salire sul podio è “sempre la stessa emozione, non ci si fa l’abitudine. Vedere le due bandiere cinesi insieme a quella italiana è un’emozione indescrivibile”, ha aggiunto l’azzurra, che pensa già al futuro: “So qual è il lavoro da fare in vista delle Olimpiadi, sono pronta a farlo. Alla fine i risultati arrivano nel momento giusto, continuerò a lavorare fino al 2028 con lo stesso obiettivo”. Poi è il momento delle dediche: “Ribadisco che ci sono tante persone dietro questa medaglia, ringrazio le Fiamme Gialle che mi hanno sostenuto tantissimo in questo percorso, lasciandomi studiare e allenarmi negli Stati Uniti. E’ anche grazie a loro se sono qui. Poi la dedica va alla mia famiglia e al mio allenatore”. L’unico precedente di tre medaglie conquistate in un’unica edizione iridata risale a Kazan 2015 quando Tania Cagnotto vinse dal metro e conquistò i bronzi dai tre metri e nel trampolino 3 metri misto con Maicol Verzotto.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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