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Politica

Forza Italia sottoscrive un manifesto con le forze civiche moderate per il futuro del Ppe

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ROMA (ITALPRESS) – Un Manifesto di adesione ai valori del Partito popolare europeo è stato sottoscritto delle forze civiche moderate che, assieme a Forza Italia, nel rispetto delle singole storie e identità, lavoreranno per una prospettiva politica comune, nel corso di conferenza stampa su “L’alleanza delle forze civiche moderate per il futuro del Ppe” presenziata dal segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, che nei giorni scorsi ha lanciato un appello ai moderati in nome dei comuni valori europeisti e liberali. Coordinatori e promotori del Manifesto, Antonio Tajani, vicepremier, ministro e segretario nazionale di Forza Italia, e Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte e vicesegretario nazionale di Forza Italia. Quello che firmiamo “è un documento che è l’inizio di un percorso. Ho preso l’impegno di spalancare le porte del partito per far si che Forza Italia possa diventare la famiglia dei popolari perchè nel nostro Paese c’è bisogno, in un momento difficile a livello internazionale, di dare sicurezza ai nostri concittadini. C’è bisogno di donne e uomini che siano ottimisti verso il futuro”, ha spiegato Tajani sottolineando che la chiamata “a raccolta” dei sindaci civici è parte della “grande strategia che dobbiamo portare a termine, il loro contributo sarà prezioso e nell’ambito della costruzione di questa strategia ho deciso di chiamare con noi anche Noi Moderati”.
“Se vogliamo veramente rendere un servizio all’Italia – ha proseguito – dobbiamo spiegare ai nostri concittadini che il voto più utile è quello a Forza Italia. In Europa la prima forza politica è il Ppe e più siamo forti all’interno del Partito popolare europeo e più possiamo incidere. Si possono anche cambiare le maggioranze ma sempre con la guida del Ppe. Ho scelto di candidarmi perchè ritengo di poter dare un contributo non solo elettorale, ma perchè voglio portare nel dibattito 30 anni di esperienza in tutte le istituzioni europee. Non c’è nessun politico italiano che abbia fatto questo percorso, voglio condizionare il dibattito sulle grandi questioni europee. Per queste europee – ha assicurato Tajani – ho fissato l’obiettivo al 10% per poi arrivare al 20% alle prossime politiche, questo per riacquistare lo spazio che va da Giorgia Meloni a Elly Schlein con milioni di persone che oggi non vanno più a votare”. Il presidente del Piemonte e vicesegretario, Alberto Cirio, ha spiegato che la sottoscrizione di questo manifesto “è stata la volontà precisa di Tajani di allargare il nostro partito in vista delle elezioni europee ai soggetti che si riconoscono nell’Europa del Ppe. E’ iniziato un percorso che ha visto aderire molto sindaci”. Presenti molti sindaci, tra questi, il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, che ha evidenziato come il Paese debba “essere grato alla funzione verso la quale Forza Italia si propone e si lancia, una forza rassicurante, una forza che si mostra anche federatrice di forze di ispirazione locale verso una una platea che non necessariamente è maturata nella politica. Credo che il civismo e l’associazionismo debbano incontrarsi con la politica con senso di responsabilità e passione. La nostra è un’adesione convinta all’interno dei valori” del Ppe e “per la credibilità del documento che diviene credibile anche in funzione di ciò che Tajani ha mostrato di saper fare come coordinatore e ispiratore di un partito a grande dimensione popolare”, ha concluso. Secondo Claudio Scajola, sindaco di Imperia. “queste elezioni europee sono le più importanti da quando esiste elezione diretta del Parlamento, questo a causa del momento difficilissimo che attraversiamo con le guerre in corso e con una situazione molto complicata dell’Occidente. Qualcuno scrive meno Europa, io sono convinto che serva più Europa. Per questo abbiamo fatto un Manifesto per trovare un punto di unione che è il Ppe”, ha aggiunto. E’ fondamentale il migliore successo in ogni Paese, e in particolare nell’Italia, delle forze europeiste – si legge nel documento -, delle forze di ispirazione cristiana, liberale, riformista che, prima di tutti gli altri e con maggiore coerenza, hanno creduto e credono nell’idea europeista. Forza Italia e i Movimenti civici firmatari lavoreranno insieme nelle Regioni, creando dei tavolo comuni per la gestione e il coordinamento della campagna elettorale.
-foto xb1 Italpress-
(ITALPRESS).

Politica

Tajani “Su Netanyahu linea è quella del premier, parleremo con alleati”

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TORINO (ITALPRESS) – “La linea è quella del presidente del Consiglio che io ho il dovere di attuare, anche perchè la condivido. Esamineremo, leggeremo le carte per capire quali sono le motivazioni che hanno portato la Corte a fare questa scelta. Rispettiamo la Corte, la sosteniamo, ma siamo altresì convinti che la Corte debba svolgere un ruolo giuridico e non politico”.
Così il vicepremier e ministro, Antonio Tajani, a margine dell’assemblea Anci a Torino, commentando il mandato di cattura per il premier israeliano Benjamin Netanyahu deciso dalla Corte penale internazionale. “Per quanto riguarda le decisioni le prenderemo insieme ai nostri alleati, da lunedì inizia a Fiuggi il G7 esteri, ne parlerò anche con i miei alleati e vedremo cosa si dovrà fare. Questa è la linea scelta dal presidente del Consiglio, la politica estera la fa il presidente del Consiglio e il ministro degli Esteri la attua”, ha aggiunto.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-

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Schillaci “Antibiotico-resistenza, 21 mln per ricerca nuovi farmaci”

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ROMA (ITALPRESS) – “L’Italia ha un Servizio Sanitario Nazionale che tutti gli altri Paesi ci invidiano, però purtroppo siamo agli ultimi posti in Europa per quanto riguarda la lotta all’antibiotico-resistenza. E’ importante ricordare che gli antibiotici vanno presi quando è necessario sempre sotto una stretta guida medica, non bisogna assolutamente usare il fai-da-te in questo campo così delicato perchè gli antibiotici usati in maniera non adeguata causano una resistenza e quindi alcune malattie che possono essere curate, come la polmonite, magari diventano più difficili da affrontare”. Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, a “Unomattina” su Raiuno. Secondo l’Oms nel 2050 l’antibiotico-resistenza potrebbe provocare oltre 39 milioni di morti al mondo. “Dobbiamo scongiurare assolutamente questo pericolo: ci stiamo impegnando, sono stati messi 21 milioni di euro nella legge di bilancio per favorire la ricerca di nuovi antibiotici che siano in grado di sconfiggere batteri che sono diventati resistenti ai tradizionali antibiotici, però ci vuole l’impegno di tutti: è una battaglia da fare insieme”, ha sottolineato Schillaci.
“I dati che abbiamo il nostro possesso testimoniano come spesso proprio nelle età più fragili – le persone più anziane oppure i pazienti in età pediatrica – c’è un uso eccessivo di antibiotici: per questo, stiamo partendo con dei corsi di formazione specifici, rivolti in particolare ai medici di famiglia”, che “hanno il più stretto rapporto con i cittadini: tocca a loro essere la guida per un uso responsabile degli antibiotici in tutte le fasce di età. La cosa migliore è sempre rivolgersi al medico, bisogna evitare le auto-prescrizioni e l’auto-somministrazione”. Negli ospedali “bisogna avere particolare attenzione, soprattutto per i pazienti fragili, i più anziani o quelli che hanno delle patologie gravi: proprio a loro bisogna somministrare gli antibiotici quando è necessario”. Per il ministro “è un aspetto non solo che riguarda la salute, ma anche economico perchè ovviamente si dilatano i tempi di presenza delle persone all’interno degli ospedali: dobbiamo evitarlo, anche perchè i soldi che si possono risparmiare da una battaglia come quella che stiamo conducendo insieme possono essere utilizzati, per esempio, per dare accesso ai pazienti alle nuove terapie oncologiche”, ha concluso.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Ucraina, Zelenska “Con Trump non ci sono certezze ma restiamo fiduciosi”

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ROMA (ITALPRESS) – “Trump è il presidente americano eletto, non ha ancora preso il suo posto alla Casa Bianca e ha due mesi per preparare con cura tutti i passi da fare quando assumerà il mandato. Io non posso parlare a nome del presidente ucraino nè dell’Ucraina, quello che posso dire è la mia opinione personale”.
“Noi dobbiamo lavorare con ogni amministrazione americana perchè è chiaro che gli Stati Uniti sono un Paese influente. Lo vediamo tutti i giorni. Non influenzano solo ciò che accade al fronte in Ucraina, ma anche altri Paesi. Infatti durante le elezioni tutto il mondo tratteneva il respiro in attesa di capire come sarebbero andate a finire”. Così Olena Zelenska, moglie del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervistata da “La Repubblica”. Con Trump arriverà a Kiev una pace giusta? “Possiamo solo sperarlo” ha risposto Zelenska aggiungendo che con con lui “nessuno può essere del tutto sicuro ma, ripeto, questa è un’opinione personale”. In merito all’imminente arrivo della stagione fredda ha sottolineato: “Anche la mia famiglia deve sopravvivere all’inverno, come tutti noi. Non vogliamo più blackout, freddo e vedere i nostri figli che fanno i compiti a lume di candela. Nessuno lo vuole. Abbiamo resistito agli altri inverni di guerra, lo faremo anche questa volta. Il nostro popolo ha una grande capacità di resilienza”. “I dati dimostrano che gli ucraini non stanno lasciando il Paese. Rimangono, sono ottimisti e sperano tuttora nella vittoria”. In merito ai bambini ucraini deportati in Russia, sono “al momento 388, però ce ne sono 19.500 ancora in Russia. Il programma presidenziale ucrainoBring Kids Back coinvolge moltiPaesi, è una procedura complicata. I 388 bambini non sono certo tornati perchè esiste un processo agile e funzionante, ogni volta gli ostacoli sono enormi. Quando parte una missione speciale vengono interessate migliaia di persone, così come le associazioni umanitarie e un “avvocato speciale” come il cardinale Zuppi, che ringrazio”. “I russi cambiano i nomi dei bambini, fornendo loro documenti nuovi. Quando poi vogliono da noi l’elenco dei soggetti da riconsegnare con l’indicazione di nome, data e luogo di nascita, non li trovano più. Hanno deportato molti orfani dalle zone occupate, spesso di loro non si recuperano informazioni certe”, ha aggiunto.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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