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Cronaca

INCHIESTA APPALTI TRUCCATI, CHIUSA LA SCUOLA DI SAN GENESIO. TERREMOTO POLITICO-GIUDIZIARIO IN PROVINCIA DI PAVIA. ASM PAVIA NELLA BUFERA, CAMPAGNE ELETTORALI IN CAMBIO DI LAVORI

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Nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti truccati è stata sequestrata questa mattina la scuola di San Genesio ed Uniti per timori sulla sicurezza: alunni a casa. L’ingegnere, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, diceva: «Sono nervoso perché penso che lì dentro ci sono bambini, non la sciura Maria di 90 anni che chi se ne frega poi». Sotto la lente di chi sta conducendo le indagini ci sono i lavori di adeguamento sismico alle scuole elementari che non sarebbero stati condotti a norma e regola. Ora gli studenti avranno probabilmente bisogno di una nuova sede per le lezioni.

Sono gli sviluppi di un’articolata inchiesta della Guardia di Finanza coordinata dalla Procura di Pavia ma anche un terremoto politico in provinciale di Pavia. Agli arresti sono finiti lunedi 27 novembre il presidente e il direttore generale di Asm Pavia e 16 sono gli indagati tra politici e titolari di incarichi pubblici. Il procuratore Fabio Napoleone e i pm Chiara Giuiusa, Alberto Palermo e Andrea Zanoncelli vogliono vederci chiaro. Al centro una serie di reati contro la pubblica amministrazione e turbative d’asta. Un «sistema» diffuso che avrebbe riguardato decine di appalti pubblici nel corso degli anni. Il tutto con la complicità di gruppi politici che avrebbero indirizzato ad aziende vicine la concessione dei lavori. Per ora sono stati arrestati il presidente di Asm Pavia, Manuel Elleboro, e il direttore generale, Giuseppe Maria Chirico. Provvedimento cautelare anche per una professionista, Nausica Donato, che ha svolto l’incarico di Rup del Comune di San Genesio e Uniti.

Le fiamme gialle hanno effettuato nelle prime ore di lunedì una quarantina di perquisizioni e acquisizioni documentali in studi professionali, società private e nelle sedi di alcuni enti pubblici. Una nota della procura di Pavia diffusa ieri metteva in luce che l’indagine «ha preso avvio all’inizio dell’anno, approfondendo notizie in merito a possibili reati in corso all’interno di Asm Pavia e si è ben presto estesa alla verifica della regolarità di svariate procedure di affidamento ad opera di diverse amministrazioni pavesi». Secondo i magistrati «le indagini hanno finora permesso di accertare l’indebita percezione, da parte di alcuni degli indagati, di denaro pubblico, destinato a fini privati, nonché numerose anomalie e irregolarità commesse nell’assegnazione di lavori e appalti per conto dell’amministrazione, utilizzando anche i fondi provenienti dal Pnrr».

Insieme ai vertici di Asm Pavia è finito ai domiciliari anche il professionista Gianluca Di Bartolo, che condivide con l’europarlamentare leghista Angelo Ciocca lo studio Civiling Lab Stp di San Genesio. L’europarlamentare al momento non è indagato e ieri ha spiegato di non conoscere nel dettaglio i contorni dell’inchiesta della procura di Pavia e ha precisato che con Di Bartolo non c’era una collaborazione professionale sugli stessi incarichi, ovvero che ognuno nella società agiva autonomamente su partite differenti.

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Da quanto emerso sin qui l’inchiesta, denominata «Clean», sarebbe partita all’inizio del 2023 grazie a un informatore che segnala distrazioni di soldi dalle casse di Asm. Una dipendente conferma quello che gli investigatori della Finanza, diretti dal colonnello Ugo Poggi, ascoltano nelle telefonate. Elisabetta Fedegari, componente del consiglio d’amministrazione di Asm Pavia, è in corsa per le regionali per Fratelli d’Italia. Un imprenditore, Dario Francolino, finanzia la sua campagna ma le spese verrebbero scaricate con presunti “finti incarichi” come la realizzazione di un video su Asm con la complicità del presidente. Elleboro viene definito dalla sua direttrice generale come «Fido, il cane di famiglia di casa Fedegari». Per questa vicenda il gip non concede la misura cautelare ma parla di «sconcertanti condotte gestionali».

La vicenda della scuola di San Genesio ruota intorno ai lavori concessi alla ditta Majorino di Ribera (AG). Vengono estromesse le imprese vincitrici. «Gliela abbiamo fatta vincere noi», dice intercettato Di Bartolo. La ditta non ha la certificazione antimafia. Il costruttore Biagio Majorino dice di «non aver reperito un numero sufficiente di pannelli ignifughi per allestire sia i tramezzi che il controsoffitto». Così decide «di realizzare i tramezzi perlopiù con pannelli ordinari in cartongesso, conservando quelli ignifughi per il controsoffitto». Le indagini proseguono e si articolano, non sono esclusi nuovi colpi di scena nelle prossime ore.

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Lombardia, Bertolaso in missione in Usa incontra ricercatori italiani

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MILANO (ITALPRESS) – Guido Bertolaso, l’assessore regionale al Welfare, impegnato con il presidente di Regione e con il sottosegretario alla Presidenza con delega alle Relazioni internazionali in una missione istituzionale negli Stati Uniti, ha fatto visita al ‘National Institutes of Health (NIH)’. Nel corso dell’incontro ha dialogato con i ricercatori italiani che qui svolgono la propria attività professionale ed ha concordato con loro uno scambio di esperienze di formazione e ricerca con le realtà scientifiche lombarde. In particolare, l’assessore ha avviato un dialogo finalizzato alla possibilità di dotare la Direzione Welfare di Regione Lombardia di un’area dedicata ai rapporti e alle relazioni internazionali nel settore della ricerca. Bertolaso poi, insieme al presidente e al sottosegretario, ha incontrato, all’ambasciata di Washington, medici, ricercatori e professionisti sanitari italiani che lavorano negli Stati Uniti. All’appuntamento hanno partecipato oltre 50 professionisti, che operano in diverse città come, oltre a Washington e New York, anche Miami, Boston, San Diego, Chicago e Los Angeles. A loro l’assessore ha illustrato le potenzialità del ‘modello sanitariò della Lombardia, evidenziando come lo stesso sia considerato non solo in Italia, ma a livello europeo, uno dei più qualificati ed efficienti. Caratteristiche fondamentali per gettare le basi di un percorso che possa prevedere un ‘riavvicinamentò di questi professionisti verso la Lombardia. E proprio in questa direzione va l’impegno di un ulteriore approfondimento di questa possibilità da dopo l’estate con rappresentanti degli IRCCS lombardi che si recheranno negli Stati Uniti per condividere il raggiungimento di questo obiettivo. (ITALPRESS).

Foto: Regione Lombardia

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Industria Lombardia, cresce l’occupazione in un contesto già positivo

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MILANO (ITALPRESS) – Nel primo trimestre 2024 l’occupazione in Lombardia non solo tiene ma cresce: per l’industria segna un aumento delle assunzioni che portano a un saldo positivo (+0,5%), mentre nell’artigianato l’incremento del flusso in ingresso è anche più marcato (3,1%) e, affiancandosi ad un rallentamento delle uscite (2,4%), porta a un saldo positivo del +0,7%. E’ quanto emerge dai dati del primo trimestre 2024 relativi alla manifattura lombarda, presentati oggi a Milano dall’assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi, dal presidente di Unioncamere Lombardia Gian Domenico Auricchio, dal presidente di Confindustria Lombardia Francesco Buzzella e dal presidente di Claai Stefano Fugazza. Il buono stato di salute della manifattura lombarda è confermato anche dalle aspettative incoraggianti degli imprenditori per il prossimo trimestre, in cui il rafforzamento dell’attività industriale a livello globale insieme alla riduzione dell’inflazione e al possibile calo dei tassi d’interesse, rafforzano la fiducia delle aziende. Andando nello specifico dei dati, in una situazione già positiva, la produzione industriale e artigiana lombarda fa registrare una lievissima variazione congiunturale: per l’industria pari a -0,3% mentre per l’artigianato la flessione è dello 0,6% con un fatturato che flette di conseguenza: -0,9% per l’industria e -1,3% per l’artigianato. I motivi di questa leggerissima variazione sono da ricercare, anche in questo caso, nei ‘fattori esternì, a cominciare dall’evoluzione della guerra in Ucraina con un possibile nuovo aumento dei costi dell’energia e il blocco del canale di Suez. In ogni caso c’è da registrare la crescita, in alcuni casi anche importante, di settori specifici come mezzi di trasporto (+4,4% su base annua), chimica (+3,6%), alimentari (+3,5%) e carta-stampa (+1,6%). Quelli invece un pò più in sofferenza sono il comparto moda (tessile -7,8%; abbigliamento -5,9%; Pelli-calzature -3,2%). In contrazione anche la siderurgia (-4,6%). Meno intensa la riduzione dei livelli produttivi per meccanica (-2,4%), minerali non metalliferi (-2,0%) e gomma-plastica (-1,5%). Stabile il legno-mobilio (+0,1%). “Politica monetaria e situazione geopolitica non aiutano la nostra economia – ha affermato l’assessore regionale allo Sviluppo economico – ciò nonostante, i dati in crescita dell’occupazione e la stabilità della produzione ci consentono di essere estremamente ottimisti per i prossimi mesi. Il nostro è un ecosistema solido, maturo e che grazie alla flessibilità riesce a dare segnali positivi in contingenze negative come quelle che stiamo vivendo. La straordinarietà lombarda si conferma nonostante i ‘frenì sovra territoriali”. “Le condizioni geopolitiche preoccupano ancora – ha specificato Gian Domenico Auricchio, presidente di Unioncamere Lombardia – ma per il secondo trimestre 2024 confidiamo nella riduzione dei tassi e nell’abbassamento dei prezzi. I mercati esteri per l’industria lombarda restano rilevanti e in considerazione della ripresa seppur lenta del commercio mondiale siamo fiduciosi che i numeri possano migliorare”. “La produzione industriale lombarda – ha detto Francesco Buzzella, presidente di Confindustria Lombardia – a inizio anno sconta un andamento globale debole e l’instabilità in diverse aree del mondo cruciali per il commercio. Nonostante questa prevedibile fase di rallentamento, gli imprenditori sono cautamente ottimisti e vedono una ripresa nel secondo semestre di quest’anno spinta in particolare dall’atteso taglio dei tassi di interesse da parte della BCE, oltre che dal calo dei costi energetici e dell’inflazione, ma guardano con attenzione gli sviluppi del contesto geopolitico. Sono alte le aspettative delle imprese lombarde nei confronti di un’Europa che nei prossimi mesi dovrà dimostrarsi all’altezza delle sfide contemporanee, sostenendo e proteggendo il tessuto imprenditoriale con scelte forti, lungimiranti e condivise. Le imprese, in particolare le manifatturiere, sono l’unico asset in grado di evitare il declino economico del nostro continente”. (ITALPRESS).

Foto: Ufficio Stampa Regione Lombardia

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Urso a Tripoli per accordi su energia, materie prime e green

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TRIPOLI (LIBIA) (ITALPRESS) – Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, nell’ambito della sua missione ufficiale in corso a Tripoli, in Libia, ha firmato una dichiarazione congiunta con il ministro dell’Industria e dei Minerali del Governo di Unità Nazionale libico, Ahmed Ali Abouhisa, finalizzata alla promozione di iniziative di collaborazione economica e industriale nei settori energetico, delle materie prime critiche e della tecnologia green.
L’intesa Italia-Libia è volta a facilitare investimenti diretti e iniziative congiunte tra le imprese dei due Paesi, esplorando forme di cooperazione nell’ambito della duplice transizione ambientale e digitale, attraverso lo scambio di informazioni conoscenze nel campo della ricerca, dell’innovazione applicata all’industria manifatturiera e la formazione di nuove competenze.
“Italia e Libia hanno numerosi punti di complementarità sul piano economico e industriale. Per questo, una cooperazione sempre più stretta tra i Paesi rappresenta un valore aggiunto sia per l’Unione Europea sia per il continente africano, così come prevede il Piano Mattei”, ha affermato Urso.
“I nostri Paesi hanno una storica cooperazione nel settore energetico che intendiamo rafforzare, soprattutto nell’energia rinnovabile e al suo trasporto attraverso i cavi di interconnessione tra i Paesi. L’attenzione alle fonti rinnovabili emerge anche alla luce del fatto che l’Italia diventerà presto il primo produttore europeo di pannelli fotovoltaici di nuova generazione con lo stabilimento di 3Sun di Catania”, ha proseguito.
Le sinergie previste dall’accordo riguardano anche il settore minerario, con un focus specifico sulle materie prime critiche, “che rappresentano la nuova frontiera dell’industria e su cui Italia e Libia vogliono impegnarsi nello sviluppo di uno specifico contesto industriale. Il nostro Paese è pronto a mettere a disposizione il suo know-how ingegneristico e imprenditoriale per avviare sinergie che possano guardare ad accordi di collaborazione win-win, volti all’estrazione e alla lavorazione in Libia, a beneficio di entrambe le nazioni e in piena coerenza con la legge sulle materie prime critiche italiana che approderà tra poche settimane in Consiglio dei Ministri” ha affermato Urso.
Nel corso del bilaterale tra i due ministri, sono state inoltre affrontate le sinergie nel campo siderurgico, con un focus sugli investimenti di imprese italiane in Libia, e del trasferimento di competenze nella tecnologia digitale, anche attraverso l’AI Hub per lo sviluppo sostenibile in cooperazione con l’UNDP, come indicato nella dichiarazione ministeriale del vertice G7 dei ministri dell’Industria, Tecnologia e Digitale realizzato il 14 e 15 marzo a Verona e Trento.

– Foto ufficio stampa Mimit –

(ITALPRESS).

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