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Goggia regina di Altenmarkt, splendido podio per Nicol Delago

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ZAUCHENSEE (AUSTRIA) (ITALPRESS) – Ventiquattro volte Sofia Goggia. La fuoriclasse bergamasca trionfa nella discesa di Altenmarkt-Zauchensee e conquista il 24esimo successo della sua carriera (il 18esimo nella specialità), raggiungendo Federica Brignone e Gustav Thoeni nella classifica all-time degli italiani più vincenti. Una giornata da ricordare, non solo per la campionessa olimpica di Pyeongchang 2018, ma anche per Nicol Delago che aggiunge ancora tanto azzurro su un podio esclusivamente italo-austriaco, visto che alle spalle di Sofia Goggia si piazza al secondo posto l’atleta di casa, Stephanie Venier, mentre sono terze a pari merito l’italiana Nicol Delago e l’austriaca Mirjam Puchner. Precisa nei passaggi chiave della pista austriaca, composta sui salti e sempre velocissima, la campionessa bergamasca chiude in 1’46″47, con 10 centesimi di vantaggio sulla seconda e 34 sulle terze. “Sono contenta di aver vinto, anche perchè su questa pista ho delle statistiche non da podio, ho molte cadute – le sue parole a fine gara -. La notte è stata difficile. La caduta nel superG di ieri non è stata granchè, ma mi ha segnato molto”. “Oggi – ha proseguito – sono riuscita a fare la mia parte in alto e nel bosco sono riuscita a sciare bene, senza neppure utilizzare tutti i miei cavalli. Il pettorale della discesa è confermato, ma le ragazze che mi stanno dietro sono vicine e tutto è molto aperto. Domani ci sarà una nuova battaglia e mi auguro che arrida a un’italiana”. Ottima anche la prestazione di Nicol Delago, al quarto podio della carriera e protagonista di una prova che ne certifica la ritrovata competitività. “Non è stato un periodo facile per me, sono passati quattro anni da quando ho fatto l’ultimo podio e ora sono tornata e mi tremano le gambe -il suo commento -. Penso che la strada intrapresa sia quella giusta e credo che tornerà anche mia sorella. Per me questo podio ha un grande significato. Voglio dedicarlo a tutti quelli che mi sono stati vicino, perchè non è mai una cosa scontata”. Per il resto gara viziata da qualche errore per Federica Brignone, che accusa un ritardo di 1″39 dalla compagna di squadra e che al traguardo è 14esima. “Ho sbagliato un pò tutto. Ho cominciato a sbagliare dalla quarta curva e poi ho continuato. Stamattina avevo detto che non avrei dovuto strafare, mentre invece è proprio l’errore che ho fatto: ho voluto troppo e ho buttato la gara. Mi fa arrabbiare perchè sto sciando bene in velocità e oggi invece ho preso un distacco troppo ampio”. Davanti a Federica Brignone anche Laura Pirovano, tredicesima mna non del tutto soddisfatta. “Speravo di fare qualcosa di meglio, ma era una gara nella quale ogni minimo errore si pagava caramente. Complessivamente comunque non è stata un brutta gara”, le sue parole. Nadia Delago chiude 22esima, Vicky Bernardi 28esima, Monica Zanoner 31esima, Teresa Runggaldier 33esima, mentre Marta Bassino commette un brutto errore nella parte alta del tracciato e accumula oltre 4 secondi di svantaggio, chiudendo 39esima.
Goggia mantiene il pettorale rosso della disciplina con 230 punti, davanti a Flury con 137 e Puchner a 131. Nella generale Brignone recupera altri punti a Mikaela Shiffrin (assente) e si porta a -164 dalla leader. Domenica, il programma delle gare austriache si chiuderà con il secondo superG, con partenza programmata alle 11.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Minnesota in finale di Conference Nba, Boston non molla e accorcia sul 3-2

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NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Minnesota in finale nella Western Conference, Boston tenacemente attaccata all’anello a Est. Questi i verdetti di gara-5 delle due semifinali Nba disputate nella notte italiana.

Fanno festa i Timberwolves che chiudono la serie contro Golden State sul 4-1, imponendosi in casa 121-110 e centrando l’obiettivo finale a Ovest per il secondo anno consecutivo. Non è un segreto che sul risultato pesi l’assenza del leader dei “guerrieri” Steph Curry, out per infortunio anche in gara-5, ma Minnesota il pass per la finale se lo guadagna mettendo in mostra un’ottima organizzazione e campioni del calibro di Julius Randle ed Anthony Edwards, il primo mette a referto 29 punti, 8 rimbalzi e 5 assist, il secondo centra una doppia doppia da 22 punti e 12 assist (ma anche 7 rimbalzi) e con loro va a nozze tutto il quintetto iniziale, senza dimenticare i 13 punti dalla panchina di Donte DiVincenzo. Nel successo della franchigia di Minneapolis ci sono anche i 17 punti di Rudy Gobert (8 i rimbalzi), i 16 di Mike Conley (con 8 assist e 6 rimbalzi) e i 14 di Jaden McDaniels. I Timberwolves fanno festa e attendono la vincente di Denver-Oklahoma (2-3 al momento) per continuare a sognare. Si ferma, invece, la corsa di Golden State. Si sperava nel recupero di Curry, non è andata così e non sono bastati i 28 punti di Brandin Podziemski e i 26 (dalla panchina) di Jonathan Kuminga. In doppia cifra anche Butler (17 punti), Moody (12) e Green (10), ma non c’è niente da fare e la stagione dei Warriors si chiude a Minneapolis.

Ancora attaccati all’anello i campioni in carica. Boston vince gara-5, battendo al Td Garden 127-102 New York e rimettendosi in gioco con il parziale della serie che adesso dice 2-3 per i Knicks. Celtics che dopo un primo tempo equilibrato, nonostante l’assenza dell’infortunato Jayson Tatum (stagione finita), prendono il largo nella seconda metà del match, con Derrick White e Jaylen Brown trascinatori: per il primo 34 punti, per il secondo doppia doppia da 26 punti, 12 assist e in più 8 rimbalzi. Numeri importanti, così come hanno il loro peso i 14 punti di Jrue Holiday (7 i rimbalzi) e i 12 Al Horford. Dalla panchina c’è la risorsa Payton Pritchard che offre un contributo da 17 punti e c’è anche Luke Kornet che sfiora la doppia doppia chiudendo con 10 punti e 9 rimbalzi. Troppo anche per New York che ne porta 4 in doppia cifra. Il migliore è Josh Hart con 24 punti, a seguire Jalen Brunson (22), Karl-Anthony Towns (19) e, dalla panchina, Miles McBride (11). Vince Boston, ma New York è ancora avanti.

– foto IPA Agency –

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(ITALPRESS).

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Meloni “Nel 2027 America’s Cup a Napoli”

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ROMA (ITALPRESS) – “Sono orgogliosa di annunciare che l’America’s Cup si disputerà, per la prima volta nella storia, in Italia. Sarà Napoli la città che ospiterà nel 2027 la trentottesima edizione del torneo velico più famoso e prestigioso al mondo, un evento globale che coinvolge milioni di appassionati e rappresenta una sintesi unica tra tradizione, innovazione tecnologica, eccellenza ingegneristica e spirito competitivo”. Lo annuncia in una nota il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

“Ringrazio il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, Sport e Salute e tutti coloro che hanno lavorato, con passione e determinazione, per raggiungere questo grande risultato – prosegue Giorgia Meloni -. La scelta del capoluogo partenopeo contribuirà a rafforzare il rinnovato protagonismo del Sud, che in questi anni ha saputo riscoprire il suo dinamismo e il suo orgoglio, registrando una crescita del PIL e dell’occupazione superiore alla media nazionale. L’organizzazione dell’Americàs Cup a Napoli consentirà, inoltre, di accelerare l’imponente piano di riqualificazione e rigenerazione avviato dal Governo per trasformare l’area di Bagnoli in un moderno polo turistico, balneare e commerciale”.

“La scelta dell’Italia è una scelta che ci inorgoglisce, perchè è un riconoscimento all’identità stessa della nostra Nazione. Senza il mare, infatti, noi non saremmo ciò che siamo – prosegue il presidente del Consiglio -. Il mare è storia, identità, cultura ma anche un pezzo insostituibile del nostro sistema produttivo ed economico, grazie alla posizione di leadership che ricopriamo nella nautica, nella cantieristica, nell’industria armatoriale, nella crocieristica e in tanti altri ambiti connessi alla blue economy. Non vediamo l’ora di accogliere l’Americàs Cup. L’Italia sarà all’altezza di questa sfida, e dimostrerà ancora una volta al mondo di cosa è capace”.

– Foto Ipa Agency –

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Il Bologna vince la Coppa Italia, Ndoye stende il Milan

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ROMA (ITALPRESS) – Il Bologna guidato da Vincenzo Italiano rende indelebile la propria stagione, vincendo la Coppa Italia contro il Milan, la terza della sua storia. All’Olimpico di Roma, a siglare l’1-0 finale ci pensa Dan Ndoye, autore di uno splendido gol in apertura di secondo tempo.

A differenza di un Milan a tratti senza né capo né coda, la formazione romagnola gioca con maggiore ordine ed equilibrio tattico, soprattutto nella ripresa. Dopo le tre finali perse alla guida della Fiorentina, Italiano può finalmente godersi il primo trofeo della carriera. Il Bologna, invece, non vinceva un trofeo dalla stagione 1973-74.

Nei primi minuti il Milan parte subito forte, sfondando specialmente sulla fascia sinistra, grazie alle accelerazioni di Leao. La migliore occasione per i rossoneri arriva al 10′, quando Skorupski compie un provvidenziale doppio intervento prima sul quasi autogol di Beukema, poi sulla ribattuta ravvicinata di Jovic.

Dopo un inizio contratto, il Bologna prende le misure degli avversari, giocando con la consueta personalità. Agli emiliani, però, manca il guizzo finale per chiudere le proprie azioni offensive, oltre che un pizzico di cattiveria in più: i ragazzi di Italiano, infatti, non puniscono i tanti errori commessi dal Milan in costruzione.

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Nelle ultime battute del primo tempo si alzano i toni agonistici di una partita già molto frizzante e nervosa: entrambe le panchine protestano energicamente all’indirizzo di Mariani, a seguito di alcune decisioni arbitrali mal digerite. Nella ripresa, invece, è il Bologna ad entrare in campo con maggiore ferocia.

Gli sforzi degli emiliani vengono premiati al 52′, quando Ndoye realizza la rete dell’1-0, facendo esplodere di gioia i propri tifosi. Dopo una serie di rimpalli in area, la sfera arriva all’esterno svizzero che calcia potente e angolato, non lasciando scampo a Maignan.

Dopo il gol subito, Conceicao stravolge il Milan, inserendo subito Joao Felix, Gimenez e Walker. Gli assalti del Milan, però, sono disordinati e troppo frenetici e, di fatto, non producono alcun pericolo degno di nota nell’area avversaria. Gli emiliani con una strenua difesa respinge tutti i cross diretti verso la propria porta.

Il Bologna conduce così la nave in porto, regalando ai suoi tifosi una notte indimenticabile. Al quarto tentativo Italiano riesce a vincere una finale: indipendentemente dalla posizione in Serie A, i suoi ragazzi sono certi di giocarsi l’anno prossimo almeno l’Europa League.

TABELLINO 

MILAN (3-4-2-1): Maignan 6; Tomori 5 (17′ st Walker 5.5), Gabbia 5, Pavlovic 5.5; Jimenez 5.5 (17′ st Felix 5), Fofana 6 (43′ st Chukwueze sv), Reijnders 5, Hernandez 5.5; Pulisic 5 (42′ st Abraham sv), Leao 5.5; Jovic 5.5 (17′ st Gimenez 5).

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In panchina: Sportiello, Torriani, Bartesaghi, Royal, Thiaw, Terracciano, Florenzi, Loftus-Cheek, Musah, Camarda.

Allenatore: Conceicao 5.

BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski 6.5; Holm 6.5 (31′ st Calabria 6), Beukema 7, Lucumi 7, Miranda 6; Ferguson 6.5, Freuler 7; Orsolini 6.5 (24′ st Casale 6), Fabbian 6 (24′ st Pobega 6), Ndoye 7 (35′ st Odgaard sv); Castro 6 (35′ st Dallinga sv).

In panchina: Ravaglia, Bagnolini, De Silvestri, Erlic, Lykogiannis, El Azzouzi, Moro, Aebischer, Dominguez, Cambiaghi.

Allenatore: Italiano 7.

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ARBITRO: Mariani di Aprilia 5.5.

RETE: 8′ st Ndoye.

NOTE: serata serena, campo in discrete condizioni.

Ammoniti: Tomori, Ferguson, Pulisic, Fabbian, Lucumi.

Angoli: 3-3.

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Recupero: 2’+2, 6’+1.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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