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Calafiori e Fagioli nella lista dei 30 per Euro2024

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ROMA (ITALPRESS) – I campioni in carica pronti a mettersi in cammino per difendere il titolo in Germania. A distanza di 1055 giorni dal trionfo di Wembley, inizia una nuova avventura europea per la Nazionale, che venerdì 31 maggio si radunerà al Centro tecnico federale di Coverciano per cominciare la preparazione a Euro2024. Il Ct Luciano Spalletti – che giovedì 6 giugno diramerà la lista degli azzurri che prenderanno parte al Campionato Europeo – ha convocato 30 calciatori per il raduno: prima chiamata in Nazionale per il difensore del Bologna, Riccardo Calafiori, che nel 2022 aveva preso parte agli stage dedicati ai calciatori di interesse nazionale, e seconda convocazione per il centrocampista della Juventus Nicolò Fagioli a un anno e mezzo di distanza dalla prima e unica presenza in maglia azzurra in occasione dell’amichevole con l’Albania del novembre 2022. Seconda chiamata anche per Raoul Bellanova (Torino) e Michael Folorunsho (Verona), già convocati a marzo per le due amichevoli negli Stati Uniti con Venezuela ed Ecuador. Tornano in Nazionale il centrocampista del Torino Samuele Ricci e il portiere della Lazio Ivan Provedel, assenti rispettivamente dal novembre 2022 e dal novembre 2023. Fuori dalla lista, tra gli altri, il centrocampista della Juventus, Manuel Locatelli, e l’attaccante della Lazio, Ciro Immobile. Prima della partenza per la Germania, fissata per lunedì 10 giugno, la Nazionale disputerà due test amichevoli: martedì 4 giugno con la Turchia (ore 21, stadio ‘Renato Dall’Arà di Bologna) e domenica 9 giugno con la Bosnia Erzegovina (ore 20.45, stadio ‘Carlo Castellanì di Empoli). All’indomani del match con la nazionale bosniaca l’Italia raggiungerà la Germania, dove nel quartier generale di Iserlohn sosterrà le ultime sedute di allenamento prima dell’esordio nel Campionato Europeo in programma sabato 15 giugno a Dortmund con l’Albania.
I convocati per il raduno: Portieri: Gianluigi Donnarumma (Paris Saint Germain), Alex Meret (Napoli), Ivan Provedel (Lazio), Guglielmo Vicario (Tottenham).
Difensori: Francesco Acerbi (Inter), Alessandro Bastoni (Inter), Raoul Bellanova (Torino), Alessandro Buongiorno (Torino), Riccardo Calafiori (Bologna), Andrea Cambiaso (Juventus), Matteo Darmian (Inter), Giovanni Di Lorenzo (Napoli), Federico Dimarco (Inter), Gianluca Mancini (Roma), Giorgio Scalvini (Atalanta).
Centrocampisti: Nicolò Barella (Inter), Bryan Cristante (Roma), Nicolò Fagioli (Juventus), Michael Folorunsho (Hellas Verona), Davide Frattesi (Inter), Jorginho (Arsenal), Lorenzo Pellegrini (Roma), Samuele Ricci (Torino).
Attaccanti: Federico Chiesa (Juventus), Stephan El Shaarawy (Roma), Riccardo Orsolini (Bologna), Giacomo Raspadori (Napoli), Mateo Retegui (Genoa), Gianluca Scamacca (Atalanta), Mattia Zaccagni (Lazio).
– foto Image –
(ITALPRESS).

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Calcagno “Calendario internazionale troppo affollato”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il Mondiale per Club è stato creato senza consultarci. Il calendario internazionale è troppo affollato, siamo a un punto di non ritorno. Anche i calciatori sono preoccupati: non hanno più un periodo di riposo. Così si rovinano pure i campionati interni. Obiettivo minimo? Sederci tutti intorno allo stesso tavolo”. Così ai microfoni di Radio Anch’io Sport, su Rai Radio 1, Umberto Calcagno, presidente dell’AIC (Associazione Italiana Calciatori), la scorsa settimana si è unita al ricorso legale coordinato da FIFPro Europe, con il sindacato dei calciatori inglesi, PFA, e il sindacato dei calciatori francesi, UNFP, che hanno avviato un’azione legale contro la FIFA.
“Lamentiamo il fatto che, unilateralmente e senza consultazioni, si sia aggiunta una competizione in calendario già affollato. I primi studi della FIFPro (il sindacato internazionale dei calciatori, ndr.) su quanto sia nocivo per la salute dei top player tutto questo insieme di partite risalgono al 2019”, ha precisato Calcagno.
“L’azione legale è una strategia condivisa con la World League, anche la Lega Serie A è con noi in questa battaglia. Deve avere un riscontro immediato, purtroppo non l’ha avuto fino a oggi. Oggi siamo arrivati a un contesto in cui i top player potrebbero arrivare a 85 partite nel corso di una stagione sportiva senza soluzione di continuità rispetto alla precedente. Siamo davvero arrivati a un punto di non ritorno”, ha aggiunto il presidente dell’Associazione Italiana Calciatori.
L’uscita, poi smentita, di Ancelotti sul Mondiale per Club conferma che il problema sia sentito anche dalle grandi società europee: “Senza dubbio, anche perchè l’intervista di mister Ancelotti è stata molto più ampia: l’aspetto economico ha avuto più risalto, ma si è parlato proprio della difficoltà di gestire i ragazzi in una stagione che non finirebbe mai. Credo che proprio in questo momento ci sia finalmente un’attenzione diversa su questo aspetto: i dirigenti e gli allenatori che stanno cercando di programmare la prossima stagione sportiva non sanno come fare”.
“Abbiamo fatto uno studio: in una rosa di 32 calciatori, otto giocano il 50% del minutaggio complessivo. Siamo in una situazione di sovraccarico. C’è una grandissima preoccupazione anche da parte dei giocatori di non poter essere più in grado di svolgere la loro attività e di non poter essere al meglio per un numero di partite così elevato”, ha detto ancora Calcagno.
Si rischia anche un impoverimento del livello e della qualità generale: “Questo è un altro aspetto incredibile della situazione: chiediamo a questi ragazzi di giocare di più, ma per questo motivo si possono allenare pochissimo, se non quasi mai. I calciatori con impegni back to back, ovvero con meno di cinque giorni di recupero da una partita all’altra, ormai svolgono solo allenamenti di scarico o di rifinitura. Siamo arrivati a un punto nel quale per massimizzare i ricavi rischiamo che il nostro prodotto alla lunga sia più scadente. Credo sia qualcosa che non paga nemmeno a livello economico sul medio-lungo periodo, La creazione del Mondiale per club danneggerà anche la ripresa del nostro campionato e in più c’è sempre uno spostamento di risorse verso questi tornei, a discapito dei campionati interni europei, i migliori al mondo”.
“Perchè rovinarli in funzione di qualcosa che certamente produrrà nuova ricchezza ma probabilmente non coltiverà nuova passione nei nostri ragazzi?”, si è domandato ancora Calcagno.
“L’obiettivo minimo è sederci tutti quanti intorno allo stesso tavolo. Ci sono anche accordi collettivi che prevedono periodi feriali e che oggi salterebbero. La cosa positiva è che non è più solo una questione sindacale. Se la FIFA continuerà a rifiutare la possibilità di interloquire, andremo avanti. Non bisogna essere grandi esperti per capire che un ente regolatore che impone anche le date alle Nazionali e tutto ciò che viene organizzato nel mondo del calcio non può da solo inserire una nuova competizione nell’unico periodo di riposo rimasto per i calciatori. Un problema che ci sarà presto anche nel calcio femminile, si parla del prossimo Mondiale per club tra metà gennaio e metà febbraio, con i campionati che si dovrebbero fermare per farlo disputare. Ormai è un tema talmente ampio che speriamo venga risolto presto”, ha concluso il numero uno dell’AIC.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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L’Ungheria vince in extremis e spera, Scozia eliminata

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STOCCARDA (GERMANIA) (ITALPRESS) – Tre punti di speranza per l’Ungheria contro la Scozia, arrivati dopo una partita contratta, da sbadigli, con un primo tempo senza, o quasi, tiri in porta ed una ripresa spesso sonnolenta e con pochi lampi. La Scozia ha avuto a lungo il predominio del pallone ma l’Ungheria è andata più vicina al gol con una traversa scheggiata ed un palo prima del gol arrivato al 10′ di recupero. Alla fine, il guizzo di Csoboth ha regalato ai magiari tre punti di speranza in ottica passaggio agli ottavi come terza. L’importanza della posta in palio ha condizionato questo incontro. Prime fasi di studio da parte di entrambe le squadre poi, mentre la Scozia fa la partita, Bolla impegna Gunn (9′). Gara bloccata, una punizione di Szoboszlai viene deviata dalla barriera in angolo allo scoccare della mezz’ora poi Sallai manda fuori il suo diagonale (34′). Cresce l’Ungheria, favorita dall’atteggiamento degli avversari che respirano dopo il grande pressing attuato ad inizio gara. Al 41′ i ragazzi di Rossi vanno vicini al vantaggio. Szoboszlai serve Orban che va di testa, la palla scheggia la traversa e finisce fuori.
Lo stesso Szoboszlai, il migliore degli ungheresi nel primo tempo, prende palla al limite dell’area di rigore e calcia in porta ma il pallone vola alto sopra la traversa (45′). Nella ripresa Sallai impegna subito Gunn, Adams si accentra da sinistra e manda alto (8′). Poi è Dardai (19′) a sprecare, di testa, da ottima posizione, su angolo di Szoboszlai. Al 25’episodio clou. Scontro durissimo tra Varga e Gunn, con l’attaccante ungherese che viene portato fuori in barella ed il Var non ravvisa nessuna irregolarità. Armstrong chiede un rigore (34′), Tello dice di no. Al 45′ percussione di Schafer che arriva al limite e calcia: Gunn mette in angolo. Emozioni che continuano con una chance per Szoboszlai, fermato ancora da Gunn, e Csoboth che coglie in pieno il palo scozzese al 93′. Lo stesso neo entrato (bella intuizione dell’italiano Rossi) al 10′ di recupero, regala una vittoria di speranza all’Ungheria.
– Foto: Image Photo Agency –
(ITALPRESS).

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Germania pari al 92′ con la Svizzera e chiude da prima

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FRANCOFORTE (GERMANIA) (ITALPRESS) – Finisce 1-1 tra Svizzera e Germania nella terza giornata del girone A. Alla Frankfurt Arena il gol di Fullkrug in pieno recupero nega alla Svizzera una storica vittoria contro i tedeschi; ad aprire le marcature era stato il bolognese Ndoye. Con questo risultato entrambe le squadre passano agli ottavi: la Germania come prima con 7 punti, la Svizzera seconda con 5. Nel primo tempo la Germania domina il possesso palla, creando, però, poche occasioni da gol. Di fronte ai tedeschi si frappone, infatti, una Svizzera intensa, compatta e rapida nelle ripartenze. Gli elvetici trovano il vantaggio al 28′, quando Freuler premia l’inserimento in area di Ndoye: l’ala del Bologna, al volo col piatto destro, sigla indisturbato l’1-0. Sempre Ndoye, tre minuti più tardi, lambisce dal limite il palo alla sinistra di Neuer, sfiorando così la doppietta. Dall’altra parte, la fortuna non assiste i ragazzi di Nagelsmann: la rete di Andrich, al 17′, viene infatti cancellata dal Var, causa fallo di Musiala nel corso dell’azione. Nella ripresa il copione della partita non cambia e la Germania attacca a testa bassa, sbattendo, però, sul muro svizzero. I tedeschi si rendono pericolosi, soprattutto grazie alle soluzioni dalla distanza di Kroos e Musiala. La svizzera, invece, prova a sfruttare l’arma del contropiede, grazie ai neoentrati Amdouni e Vargas: quest’ultimo al 84′ si vede annullare un gol per posizione di fuorigioco. I tedeschi soffrono, ma ci credono fino alla fine: l’uomo dalla provvidenza per la squadra di Nagelsmann è ancora una volta Fullkrug, entrato dalla panchina. Al 92′ l’attaccante del Dortmund raccoglie di testa il cross dalla sinistra di Raum e segna il gol dell’1-1. Un pareggio che fa respirare la Germania, dopo una partita molto complessa. La Svizzera passa da seconda e potrebbe incrociare l’Italia agli ottavi.
– Foto: Image Photo Agency –
(ITALPRESS).

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