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Papa “La violenza contro le donne è una velenosa gramigna della società”

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Meloni “Nel 2023 il Sud è stato locomotiva d’Italia”

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ROMA (ITALPRESS) – “Noi abbiamo ancora tantissimi problemi da risolvere nelle Regioni del Sud, ma nel 2023 il Sud è stata la locomotiva d’Italia, che il Pil del Mezzogiorno è cresciuto dell’1,3% più di quanto non fosse la crescita della media italiana, che l’occupazione è cresciuta più di quanto non crescesse a livello nazionale, che è stato IL Sud a dare l’impulso all’export che ci ha portato per la prima volta ad essere la quarta Nazione esportatrice al mondo. Si può fare con un pò di incentivi, investimenti, infrastrutture, orgoglio”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a Cagliari, nel corso della cerimonia di firma dell’accordo per lo sviluppo e la coesione tra il governo e la Regione Sardegna.
-foto Agenzia Fotogramma-
(ITALPRESS).

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Politica

Cybersicurezza, Fontana “Rafforzare capacità risposta a nuove insidie”

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ROMA (ITALPRESS) – “Al termine dell’ultimo G7 dei Presidenti delle Camere basse a Verona avevo sottolineato l’importanza di questa iniziativa assunta dal Parlamento italiano. E avevo richiamato anche il ruolo della diplomazia parlamentare, che offre l’opportunità per promuovere il dialogo tra le istituzioni legislative e per rafforzare la cooperazione internazionale in materia di sicurezza. Nel corso dei lavori di questa Riunione potremo contare anche sul prezioso contributo di figure istituzionali provenienti da alcuni dei principali Paesi alleati dell’Italia. L’adozione di un approccio coordinato è coerente con la dimensione planetaria delle sfide che i servizi di intelligence sono chiamati ad affrontare”. Lo ha detto il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, nel suo intervento alla riunione delle Commissioni parlamentari di controllo sull’Intelligence dei Paesi del G7, a Montecitorio.
“Il contesto internazionale è infatti segnato da forti tensioni, con conseguenze dirette sotto il profilo geopolitico – ha sottolineato Fontana -. Oltre a seminare morte e distruzione, i conflitti in atto minacciano l’ordine mondiale, con evidenti conseguenze per la sicurezza collettiva. Le guerre che sono tornate a infiammare il nostro continente e il Medio Oriente sono causa di forte instabilità. Esse causano a loro volta crisi migratorie, violazione dei diritti umani, insicurezza alimentare ed energetica. Penso in particolar modo all’area del Mediterraneo e al continente africano”.
“La tutela degli interessi nazionali rende inoltre necessario il rafforzamento della nostra capacità di risposta contro nuove insidie. Mi riferisco in particolare alla sicurezza cibernetica, all’intelligenza artificiale e all’accresciuta vulnerabilità delle reti e dei sistemi informatici. Le crescenti interconnessioni tra sicurezza cibernetica, instabilità geopolitica e sistemi economici richiedono risposte integrate e all’avanguardia per proteggere la stabilità sociale ed economica da minacce sempre più sofisticate e complesse – ha proseguito il presidente della Camera -. Dal punto di vista economico-finanziario risulta essenziale assicurare il corretto funzionamento del sistema produttivo e la trasparenza dei flussi finanziari, per evitare che gruppi criminali possano infiltrarsi nel tessuto sociale ed economico del Paese. Di fronte a queste grandi sfide, i servizi di intelligence sono tenuti ad agire con efficienza e rapidità, basando la propria azione su stringenti vincoli di riservatezza. In una società democratica le attività degli apparati di sicurezza sono sottoposte a un rigoroso controllo parlamentare, chiamato a garantire che le stesse si svolgano nel rispetto della Costituzione e delle leggi”.
Per Fontana “i Parlamenti, custodi della sovranità popolare, hanno la responsabilità di garantire che le attività degli apparati di sicurezza siano sempre orientate alla tutela dei diritti fondamentali e degli interessi collettivi. La capacità dei Parlamenti di mantenere un dialogo costante e costruttivo con le altre istituzioni nazionali e internazionali è essenziale per affrontare in modo efficace le sfide comuni e rafforzare la fiducia dei cittadini nei meccanismi democratici”.
“Incontri come quello di oggi sono indispensabili per sviluppare una riflessione ampia e consentire uno scambio di esperienze e buone pratiche in un settore di rilevanza strategica. Sono certo che, grazie ai qualificati interventi dei relatori e ai successivi momenti di dibattito, emergeranno spunti e riflessioni utili – ha concluso il presidente della Camera -. Auspico, dunque, che il confronto di oggi, grazie al dialogo istituzionale tra le delegazioni, possa contribuire in concreto a rafforzare la sicurezza globale e a gettare le fondamenta di un futuro di pace. E’ nostra responsabilità continuare a lavorare insieme per costruire un futuro di speranza per le generazioni future”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Politica

Un italiano su due apprezza e condivide il nuovo codice della strada

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ROMA (ITALPRESS) – Nei giorni scorsi il Senato ha approvato in via definitiva la nuova riforma del Codice della Strada con l’introduzione di nuove norme e sanzioni che hanno acceso il dibattito pubblico e politico. Nel complesso, sulla base delle prima informazioni diffuse dai media, 1 italiano su 2 (il 50,4%) dichiara di apprezzare e condividere il nuovo codice della strada. Le nuove multe e sanzioni introdotte con questa riforma sono giudicate giuste per il 40,9% della popolazione, mentre 1 cittadino su 4 le ritiene troppo elevate e restrittive. Entrando nello specifico delle principali novità introdotte, le norme che raccolgono il maggior grado di condivisione (circa 3 italiani su 4) sono quelle legate all’utilizzo del cellulare alla guida, l’introduzione di targhe e assicurazioni per i monopattini, l’estensione delle limitazioni per i neopatentati e le sanzioni per il consumo di stupefacenti. Poco meno condivisa, invece, la scelta di aggravare i provvedimenti per chi guida in stato di ebrezza con l’inserimento di pene detentive e l’obbligo dell’utilizzo di sistemi alcolock che bloccano l’avviamento dell’auto in caso di tasso oltre i limiti. Infine, poco meno di 1 italiano su 2 condivide l’inasprimento delle multe legate al superamento dei limiti di velocità e sospensione della patente in caso di recidiva.

Dati Euromedia Research – Realizzato il 25/11/2024 con metodologia CATI/CAWI su un campione di 1.000 casi rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne

– foto Euromedia Research –
(ITALPRESS).

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