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Economia

Gruppo Federmanager ottiene la certificazione per parità di genere

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ROMA (ITALPRESS) – Il Gruppo Federmanager rafforza e rilancia il suo impegno per realizzare un futuro sempre più inclusivo.
E’ stata infatti ottenuta la certificazione UNI/PdR 125:2022 che riconosce la capacità di aver adottato negli anni misure concrete per promuovere una cultura aziendale e un ambiente di lavoro inclusivi e rispettosi delle pari opportunità.
Sono cinque le società del sistema di rappresentanza del management valutate conformi alla normativa UNI sulla parità di genere: si tratta di Federmanager, di Manager Solutions, società di servizi del Gruppo, della management school Federmanager Academy, del broker assicurativo Praesidium SpA e del Fondo di assistenza sanitaria Assidai. La certificazione è stata ottenuta dopo un lavoro intenso e rappresenta un valore sostanziale per Federmanager e le altre società. Il riconoscimento è stato formalizzato dall’ente certificatore GCerti Italy sulla base di un processo di valutazione di kpi qualitativi e quantitativi rispetto a sei aree di osservazione: cultura e strategia; governance; processi hr; opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda; equità remunerativa per genere; tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro.
“Questa certificazione corona l’impegno che abbiamo profuso negli anni per garantire a uomini e donne pari opportunità all’interno della nostra Federazione, che per noi significa attenzione e cura delle persone e promozione di modelli positivi e inclusivi delle specificità di ciascuno”, spiega Stefano Cuzzilla, presidente Federmanager. “Sappiamo bene che il nostro Paese deve ancora fare molta strada per riconoscere alle donne lo spazio giusto nella società e nell’economia: noi che rappresentiamo la dirigenza italiana – aggiunge – vogliamo essere di stimolo per abbattere il gender gap, per aumentare il numero di donne lavoratrici dato che soltanto una su due oggi ha un impiego e, in definitiva, per costruire una cultura aziendale moderna e competitiva”.
Il processo di certificazione è stato proposto alla governance del Gruppo Federmanager da Anita Marina Cima, presidente Manager Solutions, leader del progetto stesso. “Credo fortemente che il Pnrr possa veramente spingere le aziende ad adottare politiche atte a ridurre le differenze di genere, soprattutto per quanto riguarda quegli aspetti dove le disparità sono più spiccate. Come Gruppo Federmanager siamo avanti su tanti aspetti e ritengo che la nostra azione rappresenti un esempio per molte altre realtà per lavorare in un ambiente più equo e rispettoso delle differenze”. Per Armando Indennimeo, presidente Assidai, “la certificazione è per noi un importante traguardo che si inserisce nel solco dell’attenzione posta alle tematiche di parità di genere dal nostro Fondo di assistenza sanitaria, già all’interno del proprio processo di gestione certificato da molti anni”.
Per il presidente di Federmanager Academy, Marco Bertolina, “la certificazione di parità di genere riflette il nostro impegno nel promuovere un ambiente di lavoro inclusivo e rispettoso, dove ogni individuo ha pari opportunità di crescita e successo, ma rappresenta anche la nostra visione per il futuro”.
“La valorizzazione e l’attenzione alle persone e la loro unicità sono parte integrante del Dna di Praesidium. Per raggiungere questo obiettivo è stato fondamentale sviluppare le potenzialità di ciascuna persona, valorizzando le diversità e le capacità al fine di generare un impatto positivo, coerentemente con la vision e la mission della nostra società, grazie soprattutto ad un sistema di governance sempre più attento a queste tematiche”, sottolinea Giacomo Gargano, presidente di Praesidium Spa.
(ITALPRESS).
– Foto: ufficio stampa Federmanager –

Economia

SACE al Forum Imprenditoriale Italia-Arabia Saudita, accordi e opportunità per l’export

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ROMA (ITALPRESS) – SACE, l’Export Credit Agency partecipata dal Ministero dell’economia e delle finanze, ha firmato nuovi accordi a sostegno della crescita dell’export italiano e del consolidamento dei rapporti economici tra Italia e Arabia Saudita, in occasione del Forum Imprenditoriale Italia-Arabia Saudita, organizzato dal Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in collaborazione con l’Agenzia ICE. Al Forum, che ha visto la presenza del Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani e del Ministro degli Investimenti saudita Khalid A. Al-Falih, hanno partecipato i vertici di SACE, il Presidente Guglielmo Picchi e l’Amministratore Delegato Michele Pignotti. Presente nell’Area con uffici a Dubai (dal 2016) e a Riad (dal 2024), SACE, attraverso questi accordi, mira a rafforzare il proprio ruolo a fianco delle imprese italiane esportatrici, facilitando l’accesso a opportunità in settori chiave quali energia, infrastrutture, investimenti, sviluppo urbano e culturale, turismo, tecnologie e servizi avanzati.

Ecco gli accordi nel dettaglio. Saudi Electricity Company (SEC) – finalizzata un’operazione Push Strategy da 1 miliardo di dollari con Saudi Electricity Company, principale utility elettrica del Regno e leader regionale nella produzione e distribuzione di energia, per supportare l’export italiano aumentando le forniture di beni e servizi italiani attraverso iniziative mirate di business matching. Saudi EXIM Bank – siglato un accordo con Saudi Export-Import Bank per la riassicurazione di progetti di interesse comune, che vedano coinvolte imprese italiane e saudite, in Paesi terzi. Le iniziative siglate oggi rafforzano l’impegno di SACE in un mercato prioritario per il Piano dell’Export italiano. In Arabia Saudita SACE conta su un portafoglio di investimenti assicurati ed esportazioni garantite pari a 6,6 miliardi di euro e dove, con l’obiettivo di fare da apripista al Made in Italy, ha già coinvolto negli ultimi due anni oltre 120 imprese italiane in iniziative di business matching con controparti saudite ad alto potenziale.

SACE, quale Export Credit Agency italiana, è da anni un punto di riferimento per le imprese italiane attive nella Penisola Arabica, grazie anche al presidio garantito dal nostro ufficio di Riad. La nostra presenza sul territorio ci permette di ascoltare le esigenze delle aziende, rafforzare il dialogo con le istituzioni saudite e valorizzare il contributo del Made in Italy nei grandi progetti del Paese come Vision 2030. Gli accordi siglati oggi rappresentano un ulteriore passo in questa direzione”, ha dichiarato il Presidente di SACE, Guglielmo Picchi.

“L’Arabia Saudita è un mercato strategico per il Sistema Paese e questo si riflette pienamente nelle attività di SACE – ha sottolineato l’Amministratore Delegato di SACE, Michele Pignotti -. Gli accordi firmati oggi rappresentano un ulteriore passo nel favorire l’ingresso del Made in Italy nei grandi piani di investimento sauditi, valorizzando il ruolo delle filiere italiane nei progetti trasformativi del Paese. Non solo nel settore energetico, ma anche in altri settori che guardano al futuro come infrastrutture, investimenti, sviluppo urbano e culturale, turismo, tecnologie e servizi avanzati”.

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– foto ufficio stampa SACE –

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Economia

Simest, Tajani alla cerimonia di apertura della nuova antenna a Riyad

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ROMA (ITALPRESS) – SIMEST, la società del Gruppo CDP per l’internazionalizzazione delle imprese italiane, annuncia che si è svolta oggi la cerimonia di apertura della nuova antenna a Riyad. L’evento, che si è tenuto alla presenza del Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, del Presidente di SIMEST, Vittorio de Pedys, e dell’Amministratore Delegato, Regina Corradini D’Arienzo – si è svolto nel quadro del Forum Imprenditoriale Italia-Arabia Saudita, che riunisce istituzioni e imprese dei due Paesi per rafforzare partnership industriali e commerciali.

L’apertura del presidio SIMEST a Riyad punta a consolidare ulteriormente il supporto operativo alle imprese italiane impegnate in percorsi di espansione internazionale, offrendo assistenza diretta sia nella fase di ingresso sia in quella di consolidamento in un mercato tra i più dinamici al mondo. Il Medio Oriente rappresenta infatti un’area strategica per la crescita internazionale dell’Italia, grazie a relazioni economiche in forte sviluppo e a un crescente interesse dei partner locali per le tecnologie e il know-how italiano.

L’Arabia Saudita, in particolare, è oggi una delle economie più solide e in più rapida trasformazione e crescita della Regione. Sono numerose le imprese italiane attive nel Paese e che esportano verso quest’area con presenza consolidata in settori chiave quali infrastrutture, automotive, trasporti sostenibili, edilizia, farmaceutico-medicale, alta tecnologia, agritech, cultura e sport.

“L’apertura dell’antenna di Riyad rappresenta un passo decisivo nel rafforzamento della nostra presenza a fianco delle imprese italiane, con un’attenzione particolare alle PMI, in un mercato che sta crescendo con straordinaria rapidità in numerosi settori industriali, compresi alcuni in cui la filiera italiana sta affrontando difficoltà, come ad esempio il settore della moda – ha dichiarato l’Amministratore Delegato di SIMEST, Regina Corradini D’Arienzo -. Questo nuovo presidio ci consentirà di lavorare in stretta collaborazione con istituzioni e partner locali, facilitando la realizzazione di investimenti nei comparti in cui il Made in Italy può offrire un contributo distintivo e di valore. L’apertura si inserisce nel solco della stretta sinergia con la Farnesina e della collaborazione con i partner del Sistema Italia, a partire da Cassa Depositi e Prestiti, di cui facciamo parte, e insieme a SACE, ICE, alla Camera di Commercio e a Confindustria, in piena integrazione con l’Ambasciata. L’obiettivo è accompagnare le imprese non solo con strumenti finanziari dedicati, ma anche mettendo a disposizione competenze sul mercato e un supporto diretto, per cogliere al meglio le opportunità offerte dall’economia saudita, sia in termini di export sia di investimenti diretti”.

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-Foto ufficio stampa Simest-
(ITALPRESS).

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Economia

Urso “10 dicembre data decisiva per l’automotive. Se UE fa la sua parte, l’Italia è pronta”

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TORINO (ITALPRESS) – “Adesso l’Europa ci deve ascoltare. Basta con le ideologie di registi che non appartengono alla nostra Europa e che la realtà ha già smentito. Noi non vogliamo diventare un museo all’aria aperta, per quanto bellissimo, luogo di ricreazione per i ricchi turisti di altri continenti. La data decisiva è il 10 dicembre e lo diciamo con forza da Torino, perseverare nell’errore sarebbe diabolico. Noi non lo permetteremo. Se l’Europa farà la sua parte, l’Italia è già pronta a fare la sua. A un anno dall’annuncio del piano Italia di Stellantis, possiamo dire con chiarezza che molti passi avanti sono stati compiuti, siamo sulla strada giusta, sulla strada della responsabilità sociale della squadra Italia, come auspicai proprio qui, quando celebrammo insieme i 125 anni della Fiat con il nuovo amministratore delegato Filosa e con la sua squadra”. Così il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, intervenuto all’evento organizzato da Stellantis nel complesso di Mirafiori a Torino, per il lancio della nuova 500 ibrida.

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, a margine dell’evento Stellantis, si era pronunciato anche sulla questione dell’ex Ilva“Tutti i miei atti sono andati esattamente nella direzione della continuità sin da quando abbiamo le condizioni affinché fosse possibile la ripresa e attraverso una gestione commissariale di uno stabilimento che, come tutti sanno, nella precedente gestione ha avuto arrecati gravi danni. Oggi forse non si ricorda appieno quello che accadde in quei giorni, perché in quella gestione furono chiusi due altoforni e il terzo altoforno, quando riuscimmo a prendere in mano l’azienda con i commissari straordinari, aveva appena un’autonomia di 4 giorni. È chiaro che il lascito di quell’eredità e anche di tutto il decennio precedente è piuttosto grave e pesante, la soluzione è difficile, ma siamo impegnati in maniera continuativa a trovarla”. 

– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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