Cronaca
Vitiligine, arriva in Italia il primo trattamento specifico
Pubblicato
1 anno fa-
di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Incyte, azienda biofarmaceutica globale focalizzata sulla ricerca di soluzioni per gravi esigenze mediche insoddisfatte, annuncia che l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha concesso la rimborsabilità di ruxolitinib crema 15mg/g, primo e unico trattamento specifico per la vitiligine non segmentale con interessamento del viso in adulti e adolescenti a partire dai 12 anni di età.
Molto visibile, a causa delle caratteristiche macchie bianche, ma poco conosciuta e spesso ridotta a un semplice problema di natura estetica, la vitiligine è una malattia cronica autoimmune che colpisce tra lo 0,5% e il 2% della popolazione mondiale e che ha un forte impatto dal punto di vista sociale, psicologico ed emotivo. Ruxolitinib è il primo e unico farmaco che agisce sul meccanismo alla base della malattia, consentendo la repigmentazione della pelle nei pazienti idonei.
“Finalmente le persone affette da vitiligine avranno una possibilità di scelta. Fino ad oggi, la mancanza di trattamenti efficaci per questa patologia è stato uno degli aspetti più impattanti sulla sfera psicologica dei pazienti: non avere una prospettiva di cura e assistere al progressivo fallimento degli approcci sperimentati porta i pazienti a vivere un senso di frustrazione e sconfitta. Non a caso ansia e depressione risultano rispettivamente il 72 per cento e il 32 per cento più diffuse nelle persone affette da vitiligine rispetto al resto della popolazione – ha commentato Ugo Viora, Presidente di ANAP Onlus Associazione nazionale “Gli Amici per la Pelle”. – “L’arrivo di un primo trattamento specifico per la vitiligine cambierà la prospettiva di migliaia di pazienti e dei loro familiari, a cui i clinici potranno adesso dare una risposta”. Ruxolitinib fa parte di una classe di inibitori della Janus chinasi, noti anche come JAK inibitori. Già utilizzati con successo in oncologia e in diverse malattie dermatologiche, questi farmaci rappresentano un’importante novità rispetto ai rimedi usati fino ad oggi per la vitiligine perchè agiscono in modo specifico sul meccanismo patogenetico alla base della patologia, consentendo di avviare il processo di repigmentazione.
“I dati a sostegno mostrano che Ruxolitinib ha il potenziale di fare la differenza nella vita delle persone che vivono con questa condizione. I risultati degli Studi clinici di Fase III (TRuE-V1 e TRuE-V2) hanno infatti dimostrato l’efficacia del farmaco nel portare un significativo miglioramento della repigmentazione delle lesioni sia del viso che del corpo negli adulti e negli adolescenti a partire dai 12 anni di età – spiega Giuseppe Argenziano, Presidente della Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse (SIDeMaST) -. I trattamenti impiegati sino ad oggi erano corticosteroidi o inibitori della calcineurina topici, che tuttavia non producono risultati soddisfacenti e presentano limitazioni per eventi avversi. L’arrivo di ruxolitinib rivoluziona completamente lo scenario, offrendo ai pazienti un beneficio clinico importante e duraturo, con un impatto positivo sulla qualità di vita”.
In Italia sono circa 330mila le persone affette da vitiligine, patologia cronica autoimmune che, in quanto tale, si associa spesso ad altre problematiche come le malattie tiroidee, le malattie infiammatorie croniche intestinali, il diabete mellito e l’alopecia areata. Questa caratteristica, insieme alla patogenesi complessa e alla progressione imprevedibile, rendono la vitiligine una patologia impegnativa da trattare per lo Specialista.
Angelo Valerio Marzano, Direttore della Dermatologia, Fondazione Irccs Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano e socio dell’Associazione Dermatologi Venereologi Ospedalieri Italiani e della Sanità Pubblica (ADOI), ha sottolineato come “l’arrivo di ruxolitinib metterà a disposizione della comunità scientifica un nuovo strumento per affrontare questa complessità e dare una risposta ai pazienti. Un cambiamento che renderà ancora più importante l’alleanza tra medico e paziente. Molti dei pazienti con vitiligine, infatti, potrebbero essere demotivati dal precedente fallimento di numerosi approcci terapeutici – la media dei pazienti ne sperimenta fino a sei senza ottenere risultati soddisfacenti. Il ruolo dello Specialista sarà pertanto fondamentale nel far comprendere l’innovazione alla base di ruxolitinib e l’importanza dell’aderenza terapeutica per massimizzare l’efficacia del farmaco”.
Primo e unico trattamento per la vitiligine, ruxolitinib è frutto della ricerca interna Incyte, azienda biofarmaceutica focalizzata sulla scoperta, lo sviluppo e la commercializzazione di terapie innovative con l’obiettivo di rispondere ai bisogni terapeutici non ancora soddisfatti.
“Siamo orgogliosi che il frutto della ricerca Incyte possa contribuire a dare una risposta significativa a tutti i pazienti che, prima di oggi, non avevano una soluzione efficace per gestire la vitiligine – ha commentato Onofrio Mastandrea, Vicepresidente e General Manager di Incyte Italia -. Il nostro impegno si concentra su patologie difficili da trattare, con l’obiettivo di aprire nuovi percorsi per scoprire trattamenti di prima generazione. Ruxolitinib è un esempio concreto e inaugura la nostra presenza in dermatologia, area che ci vedrà protagonisti nel futuro, con importanti novità attese anche sul fronte della dermatite atopica e dell’idrosadenite suppurativa. Il costante impegno di Incyte nella ricerca – in Italia l’azienda investe oltre l’80% delle sue revenue in R&S – si traduce in una pipeline solida e promettente, che guiderà la nostra crescita futura”.
– foto www.pexels.com –
(ITALPRESS).
Potrebbero interessarti
-
Mediobanca, il Governo non eserciterà i poteri speciali per l’Ops su Banca Generali
-
Italscherma rompe il ghiaccio, primi tre bronzi ai Mondiali di Tbilisi
-
Tennis, Darderi non si ferma più: è in finale anche ad Umago
-
Darderi vola in finale anche a Umago
-
Longevità leva sviluppo, a Scilla convegno di Fondazione Magna Grecia
-
Trump “Macron sulla Palestina? Quello che dice non conta”
Cronaca
Italscherma rompe il ghiaccio, primi tre bronzi ai Mondiali di Tbilisi
Pubblicato
6 ore fa-
25 Luglio 2025di
Redazione
TBILISI (GEORGIA) (ITALPRESS) – L’Italscherma rompe il ghiaccio ai Mondiali di Tbilisi. Arrivano le prime tre medaglie per la spedizione azzurra, tre bronzi importanti che però non tolgono del tutto l’amaro in bocca per quell’oro che ancora manca nella casella tricolore. Si fa un bel regalo di compleanno nella sciabola individuale Luca Curatoli, che si regala per i suoi 31 anni il podio iridato a sei anni di distanza dall’ultima volta (Budapest 2019). E fanno festa nel fioretto femminile due 23enni come Martina Favaretto, reduce da un infortunio e al suo secondo podio iridato di fila, e Anna Cristino, che brinda al debutto mondiale spingendosi sino alla semifinale.
Segnali importanti per tutto il movimento, guidato in Georgia dal presidente federale Luigi Mazzone e dal capo delegazione Daniele Garozzo, che in mattinata hanno accolto anche l’Ambasciatore d’Italia a Tbilisi, Massimiliano D’Antuono, in una giornata di grande soddisfazioni ed emozioni.
La cavalcata di Curatoli inizia con le vittorie contro il britannico Webb (15-13) e il cinese Lin (15-6). Negli ottavi di finale il napoletano delle Fiamme Oro supera l’ungherese Rabb (15-8) arrivando così a giocarsi un posto sul podio. La certezza della medaglia per l’azzurro giunte in virtù del successo contro il tre volte campione olimpico, l’ungherese Aaron Szilagyi: Curatoli, sovvertendo uno score di 12 sconfitte e una sola vittoria in carriera nelle sfide con il fuoriclasse magiaro, si impone per 15-12. A stopparlo in semifinale, per 15- 13, è il francese Jean Philipe Patrice, poi sconfitto in finale dall’idolo di casa Sandro Bazadze. Un bronzo che Curatoli dedica al ginnasta azzurro Lorenzo Bonicelli, vittima di un terribile incidente agli anelli durante le Universiadi. Sempre tra gli sciabolatori, ottima prestazione per Pietro Torre che ha chiuso ai piedi del podio: 8^ posizione per il livornese che, reduce dalle qualificazioni del giorno precedente, batte il canadese Arfa (15-13), il rumeno Covaliu (15-7) e il tunisino e vice-campione olimpico Ferjani (15-13), fermandosi solo al cospetto dell’egiziano Hesham (15-8). A seguire, 20° posto per Michele Gallo e 43° Matteo Neri.
Al rientro dopo l’infortunio che l’aveva costretta a saltare l’Europeo di Genova, Martina Favaretto fa sue le sfide con l’israeliana Druck (15-5) e la francese Blaze (14-9). Negli ottavi la padovana delle Fiamme Oro liquida (15-2) la giapponese Tsuji, poi nei quarti l’altra nipponica Ueno (15-5). Semaforo rosso di fronte alla tri-olimpionica Lee Kiefer, che vince in semifinale 15-10 lasciando comunque a Favaretto l’orgoglio di un grande risultato. Primo Mondiale e prima medaglia per Anna Cristino, che inizia la sua cavalcata superando prima la svedese Schreiber (15-3) e poi l’ucraina Poloziuk (15-13). La giornata di bronzo della carabiniera torinese prosegue con il netto successo sulla statunitense Scruggs (15-3). Il primo podio iridato all’esordio per l’azzurra classe 2001 arriva grazie al successo per 10-8 contro la numero 1 del tabellone, la canadese Harvey. Il ko in semifinale, con il risultato di 15-11, contro la francese Ranvier, toglie nulla alla splendida prova di Cristino, capace di salire così sul terzo gradino del podio. Tra le fiorettiste, medaglia sfiorata per Martina Batini. La toscana si è classifica 7^, sconfitta in rimonta, nei quarti di finale, sempre dalla Kiefer (15-13), brava a rimontare ben sette stoccate. Stop agli ottavi e 9° posto finale invece per Arianna Errigo: la capitana del fioretto azzurro batte la brasiliana Bulcao (15-7) e la russa “neutrale” Martyanova (15-9), fermandosi contro la francese Ranvier (15-4).
La giornata registra anche l’inizio delle prove a squadre. Quella azzurra di fioretto maschile supera il preliminare e approda negli ottavi di finale ai Mondiali di scherma di Tbilisi. Sulla pedana georgiana, Bianchi, Foconi, Marini e Macchi, guidati in panchina dal ct Vanni, sconfiggono la Croazia per 45-30. Domani la sfida contro Singapore che vale l’accesso nei quarti. Ottavi di finale annche per le azzurre della spada. Fiamingo, Santuccio, Rizzi e Kowalczyk, guidate in panchina dal ct Chiadò, liquidano ai sedicesimi la ‘praticà Olanda per 45-11 e domani sfideranno negli ottavi Hong Kong, che ha sconfitto la Svezia per 45-33.
– Foto Ufficio Stampa Federscherma –
(ITALPRESS).

ROMA (ITALPRESS) – Luciano Darderi continua a vincere. Il tennista italo-argentino, reduce dal successo di Bastad, è volato in finale al “Plava Laguna Croatia Open”, il torneo Atp 250 con montepremi totale pari a 596.035 euro in corso sulla terra rossa di Umago, in Croazia. Darderi, 46 del mondo e seconda forza del tabellone, ha sconfitto in semifinale l’argentino Camilo Ugo Carabelli, 51 del ranking Atp e terzo favorito del seeding, con il punteggio di 7-6 (6) 6-3. Nel primo parziale l’azzurro ha annullato un set-point all’avversario, nel corso del tie-break.
Per Darderi, all’ottava vittoria consecutiva nel circuito, quella di domani sarà la seconda finale di fila, la terza del 2025 e la quarta della carriera. Fino a oggi l’italo-argentino ha sempre vinto quando è giunto all’ultimo atto in un torneo Atp.
A Umago aspetta ora il vincente del match fra lo spagnolo Carlos Taberner e il bosniaco Damir Dzumhur.
“Oggi ho giocato una bella partita. Ero molto concentrato. Ho avuto un set-point contro nel primo parziale ma sono riuscito a combattere e a vincere. Adesso riposo; vediamo domani come andrà. Ho molta fiducia in questo momento ma dovrò giocare al meglio anche in finale”, ha detto Darderi dopo il successo odierno.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
Longevità leva sviluppo, a Scilla convegno di Fondazione Magna Grecia
Pubblicato
8 ore fa-
25 Luglio 2025di
Redazione
SCILLA (ITALPRESS) – L’Italia è un laboratorio globale per l’invecchiamento, con sfide uniche legate allo spopolamento dei territori e alla necessità di ripensare il welfare. Nel nostro Paese si fanno sempre meno figli, per una serie di fattori interconnessi tra loro; e il Mezzogiorno, da questo punto di vista, vive la più grande fragilità. E’ fondamentale quindi capire come gestire un fenomeno ormai in divenire e cambiare la narrativa ponendosi domande diverse. O, meglio, integrando al quesito del “come aiutiamo i giovani a fare famiglia”, quello di “come trasformare l’invecchiamento della popolazione da un onere percepito a una leva positiva per il Paese, stimolando la ‘silver economy’ e creando nuove opportunità economiche e sociali a beneficio di tutte le generazioni”. E’ con questo interrogativo che si sono chiusi i lavori della prima giornata di dibattito “Generazioni in mutamento – 2° Focus Sud e futuri” organizzato da Fondazione Magna Grecia a Scilla (RC). E da cui oggi, 25 luglio, si è riaperta la discussione tra esperti, economisti, specialisti del terzo settore, mondo sanitario, ma anche esponenti del mondo culturale e digitale, per capire come l’innovazione, in particolare la salute digitale e l’intelligenza artificiale, possano garantire una “longevità in salute”.
“La sfida della denatalità e quindi le politiche per la longevità chiedono grande innovazione e creatività, ma si fondano anche sul rinnovamento di un patto di solidarietà intergenerazionale. In questo, i territori sono ovviamente al centro, e quelli del nostro Mezzogiorno, che si contraddistinguono per una particolare forza e solidità delle reti informali, lo sono ancora di più”, ha commentato, aprendo i lavori, Fiammetta Pilozzi, responsabile del Centro di Ricerca di Fondazione Magna Grecia. Come “sfruttare questa positività?” Lo spunto viene da Fabio Miraglia, imprenditore e presidente GIOMI RSA: “possiamo usare un milione di metri quadri di borghi che le persone stanno abbandonando per creare veri e propri villaggi, sul modello anglosassone”. Luoghi che possono essere incubatori di modelli di silver economy unici in grado di attrarre anziani di tutto il Paese. “Un sistema – ha aggiunto – che non sia basato solo sul volontariato e che sia in grado di creare anche occupazione, grazie anche alla rivoluzione del digitale”. Il risultato sarebbe ‘esplosivò con conseguenze a cascata: porterebbe una riqualificazione dei territori e soprattutto il consolidarsi della domiciliazione dei servizi, in spazi abitativi personalizzati, monitorati dal digitale e sostenibili economicamente. L’idea è configurare nuovi modelli dell’abitare in cui unire le dimensioni della condivisione a quello della preservazione della privacy e della personalizzazione degli spazi, il tutto in luoghi densi di storia e di bellezza. Guardando così ai bisogni della persona che, spesso, nelle strutture RSA si perde. “La tecnologia inoltre aiuterebbe ad avvicinare figli e nipoti: nuovi care giver nati con la tecnologia, e in grado di assumere il ruolo di veri e propri alfabetizzatori”, ha concluso Miraglia.
Un approccio condiviso da Rocco Mammoliti, responsabile Sicurezza informatica di Poste italiane che ha raccontato come le Poste non abbiano abbandonato nessun borgo “perchè crediamo sia nel mondo fisico che nel mondo digitale, che però vanno connessi”. Tanto che Poste italiane ha avviato un progetto – Polis – che porta dentro l’ufficio postale la garanzia di avere, oltre a quelli già inclusi, l’erogazione di tutti i servizi della Pubblica amministrazione compresi quelli legati al sistema sanitario, “Creando così un unico punto di accentramento di prenotazione e consegna dei referti, per esempio. L’ufficio postale resta quindi vivo e integrato, sede di una rete di relazioni di cui gli anziani hanno bisogno”.
In Italia, 14 milioni di persone oggi sono over 65, il 24% della popolazione totale. E il trend è in crescita. Con esso aumenteranno anche i problemi di salute correlati all’invecchiamento. Non solo, dobbiamo considerare che oggi di questi over 65, il 42% vive in coppia senza figli, il 31% è solo e un esiguo 13% vive con i figli. Più del 70% del totale quindi è rappresentato da anziani soli. Come aiutarli allora nella loro reale esigenze di salute? Una delle soluzioni viene proposta da Pietro Rossi, cardiologo, co-founder di Policardio una startup che produce il primo device patch in grado di fare ECG e holter a casa con la qualità ospedaliera: “abbiamo pensato ad una piattaforma che monitora, analizza dati e mette in comunicazione in modo automatico l’anziano e il medico. E, nel caso di necessità, contatti il figlio o chi per lui”. Un sistema totalmente automatizzato, interconnesso e attento alla parte sanitaria ma anche a quella psicologica. “Abbiamo previsto infatti la possibilità di avere consulti veloci e sempre disponibili, superando il problema che il medico non risponda al telefono con il conseguente senso di abbandono nell’anziano”.
Ma la digitalizzazione può cambiare l’assistenza sanitaria e andare verso la silver economy anche nel sistema assicurativo e finanziario, “che sta ripensando prodotti e servizi centrati sempre più sulla prevenzione, con app per i vari monitoraggi, e incentivi economici per chi aderisce a stili di vita sani. Va promossa una trasformazione assicurativa che finanzi, per esempio, l’assistenza domiciliare continuativa e la gestione dei farmaci. Insieme ad una educazione finanziaria per una longevità consapevole tramite l’erogazione di corsi per over 60 su come gestire patrimoni, pensioni e tecnologie per una connessione diretta con i servizi sociali”, ha detto Alberto Polverino, Direttivo cluster C.H.I.C.O.
“Non va dimenticato che qualsiasi processo di sviluppo sostenibile deve essere equo, in particolare in un’ottica di genere, e ancor di più se si parla di silver economy”. Le donne sono più longeve degli uomini, ma sono anche quelle che soffrono maggiormente il rischio di trovarsi in condizione di fragilità, soprattutto sotto il profilo economico. Il monito, che arriva dalla voce autorevole e appassionata di Rossana Oliva De Conciliis, Presidente onoraria della Rete per la Parità, ha l’obiettivo di sensibilizzare politica, mondo economico e società a puntare su misure che pongano al centro il principio di garantire parità di diritti e opportunità, anche in età anziana, e anche nei processi di progettazione di politiche di sviluppo di prodotti e servizi che guardino a un pubblico “silver”.
L’intera due giorni ha preso spunto da una ricerca promossa da Fondazione Magna Grecia e curata dai sociologi Emiliana Mangone e Giuseppe Masullo, che ha mostrato come, fra le varie preoccupazioni che “bloccano” i giovani nello sviluppare la propensione alla genitorialità, vi sia il timore “di perdere occasioni, non solo professionali, ma di vita e culturali”. Il patrimonio culturale del resto è uno strumento potentissimo attraverso cui generare identità, ma anche apprendimento, sviluppare categorie di interpretazione della realtà, e quindi imparare anche la cittadinanza. Da qui la necessità che il nostro patrimonio culturale sia “family friendly”, fruibile da genitori e figli. “Pensiamo ai bambini – ha detto Francesco Pisani, professore di Neuropsichiatria infantile, Dipartimento di Neuroscienze umane della Sapienza di Roma – a quanto in loro la cultura, come la visita in un museo o di un sito archeologico, stimoli la meraviglia che a sua volta spinge alla voglia di conoscere. Le neuroscienze ci dicono che in un museo il bimbo impara a guardare, a interpretare, anche a stare fermo. E la stessa cosa vale per i genitori. Dobbiamo tenere presente che anche solo una singola esperienza culturale è fondamentale per essere educati al bello”.
Daniele Carnovale è CEO e fondatore di Guides4You, stratup che nasce sul territorio calabrese: un esempio di come i temi dell’accessibilità, del “design for all”, della necessità di rendere i beni del nostro patrimonio “per tutti”, a volte sia una necessità che nasce dal mercato in modo potente. “Avevamo pensato ad un dispositivo che servisse per ‘leggerè le opere e le strutture museali. Spinti dalla richiesta di mercato, ad oggi abbiamo funzioni per non vedenti e ipovedenti, per bambini ancora piccoli”. Non da meno l’esperienza della “Fondazione Medicina a misura di donna” che ha creato forse lo strumento più simbolico che sia stato ideato in Italia per costruire un patto inscindibile fra i nuovi nati, le famiglie, e il patrimonio culturale: un passaporto della cultura. “L’idea ci è venuta partendo dalla consapevolezza che la cultura aiuta a vivere di più e soprattutto meglio, come dimostrano anche numerosi studi”, ha detto Chiara Benedetto, presidentessa della Fondazione. “Il passaporto è stato tradotto in diverse lingue, viene dato alle mamme che hanno appena partorito ed e dedicato al nuovo nato e alle mamme al terzo mese di gravidanza. Offre la possibilità a tutto il nucleo famigliare di vistare gratuitamente i 48 musei della rete piemontese ed è diffuso in tutti i presidi ospedalieri dell’area metropolitana di Torino”. Nel 2024 sono stati scaricati dal sito 15mila passaporti e la best practice oggi è stata adottata anche a Brescia, Pavia e Val Canonica
“Affrontare oggi la denatalità – ha concluso Nino Foti, presidente della Fondazione Magna Grecia – significa ripensare l’intero sistema Paese alla luce dell’invecchiamento, delle nuove insicurezze sociali e del bisogno di dare ai giovani un futuro desiderabile. Con questa iniziativa, pertanto, vogliamo rimettere al centro le persone, i territori e le connessioni tra le generazioni. La genitorialità si sostiene con politiche abilitanti, e il calo demografico si affronta anche guardando al nostro Mezzogiorno come a una piattaforma di sperimentazione per uno sviluppo inclusivo. Parlare di cultura inclusiva, significa anche capire che il nostro patrimonio è il più potente strumento di legame intergenerazionale. Ogni museo o sito storico va reso davvero fruibile per famiglie, anziani e bambini, è così che si diventa realmente attrattivi e si costruiscono fiducia nel futuro e coesione tra generazioni. La Fondazione Magna Grecia lavora perchè Sud e futuro non siano più due parole in contrasto, ma una sola visione condivisa”.
-foto ufficio stampa Fondazione Magna Grecia-
(ITALPRESS).


Mediobanca, il Governo non eserciterà i poteri speciali per l’Ops su Banca Generali

Italscherma rompe il ghiaccio, primi tre bronzi ai Mondiali di Tbilisi

Tennis, Darderi non si ferma più: è in finale anche ad Umago

Darderi vola in finale anche a Umago

Longevità leva sviluppo, a Scilla convegno di Fondazione Magna Grecia
Tg News 25/07/2025
ITALPRESS ECONOMY – 25 LUGLIO

Trump “Macron sulla Palestina? Quello che dice non conta”

In Belgio Piastri conquista la pole per la sprint race, 4° Leclerc

A La Plagne svetta Arensman, Pogacar sempre più leader del Tour

AL POLIAMBULATORIO FONDAZIONE ATM “INCONTRO CON LA TUA SALUTE”, L’EVENTO IL 19 GIUGNO

Iran, Schlein “Serve voce forte Ue per evitare rischio guerra globale”

Referendum, affluenza definitiva al 30.58%

E’ morto lo scultore Arnaldo Pomodoro

Meloni “Se remiamo tutti nella stessa direzione, l’Italia è più coesa e forte”

Zverev ai quarti del Roland Garros, attesa per Djokovic. Errani-Paolini ai quarti

Simone Leoni eletto segretario di Forza Italia Giovani

Bankitalia, nel primo trimestre del 2025 aumentano del 6% le rimesse inviate dagli stranieri residenti in Italia

A Milano le onorificenze al merito della Repubblica, Coppola tra gli insigniti

A Milano le professioni sanitarie e sociosanitarie insieme per il Pride
Tg News 25/07/2025
ITALPRESS ECONOMY – 25 LUGLIO
TG SPORT ITALPRESS – 25 LUGLIO 2025
AMERICA WEEK – 25 LUGLIO
BREAKING NEWS LOMBARDIA – 25/07/2025
CAMPO SINTI DI PAVIA, TRA ABUSI ED EQUILIBRI POLITICI
ZONA LOMBARDIA – 25 LUGLIO 2025
RADIO PAVIA BREAKFAST NEWS – 25 LUGLIO 2025
INFORMAZIONE 3B METEO LOMBARDIA – PREVISIONI 25 LUGLIO 2025
OGGI IN EDICOLA – 25 LUGLIO 2025
Primo piano
-
Altre notizie22 ore fa
OGGI IN EDICOLA – 25 LUGLIO 2025
-
Altre notizie22 ore fa
INFORMAZIONE 3B METEO LOMBARDIA – PREVISIONI 25 LUGLIO 2025
-
Economia17 ore fa
A luglio fiducia in aumento per i consumatori, calo per le imprese
-
Cronaca18 ore fa
Blitz antidroga con 12 misure cautelari tra Abruzzo, Lazio e Puglia
-
Altre notizie20 ore fa
ZONA LOMBARDIA – 25 LUGLIO 2025
-
Altre notizie18 ore fa
CAMPO SINTI DI PAVIA, TRA ABUSI ED EQUILIBRI POLITICI
-
Sport18 ore fa
Doppia delusione italiana all’Atp 500 di Washington, fuori Arnaldi e Cobolli
-
Altre notizie22 ore fa
RADIO PAVIA BREAKFAST NEWS – 25 LUGLIO 2025