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Cronaca

Quirinale, Sgarbi “Draghi doveva essere la proposta del centrodestra”

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ROMA (ITALPRESS) – “E’ stato un errore aver indicato Berlusconi come candidato, l’ho detto subito in un’intervista. Il modo migliore per vincere era dire fin dall’inizio il nome di Draghi e farlo diventare proprio come indicato dal centrodestra. Sarebbe stato impossibile per il Pd non seguire questa linea e poi magari si sarebbero uniti anche i Cinque Stelle”. Così Vittorio Sgarbi, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano” di Italpress. “Dopo aver letto l’intervista Berlusconi mi ha chiamato, sono stato da lui ad Arcore alcuni giorni e gli ho dato comunque la mia lealtà. Da quel momento ho chiamato tutti i deputati incerti, circa 120. L’operazione è andata bene ma andava cominciata prima. Berlusconi aveva ottenuto i voti ma senza il consenso ideologico dei capi, non aveva parlato con Renzi, Letta e Conte. I motivi che lo hanno portato alla rinuncia vanno dal conflitto personale, le condizioni fisiche, i pregiudizi fino all’idea che Draghi fosse meglio di lui, ma la mossa di non indicarlo non l’ho capita, avrebbe costretto gli altri a seguirlo. Due figure di centrodestra che anche Berlusconi ritiene possibili, secondo me sono quelle della Presidente del Senato Elibetta Casellati e di Gianni Letta, ma non ha indicato nemmeno loro. L’unico che poteva sopportare era Mattarella, è stato il primo nome che ha fatto come alternativa a sè. Secondo me -continua Sgarbi- Letta e Salvini possono convergere sul nome Draghi”. “Oltre a quella di Gianni Letta – aggiunge – che potrebbe piacere a Berlusconi e ottenere una parte di consenso a sinistra, una candidatura realistica -conclude Sgarbi- è quella di Casellati, se si vogliono mettere insieme le esigenze della Destra e il ruolo istituzionale. Lei prenderebbe facilmente i voti degli ex 5 Stelle che odiano Draghi”.
(ITALPRESS)

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ZONA LOMBARDIA – 20 SETTEMBRE 2024

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Cronaca

Alluvione in Emilia-Romagna, la pioggia dà un pò di tregua ma resta allerta rossa

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BOLOGNA (ITALPRESS) – E’ ancora allerta rossa in Romagna e nel Bolognese per criticità idraulica e idrogeologica a causa delle gravi problematiche già presenti sul territorio, mentre nel Modenese è allerta arancione. Lo fa sapere la Regione Emilia Romagna, mentre intanto si contano i danni.
L’acqua ha invaso case, strade e campagne, anche se la pioggia incessante ha lasciato il posto a rovesci sparsi e i treni hanno ripreso a circolare quasi normalmente.
Quella appena trascorsa è stata un’altra notte di paura e disagi per quasi 1.500 sfollati. L’allerta rossa durerà almeno fino a domani. Il maltempo ha colpito anche le Marche e l’alto Mugello, dove è ancora allerta gialla.
In Emilia-Romagna il meteo è in graduale miglioramento e le piene dei corsi d’acqua romagnoli dovrebbero lentamente esaurirsi. Resta però l’allerta rossa per il maltempo anche per la giornata di oggi. L’elevata criticità per rischio idraulico riguarda Costa romagnola, Pianura bolognese, Bassa collina e pianura romagnola, Collina bolognese. La situazione più critica riguarda il Ravennate, dove il territorio di Lugo è allagato ed è stato evacuato l’ospedale. A Bagnacavallo non si hanno ancora notizie dei due dispersi. Per oggi sono previste deboli precipitazioni sull’Appennino orientale.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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Cronaca

G7 cultura, Giuli accoglie delegazioni a Napoli

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NAPOLI (ITALPRESS) – Il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha accolto al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, le delegazioni che parteciperanno ai lavori del G7 Cultura in programma a Palazzo Reale da domani a sabato.
Dopo una visita al museo, guidata dal Direttore generale Musei, Massimo Osanna, il maestro Gabriele Lavia, leggenda del teatro e del cinema, ha interpretato dinanzi la statua dell’Ercole Farnese un’emozionante lettura in latino di un passo del “De Reditu Suo” di Rutilio Namaziano. La traduzione italiana di Giovanni Pascoli e la versione inglese sono state proiettate su quattro grandi monitor ai lati del palco per consentire a tutti di cogliere il messaggio universale dell’opera.
Al Mann erano anche presenti, tra gli altri, i Sottosegretari Lucia Borgonzoni e Gianmarco Mazzi, il Presidente della Commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone, il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca e il Sindaco della città, Gaetano Manfredi.
Il Ministro Giuli ha, successivamente, preso la parola rappresentando la “Roma” del poeta latino come sintesi di tutto ciò che oggi intendiamo per “cultura”: “Fecisti patriam diversis gentibus unam, Hai dato una patria ai popoli dispersi in cento luoghi – ha ricordato il Ministro – in questo solo la cultura può riuscire. E oggi, ai nostri illustri ospiti del G7, diciamo: benvenuti a casa vostra”.
(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Ministero della Cultura

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