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Cronaca

HPV, Unfer “Il vero ostacolo è la persistenza del virus”

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ROMA (ITALPRESS) – L’HPV è la più frequente infezione sessualmente trasmissibile e il secondo agente patogeno responsabile di cancro nel mondo. Nel corso della vita colpisce 4 persone su 5, con un picco di prevalenza nelle giovani donne fino a 25 anni d’età. Nel Report “I numeri del cancro in Italia 2022” AIOM (Associazione Italiana Oncologia Medica) emerge che in Italia sono oltre 6.000 i casi di tumore che ogni anno sono riconducibili al Papilloma Virus: si stima infatti che sia responsabile di circa il 97% dei tumori della cervice uterina. La diffusione dell’HPV è quindi un problema rilevante che richiede attenzione immediata.
“Attualmente, i test di screening e la vaccinazione, che protegge dai ceppi a maggiore aggressività, rappresentano le uniche strategie nella prevenzione dell’HPV. In Italia, la somministrazione del vaccino è fortemente consigliata e offerta gratuitamente a ragazze e ragazzi dagli 11 anni di età, sebbene la percentuale di persone vaccinate rimanga ancora notevolmente bassa”, ha spiegato il professor Vittorio Unfer, ginecologo e docente di Ginecologia e Ostetricia all’Università UniCamillus di Roma, in occasione della Giornata Internazionale del Papilloma Virus (HPV) che ricorre il 4 marzo e che si propone di favorire la consapevolezza, l’educazione e la prevenzione dei tumori HPV-correlati.
Dai dati diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità risulta che, sebbene nell’80% circa delle infezioni si vada incontro a una risoluzione spontanea, nel 20% si assiste a una persistenza che può determinare lo sviluppo di lesioni benigne e maligne. “Il principale ostacolo è rappresentato dalla persistenza del virus, una fase dell’infezione in cui l’HPV si è ormai integrato nel DNA dell’ospite e rimane presente per diversi anni, potenzialmente favorendo lo sviluppo di lesioni precancerose. Questo sottolinea l’importanza cruciale di individuare tempestivamente le alterazioni causate dal virus attraverso esami regolari, come il Pap test”, ha spiegato Unfer.
Negli ultimi anni, sono stati identificati dei nuovi approcci terapeutici che non solo mirano a debellare l’infezione, ma anche a contrastare la sua persistenza nel tempo. “Da un punto di vista terapeutico non esistono cure contro il papilloma virus. Tuttavia, recenti ricerche scientifiche hanno evidenziato che l’effetto sinergico di sostanze di origine botanica come l’Epigallocatechina Gallato (EGCG) e di micronutrienti quali Acido Folico, Vitamina B12 in associazione all’Acido Ialuronico a bassissimo peso molecolare può essere un valido aiuto nel ridurre la persistenza del virus”, conclude il professore.

– foto xi2/Italpress –
(ITALPRESS).

Cronaca

Mattarella visita una scuola di Palermo “Il dialogo fa crescere”

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PALERMO (ITALPRESS) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha visitato a sorpresa la scuola di Palermo “Edmondo De Amicis-Leonardo Da Vinci” nella sede di via Serradifalco, nel quartiere Noce-Malaspina. Il capo dello Stato si è intrattenuto in particolare con i bambini della 5^ C, una classe primaria multietnica, i cui alunni furono oggetto a ottobre di insulti e commenti a sfondo razzista mentre partecipavano all’iniziativa “Io leggo perchè”, al centro di Palermo.
Tutt’altro che imbarazzati dalla presenza dell’ospite illustre (la visita era stata tenuta segreta dalla dirigente scolastica Giovanna Genco), hanno rivolto al presidente alcune domande, consegnandogli alcuni doni. Sulla lavagna di classe spiccava un grande tricolore.
I bambini hanno poi scortato il presidente nell’aula magna, dove l’orchestra dei ragazzi delle classi della secondaria ha suonato due brani di Giuseppe Verdi, il coro delle Zingarelle dalla Traviata e il “Va, pensiero” dal Nabucco.
“Vivere insieme, dialogare, fa crescere, rivolgo un sentito grazie ai vostri insegnanti. Insegnare è un’impresa difficile ma esaltante”, ha detto il presidente ai circa 300 ragazzi al termine dell’incontro.
“Siete bravissimi, avete eseguito magistralmente questi due pezzi, e non è facile con tanti strumenti ad arco, a fiato, a percussione. Complimenti ai vostri insegnanti e complimenti a voi – ha affermato il capo dello Stato rivolgendosi all’orchestra che aveva eseguito i due brani. “La musica e la cultura sono il veicolo della vita, della convivenza, dell’apertura, della crescita personale e collettiva, tutti quanti insieme – ha aggiunto -. Per me è grande motivo di soddisfazione essere qui e farvi i complimenti”.
“Io ogni anno vado in una scuola per l’apertura dell’anno scolastico. Ma non è frequente che in altre occasioni vada a visitare delle scuole. Sono lietissimo di essere qui questa mattina e ringraziarvi di quello che fate, facendovi gli auguri per i vostri studi e il vostro futuro – ha spiegato il presidente -. Ringrazio ancora una volta i vostri insegnanti per quello che vi trasmettono, per come vi guidano nell’accrescimento culturale. Voi siete una scuola che con la lettura, la musica e altre iniziative di crescita culturale esprime i valori veri della convivenza nel nostro Paese e nel mondo, che è sempre più unito, connesso, sempre più senza confini. E’ una ricchezza quella di crescere insieme, scambiarsi opinioni, abitudini, idee. Ascoltare gli altri fa crescere e voi lo state facendo, per questo complimenti e auguri”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Tajani “Per la pace in Palestina l’Europa potrà avere un ruolo”

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ROMA (ITALPRESS) – “Siamo all’alba di una possibile pace che potrebbe coinvolgere l’intera regione”. Lo afferma il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in un’intervista al quotidiano La Stampa in merito alla tregua a Gaza.
“Ora inizia un lavoro diplomatico lungo e complesso per rafforzare la tregua – sottolinea Tajani -. Le prossime sei settimane saranno la chiave per porre le basi del passaggio dalla prima alla seconda fase del cessate il fuoco. La liberazione delle prime tre giovani donne israeliane è positiva, ma ora deve proseguire la liberazione degli ostaggi israeliani e, contestualmente, si devono far arrivare aiuti alla popolazione palestinese”.
Una volta stabilizzata la tregua “si potrà ridare slancio agli Accordi di Abramo, con cui si volevano normalizzare i rapporti dei Paesi arabi con Israele. Quel percorso era quasi concluso, ma si è interrotto con l’attacco del 7 ottobre. Adesso si devono riannodare i fili”.
Per il ministro “sarebbe una buona idea avere una missione di interposizione promossa da un ente internazionale come l’Onu. Purchè sia a guida araba. Può aiutare a consolidare la pace e a rafforzare l’Autorità palestinese. Siamo ancora in una fase embrionale, ma saremmo pronti a partecipare con un contingente. Serve, più in generale, una presenza europea in Medio Oriente. E in Palestina l’Europa potrà avere un ruolo, se c’è un accordo gradito a entrambe le parti”.
Alla domanda se l’Italia ha l’obiettivo di riconoscere la Palestina, il vicepremier risponde così: “Sì, la nostra strada porta lì, ma ci vuole tempo perchè la Palestina deve essere riconosciuta anche da Israele e a sua volta deve riconoscere Israele. Le iniziative unilaterali che ho visto finora da parte di alcuni Paesi non servono alla Palestina nè alla pace”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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