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Politica

Quirinale, alle 15 primo scrutinio ma senza intesa verso scheda bianca

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Alle 15 i 1.008 grandi elettori, dopo la morte del deputato di Fi Vincenzo Fasano, saranno chiamati a votare per il nuovo capo dello Stato. Ma è ancora muro contro muro tra gli schieramenti. Alla prima votazione si andrà con la scheda bianca ed è probabile che entrambi gli schieramenti opteranno per questa scelta anche per le due successive votazioni. Se poi alla quarta non dovesse emergere un nome condiviso, è probabile che il fronte rosso-giallo presenti il nome di Riccardi, fondatore della comunità di Sant’Egidio, o insistere su un Mattarella bis o proporre il nome del’attuale premier Mario Draghi. Per ora Salvini, Berlusconi e Meloni non avrebbero concordato il nome da opporre eventualmente. Non ci sarebbe ancora una condivisione, da qui la proposta di puntare su una rosa di quattro o cinque nomi da avanzare sul tavolo. Intanto proseguono i vertici dei partiti: prima a riunirsi Italia Viva, poi il vertice tra Enrico Letta, Giuseppe Conte, Roberto Speranza e i rispettivi capigruppo di Camera e Senato, poi Fratelli d’Italia e a seguire i grandi elettori di Forza Italia. “Draghi ha rappresentato per l’Italia una straordinaria risorsa nel 2021 e in questo inizio 2022. Il nostro compito è proteggere la risorsa sia per la campagna vaccinale sia per il rilancio del nostro Paese a livello internazionale. Siamo in un momento delicato, Draghi è una delle ipotesi sul tavolo, sono rimasto stupito dalla dichiarazione di Berlusconi e dal no di Draghi alla Presidenza della Repubblica, no confermato oggi da Salvini. Ne parlerò con lui e con i nostri alleati per capire se quelle dichiarazioni sono definitive oppure no”, ha detto ieri sera Enrico Letta, segretario del Pd. “Noi non poniamo veti. A differenza di Pd e LeU, non abbiamo remore a considerare una candidatura che venga dal centrodestra, ma la premessa del M5S è che il governo deve andare avanti”, ha sottolineato il leader del Movimento Giuseppe Conte. Da Forza Italia, il vice presidente e coordinatore Antonio Tajani, fa sapere che “non è pensabile che esista un veto a nomi della nostra area, come fossimo cittadini di serie b e non i rappresentanti della maggioranza degli italiani”. Quindi “proporremo un presidente di centrodestra, una rosa, e da qui vogliamo partire. il resto si vedrà solo dopo, eventualmente”.
Intanto il drive in allestito nel parcheggio in via della Missione, a pochi metri dall’ingresso di Montecitorio, è pronto ad accogliere i parlamentari positivi o in quarantena. Il grande piazzale usato dai parlamentari come parcheggio,sarà adibito a seggio ‘volante’, per permettere ai grandi elettori positivi al Covid o in quarantena, di votare in sicurezza il prossimo presidente della Repubblica. I contagiati asintomatici potranno così esprimere la loro preferenza.
(ITALPRESS).

Politica

Papa “E’ sempre più necessario promuovere la nonviolenza”

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CITTA’ DEL VATICANO (ITALPRESS) – “Nel mezzo delle numerose sfide che il nostro mondo si trova ad affrontare in questo momento, tra cui il diffuso conflitto armato, la divisione tra i popoli e le sfide delle migrazioni forzate, gli sforzi per promuovere la nonviolenza sono quanto mai necessari. E’ bene ricordare che, dopo la violenza della Crocifissione, le prime parole di Cristo risorto agli Apostoli offrirono una pace «disarmata e disarmante, umile e perseverante»”. Così Papa Leone XIV in un messaggio ai partecipanti all’Assemblea Nazionale di Pax Christi USA.

“Gesù continua a inviare i suoi seguaci nel mondo perchè diventino artefici di pace nella loro vita quotidiana – aggiunge il Pontefice -. Nelle parrocchie, nei quartieri e soprattutto nelle periferie, è ancora più importante che una Chiesa capace di riconciliazione sia presente e visibile. Prego in modo particolare affinchè il vostro incontro ispiri tutti i membri di Pax Christi USA a impegnarsi per trasformare le proprie comunità locali in “‘case di pacè dove si impara a disinnescare l’ostilità attraverso il dialogo, dove si pratica la giustizia e si coltiva il perdono”. In questo modo, permetterete a molte più persone di accogliere l’invito di San Paolo a vivere in pace con i propri fratelli e sorelle”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Politica

Meloni “Controproducente riconoscere ora lo Stato di Palestina”

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ROMA (ITALPRESS) – “L’ho detto varie volte, anche in Parlamento. L’ho detto alla stessa autorità palestinese e l’ho detto anche a Macron. Credo che il riconoscimento dello Stato di Palestina, senza che ci sia uno Stato della Palestina, possa addirittura essere controproducente per l’obiettivo”. Così il presidente del Consiglio Giorgia Meloni al quotidiano ‘La Repubblica’.

“Se qualcosa che non esiste viene riconosciuto sulla carta – prosegue la premier -, il problema rischia di sembrare risolto, quando non lo è”, e poi sottolinea: “Quanto ho detto è la ragione per la quale essendo favorevolissima allo Stato della Palestina, non sono favorevole al suo riconoscimento a monte di un processo per la sua costituzione”. “L’Italia è per la soluzione due popoli e due Stati – evidenzia -, ma il riconoscimento del nuovo Stato palestinese deve avvenire in contemporanea con il riconoscimento da parte loro dello Stato di Israele. A noi interessa la pace, non la vittoria di uno sull’altro”, conclude la premier.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Politica

Il Time dedica la copertina a Giorgia Meloni “È tra le figure più interessanti d’Europa”

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ROMA (ITALPRESS) – Il settimanale statunitense Time dedica la copertina del nuovo numero al premier italiano Giorgia Meloni.Dove Giorgia Meloni sta guidando l’Europa” è il titolo che accompagna la foto in primo piano del presidente del Consiglio. “Meloni ha smentito i suoi detrattori”, scrive Time, spiegando che “sulla scena internazionale si è comportata più come una conservatrice pragmatica che come una rivoluzionaria di destra. Meloni ha abbracciato l’Unione Europea, la NATO e l’Ucraina, si è adoperata per isolare la Cina e si è adoperata abilmente per ricomporre i rapporti tesi tra America ed Europa durante l’inizio del secondo mandato del presidente Donald Trump. Lungo il percorso, ha conquistato leader di tutto lo spettro ideologico, da Biden alla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen al vicepresidente J.D. Vance”.

“A quasi tre anni dal suo mandato, Meloni, 48 anni, è emersa come una delle figure più interessanti d’Europa”, prosegue il settimanale, che sottolinea: “Si oppone a quello che definisce un globalismo “omogeneizzante”, ma è sostenitrice dell’integrazione europea. È la prima donna leader in Italia e afferma di aver dovuto “affrontare stereotipi ridicoli” nella sua carriera, ma respinge i tentativi del governo di risolvere questi o altre forme di discriminazione, che definisce “quote””. 

-Foto Time-
(ITALPRESS).

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