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Cronaca

Maserati svela GranCabrio, la nuova spyder del Tridente

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MODENA (ITALPRESS) – Maserati presenta GranCabrio, l’ultima creazione del brand dedicata agli appassionati della guida “a tutto comfort e stile”. GranCabrio è una nuovissima e altrettanto elegante versione a cielo aperto della sua gemella coupè, la pluripremiata GranTurismo.
Al lancio, Maserati GranCabrio è disponibile nell’allestimento Trofeo, con il motore termico 6 cilindri Nettuno, un 3.0 litri twin turbo da 550 CV, cuore rombante delle vetture più performanti della gamma del Tridente.
A bordo di GranCabrio le performance del motore Nettuno – il più potente mai realizzato per Maserati GranTurismo – si uniscono al un comfort reale e ottimale per le lunghe percorrenze, oggi esaltati da una esperienza di guida en plein air.
La nuova convertibile del Tridente è 100% made in Italy e ripercorre le orme di GranTurismo offrendo una nuova versione della grand tourer per antonomasia.
Il tetto è in tessuto, per occupare un ingombro minimo quando è riposto automaticamente nel bagagliaio – dove si nasconde in 14 secondi anche in movimento fino a 50 km/h – e lo spazio è garantito per quattro passeggeri.
“L’eleganza di Maserati GranCabrio è percepibile e apprezzabile ancora di più dall’esterno, quando la capote è aperta e il rombo del motore è totalizzante – spiega Maserati in una nota -. L’unione con la strada e il paesaggio è un’esperienza impareggiabile che solo la versione spyder di questa vettura protagonista di una storia di successo che prosegue da oltre sessant’anni può regalare – la variante cabrio della prima sportiva da strada firmata Maserati, la 3500 GT, fu presentata al Salone di Ginevra del 1959. L’ultima nata di Casa Maserati è un’auto di lusso che nella sua nuova veste decappottabile esalta i dettagli di stile e i materiali pregiati che contraddistinguono la produzione del Tridente, migliorando ulteriormente un viaggio all’insegna del piacere di guida più avvolgente, in totale armonia e fusione con il panorama e lo spirito da viaggiatore tipico del cliente GranCabrio”.
“L’attenzione al design e la passione per i particolari esclusivi nulla tolgono alla performance e al divertimento – sottolinea ancora Maserati -; allo stesso modo la tecnologia è un elemento caratterizzante e dirompente, che si traduce nei migliori servizi di infotainment e di assistenza alla guida, garantendo sicurezza e intrattenimento al volante di una vettura che non accetta compromessi, complice ideale per infiniti viaggi scanditi dal miglior equilibrio tra approccio estetico e funzionalità senza eccessi. La “open air experience” è arricchita da un comfort termico e acustico notevole, con la capote disponibile in cinque colori azionabile attraverso il pulsante touch dal display centrale per un completo controllo in totale autonomia”.
GranCabrio dispone dell’innovativo neck warmer, il sistema di serie dedicato al riscaldamento del collo per guidatore e passeggero con tre differenti livelli di intensità del soffio.
Opzionale invece il wind stopper, utilizzabile con due passeggeri e ripiegabile manualmente: in caso di capote aperta impedisce il formarsi di turbolenze all’interno dell’abitacolo e permette inoltre di godere della migliore aerodinamica del veicolo.
Nata in parallelo alla GranTurismo, la nuova GranCabrio “è il risultato dell’incontro tra una efficienza impeccabile e la naturale bellezza di un’auto che nel tempo è rimasta fedele alla propria identità – conclude Maserati -, regina di stile dalle proporzioni classiche tipiche delle vetture del marchio modenese ma al contempo all’avanguardia, custode di una meccanica best in class e di una tecnologia di ultima generazione. Gli interni nobili non tradiscono l’artigianalità distintiva dei prodotti della Casa italiana, enfatizzando il tipico “equilibrio dei contrasti” così come un lusso coraggioso e sempre contemporaneo, nella migliore tradizione delle vetture più iconiche del Tridente”.

– Foto ufficio stampa Maserati –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Sui media italiani ogni 4 minuti e mezzo si parla di Sinner

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ROMA (ITALPRESS) – Tutti pazzi per il tennis: complice il torneo recentemente conclusosi al Foro Italico, nell’ultima settimana le pagine e le rubriche sportive dei nostri media sembrano avere parlato solo di Jannik Sinner (17.814 citazioni) e degli Internazionali d’Italia (14.053), a scapito del calcio e del ciclismo. La Coppa Italia e il Giro d’Italia, infatti, sono stati menzionati rispettivamente “solo” 12.946 e 11.679 volte. E’ quanto emerge dal monitoraggio svolto da Mediamonitor.it, piattaforma che utilizza tecnologia e soluzioni sviluppate da Cedat 85, azienda attiva da 40 anni nella fornitura dei contenuti provenienti dal parlato. Mediamonitor.it ha raccolto le citazioni relative agli eventi sportivi più rilevanti nel periodo compreso fra lunedì 12 e lunedì 19 maggio.
Prendendo in esame i soli dati relativi alle principali emittenti televisive e radiofoniche, dall’analisi Mediamonitor.it risulta che il nome di Sinner è stato pronunciato 2.492 volte, circa una ogni 4 minuti e mezzo; con lui, sul podio, anche gli “Internazionali d’Italia” (2.149) e Jasmine Paolini. La regina del Foro Italico, dove ha vinto il titolo del singolare femminile e, insieme a Sara Errani, quello del doppio, ha ottenuto 1.816 menzioni. Al quarto posto troviamo il Giro d’Italia (1.545), seguito dal Napoli; la squadra partenopea, protagonista di un appassionante testa a testa con l’Inter per la conquista dello scudetto, ottiene 1.478 citazioni, circa 300 in più del vincitore del torneo di Roma, Carlos Alcaraz (1.184).
Il settimo posto è appannaggio della Coppa Italia (1.053), con uno dei protagonisti della finale in nona posizione: il Bologna, vincitore del trofeo dopo 51 anni, ottiene infatti 917 citazioni, preceduto dall’Inter (983) che, in queste ultime battute di campionato, sembra aver rinunciato allo scudetto per concentrarsi sulla Champions League. In chiusura di top ten, un’altra regina del Foro Italico: Sara Errani, con 875 citazioni.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Parolin “Lo stile di Papa Leone XIV è sereno e benevolo, chiaro e forte”

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ROMA (ITALPRESS) – “C’è un passo del Vangelo di Giovanni che esprime bene quanto è avvenuto nel Conclave che ha portato all’elezione di papa Leone XIV: «Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perchè andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perchè tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri» (15,16-17). Riuniti nella Cappella Sistina, lontani dai rumori del mondo, liberi dai condizionamenti esterni, noi Cardinali ci siamo messi in ascolto dello Spirito Santo, per scegliere l’uomo destinato a guidare la Chiesa universale, il successore di Pietro, il vescovo di Roma”. Lo scrive il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede ad interim, nella prefazione al libro di Antonio Preziosi “Leone XIV – La via disarmata e disarmante”, edito da Piemme.
“Perchè è lo Spirito di Cristo che, in ultima analisi, servendosi dell’umanità dei cardinali elettori, ha scelto papa Leone e lo ha costituito per portare quel frutto d’amore e di pace di cui il mondo ha sempre più bisogno – sottolinea il cardinale -. Lo ha ribadito lo stesso Pontefice fin dalle sue prime parole dalla Loggia di San Pietro, riferendosi alla vera pace, dono del Risorto, «una pace disarmata e disarmante, umile e perseverante». Questo libro di Antonio Preziosi ci fa rivivere i primi momenti del nuovo Pontificato, dai quali si può già cogliere uno stile forte e mite nello stesso tempo. Come ho già avuto modo di osservare all’indomani dell’elezione di Leone XIV, un lungo e caloroso applauso è seguito alle parole con cui il cardinal Robert Francis Prevost accettava l’elezione canonica a Sommo Pontefice – prosegue Parolin -. Un momento intenso, addirittura “drammatico”, se si pensa al peso che veniva posto sulle spalle di un uomo. Eppure dal suo volto, pur emozionato, traspariva soprattutto serenità, un sorriso pacato e buono. Ma il cardinal Prevost è sempre stato così, e ho avuto modo di conoscerlo in questi ultimi due anni, da quando Papa Francesco l’ha messo a capo del Dicastero per i Vescovi. Svolgeva il suo compito con scrupolo e dedizione ed era sempre ben informato sulle persone e sulle situazioni – scrive ancora il cardinale Parolin nella prefazione al libro di Preziosi -. Sapeva poi affrontare ogni cosa in maniera pacata e argomentata, offrendo soluzioni equilibrate, rispettose, che mostravano attenzione e amore verso tutti”.
Parolin ricorda come Leone XIV sia “un agostiniano, figlio del grande padre e dottore della Chiesa sant’Agostino. Lo ha già citato più volte nei primi giorni del suo Pontificato. Il primo riferimento che ha fatto è alla famosa frase «con voi sono cristiano e per voi vescovo». Leone ha così manifestato subito la sua profonda umanità e lo spirito di servizio con cui intende portare avanti il suo incarico. Sulla scia di papa Francesco, che non a caso ha voluto subito ringraziare, prolungando con la sua prima benedizione quella impartita pochi giorni prima, con «voce debole ma sempre coraggiosa», da Bergoglio. Una benedizione rivolta a Roma e al mondo intero la mattina del giorno di Pasqua. Una benedizione che era anche una dichiarazione: «Dio ci vuole bene, Dio vi ama tutti, e il male non prevarrà!»”.
“Tra le innumerevoli parole che sant’Agostino ci ha lasciato, ne cito una famosissima: «Ama e fà ciò che vuoi». E’ la sintesi del Vangelo, della vita cristiana – prosegue il cardinale -, il precetto che racchiude tutti gli altri, quello che Gesù ci chiede e che papa Leone ci ha ricordato fin dall’inizio: il Signore ci ama e ci chiede di amare tutti come lui ha fatto con noi. Non va dimenticato come prosegue la celebre frase di Agostino, tratta dalla settima omelia sulla Prima lettera di Giovanni. Egli esplicita e applica alla nostra vita concreta la sua icastica affermazione: «Sia che tu taccia, taci per amore; sia che tu parli, parla per amore; sia che tu corregga, correggi per amore; sia che perdoni, perdona per amore; sia in te la radice dell’amore, poichè da questa radice non può procedere se non il bene». Queste pagine di Antonio Preziosi ci fanno apprezzare lo stile sereno e benevolo, chiaro e forte, di papa Leone XIV. Al quale siamo vicini con la preghiera e con la nostra filiale obbedienza. Sotto la sua guida la Chiesa possa risplendere ogni giorno. di più come testimone dell’amore di Dio, un amore dal quale proviene ogni bene per ognuno di noi e per il mondo intero”, conclude il cardinale.

– Foto Piemme –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Traffico di droga e riciclaggio, 52 arresti tra Italia e Albania

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BARI (ITALPRESS) – Dalle prime luci dell’alba è in corso una maxi operazione contro il traffico internazionale di stupefacenti, riciclaggio e abuso d’ufficio condotta dalla Direzione Investigativa Antimafia di Bari e dalle Autorità Albanesi, con l’ausilio di Interpol, dell’Ufficio dell’Esperto per la Sicurezza di Tirana e della Polizia Albanese, su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari e la Procura Speciale Anticorruzione e Criminalità Organizzata di Tirana, con il Coordinamento di Eurojust (L’Aja) e della Direzione Nazionale Antimafia ed Antiterrorismo di Roma.

L’operazione, denominata “Ura”, prevede l’esecuzione di decreti di sequestro patrimoniali in Albania e in Italia, relativamente a beni mobili e immobili, per un valore di diversi milioni; due ordinanze di custodia cautelare, emesse dal gip di Bari e dal giudice presso il tribunale speciale di primo grado anticorruzione e criminalità organizzata di Tirana nei confronti di 52 persone responsabili a vario titolo, di traffico internazionale di ingentissimi quantitativi di sostanze stupefacenti, riciclaggio e abuso d’ufficio.

Le indagini si inseriscono nel più ampio progetto investigativo della Dda di Bari e della Spak di Tirana volto a contrastare l’incessante traffico internazionale di cocaina ed eroina, gestito dalle organizzazioni criminali albanesi, che movimentano ingentissimi quantitativi di eroina e cocaina tra i Balcani, il Nord Europa e la Puglia.

(ITALPRESS).
-Foto: ufficio stampa Direzione Investigativa Antimafia_

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