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Cronaca

Riscatto Torino, Atalanta battuta 3-0

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TORINO (ITALPRESS) – Torna alla vittoria il Torino di Ivan Juric, che davanti ai suoi tifosi batte per 3-0 l’Atalanta di Gian Piero Gasperini, balzando così nella parte sinistra della classifica e accorciando proprio sui nerazzurri, all’ottavo posto e ad una distanza di vantaggio. A decidere la partita la doppietta dell’ex di giornata, Duvan Zapata, intervallata dalla rete su rigore di Sanabria. Avvio di primo tempo in cui prevale lo studio tattico tra due avversari molto simili e ben messi in campo. Senza praticamente nessuna occasione buona, da una parte e dall’altra, è il Torino a trovare il lampo che sblocca il risultato, proprio con l’ex della gara Zapata, che servito da Vlasic inseritosi sulla sinistra riesce, da vero rapace d’area, a girare il pallone alle spalle di Musso. La squadra di Juric prende così fiducia, lasciando pochi spazi ad un’Atalanta insolitamente imprecisa in fase di impostazione della manovra. Torino ordinato e che mantiene bene il vantaggio acquisito, siglando addirittura il raddoppio all’undicesimo della ripresa, grazie alla trattenuta in area di Scalvini ai danni di Buongiorno che vale il rigore in favore dei granata: a presentarsi dal dischetto è Sanabria, lucidissimo nello spiazzare Musso e portare sul 2-0 il punteggio.
Atalanta colpita ancor di più nel morale nel mezzo di una serata non semplice fin dall’inizio, in cui sono mancate geometrie e intensità caratteristiche dell’undici di Gasperini. All’81’ è il neo entrato Pasalic a suonare la carica per i suoi e, al termine di una bella azione che lo libera all’interno dell’area granata, il croato scarica una conclusione velenosa di interno sinistro sulla quale deve impegnarsi Milinkovic-Savic per deviare in tuffo. Quella del trequartista atalantino resta la più importante delle opportunità in favore dei bergamaschi, che nel finale subiranno addirittura il gol del 3-0: è ancora Zapata, in stato di grazia, a ricevere nuovamente il pallone buono da Vlasic e a trafiggere Musso, siglando la doppietta che chiude la pratica in favore degli uomini di Juric.
– foto Image –
(ITALPRESS).

Cronaca

Cisl, Nava “Serve patto sociale per il Paese, Lombardia sia un laboratorio”

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MILANO (ITALPRESS) – “Non possiamo più permetterci una politica di piccoli passi, né una società divisa tra chi decide e chi subisce. Il nostro Paese ha bisogno di un grande Patto Sociale tra tutte le forze vive: sindacati, imprese, istituzioni, giovani, terzo settore. E la Cisl lombarda è pronta a fare la sua parte, da protagonista e da facilitatore. La Lombardia può e deve essere un laboratorio nazionale del buon lavoro, della buona politica industriale, del welfare inclusivo. Ma serve uno scatto collettivo. E serve ora”.

È un messaggio chiaro quello che il segretario generale Fabio Nava ha lanciato oggi aprendo i lavori del XIV° Congresso della Cisl Lombardia, in programma il 17 e 18 giugno al Quark Hotel di Milano, alla presenza della leader nazionale Daniela Fumarola.

Nava ha parlato davanti a 363 delegati, in rappresentanza di tutti i territori e di tutte le categorie, e ad una platea gremita di uomini e donne delle istituzioni (tra cui il presidente della Regione Attilio Fontana), delle parti sociali e del mondo associativo. Nella relazione introduttiva ha affrontato i principali temi dell’attualità: dal lavoro alla transizione industriale, dalle sfide demografiche alla giustizia generazionale, dalla sanità all’innovazione.

E ha richiamato l’importanza del coinvolgimento del capitale umano nella vita delle imprese. “La partecipazione non è uno slogan – ha detto -. È lo strumento più moderno, più democratico e più giusto per ricostruire fiducia, coesione e giustizia sociale. Lo abbiamo dimostrato con una iniziativa concreta, diventata legge dopo aver raccolto quasi 400.000 firme vere. Non per protesta, ma per proposta. I lavoratori e le lavoratrici devono potere contare sempre di più nei processi e nelle scelte aziendali”.

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Il Congresso arriva in un momento cruciale per il mondo del lavoro e per la tenuta sociale del Paese. In questo scenario, la Cisl Lombardia – con i suoi valori, le sue relazioni e il suo radicamento – si candida a essere motore di una nuova stagione di corresponsabilità.

“Non vogliamo dividere, vogliamo connettere – ha concluso Nava -. Non rincorriamo il consenso: coltiviamo fiducia. Non chiediamo privilegi: offriamo soluzioni. E soprattutto non ci rassegniamo al presente. Perché il futuro non ce lo regalerà nessuno. Ma possiamo ancora costruirlo. Insieme. Abbiamo appena presentato una ricerca sui giovani e il lavoro: le nuove generazioni chiedono di essere ascoltate e di diventare protagoniste del cambiamento. La Cisl vuole essere al loro fianco”.

La Cisl lombarda, con i suoi quasi 731 mila iscritti, è la più grande articolazione del sindacato a livello nazionale. A livello territoriale è suddivisa in otto comprensori: Bergamo, Brescia, Milano Metropoli, Dei Laghi (Varese e Como), Asse del Po (Cremona e Mantova), Monza-Brianza-Lecco, Pavia-Lodi, Sondrio. Il territorio milanese è quello con il più alto numero di iscritti (oltre 184 mila).

– Foto xm4/Italpress –

(ITALPRESS)

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Cronaca

Ue, Lombardia in pressing sulla Commissione per salvare l’automotive

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STRASBURGO (FRANCIA) (ITALPRESS) – Prosegue il lavoro dell’assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia Guido Guidesi per rendere la Lombardia sempre più protagonista in Europa. Una due giorni a Strasburgo di incontri istituzionali, tra cui una riunione con tutte le 40 regioni aderenti all’Automotive Regions Alliance, in qualità di presidente europeo e bilaterali con il presidente della regione Grand Est e il ministro della Baviera. I principali temi trattati durante gli incontri sono stati quelli dell’automotive e della siderurgia. Per il primo Guidesi ha ribadito alle regioni europee la “necessità di apportare correttivi rispetto alle attuali direttive della Commissione Europea così da evitare quello che potrebbe essere ricordato come il suicidio economico più importante della storia”.

Già oggi il 75% della produzione potenziale in Europa è di fatto fermo: nel continente sono a rischio 500.000 posti di lavoro. In Italia il numero delle vetture prodotte nel 2024 è stato inferiore del 20%, con punte del 30% per i componentisti, rispetto al 2019. Parliamo di un settore che solo in Lombardia vale oltre 30.000 aziende e 100.000 lavoratori, con un fatturato complessivo di 40 miliardi di euro.

“Come ‘Sistema Lombardo’ – ha spiegato Guidesi a margine degli incontri – in questi quattro anni crediamo di aver messo in campo tutto quello che potevamo; siamo stati i primi a lanciare gridi di allarme nel silenzio più assordante, abbiamo predisposto documenti scientifici grazie al supporto del Cluster della Mobilità Lombarda e delle Università, abbiamo creato alleanze con le Regioni europee; adesso tocca all’Europa dare risposte concrete e apportare cambiamenti radicali per salvare un settore strategico per la manifattura europea. Noi continueremo a lottare per salvare aziende e posti di lavoro; per noi i principali della ‘neutralità tecnologica’ e della pluralità di trazione non cambiano e ci aspettiamo che seriamente anche la Commissione li faccia propri”.

La Lombardia in effetti dal 2021 é stata in grado di ritagliarsi il ruolo di capofila nella battaglia per salvaguardare il comparto e in questi mesi ha promosso due documenti sottoposti al commissario Tzitzikostas: il primo è la ‘Dichiarazione di Monza’ sottoscritta da tutte le 40 regioni appartenenti all’alleanza dell’Automotive per promuovere la neutralità tecnologica, il secondo è il ‘Manifesto dei Carburanti Rinnovabili’ sottoscritto dai principali stakeholder e associazioni di categoria a livello nazionale a per valorizzare una pluralità di trazioni a basse emissioni, oltre all’elettrico.

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La plenaria con le 40 Regioni appartenenti all’ARA è stata dunque l’occasione per ribadire le preoccupazioni, trovare strategie comuni e consegnare l’aggiornamento del ‘Manifesto dei Carburanti Rinnovabili’ lombardo con l’obiettivo di rinsaldare le alleanze e proseguire nel lavoro di ‘lobby istituzionale’, affinchè la voce dei territori possa trovare ascolto in Europa andando ad incidere sulle decisioni della Commissione e del Parlamento europeo. “Oggi – ha detto ancora Guidesi – registriamo positivamente l’unità delle Regioni sul principio della ‘neutralità tecnologica’; inoltre importante aver chiesto congiuntamente il massimo coinvolgimento delle regioni per il nuovo piano d’azione, ribandendo altresi una forte preoccupazione per la situazione del settore automotive a livello europeo; una situazione che richiede cambiamenti immediati”.

Durante la plenaria dell’Automotive Regions Alliance (ARA) i Land tedeschi presenti (Baviera, Sassonia e Baden Wurttemberg) hanno condiviso alcuni principali cardine del Manifesto Lombardo tra i quali la necessità di adottare il principio della neutralità tecnologica e quello di utilizzare i biocarburanti per abbattere le emissioni sull’attuale circolante; una novità per i tedeschi che fino ad oggi hanno sempre parlato di e-fuel e non di biocarburanti e che rafforza il lavoro lombardo di sostegno all’industria dell’Automotive.

In ultimo l’incontro con il presidente Grand-Est Franck Leroy é stato molto utile per accordarsi su strategie comuni in tema di sostegno alla siderurgia, comparti strategici sia per la Lombardia sia per la regione francese. “É stato definitivo un programma congiunto – ha spiegato Guidesi – da mettere in campo nei prossimi mesi”. Proprio in tema di tutela del settore siderurgico a fine aprile Guidesi e una delegazione del settore di Confindustria Brescia hanno incontrato a Bruxelles la Commissione Europea, in particolare i rappresentanti della direzione generale dell’EU per il Mercato Interno, l’Industria, l’Imprenditoria e le Pmi (DG GROW), con l’obiettivo di portare le proprie istanze in sostegno ad un comparto strategico e fondamentale per il sistema produttivo ed economico lombardo, oggi in sofferenza proprio a causa dell’iper-regolamentazione europea”.

– foto ufficio stampa Regione Lombardia –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Scontri al corteo per Cospito, il Tribunale di Milano condanna 10 anarchici

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MILANO (ITALPRESS) – Si è concluso al Tribunale di Milano il processo di primo grado a carico di 11 anarchici, che erano stati denunciati dopo la manifestazione dell’11 febbraio 2023 a sostegno di Alfredo Cospito per resistenza aggravata, danneggiamento e travisamento.

La giudice Antonella Bertoja ha comminato in tutto dieci condanne con pene da 1 anno e 6 mesi a 4 anni e 7 mesi e una assoluzione. Fuori dal Palazzo di Giustizia, fin dalle 8,00 di questa mattina, è stato organizzato un presidio di solidarietà agli anarchici accusati.

-Foto gsl/Italpress-
(ITALPRESS).

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