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Politica

Tajani “Le Pen ha posizioni lontane dal Ppe”

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ROMA (ITALPRESS) – “Dobbiamo diventare la ‘dimora degli italianì. Un luogo, una casa, dove ci si sente sicuri, accompagnati, protetti. L’imprenditore, la giovane coppia, chi sta per andare in pensione. E per questo la nostra casa deve essere collegata, integrata nel grande ‘villaggiò Europa, la vera protezione, la vera proiezione per l’Italia. FI vuole stare nel centrodestra, con una sua identità chiara, quella che ci viene dall’appartenenza e dalla nostra centralità nel Partito popolare”. Così, in un’intervista al Corriere della Sera, il
segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri.
“Ci davano per spacciati, ma non ci siamo mai arresi – sottolinea -. Abbiamo costruito politica per l’Italia”. Il traguardo del 10% “assieme alla Svp lo abbiamo superato, siamo al 10,2%, terza forza politica italiana in questo momento. E non ci fermiamo qui. Il prossimo obiettivo è il 20% alle Politiche del 2027. Lavorando bene, come partito e come governo, con il nostro ruolo e le nostre idee da portare avanti. Il voto europeo ha rafforzato l’esecutivo. Ci permette di portare avanti il nostro programma”.
“Con Noi moderati, con la Svp, con i tanti sindaci civici popolari stiamo lavorando bene e abbiamo fatto grandi passi – aggiunge -. FI è e sarà la forza aggregante di chiunque si riconosca in un progetto sempre più largo, che si tratti di partiti politici, di associazioni, singoli protagonisti impegnati nelle loro comunità, opinion maker… Vogliamo ampliare la nostra casa, e possiamo farlo perchè questo nelle elezioni europee non è un successo effimero, ma una tappa decisiva sul percorso di una crescita consolidata”. “Non siamo cresciuti di colpo per qualche accadimento particolare o qualche candidatura improvvisata – spiega -. Siamo cresciuti gradualmente, con il lavoro quotidiano, con l’evoluzione della nostra classe dirigente. Oggi in FI sono ritornati tanti giovani, tanta gente nuova. E’ un cambiamento che continuerà”.
Il sorpasso sulla Lega non provocherà “nulla – ci tiene a puntualizzare Tajani -. Siamo contenti di essere diventati la terza forza politica italiana, assieme alla Svp, siamo una realtà di cui si deve tenere conto”. Ed in merito a una possibile intesa con Renzi e Calenda: “Non mi pare proprio che a loro interessi, da quello che dicono. A noi interessa invece convincere chi non ha votato e anche chi cerca un partito rassicurante e centrale in tutti gli equilibri, anche per chi ha finora scelto partiti non di centrodestra”.
“Durante tutta la campagna elettorale – prosegue – ho ricordato quasi in maniera ossessiva quello che è poi accaduto, ovvero che il Ppe sarebbe stato decisivo nella formazione della nuova guida Ue. Continuo a sperare che sia possibile costruire una maggioranza che comprenda Popolari, Liberali e Conservatori. Il lavoro sarà lungo, ma la mia speranza è questa”. “Non dico a Giorgia Meloni quello che deve fare, lei è la leader dei Conservatori europei, stabilirà la sua linea – aggiunge -. Io parlo del mio progetto. Sicuramente Meloni da premier ha i titoli per far giocare all’Italia una partita da protagonista e io con FI farò in modo che accada proponendo e favorendo iniziative che siano favorevoli al nostro Paese”. Ma senza i socialisti? “Vedremo, le trattative cominciano adesso”. E sulla possibilità di aprire a Marine Le Pen: “Anche se la Le Pen è diversa da Afd, il Ppe ha una visione profondamente differente da quella del suo partito sull’Europa, sul rapporto con la Nato. Vedremo come si evolveranno le loro posizioni”, spiega Tajani, che si dice possibilista su un allargamento “magari alla Lega, perchè no? Ma serve tempo per costruire alleanze, un passo per volta”. Sull’ipotesi di Giorgetti commissario italiano: “Non lo so, lui non mi è sembrato molto interessato. Una cosa è certa: noi dovremo avere un commissario di alto profilo con una delega importante, che sia anche un vicepresidente, cosa che oggi non abbiamo”. “L’ho sempre detto e lo ribadisco: preferisco mettere a disposizione dell’Italia tutta la mia esperienza internazionale, la rete dei contatti, l’esperienza da parlamentare europeo, poi di presidente dell’Europarlamento e di commissario e vicepresidente della Commissione. Continuerò a occuparmi di Europa per l’Italia da ministro e da vicesegretario del Ppe. E mi permetterò di continuare a seguire il bellissimo, importante viaggio che FI costruirà nei prossimi anni”, conclude.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

Politica

Urso “Via libera dal CdM alla legge annuale sulla concorrenza”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il Consiglio dei ministri ha approvato la legge annuale sulla concorrenza 2025, la terza legge annuale del governo di Giorgia Meloni, confermando così la buona prassi di ripristinare la cadenza annuale. Nei 14 anni precedenti sono state fatte solo due leggi annuali, nel nostro governo una all’anno”.

Lo ha detto il ministro delle Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, in conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi. “In questo caso, abbiamo concentrato l’attenzione su come rendere più efficienti i servizi pubblici locali per i Comuni con oltre 5000 abitanti”, ha spiegato.

Intervenuta durante il CdM anche la ministra per la Famiglia e le pari opportunità, Eugenia Roccella. “Abbiamo approvato il decreto per la prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo, un passo ulteriore nella tutela dei minori, in linea con l’impegno che il governo ha sempre speso fin dall’inizio su questo fronte. Sostanzialmente, il decreto rafforza gli strumenti di controllo, di prevenzione e di contrasto che noi oggi abbiamo a disposizione”.

Il decreto prevede “il potenziamento del numero pubblico 114, un servizio già attivo da anni su tutto il territorio nazionale, 24 ore su 24, per la segnalazione di situazioni di emergenza e disagio dei minori”, prevedendo anche un “raccordo con il Ministero dell’Istruzione del merito” per “la trasmissione dei dati numerici delle segnalazioni al 114 dei casi di bullismo e cyberbullismo nelle scuole”.

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L’Istat svolgerà “con cadenza biennale una rilevazione sui fenomeni del bullismo e del cyberbullismo” perché fino ad ora mancavano “dati specifici” e trasmetterà “al Parlamento una relazione contenente la sintesi delle indagini su questo tema”. Infine il decreto “rafforza ulteriormente le iniziative informative” come “campagne e comunicazioni istituzionali”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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Via libera Senato, il decreto Sicurezza è legge. Meloni “Passo decisivo”

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ROMA (ITALPRESS) – L’Aula del Senato ha approvato la fiducia posta dal Governo sul decreto Sicurezza. I voti favorevoli sono stati 109, i contrari 69, un astenuto. Il provvedimento, già approvato dalla Camera, diventa legge.

“Con l’approvazione definitiva del Decreto Sicurezza al Senato, il Governo compie un passo decisivo per rafforzare la tutela dei cittadini, delle fasce più vulnerabili e dei nostri uomini e donne in divisa – commenta su X il premier Giorgia Meloni -. Interveniamo con determinazione contro le occupazioni abusive, accelerando gli sgomberi e proteggendo famiglie, anziani e proprietari onesti, troppo spesso lasciati soli di fronte a ingiustizie intollerabili – prosegue Meloni -. Combattiamo le truffe agli anziani, un fenomeno vile che colpisce chi più merita rispetto e protezione. Rafforziamo infine gli strumenti a disposizione delle Forze dell’Ordine, per difendere chi ogni giorno difende i cittadini. Legalità e sicurezza sono pilastri della libertà. E noi continueremo a difenderli con determinazione”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Fecondazione eterologa, il 55% degli italiani è favorevole: i risultati del sondaggio

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ROMA (ITALPRESS) – Qualche giorno fa la Consulta ha emanato una storica sentenza relativa al riconoscimento dei figli di due donne nati da procreazione medicalmente assistita. Con questa sentenza, i bambini nati grazie alla PMA realizzata all’estero avranno due madri e potranno essere iscritti all’anagrafe come figli di entrambe.

Una decisione importante che ha fatto discutere politica e opinione pubblica. In generale, la maggioranza degli italiani (54,7%) si dichiara favorevole alla fecondazione eterologa e, quindi, alla procreazione medicalmente assistita con un donatore esterno alla coppia. Anche la sentenza della Consulta trova l’approvazione di quasi 1 cittadino su 2 (48%), con una condivisione trasversale a livello politico e la sola eccezione degli elettori della Lega di Matteo Salvini e di Fratelli d’Italia della Premier Meloni, da sempre più legati al concetto di famiglia tradizionale formata da un uomo e una donna.

Il discorso cambia leggermente se si parla, invece, di una coppia di uomini. In questo caso il campione si divide a metà tra chi si dichiara favorevole alla “bigenitorialità” e chi, in leggera maggioranza, non condivide una ipotetica estensione della sentenza anche alle coppie formate da due uomini. Dati Only Numbers per Porta a Porta – Realizzato il 26/05/2025 con metodologia CATI/CAWI su un campione di 1.000 casi rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne.

-Foto sondaggio Euromedia research-
(ITALPRESS).

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