Cronaca
DOMENICA 26 NOVEMBRE RIAPRE IL TEATRO SOCIALE DI VOGHERA DOPO 37 ANNI, INTERVISTA A PAOLA GARLASCHELLI: “UNA SCELTA QUELLA DI UNA RIAPERTURA A SORPRESA, PER EMOZIONARE”
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1 anno fa-
di
Redazione
di Emanuele Bottiroli
La città di Voghera attende da 37 anni la riapertura del Teatro Sociale, il piccolo Teatro alla Scala di Milano. La data scelta per la storica “prima” dall’amministrazione comunale della sindaca Paola Garlaschelli è domenica 26 novembre. L’ultimo conto alla rovescia è cominciato e dd oggi è l’unico dato certo insieme al fatto che ci saranno due momenti: il primo rigorosamente su invito e riservato alle autorità alle 16.30, il secondo per i cittadini alle 20.30. Non si conoscono il programma di sala né i nomi degli artisti di alta caratura internazionale che si esibiranno sul palco. Nessuna iniziativa di comunicazione è stata attivata: nessun manifesto o locandina, nessuno spot. Nessun incontro pubblico negli ultimi mesi in città per preparare la comunità al momento più importante nella storia di Voghera dall’ultimo dopoguerra.
Sindaca Garlaschelli, perché tanto riserbo?
“E’ stata una scelta. Credo non si dovesse banalizzare un appuntamento tanto importante trattandolo come uno dei tanti con il solito comunicato e la solita locandina. Abbiamo voluto che il programma fosse una sorpresa per tutti, un’emozione dell’ultimo minuto, un regalo da scartare a Natale. Vogliamo che i cittadini si emozionino e sono certa che lo faranno perché abbiamo dedicato tanto lavoro a questa data che rimarrà nella storia. Teatro significa tornare a sorprendersi”.
Non si poteva dire prima qualcosa alla città?
“E cosa? Che il Sociale stava per riaprire? Chi non lo sa… vorrei che per una volta non si strumentalizzasse una scelta fatta solo per stupire i vogheresi, per dare alla riapertura l’enfasi che occorre. Il silenzio crea spesso più curiosità e attesa di un megafono. Al nostro teatro non serve un megafono, serve trasmettere magia… e vi assicuro che la magia ci sarà”.
Ma allora chi salirà su quel palcoscenico? Come fa il pubblico a non saperlo a pochi giorni dall’inaugurazione?
“Ribadisco. Sarà una sorpresa. Dico solo che varrà la pena di esserci e che sarà valsa la pena aspettare”.
Ma sono gli artisti che si esibiranno ad aver imposto il silenzio?
“No. E’ stata una nostra scelta per generare la massima aspettativa, ben sapendo che viviamo in un’epoca in cui spesso la comunicazione brucia tutto, a partire dall’emozione che può dare varcare la soglia, accomodarsi su una poltrona e provare un brivido quando si alza un sipario. E quello del Sociale che riapriremo dopo tempo immemore è un sipario di grande importanza”.
In città c’è però malumore per la riapertura in due momenti, il primo per le autorità e il secondo per i cittadini…
“Il numero di posti limitato ci ha imposto di fare una scelta per una questione di sicurezza, ma anche di galateo istituzionale. Quando si svolge la “prima” al Teatro alla Scala di Milano c’è sempre uno spazio riservato alle autorità. Il nostro teatro Sociale è una miniatura di quello milanese e siccome avremo ospiti provinciali, regionali e nazionali non potevamo per il numero di posti ridotto trovarci a escludere qualcuno. Sarà un evento che entrerà nella storia e dunque le istituzioni devono esserci tutte. Desidero che i nostri ospiti si ricordino tutti della rinascita culturale di Voghera che si compirà con la riapertura di domenica. Non significa non considerare i cittadini, che avranno il loro spazio dedicato, ma fare delle scelte sulla base della capienza di un edificio storico, nel rispetto delle normative”.
Ci sarà anche spazio alla beneficenza…
“Sì, l’incasso della serata sarà interamente devoluto al Comitato della Croce Rossa Italiana di Voghera per l’acquisto di un’ambulanza. I biglietti potranno essere acquistati presso la Biglietteria in via Emilia nelle giornate del 23 e 24 novembre, dalle 9.30 alle 13 e dalle 17 alle 20, mentre il 26 novembre la biglietteria sarà aperta dalle 10 alle 13”.
E il programma della nuova stagione del Teatro Sociale?
“Dopo l’evento inaugurale, il 2 dicembre, nel corso di un incontro con la cittadinanza e con la stampa, verrà svelato il cartellone della stagione. Sarà un ricco e di spessore internazionale per ridare a Voghera una centralità artistica nel panorama della cultura del nostro Paese”.
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Cronaca
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– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
RICORDO DI LUIGINO ALPAGO, PER TUTTI “LUIGINO STEREODISCO”
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24 Novembre 2024di
RedazioneSe ne è andato anche Luigino Alpago. Aveva 89 anni e un grande bagaglio di esperienza e di ingegno creativo. Per tutti, a Voghera e in Oltrepo, era “Luigino Stereodisco”. Quante generazioni sono passate da lì, da quel negozio di via Matteotti, nei pressi della stazione ferroviaria di Voghera, ormai chiuso dal 2019, dopo 57 anni di attività, ma ancora lì, con quell’insegna a dirci che quel luogo diventato ormai iconico non deve mai morire, anzi, sarebbe bello che l’amministrazione comunale pensasse di farne un museo della discografia in vinile e degli strumenti radiofonici d’epoca. Il sindaco Paola Garlaschelli, sul suo profilo social, ha ricordato Luigino per la sua passione e dedizione che hanno arricchito la comunità vogherese. E come non ricordare quante persone hanno appreso da lui le prime armi del mestiere come tecnici radiofonici a Radio Voghera. Lui, con la sua straordinaria semplicità e quella sua predisposizione al dialogo e alla collaborazione, sapeva confrontarsi con tutti, dai giovani ai meno giovani. Risuona ancora nella mente quello spot diventato ormai icona registrato con la voce inconfondibile del grande Peppino Malacalza, andato in onda per anni su Radio Voghera, “Luigino Stereodisco” gridava a gran voce. E noi subito a pensare a quel negozio dove siamo transitati chissà quante volte, soffermandoci a parlare del più e del meno con Luigino. L’ultima volta lo avevo intervistato proprio lì, per uno speciale in ricordo di altre due figure memorabili per Voghera, Beppe Buzzi e proprio “Pipei” Malacalza. Ora li immagino lassù in cielo insieme a programmare il prossimo varietà al Teatro alle Grazie e in onda anche su Radio Voghera, con il suo patron Gino Orsi, che ci ha lasciato qualche anno fa chiudendo per sempre la storia radiofonica locale in piazzale Marconi. Cara vecchia Voghera, quante persone straordinarie hai visto “andare avanti”…quanta storia culturale hanno lasciato alle giovani generazioni…non disperdiamola, mi raccomando!
I funerali di Luigino Alpago si svolgeranno Martedì 26 alle 10 nella chiesa dei Padri Barnabiti, partendo dalla Casa Funeraria Rossi di Voghera in via Barenghi 49, seguirà la tumulazione nel cimitero di Lungavilla, luogo di cui era nativo. S. Rosario Lunedì 25 alle 18,45 sempre nella chiesa dei Barnabiti. Alla famiglia Alpago le nostre più sentite condoglianze.
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