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Cronaca

Giorno Memoria, 60 eventi e posa di 27 nuove pietre d’inciampo a Milano

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MILANO (ITALPRESS) – Quest’anno, il Giorno della Memoria, che si terrà il prossimo 27 gennaio, si presenta a Milano con un palinsesto ancora più ricco del 2023: oltre 60 eventi e la posa di 27 nuove pietre di inciampo. Il programma di quest’anno – presentato a Palazzo Marino dal sindaco Giuseppe Sala e dalla senatrice a vita, Liliana Segre, alla presenza di molte associazioni ed istituzioni milanesi che hanno contribuito alla sua realizzazione – si articola in due settimane che ruoteranno intorno al 27 gennaio. Le iniziative sono di tutti i tipi: da incontri con studenti e studentesse a celebrazioni ufficiali, e diversi linguaggi comunicativi, dalla musica alla parola, dalle immagini ai documentari, fino alle instagram story (tutte descritte dettagliatamente sulla piattaforma di Milano è Memoria). Un primo fondamentale appuntamento sarà la posa di 26 nuove pietre di inciampo in memoria di uomini, donne, bambini e bambine milanesi morti nei campi di sterminio. Tra loro ebrei, oppositori politici, lavoratori e lavoratrici, intere famiglie. Le prime 13 pietre saranno posate dal Comune di Milano e dal “Comitato Pietre di inciampo” la mattina di giovedì 25 gennaio. Ulteriori 13 saranno collocate il 7 marzo, nella settimana in cui saranno ricordati gli scioperi iniziati nel 1944 a Milano e Torino e in altre città d’Italia contro la guerra che stava provando duramente la popolazione e per fermare la produzione bellica. Operaie e operai pagarono con la vita per aver manifestato contro il regime. Molti di loro furono arrestati e deportati nei lager. Le storie di questi milanesi e di queste milanesi saranno raccontate, a beneficio delle giovani generazioni, in cinque podcast dal titolo «Voci silenziose»; la prima puntata sarà online sui canali dell’Istituto Europeo di Design e del Comitato il 27 gennaio. Anche quest’anno saranno pubblicate delle Instagram story grazie al lavoro di un gruppo di studenti e studentesse sempre dello Ied. Dalla prima pietra di inciampo, posta nel 2017 in memoria di Alberto Segre, padre della senatrice a vita, in corso Magenta 55, sono 197 le persone ricordate in città, in 158 vie diverse (23 nuove quest’anno). Il programma di iniziative per il Giorno della Memoria propone anche numerosi appuntamenti in alcuni rappresentativi per l’intera città. Il primo si svolgerà questo pomeriggio a Palazzo Marino. Alle ore 16.30 il Consiglio comunale si riunirà, su iniziativa della presidente Elena Buscemi, per una seduta dedicata al linguaggio dell’odio. In Aula come relatori siederanno la senatrice a vita, farmacologa e biologa Elena Cattaneo, il Country Director META Italia Luca Colombo, il rettore dell’Università IULM, Gian Battista Canova, la professoressa di Pedagogia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore e vicepresidente Fondazione Memoriale della Shoah, Milena Santerini e il professore di Italian Studies and Linguistics presso l’Università di Reading e Coordinatore della rete nazionale contro il linguaggio d’odio, Federico Faloppa. L’evento è pubblico e aperto alla cittadinanza e potrà essere seguito anche in streaming sulla WebTvRadio del Comune o sulla pagina YouTube dedicata. Nel Giorno della Memoria, sabato 27 gennaio, l’Università Statale conferirà la laurea honoris causa in Scienze a Liliana Segre, testimone straordinaria della Shoah da sempre impegnata contro ogni forma di antisemitismo, razzismo e intolleranza. All’evento sarà presente la vicesindaco Anna Scavuzzo. Nello stesso giorno il Comune di Milano renderà pubblica la geo-mappa della popolazione ebraica censita a Milano nel 1938, sulla base della documentazione contenuta nel Fondo Israeliti conservato presso la Cittadella degli Archivi. La mappa sarà consultabile per tutta la giornata del 27 gennaio. Si terrà invece venerdì 26 gennaio alle 9.30, all’ex Albergo Regina in via Silvio Pellico, alla presenza dell’assessore al Bilancio, Emmanuel Conte, la deposizione delle corone in memoria di partigiani, operai scioperanti, resistenti, ebrei torturati nel Comando generale nazista di Milano. A seguire, in Sala Alessi a Palazzo Marino, ANED, ANPI e UCEI incontreranno studentesse e studenti delle scuole milanesi. All’evento sarà presente la Presidente del Consiglio Comunale, Elena Buscemi. La mattina del 27 gennaio alle ore 10, al Monumento al Deportato al Parco Nord, avrà luogo l’ultima commemorazione. Alla Casa della Memoria i visitatori conosceranno la storia della “Menestrella del Lager”, la testimonianza inedita con disegni e filastrocche di Aura Pasa. Nata a Belluno nel 1907 e diplomata alla Reale Accademia delle Belle Arti di Venezia partecipa alla Resistenza partigiana con il battaglione ”Montanarì’. Arrestata a Verona l’11 ottobre del 1944 è rinchiusa nel campo di concentramento e transito di Bolzano. Sopravvive e viene liberata il 29 aprile del 1945. L’ingresso alla mostra è gratuito. Luogo simbolo e cardine della memoria cittadina, il Memoriale della Shoah in piazza Edmond Safra 1, il 27 gennaio sarà aperto tutto il giorno con visite gratuite. Oltre al luogo i visitatori potranno vedere ”After Images”, la mostra fotografica realizzata in collaborazione con il “Centro Primo Levi” di New York. Le immagini trasportano il visitatore al 3 agosto 1944, quando la storia della famiglia Einstein Mazzetti entra nella Grande Storia, e le vicende del popolo ebraico, dei gruppi valdesi, dei partigiani, si ritrovano in un piccolo angolo di Toscana. La visita è inclusa nel biglietto di ingresso al Memoriale. Il 30 gennaio alle ore 18, nell’ottantesimo anniversario, si ricorderà il giorno in cui la senatrice Liliana Segre e il padre Alberto furono prelevati insieme ad altri milanesi dal carcere di San Vittore e nell’indifferenza di tanti trasferiti al binario 21 sotterraneo della Stazione Centrale per essere caricati sul treno che li avrebbe deportati ad Aushwitz. All’evento parteciperà la vicesindaco Anna Scavuzzo. Non mancheranno le iniziative dell’Associazione Gariwo. Al Giardino dei Giusti al Monte Stella, altro luogo importante della memoria di Milano, martedì 23 gennaio alle ore 16, partirà “comunità di memoria 2024”, il viaggio di oltre 300 studenti tra Cracovia e il campo di Auschwitz-Birkenau. Per il Giorno della Memoria sono in programma la pubblicazione podcast, la proiezione di film e l’esordio della rivista “GariwoMag”. Anche quest’anno Sea, in collaborazione con l’Associazione Figli della Shoah, organizza una mostra a Linate in area partenze. Il progetto espositivo “Stelle senza Cielo” sarà inaugurato mercoledì 24 gennaio, alle ore 14.30 con la partecipazione dell’assessore alla Cultura, Tommaso Sacchi. E’ diviso in capitoli tematici e propone alcuni argomenti simbolici del mondo infantile drammaticamente perseguitato in tutte le comunità ebraiche d’Europa. Incontri musicali, culturali saranno organizzati da importanti realtà cittadine: dai Municipi, dai cinema, dal Teatro alla Scala e dal Conservatorio di Milano, dall’Accademia di Brera e dalla Cittadella degli Archivi.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio Stampa Comune di Milano

Cronaca

Italia nella leggenda, la Coppa Davis è azzurra per il terzo anno di fila

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BOLOGNA (ITALPRESS) – L’Italia vince la quarta Coppa Davis della sua storia, la terza consecutiva. Sul cemento indoor di Bologna è Flavio Cobolli a regalare la prima Insalatiera in casa agli azzurri, che si impongono in finale sulla Spagna col punteggio di 2-0. Dopo il successo di Matteo Berrettini per 6-3 6-4 su Pablo Carreno-Busta nel primo singolare, Cobolli chiude la contesa battendo Jaume Munar per 1-6 7-6(5) 7-5. L’Italia diventa così la prima nazione a trionfare per tre anni di fila dal 1971, dopo l’eliminazione del Challenge Round, ovvero la regola per cui i campioni in carica giocavano solo la finale l’anno successivo.
“Questo era il mio sogno, siamo una squadra molto unita. Sono fiero di tutti noi e di questa squadra fa parte anche questo pubblico fantastico. Si ripete da tre giorni il giorno più bello della mia vita” le parole di Cobolli dopo la vittoria contro Munar che ha regalato la Coppa Davis all’Italia.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Cina, premier Li promette alle aziende italiane maggiore accesso al mercato

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JOHANNESBURG (SUDAFRICA) (XINHUA/ITALPRESS) – Il premier cinese Li Qiang ha promesso sabato un accesso maggiore al mercato cinese per le aziende italiane attraverso esposizioni e altre piattaforme.

La Cina incoraggia più aziende italiane a entrare nel mercato cinese tramite piattaforme come la China International Import Expo, la China International Fair for Trade in Services, la China International Consumer Products Expo e la China International Supply Chain Expo, ha dichiarato Li durante un incontro con la presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni a margine del 20esimo Vertice del G20.

La Cina si aspetta inoltre che l’Italia offra un ambiente imprenditoriale equo, trasparente e non discriminatorio per le imprese cinesi che intendono investire in Italia, ha aggiunto Li.
(ITALPRESS).
-Foto Xinhua-

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Ucraina, Meloni “Lunga telefonata con Trump, ho trovato disponibilità”

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JOHANNESBURG (SUDAFRICA) (ITALPRESS) – “Ho trovato una disponibilità da parte del presidente degli Stati Uniti, abbiamo fatto una telefonata abbastanza lunga anche con il presidente della Finlandia Stubb. Penso che il lavoro che i nostri sherpa stanno facendo oggi a Ginevra segua questo intendimento”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un punto stampa a Johannesburg. “Chiaramente noi abbiamo sempre tutti lavorato per la pace abbiamo dall’inizio di questo conflitto, lo abbiamo fatto sostenendo l’Ucraina nella sua capacità di resistere rispetto a un conflitto il cui esito in molti consideravano scontato, ma così scontato non era. Abbiamo costruito sul campo quella deterrenza che oggi consente di parlare di pace: penso che lo dobbiamo rivendicare perchè è un lavoro che abbiamo fatto tutti quanti insieme”, sottolinea.
“Chiunque lavori” per accelerare e “arrivare a una pace giusta e duratura fa un lavoro prezioso: penso che la proposta americana vada letta con questa lente. Ovviamente il piano americano è una base di discussione per arrivare a una pace giusta e duratura, serve appunto una discussione che è quella che stiamo intavolando con i nostri partner europei, con la Nato, con gli americani e con gli ucraini”. aggiunge la presidente del Consiglio. “Nel piano americano ci sono alcuni punti che sicuramente devono essere oggetto di discussione: la questione dei territori, la questione del finanziamento per la ricostruzione, la questione dell’esercito ucraino”, ma “ci sono anche molti punti che considero particolarmente positivi, in tema soprattutto di garanzie di sicurezza dove c’è messo nero su bianco il coinvolgimento diretto anche degli Stati Uniti in una proposta di garanzia di sicurezza che riprende un’idea che all’inizio fu italiana ,cioè di garanzia di sicurezza basate sul modello dell’articolo 5”, sottolinea. “Penso che si possa fare un lavoro positivo, siamo sicuramente tutti impegnati per arrivare a una proposta che possa essere più possibile vicina a quello che serve per avere un’Ucraina indipendente e sovrana e per avere una sicurezza anche per l’Europa”. “Non credo che il tema sia lavorare su una totale controproposta: ci sono molti punti che sono condivisibili nel piano che noi stiamo leggendo. Anche per un fatto di tempo e di energia, penso che abbia più senso lavorare sulla proposta che c’è e concentrarci sulle questioni che sono davvero dirimenti” ha concluso la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

foto: screenshot video Palazzo Chigi

(ITALPRESS)

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