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Cronaca

Papa Francesco in visita al Campidoglio

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ROMA (ITALPRESS) – “Continui Roma a manifestare il suo volto, volto accogliente, ospitale, generoso, nobile. L’enorme afflusso nell’Urbe di pellegrini, turisti e migranti, con tutto ciò che significa in termini di organizzazione, potrebbe essere visto come un aggravio, un peso che frena e intralcia lo scorrere normale delle cose. In realtà, tutto questo è Roma, la sua specificità, unica al mondo, il suo onore, la sua grande attrattiva e la sua responsabilità verso l’Italia, verso la Chiesa, verso la famiglia umana. Ogni suo problema è il ‘rovesciò della sua grandezza e, da fattore di crisi, può diventare opportunità di sviluppo: civile, sociale, economico, culturale”. Lo ha dichiarato Papa Francesco rivolgendosi al sindaco Roberto Gualtieri e al Consiglio comunale di Roma, riuniti nella Sala Giulio Cesare del Palazzo Senatorio, durante la sua visita in Campidoglio.
“L’immenso tesoro di cultura e di storia adagiato sui colli di Roma è l’onore e l’onere della sua cittadinanza e dei suoi governanti, e attende di essere adeguatamente valorizzato e rispettato – ha aggiunto -. Rinasca in ciascuno la consapevolezza del valore di Roma, del simbolo che essa rappresenta in tutti i continenti – non dimentichiamo il mito dell’origine di Roma come rinascita dalle rovine di Troia -; e si confermi, anzi cresca la reciproca fattiva collaborazione tra tutti i poteri che vi risiedono, per un’azione corale e costante, che la renda ancora più degna del ruolo che il destino, o meglio la Provvidenza, le ha riservato”.
Il Pontefice si è intrattenuto con il primo cittadino, in un colloquio privato, nello studio di Gualtieri, per oltre venti minuti.
“Grazie davvero per questa Sua visita. Una nuova dimostrazione del grande affetto che nutre per la nostra città, del quale Le siamo profondamente grati”, ha dichiarato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, nell’Aula Giulio Cesare, ricordando: “Dalla sua visita in Campidoglio sono passati 5 anni. Sono stati tempi densi, segnati da eventi che hanno scosso il mondo e ci hanno mostrato tutti più fragili e vulnerabili. Dalla pandemia – e resta impressa nella nostra memoria l’immagine di Sua Santità che prega sotto la pioggia, in una piazza San Pietro deserta – ai venti di guerra che hanno ripreso a soffiare con forza. In questo tempo così complesso, eppure così ricco di opportunità, la sua presenza e la sua voce sono per noi romani motivo di conforto e una spinta decisiva a metterci in gioco, a ‘remare insiemè, a fare ciascuno la propria parte per imprimere un corso diverso alla nostra storia comune”. “Il Giubileo, ne sono certo, farà Roma migliore – ha aggiunto il primo cittadino -. La dimensione universale di Roma rappresenta una straordinaria ricchezza per la città, poichè ci stimola a un confronto globale sulle migliori soluzioni per garantire un futuro prospero e sereno alle nuove generazioni. E’ con questo spirito che, in piena e fattiva collaborazione con il Governo e con la Santa Sede, stiamo interpretando la grande sfida del Giubileo del 2025, che porterà a Roma tanti pellegrini e ospiti da tutto il mondo, mostrandola ancora una volta come Communis Patria, come città fraterna e universale. Siamo convinti, infatti, che il grande evento spirituale rappresenti una straordinaria occasione per rilanciare le due dimensioni della nostra città: per intervenire sul corpo di Roma, renderla più vivibile, sostenibile e coesa, e insieme per proiettarla nel mondo come punto di riferimento sulle grandi missioni di questa epoca. Vogliamo che il Giubileo della speranza lasci a Roma un’eredità non solo di opere materiali, ma anche un patrimonio di valori etici e sociali da offrire all’umanità”.
Significativo l’intervento della presidente dell’Assemblea Capitolina, Svetlana Celli: “Siamo felici della Sua visita oggi in Campidoglio: è la testimonianza più autentica e tangibile dell’affetto e della vicinanza alla città di Roma che si prepara in questi mesi all’Anno Santo. Insieme, stiamo mettendo in campo ogni sforzo per accogliere al meglio milioni di pellegrini. Il Giubileo è un appuntamento prezioso per rinvigorire i valori della cristianità e promuovere lo spirito inclusivo, solidale e ospitale che ci contraddistingue da sempre. Roma infatti è una città in movimento verso il futuro, ma ancorata saldamente alle sue tradizioni e alla sua storia millenaria”. “Ed è da qui, da Roma, città Capitale d’Italia – ha aggiunto -, che vogliamo raccogliere e sostenere con forza il Suo costante e doloroso appello per costruire una pace duratura, affinchè possa cessare il rumore delle armi in Ucraina, nel Medio Oriente e in tutte le zone di guerra nel mondo, perchè sono troppe le vittime innocenti. Perchè odio, violenza, morte e sofferenza possano lasciare invece spazio ad un tempo nuovo di armonia, speranza, rispetto, fratellanza e convivenza tra popoli e culture. Santità, Roma con sentimento di immensa gratitudine l’abbraccia e prega per Lei”.
Il Papa nel suo discorso ha ripercorso la storia della città ed ha ringraziato le Autorità comunali “per l’impegno profuso nel preparare Roma ad accogliere i pellegrini del prossimo Giubileo, e al Governo italiano per la sua piena disponibilità a collaborare con le Autorità ecclesiastiche per la buona riuscita del Giubileo, confermando la volontà di amichevole collaborazione che caratterizza i reciproci rapporti tra Italia e Santa Sede”.
Al suo arrivo il Papa è stato accolto dal sindaco Gualtieri e, salutato dagli squilli di tromba dei fedeli di Vitorchiano, ha fatto il suo ingresso attraverso la Porta delle Lance nel Tabularium, sostando insieme con il primo cittadino al primo arco che si affaccia sul Foro Romano. Poi ha raggiunto lo studio del primo cittadino per l’incontro privato. Nella Sala delle Bandiere ha firmato il “Libro d’Oro” del Comune di Roma. Poi, si è recato nell’Aula Giulio Cesare per il discorso. Subito dopo lo scambio dei doni. Il Sindaco ha donato al Papa una medaglia d’argento a ricordo della visita e un documento di istituzione di alcune iniziative di carattere sociale. Il Pontefice ha ricambiato con un mosaico raffigurante l’Arco di Tito per il Comune di Roma, un trittico di medaglie per Gualtieri e medaglie e la Bolla di indizione del Giubileo per gli assessori e i consiglieri, che il Papa ha salutato individualmente. Infine, Papa Francesco e il Sindaco si sono affacciati dalla Loggia del Palazzo Senatorio per il saluto ai cittadini romani convenuti sulla Piazza del Campidoglio. Poi, al Portico del Vignola il Santo Padre si è congedato dal Sindaco, salutato dagli squilli di tromba dei Fedeli di Vitorchiano, lasciando il Campidoglio per fare ritorno in Vaticano.
– foto Ipa –
(ITALPRESS).

Cronaca

Unrae “Per il pacchetto Automotive Ue servono scelte chiare e senza rinvii”

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ROMA (ITALPRESS) – Nel giorno più atteso dal settore automotive da diversi anni, e in un contesto segnato da crisi geopolitiche, macroeconomiche e industriali che stanno ridefinendo equilibri considerati acquisiti, UNRAE ha lanciato oggi – nel corso della Conferenza Stampa di fine anno presso Villa Blanc a Roma – un appello deciso e urgente alla chiarezza normativa per il settore.
Proprio nelle prossime ore la Commissione Europea comunicherà i contenuti del nuovo pacchetto automotive, che comprende la revisione degli standard sulle emissioni CO2 per auto e veicoli commerciali, la strategia europea sulle batterie, il pacchetto Omnibus per la semplificazione normativa e la riduzione degli oneri burocratici, oltre alle nuove proposte per la transizione green delle flotte aziendali. Tra i possibili interventi più rilevanti e strutturali – sui quali UNRAE esprime piena convergenza – dovrebbero figurare: un modello regolatorio “a tre corsie”, con politiche su misura per auto, veicoli commerciali leggeri e veicoli pesanti; un approccio più pragmatico e aderente al mercato sui taret CO2, riconoscendo la transizione come un percorso complesso che richiede strumenti realistici e non punitivi; misure che favoriscano l’accesso alla transizione della mobilità da parte di famiglie e imprese, verso auto di piccole dimensioni, efficienti e accessibili; l’apertura alle tecnologie “ponte” per contribuire alla riduzione delle emissioni.
“Negli ultimi anni l’Europa ha imposto obiettivi senza investire a sufficienza nei fattori abilitanti. Le lacune normative di Bruxelles e la scarsa capacità di ascolto verso le Case costruttrici hanno collocato imprese e consumatori di fronte a target forse troppo ambiziosi e non supportati da adeguate condizioni. La transizione non è stata accompagnata da una politica industriale europea: questo è il vero punto critico dei target 2035”, dichiara il Presidente UNRAE Roberto Pietrantonio.
“Il traguardo della decarbonizzazione resta imprescindibile – prosegue Pietrantonio – ma richiede un dialogo più approfondito e basato sui dati, oltre alla comprensione della necessità di intervenire sui fattori abilitanti del tutto fuori dal controllo delle Case auto. E’ l’unico modo per definire un percorso realistico e pragmatico, come UNRAE chiede da anni. Oggi, però, si intravede un cambio di passo: una Commissione più attenta all’evidenza, una maggiore volontà di ascolto e la consapevolezza che transizione ecologica e competitività industriale possono procedere insieme. Serve anche una nuova narrativa, superando semplificazioni e contrapposizioni tra fazioni a supporto di diverse tecnologie”.
Con altrettanta chiarezza, UNRAE esprime forte contrarietà all’ipotesi di introdurre un target di contenuto minimo obbligatorio del 70% “Made in Europe” per l’incentivazione della domanda.
“La competitività non si costruisce alzando muri, ma rafforzando ponti. Un obbligo del 70% rischia di penalizzare i consumatori, indebolire le imprese e rallentare la transizione e minare la competitività dell’auto europea in una fase in cui è indispensabile accelerare. Il mercato UE è profondamente integrato nelle catene globali del valore: la sua forza è l’apertura, la capacità di attrarre investimenti e innovazione. Una misura protezionistica avrebbe impatti immediati sui prezzi, colpendo milioni di automobilisti e ostacolando l’accessibilità alla mobilità sostenibile. Danneggerebbe anche molti Costruttori europei, oggi fortemente integrati con fornitori internazionali. La strada corretta è un vero piano industriale europeo, basato su investimenti strutturali finanziati da risorse comunitarie e politiche che incentivino la produzione sostenibile senza penalizzare chi produce e chi acquista”, aggiunge Pietrantonio.
UNRAE sottolinea, inoltre, l’urgenza della riforma del trattamento fiscale delle auto aziendali, definendola “il più grande moltiplicatore di crescita”.
“Con una fiscalità allineata alle best practices europee in chiave “verde” – osserva Pietrantonio – crescerebbero gli acquisti di auto aziendali green, aumenterebbe la diffusione di veicoli virtuosi e si accelererebbe il ricambio del parco circolante originando un usato di ultima generazione. Ne beneficerebbero ambiente, sicurezza stradale, imprese ed erario”.
Nel biennio 2024-2025 il Governo ha, infatti, stanziato 923,4 milioni di euro per incentivare l’acquisto di autovetture a zero o bassissime emissioni, contribuendo all’immatricolazione di oltre 90.000 auto nella fascia 0-60 g/km. “Ma è possibile ottenere risultati superiori con risorse molto inferiori”, sottolinea l’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri.
Secondo le analisi UNRAE, con limitati aggiustamenti ai parametri fiscali della deducibilità delle auto aziendali sarebbe sufficiente un impegno di 85 milioni di euro a carico dell’erario (al netto dell’extragettito) per incentivare oltre 100.000 autovetture green nella fascia 0-60 g/km, soddisfare altrettanti dipendenti, accelerare il rinnovo del parco auto e rendere, in pochi anni, l’usato più giovane, più sicuro e più accessibile. Il tutto con minore spesa pubblica e benefici diffusi per cittadini e imprese.
Un’impostazione al centro anche dell’iniziativa avviata a Torino lo scorso settembre, che ha visto le Associazioni del settore convergere su una ricetta concreta e condivisa. Un segnale di responsabilità e di apertura al confronto con le Istituzioni per affrontare in modo efficace i nodi strutturali del comparto.
“Sul tema della fiscalità si sta consolidando un ampio fronte comune e riteniamo che questa sia la leva prioritaria per ottenere risultati concreti e misurabili”, conclude Pietrantonio. “Una misura capace di moltiplicare i risultati riducendo i costi, che merita un confronto all’interno di un vero dialogo con le Istituzioni e in sedi capaci di assumere decisioni”.
Lo scenario prospettico dell’economia europea e nazionale indica nel 2025 per l’area Euro una crescita del Pil a +1,2%, in ulteriore ripresa nel 2026, mentre la debolezza dell’economia italiana porta a stimare, nonostante il sostegno residuo del PNRR, un incremento ben più modesto sia nel 2025 (+0,5%) che nel 2026 (+0,7%).
Nel comparto autovetture, il mercato europeo già due anni fa ha recuperato il segno positivo, che dovrebbe essere confermato anche nel 2025. In l’Italia, invece, per l’anno in corso l’UNRAE prevede un livello di 1,520-1,525 milioni di unità: -2,2% sul 2024 ma ben 400mila unità al di sotto del 2019. Per il 2026 prevede un lievissimo recupero a 1,540 milioni.
Per i veicoli commerciali leggeri, dopo un 2025 stimato in calo del 4,4% a 190.000 unità (allineato al 2019), prevede una stagnazione nel 2026.
Per i veicoli industriali, infine, la stima per il 2025 è una leggera flessione (-2,5%), mentre la previsione 2026 indica un ulteriore calo del 2,9% a 27.000 unità.
“Il nostro Paese evidenzia un ritardo significativo rispetto ai Major Market europei per quanto riguarda la diffusione di autovetture ricaricabili, dovuto a molteplici gap nei fattori abilitanti della transizione energetica: penetrazione di auto aziendali, sviluppo delle infrastrutture e prezzi di ricarica”, afferma Andrea Cardinali, Direttore Generale dell’UNRAE.
“Di conseguenza, ad oggi siamo al di sopra della media UE e ben lontani dal raggiungimento degli obiettivi di emissione di CO2. Solo interventi strategici e mirati potrebbero generare un cambio di passo a favore della transizione in Italia”, prosegue.
“A causa di un trattamento fiscale penalizzante – sottolinea UNRAE -, in Italia le auto aziendali hanno la penetrazione più bassa fra i 5 Major Market: 46,8% vs il 66,3% della Germania. Un segmento che, con il veloce tasso di rotazione delle flotte, è in grado di immettere sul mercato vetture più recenti e tecnologicamente avanzate. L’Italia è fanalino di coda anche per quota di vetture ricaricabili (BEV+PHEV): 11,3% vs il 33,4% del Regno Unito, 28,9% della Germania, 25,1% della Francia e 18,9% della Spagna. La sola quota di auto elettriche pure è pari al 5,2% rispetto al 21% degli altri 30 Paesi europei, e ben più bassa di Paesi che presentano un Pil pro capite a parità di potere di acquisto inferiore al nostro, come Portogallo (22,0%), Slovenia (10,4%), Spagna (8,5%) e Ungheria (8,4%), a conferma che i fattori limitanti l’adozione dei veicoli elettrici vanno oltre le sole capacità reddituali. Seppure in sostenuta crescita nell’ultimo anno (+24,0%), lo sviluppo delle infrastrutture pubbliche di ricarica inchioda l’Italia al 16° posto con 13,6 punti per 100 km di strada verso i 20,4 della media europea. I dati al 30 settembre indicano per il nostro paese circa 67mila punti complessivi, di cui 1/5 con potenza di ricarica = 50 kW.
Per quanto riguarda il mercato dell’usato, nonostante 3 anni di ripresa, il rapporto usato su nuovo è inferiore agli altri Major Market: 2 auto usate immatricolate ogni auto nuova, rispetto al 3,9 del Regno Unito, al 3,1 della Francia e al 2,3 della Germania – conclude UNRAE -. Il volume complessivo di autovetture nuove e usate resta ben lontano dai 5 milioni del 2019, a dimostrare che quanto perso dal mercato delle auto nuove non è stato recuperato da quello dell’usato”.

– Foto ufficio stampa Unrae –

(ITALPRESS).

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Cronaca

“Salerno Luci d’Artista”, al via la ventesima edizione

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SALERNO (ITALPRESS) – E’ stata inaugurata la XX edizione di “Salerno Luci d’Artista”, la manifestazione che dal 14 novembre 2025 al 1° febbraio 2026 trasforma Salerno in un percorso diffuso di light art, confermandosi come uno degli eventi culturali di maggiore rilievo del panorama nazionale.
Nel periodo compreso tra novembre 2025 e gennaio 2026, la città si presenta illuminata da oltre quaranta installazioni luminose, tra opere iconiche già apprezzate dal pubblico e nuove creazioni realizzate per questa edizione. Le scenografie urbane danno forma a un racconto visivo che coniuga arte contemporanea, spazio pubblico e partecipazione, grazie al contributo di artisti che utilizzano la luce come medium espressivo.
“Salerno Luci d’Artista” – XX edizione è un progetto della Città di Salerno, realizzato con il supporto della Regione Campania.
Il percorso coinvolge il Centro storico, Corso Vittorio Emanuele, la Villa Comunale, Piazza Flavio Gioia e numerosi altri luoghi della città, per un totale di oltre 40 installazioni luminose. L’itinerario è pensato per una fruizione semplice e continua, caratterizzata da architetture luminose di forte impatto scenografico e installazioni interattive. Tutti gli impianti adottano tecnologie LED a basso consumo e sistemi di programmazione intelligente, in linea con gli obiettivi di efficienza energetica e sostenibilità ambientale.
La progettazione artistica della XX edizione è stata affidata all’artista torinese Luca Pannoli, che ha fatto dello spazio pubblico e della luce un ambito privilegiato della propria ricerca.
Circa quindici opere luminose sono state realizzate come patrimonio permanente della Città di Salerno.
Hanno contribuito alla realizzazione del progetto gli artisti: Enrica Borghi, Enzo Caruso, Roberto Castaldo, Livio Ciccarelli, Nello Ferrigno, Eduardo Giannattasio, Luca Pannoli, Eliana Petrizzi e Sergio Vecchio.
“Nel tempo, Luci d’Artista si è affermata come un driver strategico per il turismo invernale del Sud Italia: impatto positivo sulla filiera ricettiva, sul commercio di prossimità e sull’indotto culturale. L’interesse del pubblico continua a crescere: l’edizione 2024 ha registrato circa 1.000.000 di visitatori, confermando la manifestazione come un asset consolidato per la promozione territoriale”, si legge in una nota.
Tutte le informazioni sulla manifestazione in corso sono disponibili sul sito www.salernolucidartista.eu e sulla pagina Instagram ufficiale @salernolucidartista_2025, dove vengono condivisi gli scatti e i momenti più rappresentativi dell’edizione.

– Foto ufficio stampa Salerno Luci d’Artista –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Truffe ad anziani, smantellata organizzazione con base a Napoli

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NAPOLI (ITALPRESS) – I Carabinieri di Genova, nelle province di Napoli, Caserta, Benevento, Avellino, Palermo, Brescia, Pavia e Cosenza, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, nei confronti di 21 persone. Sono accusate associazione per delinquere finalizzata alle truffe in danno di anziani, ricettazione, riciclaggio e autoriciclaggio. Quindici sono stati arrestati, 2 sono agli arresti domiciliari e 4 sono stati sottoposti all’obbligo di dimora nel comune di residenza con l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Nel provvedimento cautelare sono stati contestati agli indagati complessivamente 33 truffe, di cui 27 consumate e 6 tentate, tra il maggio 2024 e il gennaio 2025, con profitti illeciti ancora in corso di quantificazione, ma che superano di gran lunga i 300.000 euro. Le truffe contestate sono state effettuate in Liguria (Genova e Chiavari), Lombardia (Voghera e Pavia), Veneto (Verona), Lazio (Roma e Latina), Campania (Ottaviano), Calabria (Cosenza, Lamezia Terme e Catanzaro) e Sicilia (Palermo e Monreale).

Nel corso dell’indagine, avviata nel maggio 2024, sono state arrestate in flagranza di reato 5 persone e denunciati altri 7 individui per truffa e tentata truffa aggravata, nonchè recuperati denaro e monili in oro sottratti alle vittime per un valore di circa 150.000 euro.
Da quanto emerso nel corso delle attività investigative, le truffe venivano eseguite sempre tramite figure ben definite: i “telefonisti”, incaricati di contattare le vittime, i “trasfertisti”, deputati a prelevare il denaro e i gioielli dalle vittime, e i “corrieri” a cui, in alcuni casi, pur non partecipando alle truffe, è stato affidato il trasporto dei proventi dei delitti a Napoli. Anche il modus operandi seguiva sempre lo stesso schema: le vittime venivano contattate telefonicamente da sedicenti appartenenti all’Arma dei Carabinieri o avvocati, i quali riferivano che un congiunto dell’anziana vittima, generalmente un figlio o un nipote, aveva provocato un incidente stradale in cui la controparte era rimasta gravemente ferita.

A quel punto, approfittando dello stato di agitazione ingenerato nel malcapitato con la falsa notizia, i truffatori gli facevano credere che, per evitare l’arresto del proprio parente, sarebbe stato necessario pagare immediatamente una “cauzione” per risarcire il ferito, spingendo la vittima a mettere a disposizione il denaro e i gioielli custoditi in casa che, entro un breve lasso di tempo, un incaricato avrebbe ritirato. Per evitare che la vittima avesse ripensamenti o chiedesse aiuto, il “telefonista” continuava ininterrottamente a intrattenerla al telefono, rimarcando la gravità dei fatti e il poco tempo disponibile per risolvere la situazione, fino a quando ilLe indagini hanno documentato come il gruppo criminale abbia organizzato nel dettaglio la realizzazione delle truffe, usando per le trasferte verso tutto il territorio nazionale autovetture a noleggio, nonchè sfruttando smartphone e utenze intestate a prestanomi per i contatti tra i sodali, i quali comunicavano tendenzialmente solo mediante social network o attraverso le più comuni applicazioni di messaggistica istantanea.

Nel periodo di indagine, inoltre, è emerso che il gruppo aveva a disposizione almeno un appartamento e un B&B, adibiti a “call center” a Napoli, in cui la coppia a capo dell’organizzazione si riuniva con i “telefonisti”.

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Il sodalizio era ben radicato anche in Sicilia, dove due degli indagati operavano attivamente soprattutto nella provincia di Palermo, da dove inviavano il provento delle truffe a Napoli.
Il gruppo poteva contare anche sul supporto di almeno due orafi napoletani, che avevano il compito di valutare, smontare, acquistare o riciclare i gioielli provento dei delitti. In particolare, uno dei due professionisti è titolare di una gioielleria situata nel cuore del capoluogo campano, in zona “Spaccanapoli”, mentre l’altro è titolare di un laboratorio orafo abusivo, situato nel Borgo Orefici. L’indagine ha documentato anche che il denaro ricavato dall’attività illecita è stato investito sia nell’acquisto di un immobile, sia in un’agenzia di scommesse, ubicata nel quartiere San Giuseppe di Napoli, utilizzata per riciclare il denaro sporco.

Oltre alle misure cautelari personali sono stati eseguiti provvedimento di sequestro preventivo di: un laboratorio orafo abusivo, a Napoli nel Borgo Orefici;
un’abitazione ubicata nel quartiere di Napoli Poggioreale, acquistata con i proventi dei delitti; un’agenzia di scommesse nel quartiere San Giuseppe di Napoli; 3 autov ed un moto; la somma contante di euro 100.900, già sequestrata nel gennaio scorso in riscontro all’attività di indagini. Sono stati sequestrati, all’interno dell’abitazione di un’indagata, 120.000 euro in contanti, occultati all’interno di uno scaldabagno, nonchè all’interno dell’abitazione di un altro indagato altri 40.000 euro in contanti.

– Foto: da video Carabinieri

(ITALPRESS).

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