Seguici sui social

Cronaca

Verona-Padova, 4,8 miliardi per l’Alta Velocità sostenibile

Pubblicato

-

VERONA (ITALPRESS) – Unire Verona a Padova con l’alta velocità significa aggiungere il tassello mancante alla modernizzazione del Nord del paese. Quella fettuccia di 76,5 chilometri permetterà infatti di unire non solo le due città, ma di completare il collegamento ferroviario tra Milano e Venezia, arrivando a servire il 75% della popolazione italiana con i treni veloci. Persone e merci, alta velocità e alta capacità, così il nuovo treno correrà nel cuore di una delle aree più industrializzate e vitali del Paese favorendo anche lo sviluppo del commercio. Una corsa che unisce l’Italia al resto dell’Europa perchè va a saldare quel corridoio mediterraneo indicato dall’Unione europea come una delle opere prioritarie per il continente.
I primi due lotti dell’opera sono già ad uno stadio avanzato: il primo lungo 44,2 chilometri, da Verona a Vicenza, è stato approvato in via definitiva nel 2018 con l’inizio dei lavori fissato al 6 agosto del 2020. Il secondo lungo 6,2 chilometri, all’interno del quale rientra l’attraversamento di Vicenza, prevede la consegna del progetto definitivo nei primi giorni di gennaio e l’inizio dei lavori entro l’estate del 2022.
Nell’insieme un’opera unica, finanziata – per la maggior parte – con i fondi del PNRR proprio perchè considerata prioritaria per il paese, capace di dare una spinta considerevole in tema di mobilità sostenibile ma anche di avere un impatto significativo sul lavoro.
Ad oggi sono circa 320 le imprese fornitrici coinvolte nella realizzazione dell’opera, mentre – una volta aperti tutti i cantieri – la forza lavoro impegnata, tra diretti e indotto, raggiungerà le 4.000 persone.
Allo stesso modo, l’impatto ambientale sarà significativo. La nuova linea, una volta inaugurata, permetterà di ridurre di 298mila tonnellate le emissioni di Co2 nell’atmosfera, oltre a dimezzare i tempi di percorrenza sul tracciato complessivo. “Quest’opera darà vita a un enorme cambiamento per questo territorio – spiega l’ingegnere Paolo Carmona, general manager del Consorzio Iricav Due – solo l’attraversamento di Vicenza contribuirà a modificare in modo sostenibile l’assetto cittadino, migliorando la connettività tra il Nord e il Sud dell’area urbana. Oltre a questo, l’intera linea viene costruita in affiancamento alla vecchia esistente, la cui funzionalità non viene interrotta a conferma della complessità tecnica dei lavori e dell’attenzione verso i bisogni del territorio”.
Vicenza cambierà volto: oltre alla stazione cittadina e al passaggio della linea a due passi dall’agglomerato urbano, il progetto complessivo prevede anche l’istituzione di una linea lunga 12 chilometri servita da bus elettrici, che collegheranno gli estremi della città da Est a Ovest raggiungendo la stazione dell’alta velocità. Un approccio sostenibile ai trasporti del futuro, per ridurre in modo significativo inquinamento e traffico.
Non potrà essere altrimenti per un treno veloce progettato per attraversare un’area densamente popolata, di persone, di fabbriche, di imprese. La linea, nella sua interezza, toccherà ben 22 comuni, quadruplicando in questo modo l’offerta del percorso esistente e aumentando la portata dello snodo intermodale di tutti i trasporti che interessano l’area del Nord Italia.
Tutto questo all’interno di una direttrice continentale di trasporto che collegherà l’Europa con l’Asia unendo le regioni del Sud con l’Europa Orientale. Una “rivoluzione verde” che avvicina l’Italia al resto dell’Europa.
Tra i benefici attesi dalla realizzazione della Verona-Padova ci sono quasi 300 mila tonnellate di emissioni Co2 evitate l’anno; 50% in meno dei tempi di percorrenza; 3 milioni di passeggeri l’anno. L’investimento per l’intera linea è stimato in 4,8 miliardi di euro.
Con tracciato di complessivi 76,5 km, la Verona-Padova attraversa il territorio delle provincie di Verona, Vicenza e Padova e fa parte della trasversale est-ovest Torino-Milano-Venezia. Il progetto complessivo attraversa 22 comuni e si articola in tre lotti funzionali.
Il primo lotto, la tratta Verona – Bivio di Vicenza, è in corso di realizzazione da parte del Consorzio Iricav Due, costituito per circa l’83% dal Gruppo Webuild e per il 17% da Hitachi Rails STS. Il suo tracciato, di 44,2 km, attraversa 13 comuni, quadruplicando la linea esistente.
(ITALPRESS).

Cronaca

Catania “Serve un riconoscimento concreto per i professionisti sanitari”

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS)- “Le professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione soffrono di una scarsa attrattività, dovuta a prospettive professionali limitate e a opportunità lavorative non adeguate. E’ sempre più raro, oggi, che i giovani decidano di intraprendere tali percorsi professionali, poichè a essi non corrisponde il giusto riconoscimento di valore, sia dal punto di vista economico sia in termini di progressione di carriera”. E’ quanto ha dichiarato Diego Catania, Presidente della Federazione nazionale degli Ordini delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (FNO TSRM e PSTRP), nell’ambito di un incontro inter-istituzionale presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in collaborazione con il Ministero dell’Università e della Ricerca. Sul tavolo di discussione, il confronto tra il sistema universitario, le professioni e il mercato del lavoro, con un accento particolare sulle difficoltà e sulle prospettive future delle nuove generazioni di professionisti.
Catania si è soffermato sull’evoluzione delle competenze delle professioni sanitarie, che risulta «non pienamente supportata dai percorsi accademici, poco allineati con le nuove esigenze del sistema sanitario e delle complesse domande di cura dei cittadini». Il Presidente ha inoltre messo in luce la condizione di precarietà vissuta da diversi docenti dei corsi di laurea delle professioni sanitarie, che faticano a trovare riconoscimento e collocazione in ruoli universitari stabili e si trovano perciò a operare a titolo gratuito, senza prospettive di crescita a livello accademico.
Il divario tra il panorama formativo e accademico e la realtà del sistema sanitario ha un impatto diretto sull’attrattività dei corsi di laurea, che negli ultimi anni risulta in calo costante, prospettando, in assenza di un’inversione di rotta, un sistema salute segnato da carenze strutturali incolmabili.
Tra le altre cause rilevate per la carenza di professionisti nel SSN, il Presidente ha evidenziato le retribuzioni non competitive, l’assenza di percorsi di carriera strutturati e la presenza del vincolo di esclusività, che limita la possibilità di esercitare la professione con modalità più autonome e flessibili tipiche delle professioni intellettuali.
«Quando parliamo di professionisti sanitari, parliamo di profili che negli ultimi anni hanno conosciuto una crescita decisiva sul piano delle competenze e delle responsabilità. Tale evoluzione, tuttavia, viene “tarpata” da un’assenza di sbocchi di carriera in senso orizzontale e verticale, tenendo i professionisti costretti in ruoli rigidi e al di sotto delle loro potenzialità, con una valorizzazione insufficiente anche dal punto di vista economico. Mancano ancora, inoltre, percorsi adeguati di riconoscimento delle competenze specialistiche e avanzate».
«Quello che spesso capita – ha osservato Catania – è che i tempi di risposta al cambiamento sono troppo lunghi. Il Paese evolve, i bisogni dei cittadini cambiano, ma la politica fatica ad adeguarsi: rincorre invece di guidare».
Tale distanza temporale tra la realtà operativa e l’intervento normativo, così com’è, rischia di compromettere l’efficacia del sistema sanitario. Per questo motivo, secondo il Presidente, è fondamentale attivare processi di consultazione più rapidi, condivisi e flessibili tra istituzioni, università e mondo del lavoro. Solo così sarà possibile intercettare tempestivamente le trasformazioni in atto, rendendo le professioni sanitarie non solo più attrattive, ma soprattutto più pronte a rispondere alle sfide future della sanità pubblica.
– foto ufficio stampa FNO TSRM e PSTRP –
(ITALPRESS).

Leggi tutto

Cronaca

BREAKING NEWS LOMBARDIA – 2 APRILE 2025

Pubblicato

-

In questa edizione: Garlasco, nelle nuove indagini spunta una donna – Sei kg di hashish camuffati in cioccolata, arrestato a Voghera – Capriolo sfonda vetrina ed entra in negozio parrucchiera a Pavia – Ragazza ferita alla nuca in casa a Cinisello – Finanza sequestra 33 milioni a Iperal e a colosso logistica – Maxi blitz della Polizia a Milano contro rapine in strada – Principio d’incendio all’ospedale di Luino, danni e disagi – Indagato perché picchiava le figlie, si dimette il consigliere Singh – Sala: “Sullo stadio obiettivo chiudere tutto entro estate” – Sulle metro di Milano i messaggi dei bimbi autistici – Raccolta rifiuti Raee, Lombardia prima regione – ProntoMeteo Lombardia per il 3 Aprile.

Leggi tutto

Cronaca

Medio Oriente, Tajani “sostegno a iniziative di pace dei Paesi arabi”

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – “Il governo è in prima linea nell’impegno prioritario per arrivare al cessate il fuoco e alla liberazione di tutti gli ostaggi ancora nelle mani di Hamas, nonchè per favorire l’accesso ai beni umanitari lungo la striscia di Gaza: per questo sosteniamo l’esercizio di mediazione in corso dei partner arabi e degli Stati Uniti per aprire una nuova finestra di pace”. Lo sottolinea il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani durante il question time alla Camera.

Hamas è responsabile di tutto ciò che sta accadendo, ma nei nostri contatti con Israele ribadiamo costantemente l’assoluta necessità di una reazione proporzionata – continua Tajani, – La popolazione di Gaza sta pagando un prezzo altissimo per la follia terroristica. La politica estera di questo governo è impegnata fin dal primo momento nell’assistenza umanitaria alla popolazione palestinese: è attualmente in corso un’altra evacuazione da Gaza verso la Giordania, di 30 persone tra cui 18 minori; non è un’evacuazione medica, ma di parenti di cittadini italiani titolari di permessi di soggiorno. Vogliamo lavorare sulla ricostruzione della striscia, focalizzandoci soprattutto sul settore sanitario, e abbiamo accolto con favore l’iniziativa araba di un piano per la ricostruzione di Gaza: il ruolo dei paesi arabi moderati è essenziale per il rilancio dell’accordo sul cessate il fuoco. Seguiamo con preoccupazione anche gli sviluppi in Cisgiordania, che rischiano di avere un impatto rilevante sull’intera regione”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Advertisement

Leggi tutto
Advertisement


Agenzia Creativamente Itinerari News Pronto Meteo
Casa e consumi by Altroconsumo

Primo piano