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Cronaca

Sport e autismo, l’inclusione viaggia verso Parigi2024

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ROMA (ITALPRESS) – Un convegno scientifico e una cena di gala al Salone d’Onore del Coni, con la presentazione di mostre, dibattiti ed esibizioni di scherma, per promuovere un’ampia riflessione sul rapporto tra sport e autismo. Grazie al coinvolgimento di diverse istituzioni, associazioni e fondazioni, il 2 aprile prossimo, in occasione della Giornata Mondiale per la consapevolezza sull’autismo (che viene oggi diagnosticato a 1 bambino su 77 in Italia), Aira – Associazione Nazionale Ricerca Autismo – in collaborazione con la Neuropsichiatria Infantile dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, con la Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, e il patrocinio del Comune di Roma, della Città Metropolitana e della Regione Lazio e anche grazie al supporto di Progetto Aita Onlus, di Anffas e di Angsa Lazio, organizzerà una giornata-evento per affrontare il tema sotto l’aspetto istituzionale, scientifico e sportivo, grazie al forte sostegno istituzionale del Coni, lanciando una raccolta fondi per a favore del progetto “Lo sport e l’inclusione volano a Parigi2024”. L’obiettivo è regalare un’opportunità unica a diversi ragazzi e ragazze con disturbo dello spettro autistico. Il mattinata si terrà un convegno scientifico: sono in programma diversi incontri e momenti di confronto con la partecipazione degli stakeholders più autorevoli a riguardo, istituzioni e il mondo dell’associazionismo e delle famiglie. Poi, la cena di gala: attraverso la collaborazione con diverse realtà del territorio, si ripercorreranno le tappe, lo sviluppo scientifico e l’avanzamento sul tema, promuovendo i tanti progetti sviluppati e vivendo le emozioni dello sport inclusivo in un contesto magico. La cena sarà anche un momento utile per portare avanti un racconto scientifico e divulgativo della tematica dell’autismo, sottolineando quanto sia stretto e necessario il legame con l’attività sportiva, ma sarà anche l’occasione per presentare alcuni progetti di sostegno inclusivo. Prenderanno la parola alcuni esperti e nel corso della serata si esibiranno, in un match di scherma, autistici e neurotipici suddivisi in due squadre, con la partecipazione straordinaria di alcuni campioni dello sport olimpico azzurro: fondamentale il coinvolgimento dell’Accademia Scherma Lia di Roma, con i suoi atleti e la sua grande storia sull’inclusione. Durante la serata, condotta dall’ex campione di scherma Stefano Pantano e dalla giornalista Chiara Icardi, verrà anche presentata una mostra di 23 opere realizzate da ragazzi dai 15 ai 21 anni seguiti dall’Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile del Policlinico Tor Vergata di Roma, all’interno del programma “Aut in Art”, cofinanziato da Progetto Aita Onlus. Verrà poi lanciato anche il crowdfunding per il progetto “Lo sport e l’inclusione volano a Parigi2024”, che nasce sulla scorta dell’esperienza di successo dell’agosto 2016 in occasione dei Giochi di Rio De Janeiro, quando 8 ragazzi con autismo raggiunsero il Brasile grazie alla collaborazione tra Fondazione Bambino Gesù e Accademia Scherma Lia di Roma. Con l’aiuto di Coni e Casa Italia, provarono l’esperienza unica e speciale di vivere il sogno olimpico a stretto contatto con atleti e delegazioni.
Per tutti loro il “Progetto Rio” è stato fortemente formativo, in quanto tutti i giorni, grazie all’esperienza di vita fatta sul campo, la loro autonomia è stata costantemente stimolata.
In questa occasione, con una formula leggermente diversa e durante le prossime Olimpiadi di Parigi2024, verrà promossa un’altra esperienza unica. Diversi ragazzi e ragazze, provenienti da varie discipline sportive, con un genitore e lo staff tecnico a supporto, partiranno alla volta di Parigi per una due giorni olimpica, di inclusione e gioco di squadra. In questa occasione si è scelto di vivere l’avventura in presenza delle famiglie dei ragazzi per rinsaldare quel rapporto indispensabile quotidiano ma in sedi diverse. L’avventura a cinque cerchi prevederà la visione degli eventi con l’ingresso alle gare, il viaggio e soggiorno in hotel e la possibilità di vivere Casa Italia grazie al sostegno del Coni.
– Foto Ufficio Stampa progetto “Lo sport e l’inclusione volano a Parigi2024” –
(ITALPRESS).

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Firmato il rogito, lo stadio Meazza passa a Inter e Milan

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MILANO (ITALPRESS) – Il Meazza passa ufficialmente nelle mani di Inter e Milan. E’ stato firmato dal Comune di Milano e dalla società Stadio San Siro S.p.A, l’atto notarile relativo “alla compravendita del compendio immobiliare comprensivo dello stadio Giuseppe Meazza, qualificato, nell’ambito del vigente Piano di Governo del Territorio, quale ‘Grande Funzione Urbana San Sirò, a seguito della proposta presentata dai due club”. “La realizzazione del nuovo stadio e dell’intervento di rigenerazione urbana per l’area di San Siro rappresentano un nuovo capitolo per la città di Milano e per entrambi i club – commentano le due società – Questo importante traguardo riflette le ambizioni condivise da Inter e Milan e dalle rispettive proprietà, fondi gestiti da Oaktree e RedBird, per un successo sportivo a lungo termine e per un investimento che permetterà di creare valore a supporto della crescita sostenibile di entrambe le società”. Inter e Milan hanno affidato “a Foster + Partners e MANICA il percorso progettuale e di sviluppo di un nuovo impianto di livello mondiale e del masterplan per l’area circostante. Lo stadio risponderà ai più alti standard internazionali ed è destinato a diventare una nuova icona architettonica per la città di Milano. Nell’ambito del progetto sorgerà un nuovo polo di eccellenza che rifletterà la vocazione sportiva e culturale del quartiere di San Siro e dell’intera città, rigenerando uno spazio urbano nel segno di innovazione, sostenibilità e accessibilità. L’operazione, perfezionata tramite la società Stadio San Siro S.p.A., è supportata da un finanziamento disposto dagli istituti bancari internazionali Goldman Sachs e J.P. Morgan in qualità di coordinatori principali, insieme ai partner bancari dei Club, Banco BPM e BPER Banca”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Clima, Pichetto “Su target 2040 trovato un buon accordo”

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BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “Abbiamo approvato sia la legge clima che l’Ndc per la Cop30. Devo dire che è stata una trattativa intensa e la Commissione ha riconosciuto che le istanze che portavamo avanti come Italia e come gruppo di Paesi uniti all’Italia erano rilevanti ed erano importanti, equilibrate. Quindi ha riconosciuto quelle grandi istanze che riguardavano lo slittamento di un anno dell’Ets2, il biofuel e quindi i biocarburanti, ha dato disponibilità non solo a passare dal 3% al 5% dei crediti di carbonio internazionali, ma anche di inserire poi in fase di revisione un ulteriore 5% da valere su quelli che sono i crediti domestici”. Così il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, in un punto stampa a Bruxelles dopo il raggiungimento di un accordo tra i Paesi dell’Unione europea sul target al 2040 di riduzione delle emissioni. “Naturalmente tutta una serie di altre valutazioni che riguardano sia la parte di commercio internazionale, che è stata oggetto del Consiglio europeo dei leader, che di istanze che sono pervenute dai vari Paesi. Pertanto si è trovato un buon accordo”, ha aggiunto. Pichetto si è detto soddisfatto dell’accordo: “Sì, un compromesso buono. Ringrazio la Commissione, il presidente del Consiglio europeo e tutti i membri”.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-

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Tumore prostatico, il ruolo attivo del paziente migliora il percorso di cura

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MILANO (ITALPRESS) – Nel percorso di cura del carcinoma prostatico avanzato, sentirsi ascoltati e costruire un’alleanza terapeutica con i medici è oggi una componente fondamentale. E’ quanto emerge da una ricerca condotta da Novartis con Elma Research sui pazienti con carcinoma prostatico metastatico, in occasione del mese di novembre, dedicato alla sensibilizzazione sulle patologie maschili.
Il carcinoma prostatico è ad oggi la patologia maschile di maggior incidenza, con circa 40.000 nuovi casi all’anno.
Grazie ai progressi della ricerca clinica e alle terapie innovative, è oggi possibile convivere con la malattia anche per lunghi anni, fino a renderla una condizione cronica. Tuttavia, nella fase avanzata il tumore alla prostata resta un’area di elevata complessità clinica, dove la prognosi rimane severa e la qualità di vita fortemente compromessa.
“Le forme più avanzate, come il carcinoma metastatico resistente alla castrazione – commenta Paolo Andrea Zucali, Responsabile Unità Operativa per la patologia oncologica del tratto uro-genitale e dei tumori rari del torace, Istituto Clinico Humanitas – pongono elevati bisogni insoddisfatti che richiedono un impegno costante della ricerca. I progressi diagnostici e terapeutici degli ultimi anni, guidati dallo sviluppo della medicina di precisione e personalizzata, hanno già consentito di aumentare la sopravvivenza e migliorare la qualità di vita. Occorre proseguire su questa strada, valorizzando i progressi scientifici e integrando sempre la voce dei pazienti”.
Ed è proprio partendo da questa esigenza di ascolto della voce dei pazienti che Novartis ed Elma Research hanno indagato il vissuto di 64 uomini italiani con carcinoma prostatico metastatico.
Un vissuto che, durante l’evento “Ritmi di Cura per la Salute Maschile”, è stato raccontato anche attraverso la musica jazz, trasformando le emozioni in note per dare voce alle esperienze e ai diversi modi di affrontare la malattia.
Sebbene ci sia la tendenza a credere che il paziente con carcinoma prostatico sia anziano e dunque tendenzialmente passivo, la ricerca ha evidenziato che oltre il 50% dei pazienti desidera essere parte attiva del proprio percorso di cura: sono consapevoli, cercano il cambiamento e svolgono una ricerca autonoma di informazioni sulla propria patologia. Il coinvolgimento risulta più marcato tra i Risolti (30%), che hanno raggiunto un equilibrio tra consapevolezza e accettazione, e i Tormentati (28%), che ricercano costantemente risposte, ma convivono con rabbia e risentimento. I Fatalisti (42%), invece, vivono la malattia con rassegnazione, delegando al medico le decisioni e dipendendo dal supporto del caregiver, figura chiave nel mantenere continuità e fiducia nella cura.
Il valore della partecipazione attiva dei pazienti nel percorso di cura è stato confermato anche a livello europeo dai risultati preliminari dello studio EU-PRESS4 (Europa Uomo Patient Reported Shared Decision Making Study), promosso da Europa Uomo, associazione impegnata nell’ambito del tumore alla prostata, e condotto su oltre 600 uomini. L’indagine ha mostrato che maggiore è il coinvolgimento dei pazienti nel loro percorso di cura, migliore è la loro qualità di vita, mentre chi si sente meno coinvolto tende a riportare più spesso rimpianto per le scelte compiute e una percezione peggiore del proprio benessere complessivo.
“Si tratta di risultati che evidenziano quanto l’ascolto del paziente debba diventare parte integrante della pratica clinica”, dichiara Claudio Talmelli, Presidente di Europa Uomo Italia.
“Serve un approccio realmente multidisciplinare, come quello delle Prostate Cancer Unit, dove diversi specialisti – come oncologi, urologi, medici nucleari, psicologi – collaborano per garantire una presa in carico completa e integrata del paziente e dove la qualità percepita del paziente è un indicatore mandatorio per orientare un approccio terapeutico e assistenziale basato sui suoi bisogni clinici, emotivi e relazionali”.
Paola Coco, Chief Scientific Officer & Medical Affairs Head di Novartis, spiega: “L’impegno di Novartis è reimmaginare il futuro delle patologie con maggiori bisogni insoddisfatti, come il tumore alla prostata metastatico avanzato. Innovazione, collaborazione e ascolto dei pazienti sono i pilastri su cui costruiamo i nuovi “ritmi di cura”: percorsi che coniugano progresso scientifico e centralità della persona. Oggi abbiamo scelto la musica jazz come il linguaggio simbolico per raccontare il vissuto emotivo dei pazienti; è una metafora potente del nuovo percorso di cura: fatto di ascolto attento ai bisogni, scelte condivise, relazioni”.
-foto Italpress-
(ITALPRESS).

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