Economia
A marzo in calo l’export italiano verso i Paesi non Ue
Pubblicato
2 anni fa-
di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – A marzo 2024 l’Istat stima, per l’interscambio commerciale con i paesi extra Ue27 , una riduzione congiunturale per le esportazioni (-4,5%) e un aumento per le importazioni (+3,1%). La diminuzione su base mensile dell’export è dovuta in particolare alla riduzione delle vendite di beni strumentali (-13,8%); diminuiscono anche le esportazioni di energia (-5,2%) e beni di consumo non durevoli (-1%) mentre aumentano quelle di beni di consumo durevoli (+14,0%) e beni intermedi (+0,6%). Dal lato dell’import, a esclusione di beni strumentali (-1,6%) e energia (-0,4%), si rilevano incrementi congiunturali per tutti i raggruppamenti.
Nel primo trimestre 2024, rispetto al precedente, l’export diminuisce dello 0,9%; la riduzione riguarda tutti i raggruppamenti, a eccezione di beni di consumo durevoli (+12,7%). Nello stesso periodo, l’import registra una flessione del 6,1%, cui contribuisce in misura rilevante la contrazione degli acquisti di energia (-17%).
A marzo 2024, l’export si riduce su base annua del 5,7% (era +2,8% a febbraio 2024). La flessione è determinata dalle minori vendite di beni intermedi (-10,2%), beni di consumo non durevoli (-9,8%) e beni strumentali (-6,9%). L’import registra una flessione tendenziale del 12,8%, per effetto principalmente dei minori acquisti di energia (-30,3%); contributi negativi importanti derivano anche dai minori acquisti di beni strumentali (-12,3%) e beni intermedi (-7,6%); aumentano le importazioni di beni di consumo non durevoli (+5,8%).
A marzo 2024 il saldo commerciale con i paesi extra Ue27 è positivo e pari a +5.603 milioni (+4.161 milioni nello stesso mese del 2023). Il deficit energetico (-4.012 milioni) è inferiore rispetto a un anno prima (-6.282 milioni). L’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici, seppur ampio, si riduce da 10.444 milioni di marzo 2023 a 9.615 milioni di marzo 2024.
Tranne che verso Turchia (+33,9%) e paesi OPEC (+5,8%), le esportazioni verso tutti i principali partner extra Ue27 sono in calo su base annua. Le vendite verso la Cina segnano la flessione tendenziale più ampia (-26%).
Crescono su base annua le importazioni da Stati Uniti (+9,8%), India (+5,1%) e Cina (+3,2%), mentre flettono gli acquisti da tutti gli altri principali paesi partner extra Ue27. Le riduzioni tendenziali più marcate riguardano gli acquisti da paesi MERCOSUR (-33,4%), paesi OPEC (-30,6%), paesi ASEAN (-18,7%) e Regno Unito (-15,5%).
“La riduzione congiunturale dell’export verso i paesi extra Ue, determinata principalmente dalle minori vendite di beni strumentali, è condizionata dalle operazioni di elevato impatto (cantieristica navale) registrate a febbraio 2024; al netto di queste, si stima una riduzione meno ampia, pari a -0,8%. Su base annua, la flessione dell’export investe quasi tutti i principali partner extra Ue27 ed è spiegata per oltre la metà dalla riduzione delle vendite verso Cina e Stati Uniti – commenta l’Istat -. L’import si conferma in crescita su base mensile per effetto soprattutto dei maggiori acquisti di beni intermedi e beni di consumo non durevoli; la sua flessione su base annua si accentua lievemente. Nei primi tre mesi del 2024, il saldo commerciale con i paesi extra Ue è positivo per 15,5 miliardi (era +6,8 miliardi nello stesso periodo del 2023)”.
– Foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).
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“Tre anni fa il governo di Giorgia Meloni era l’unico in Europa ad aver capito che occorreva rivedere le regole del Green Deal per coniugare la sostenibilità ambientale con la sostenibilità economica e sociale, ci siamo mossi e finalmente oggi abbiamo una maggioranza di Paesi europei che chiedono alla Commissione di agire subito. Vedremo il 16, quando la Commissione ci ha comunicato che avrebbe presentato due documenti importanti e fondamentali, la revisione del CBAM e la revisione del regolamento sulle Co2 e i veicoli leggeri”, ha concluso.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS)
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– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
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