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Cronaca

Allegri “Guardie e ladri una battuta, Rabiot e Chiesa out”

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TORINO (ITALPRESS) – “La squadra sta bene. Non ci saranno Rabiot e Chiesa. Il primo per un affaticamento al polpaccio ed è meglio non rischiare, mentre il secondo ha avuto un riacutizzarsi del trauma contusivo al ginocchio e verrà valutato nei prossimi giorni”. Così Massimiliano Allegri alla vigilia della sfida contro il Lecce, in programma domani alle 20.45 al Via del Mare. La gara con i giallorossi non fa stare tranquillo il tecnico bianconero, che ci tiene a sottolineare come in casa il Lecce sia una formazione assai insidiosa: “Loro sono una squadra che crea e difende molto bene. Poi nelle ultime quattro hanno anche sempre fatto risultati positivi. Dobbiamo cercare di vincere e non è mai semplice. Domani obiettivo numero uno è non prendere gol, visto che nelle ultime quattro trasferte abbiamo sempre subito una rete. Vincere a Lecce è sempre difficile”. Impossibile non parlare della corsa scudetto, anche se Allegri prova sempre a dribblare le domande che riguardano questo tema: “In caso di successo primo posto? Il nostro obiettivo è la Champions. Dobbiamo sempre pensare passo dopo passo senza cadere nella presunzione e nella troppa euforia”. In settimana tante polemiche sulla dichiarazione ‘Guardie e ladrì: “Era una battuta di un gioco che facevamo da piccoli, noi pensiamo alla qualificazione in Champions. L’Inter sta facendo cose straordinarie ed è la favorita. Noi prima facciamo i punti per la quota Champions e meglio è”. Su Cambiaso e Vlahovic: “Cambiaso è crescito molto e può giocare anche da mezzala. E’ diventato un giocatore importante. Vlahovic sta facendo dei grandi passi in avanti verso la completa maturità”. Infine, sul futuro di Kean: “Al mercato ci pensa la società. Yildiz titolare? Milik sta molto bene. Indipendentemente da chi gioca i più importanti sono quelli in panchina che devono dare un sostegno decisivo a chi parte dall’inizio”.
– Foto: Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Cronaca

Dazi, Urso “Ruolo dell’Italia decisivo, 15% ostacolo superabile”

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RIMINI (ITALPRESS) – “Il ruolo dell’Italia è stato decisivo nell’incanalare il confronto sui binari dell’accordo quando nessuno ci credeva, anzi, quando qualcuno auspicava una guerra commerciale. E’ stata Giorgia Meloni a incanalare il confronto sui binari giusti tra Usa e Ue e sul raggiungimento di un’intesa che va perfezionata, ma garantisce un quadro di certezza per le imprese. Questo è già un primo livello importante”. Lo afferma Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, a margine del 46° Meeting di Rimini, rispondendo a una domanda sull’accordo Ue-Usa sui dazi.
“Il 15% è sicuramente un ostacolo ma superabile per le nostre imprese che hanno dalla loro la forza della qualità, dell’eccellenza, dell’unicità a cui i consumatori americani non vogliono assolutamente rinunciare – ha spiegato Urso -. Nell’ultimo passaggio è stata importante l’intesa per quanto riguarda l’automotive, soprattutto per le componenti italiane, ed è stato sicuramente importante anche il passaggio che ha riguardato i semiconduttori e l’industria farmaceutica. Il fatto che ci sia un dazio contenuto al 15% ci permette di mantenere la nostra posizione di leadership nell’esportazione di prodotti farmaceutici negli Stati Uniti. Ora bisogna completare il tragitto con con i vini e in generale con l’industria alimentare, in cui noi crediamo e che dobbiamo assolutamente tutelare”.

– Foto Meeting Rimini 2025-

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Conte “Siamo i campioni, inevitabile essere i favoriti”

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CASTEL VOLTURNO (ITALPRESS) – “Senza Lukaku perdiamo un giocatore importante. Abbiamo uno scudetto sulle maglie ed è inevitabile che sei il favorito. Anche se perdi tutti i calciatori“. In queste parole l’amarezza di Antonio Conte per un infortunio che, a pochi giorni dal via ufficiale della stagione, ha sicuramente complicato i piani del suo Napoli. Niente drammi però, anzi la voglia di superare le difficoltà. I problemi possono anche essere un motivo in più per compattarsi, per trovare ulteriori motivazioni per dare il meglio e ottenere risultati. E’ sempre stato il mantra di Conte e, alla vigilia del debutto in campionato in casa del Sassuolo e con lo scudetto sul petto, il tecnico salentino sottolinea proprio questi elementi.

“Quello di Lukaku è uno stop importante, è un giocatore che ha un peso specifico notevole. L’ha avuto nella vittoria dello scudetto ma sappiamo benissimo che possono capitare queste situazioni. Qualcosa di importante è successo anche nella passata stagione e non riguardava gli infortuni – spiega Conte probabilmente riferendosi alla cessione di Kvaratskhelia a gennaio -. Eppure i ragazzi hanno fatto fronte a tutto. Non bisogna andare indietro a recriminazioni. Dobbiamo trovare la soluzione. A ogni difficoltà non ci siamo pianti addosso. Con i ragazzi non ho parlato di Lukaku. Dobbiamo lavorare affinchè quello che si ha a disposizione possa splendere il più possibile”.

Ripetersi sarebbe il massimo, difendere il tricolore cucito al petto è quel che Conte e il suo gruppo si propongono. “Qual è la parola chiave per ripetersi? A questo gruppo non c’è bisogno di ripetere niente. E’ un gruppo serio con ragazzi responsabili che hanno voglia di lavorare e migliorarsi. Dopo il titolo del 2023 siamo arrivati decimi. Si vince tutti, si festeggia tutti, nell’eventualità si perde tutti. Siamo consci che sarà un campionato difficile. Ci sono tante squadre attrezzate e noi dovremo fare del nostro meglio. Avendo vinto l’anno scorso abbiamo aperto tanti orizzonti anche a chi non ha vinto lo scudetto”, ha aggiunto Conte che tornando sul lungo stop di Conte dice: “Inevitabilmente bisogna lavorare e cercare delle soluzioni tecniche. Sappiamo benissimo che il 4-3-3 è nelle corde di questa squadra. Abbiamo fatto anche acquisti mirati a questo modulo. Ma ci sono anche altre strade senza stravolgere le caratteristiche e la natura dei giocatori. Così come oggi stiamo valutando una terza opzione senza Lukaku”.

Sono arrivati rinfozri importanti come De Bruyne e Lucca solo per fare due nomi, ma Conte preferisce non dare voti. “Non parlo del mercato. Non penso tocchi a me dare giudizi sulla rosa. Ci sono gli esperti, gli addetti ai lavori che sono molto più bravi perchè fanno quello. Non l’ho mai data una valutazione. Posso dire che bisogna fare il massimo con quello che si ha a disposizione. Abbiamo ragionato così l’anno scorso e il risultato è stato entusiasmante”. Rinforzi anche tra i pali con l’arrivo di un estremo difensore del livello di Milinkovic Savic. “Ho due portieri molto bravi. Non dimentico Contini. E’ pronto anche lui. Si è creato un bel clima. Farò valutazioni di partita in partita. Mi fido di loro e loro sono a disposizione. Ho cercato di alzare il livello della competizione in porta”, ha concluso Conte.

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– Foto Ipa Agency –

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Gasperini sincero “Mi aspettavo un mercato più veloce”

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ROMA (ITALPRESS) – “Se mi aspettavo un mercato più veloce? Indubbiamente sì, soprattutto per un allenatore nuovo che arriva e magari mette altre idee. Ma con i ragazzi abbiamo lavorato bene. Con quelli che sono partiti dall’inizio abbiamo fatto bene, gli altri sono arrivati a singhiozzo, poi c’è stato questo stallo. Tutti noi vorremmo sempre partire con una rosa definita per poter sfruttare al meglio il periodo di preparazione, ma questo ormai è diventato utopia”. Così il tecnico della Roma, Gian Piero Gasperini, in conferenza stampa alla vigilia del debutto in campionato contro il Bologna. A chi gli chiede se gli fossero state fatte promesse, il tecnico giallorosso risponde: “Chiaro che ti fai dei propositi, ma un conto sono i propositi e un conto è la realizzazione. I propositi sono sempre validi e riconosciuti, poi la realizzazione magari ha tempi diversi”.

Sul confronto tra gli attaccanti Ferguson e Dovbyk: “Sono due ‘strumentì diversi, mi sembrano in crescita entrambi sul piano dinamico e fisico. Domani Artem è convocato, dobbiamo essere concentrati sulla partita. Poi, quello che succederà nei prossimi dieci giorni lo vedremo, non ho la sfera di cristallo”. Proprio in vista del debutto in campionato domani sera all’Olimpico, Gasperini fa il punto su Dybala: “E’ rientrato ormai da dieci giorni, secondo me è sulla strada giusta. Era partito bene nella preparazione, ha dovuto fermarsi un paio di settimane e ora è ripartito. Secondo me non può giocare novanta minuti, quindi o gioca dall’inizio o a partita in corso. L’infortunio di Bailey? Incredibile, siamo veramente dispiaciuti. Un peccato davvero. Al di là dell’immediatezza della partita, anche se non so quanto avrebbe potuto essere utile nell’immediato ma probabilmente sì, per l’entità dell’infortunio in un gesto veramente consueto”.

L’ex allenatore dell’Atalanta, infine, si sofferma sul ‘casò Pellegrini: “Mi sembra sia vicino al recupero. Sono arrivato che era infortunato e non ha mai potuto allenarsi con la squadra. Ho visto che c’è una situazione non così chiara, non so perchè non lo chiedete a lui o alla società. E’ evidente che la società non abbia intenzione di prolungargli il contratto ed è evidente che Pellegrini abbia bisogno di giocare per ambire alla Nazionale e ai suoi obiettivi. Ho ereditato questa situazione e cerco di chiarirla: quello che sembra a me è che se lui trova una soluzione adeguata è contento di andare via ed è contenta anche la società. Ma questa soluzione è faticosa da trovare e quindi c’è questo stallo”.

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